Alitalia, piena fiducia in Ball
Così fonti della compagnia hanno smentito un cambio al vertice. Di certo le banche azioniste, dopo aver messo nuovamente mano al portafoglio, intendono far sentire la propria voce. Il 9 gennaio i dettagli della seconda fase del piano industriale
Piena fiducia in Ball. Così fonti della compagnia aerea hanno smentito un cambio al vertice come riportato oggi da un quotidiano. "La notizia è destituita di ogni fondamento", hanno detto le fonti, ricordando che il consiglio di amministrazione e l'assemblea dei soci del vettore hanno recentemente approvato e fatto propria la seconda fase del piano industriale messa a punto dall'amministratore delegato, Cramer Ball, rinnovando così la piena fiducia nel manager.
Ma secondo fonti de Il Messaggero Ball e James Hogan, numero uno di Etihad, sono stati più volte messi sotto accusa dalle banche azioniste, Intesa Sanpaolo e Unicredit , e criticati da Abu Dhabi, e quindi saranno loro a pagare il conto del mancato decollo della ex compagnia di bandiera che chiuderà l'anno con perdite record per 400 milioni di euro. Tanto che gli azionisti avrebbero già dato mandato agli head hunter di trovare un nuovo amministratore delegato.
Il profilo del nuovo comandante di Alitalia avrebbe già un identikit: un manager italiano, con un profilo internazionale e forti relazioni sia con il mondo bancario sia con quello istituzionale. Una scelta di rottura, ma per ora smentita dalla compagnia. Di certo le banche azioniste, dopo aver messo nuovamente mano al portafoglio, intendono far sentire la propria voce, soprattutto nelle decisioni strategiche.
Dopo il via libera del cda alla fase due del piano industriale, lo scorso 22 dicembre, il management di Alitalia ha 60 giorni di tempo per portare a termine un negoziato con i principali stakeholder (società di leasing aereo, fornitori, società di distribuzione e sindacati) per ottenere il loro impegno su misure che portino a una consistente riduzione dei costi. I dettagli della seconda fase del piano industriale di Alitalia saranno presentati il 9 gennaio in un vertice coi sindacati.
Piano e manovra finanziaria che prevedono, secondo le ultime indiscrezioni, un'iniezione di liquidità di 100 milioni da parte di Etihad e di 150 milioni da parte delle banche più altri 50 milioni circa di factoring. In particolare, le banche dovranno convertire in equity 140 milioni di crediti mentre il vettore di Abu Dhabi si è impegnato a trasformare un bond di 216 milioni in strumenti finanziari partecipativi, in modo da non salire oltre il 49% del capitale della compagnia. Inoltre in ballo, secondo fonti sindacali, ci sarebbero 1.500 esuberi anche se i soci italiani hanno detto la scorsa settimana che il numero giusto sfiora quota 4.000.
http://www.milanofinanza.it/news/alitalia-piena-fiducia-in-ball-201612271443084093
Alitalia smentisce voci cambio vertice
Oggi pomeriggio incontro azienda-sindacati su Piano industriale
(ANSA) - ROMA, 27 DIC - "In merito a quanto riportato oggi da un quotidiano nazionale circa un presunto cambio al vertice della Compagnia, Alitalia precisa che la notizia è destituita di ogni fondamento". E' quanto precisano fonti di Alitalia interrogate in merito a voci di stampa. "Il Consiglio di amministrazione e l'Assemblea dei soci della Compagnia - fanno sapere le fonti - hanno recentemente approvato e fatto propria la seconda fase del piano industriale messa a punto dall'Amministratore delegato, Cramer Ball, rinnovando così la piena fiducia nel manager".
Alitalia e i sindacati intanto torneranno a incontrarsi oggi pomeriggio, intorno alle 15.30, per discutere del Piano industriale. Lo si apprende da fonti sindacali. I vertici della compagnia e i sindacati avevano avuto un primo incontro giovedì 22 dicembre.