Thread Alitalia - Dicembre 2016


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Trasporti. Il piano di tagli rinviato in attesa dell’intesa con le banche
Alitalia, in stallo l’accordo sul rifinanziamento
Roma
Etihad e le banche non hanno trovato un accordo sul rifinanziamento di Alitalia, che perde più di un milione di euro al giorno. Quest’anno il passivo di gestione sarà superiore a 400 milioni. Così il cda non ha potuto approvare il piano di tagli, ci sono circa 1.600 esuberi compresi i lavoratori dell'informatica che verrebbero esternalizzati e i contratti a termine non rinnovati. Rimandato pertanto l’incontro di ieri con i sindacati.
L'unico accordo negli ultimi giorni è quello commerciale di code sharing annunciato venerdì tra Etihad e l'ex rivale Lufthansa. L’obiettivo è coinvolgere il vettore tedesco anche nel capitale di Alitalia, che da gennaio porrà termine all'alleanza con Air France-Klm nei voli europei. L'alleanza proseguirà sui voli transatlantici insieme anche a Delta.
Secondo le intenzioni romane, i tedeschi potrebbero sostituire le banche in un aumento di capitale, da versare insieme a Etihad, che da sola non potrebbe farlo perché supererebbe il 50% del capitale e Alitalia, secondo le norme, Ue, perderebbe i diritti di volo. I tedeschi per ora si limitano ad ascoltare. Secondo il giornale tedesco Handelsblatt, Etihad intende cedere a Lufthansa il suo 30% di Air Berlin, dopo che questa compagnia ha dato in affitto al gruppo Lufthansa 38 aerei con equipaggi.
Alitalia per le esigenze di cassa sta facendo un parziale “tiraggio” delle linee di credito concesse da Unicredit e Intesa Sanpaolo, ma questo non basta. Alitalia ha bisogno di 650 milioni di cassa per i prossimi 18-24 mesi. Il cda è rimasto “aperto” dal 12 dicembre. Le riunioni andranno avanti oggi, con l'advisor Lazard.
Ieri si è parlato anche di un prestito ponte e un piano da realizzare in 60 giorni. L'a.d. Cramer Ball vorrebbe dividere Alitalia in due parti, un pezzo per il breve raggio sul modello low cost, l'altro per il lungo raggio. Il problema, oltre ai tagli, è come trovare i soldi per finanziarlo ed evitare che Alitalia porti i libri in tribunale.
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R.R.
 
Appare plausibile che i ritardi nella comunicazione del piano industriale di Alitalia stiano andando di pari passo con quelli del varo del decreto del Governo per iniettare 20 mld di capitale pubblico nel settore bancario.
Non è proprio il momento per i ns soci bancari, in primis Unicredit, di assumere decisioni impopolari nei confronti dei lavoratori.
 
Forse la cosa più preoccupante è che fra un paio di settimane entriamo nel periodo dell'anno più stagnante in termini di traffico. Se ci sono problemi con la cassa sotto Natale non oso pensare al mese di febbraio...
 
Forse la cosa più preoccupante è che fra un paio di settimane entriamo nel periodo dell'anno più stagnante in termini di traffico. Se ci sono problemi con la cassa sotto Natale non oso pensare al mese di febbraio...

+1, a meno che Pantalone (chiamale banche, prestito ponte, equity, finance injection, Pippo Pluto e Paperino...) non abbia per la ennesima volta rimpinguato, a fondo perduto.
 
Alcuni membri del personale Alitalia dello scalo di REG hanno notato che a partire da febbraio i voli da/per lo scalo reggino sono in vendita solo con tariffa Y-Y (300+€ a tratta). Per alcuni di loro questa potrebbe essere una prova dell'evidente intenzione da parte della compagnia di lasciare l'aeroporto. A febbraio manca un mese e due settimane, e non sono state caricate altre tariffe oltre alla Y-Y.

Giusto per fare un paragone, per le stesse date da e per SUF i biglietti partono da 25€ a tratta.

Per me non è una prova evidente ma se volessero davvero abbandonare REG, questo potrebbe essere un indizio. E visto che ci sono appena 40 giorni da qui a febbraio, anche in caso di non abbandono e di successivo caricamento di tutte le altre classi tariffarie, si ritroverebbero con LF bassissimi. Troppo poco tempo per accumulare prenotazioni, i pax intanto scelgono le alternative (SUF e CTA).

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Alcuni membri del personale Alitalia dello scalo di REG hanno notato che a partire da febbraio i voli da/per lo scalo reggino sono in vendita solo con tariffa Y-Y (300+€ a tratta). Per alcuni di loro questa potrebbe essere una prova dell'evidente intenzione da parte della compagnia di lasciare l'aeroporto. A febbraio manca un mese e due settimane, e non sono state caricate altre tariffe oltre alla Y-Y.

Giusto per fare un paragone, per le stesse date da e per SUF i biglietti partono da 25€ a tratta.

Per me non è una prova evidente ma se volessero davvero abbandonare REG, questo potrebbe essere un indizio. E visto che ci sono appena 40 giorni da qui a febbraio, anche in caso di non abbandono e di successivo caricamento di tutte le altre classi tariffarie, si ritroverebbero con LF bassissimi. Troppo poco tempo per accumulare prenotazioni, i pax intanto scelgono le alternative (SUF e CTA).

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Insomma hanno ragione i reggini quando lamentano l'intenzionalità delle esose politiche tariffarie di AZ da REG.
 
Qui però non parliamo di tariffe mediamente alte, ma del mancato caricamento delle classi tariffarie inferiori alla Y-Y. Potrebbe essere un errore del settore IT, una "error fare" al contrario, oppure potrebbe essere effettivamente l'anticamera della cancellazione dell'operativo.

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Avere tariffe alte e non caricare le tariffe basse mi sembrano due concetti simili, almeno nei fatti. :roll:
 
Quindi? Credevo ci fossero novità

Quando la situazione finanziaria di una compagnia continua a peggiorare oltre i limiti guardia, l'ENAC deve intervenire potendo arrivare persino alla sospensione della licenza. Una cosa è avere un buco di bilancio, una cosa è non avere i soldi liquidi per pagare alcune spese quotidiane come il carburante.

Stiamo però parlando di voci, sulla cui affidabilità (in un senso o nell'altro) non è dato esprimersi. Quest'ultimo concetto è assolutamente fondamentale.
 
Regolamento comunitario 1008/2008 Articolo 9. Tuttavia...


Articolo 9
Sospensione e revoca di una licenza d’esercizio

1. L’autorità competente per il rilascio delle licenze ha la facoltà di verificare, in qualsiasi momento, i risultati finanziari di un vettore aereo comunitario da essa abilitato. Sulla base della propria verifica l’autorità sospende o revoca la licenza d’esercizio qualora giunga alla conclusione che tale vettore aereo comunitario non è più in grado di far fronte ai propri impegni effettivi e potenziali per un periodo di dodici mesi. Tuttavia, l’autorità competente per il rilascio delle licenze può rilasciare una licenza provvisoria di durata non superiore a dodici mesi in attesa della ristrutturazione finanziaria di un vettore aereo comunitario, purché non sussistano pericoli per la sicurezza, tale licenza temporanea rifletta, ove previsto, ogni modifica del COA e sussista la prospettiva realistica di una ristrutturazione finanziaria soddisfacente entro tale periodo di tempo.

2. Qualora sussistano chiari segnali dell’esistenza di problemi di natura finanziaria oppure qualora siano in corso procedimenti per insolvenza o di natura analoga nei confronti di un vettore aereo comunitario a cui abbia rilasciato una licenza, l’autorità competente per il rilascio delle licenze procede senza indugio a una valutazione approfondita della situazione finanziaria e sulla base dei risultati riesamina la conformità della licenza d’esercizio alle prescrizioni di cui al presente articolo entro unperiodo di tre mesi.
L 293/8 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 31.10.2008
L’autorità competente per il rilascio delle licenze informa la Commissione delle sue decisioni in relazione allo stato della licenza d’esercizio.
 
Quando la situazione finanziaria di una compagnia continua a peggiorare oltre i limiti guardia, l'ENAC deve intervenire potendo arrivare persino alla sospensione della licenza. Una cosa è avere un buco di bilancio, una cosa è non avere i soldi liquidi per pagare alcune spese quotidiane come il carburante.

Stiamo però parlando di voci, sulla cui affidabilità (in un senso o nell'altro) non è dato esprimersi. Quest'ultimo concetto è assolutamente fondamentale.

chiaramente sono solo voci .... sta di fatto che la situazione in AZ è grave, se non gravissima... il fatto che il CDA slitti di giorno in giorno non è una buona cosa.
 
Vale la pena ricordare che LCDM è allo stesso tempo vicepresidente di Unicredit che sta per essere ricapitalizzata con l'ombrello statale e presidente di Alitalia che avrà anche lei bisogno di un intervento statale per gestire gli esuberi.
Forse in Alitalia hanno pensato che non fosse opportuno far coincidere i due eventi.
 
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