Thread Alitalia dal 13.11.2013


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Forse non c'entra niente ma anche a occhi non esperti di aviazione balza all'occhio il fatto che l'hub di alitalia a fiumicino ha un potenziale inferiore al fatto di averlo a malpensa. Basta fare la somma dei passeggeri internazionali della regione lombardia e limitrofe e regione lazio e limitrofe che emerge una differenza piuttosto netta.

FCO è l'hub nazionale perfetto, però.
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Ma malpensa ha gia aperto il terzo satellite noi al molo C chissa chi ci andra' e se lo vedremo "un giorno finito".E stato fatto proprio per i voli long range di az e dei partner s.t.
E uno scempio quello di non migliorare fco anche considerandolo hub di az perdendo tempo con tutto il progetto di ingrandimento fiumicino sud nord ecc
A sto punto constatato questo meglio dislocare l offerta dei voli intercontinentali su piu apt.
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Una cosa è avere due hub intercontinentali, tutt'altra cosa è abbandonare FCO come hub e scegliere MXP. Quest'ultimo può andare bene per varie rotte internazionali ed intercontinentali, ma come hub nazionale non va affatto bene, è troppo periferico. E c'è anche la questione LIN-MXP da risolvere.
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Una cosa è avere due hub intercontinentali, tutt'altra cosa è abbandonare FCO come hub e scegliere MXP. Quest'ultimo può andare bene per varie rotte internazionali ed intercontinentali, ma come hub nazionale non va affatto bene, è troppo periferico. E c'è anche la questione LIN-MXP da risolvere.

sono solo 5 anni che ne parliamo :)
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Una cosa è avere due hub intercontinentali, tutt'altra cosa è abbandonare FCO come hub e scegliere MXP. Quest'ultimo può andare bene per varie rotte internazionali ed intercontinentali, ma come hub nazionale non va affatto bene, è troppo periferico. E c'è anche la questione LIN-MXP da risolvere.
MXP non ha senso come hub con LIN aperto, con LIN chiuso sarebbe da farci una valutazione.
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Forse non c'entra niente ma anche a occhi non esperti di aviazione balza all'occhio il fatto che l'hub di alitalia a fiumicino ha un potenziale inferiore al fatto di averlo a malpensa. Basta fare la somma dei passeggeri internazionali della regione lombardia e limitrofe e regione lazio e limitrofe che emerge una differenza piuttosto netta.

Roma è una città Turistica. Ed inoltre c'è il Papa, che garantisce un certo tipo di turismo.
Da sola, come destinazione finale, garantisce comunque un buon traffico. E per chi ha origine in un aeroporto non Hub....scalare a Roma o a Malpensa non ha significative differenze.

Verissimo anche il fatto che dalla Lombardia origina tantissimo traffico LR........che sarebbe perfettamente servito se avessimo un Hub a Milano.

Invece L'Hub potenziale MXP è in mezzo al Nulla: I Milanesi voleranno da LIN verso qualunque HUB sia conveniente......Idem i Veneti da Tessera.....ed i Torinesi da Caselle....per tacere dei Liguri...

Io penso che Roma sia la posizione Ideale per un Hub "Italiano".......ma anche che Fiumicino dovrebbe darsi una bella scossa....per essere questo Hub....
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

FCO è l'hub nazionale perfetto, però.

Ma di voli con transito nazionali se ne fanno sempre di meno, perche' a parte isole e posti spersi il treno e' sempre piu' competitivo, e quello che resta e' in gran parte fattibile p2p con avvicinamenti via terra e/o divorato dalle low cost che hanno livelli di competitivita' irraggiungibili se non federando anche voli intercontinentali che pero' hanno bisogno di un mercato originante ricco.

sono solo 5 anni che ne parliamo :)

Ragion di piu' per contemplare i nodi che vengono al pettine.
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Le banche sono state praticamente "obbligate dallo stato " a mettere soldi per mantenere l'occupazione (quello che ce sotto noi non lo sappiamo).
Per le stesse, AZ non è un asset strategico o a rendita, lo hanno pure ammesso.
Come riportato l'altro giorno dal Corriere in un intervista al Dott. Gross - Pietro non rientra nelle loro priorità.
Di seguito il link dell'intervista :http://www.corriere.it/economia/13_...re-b3587828-4b7d-11e3-9f20-48230e8bb565.shtml

Pertanto al momento la situazione si gioca su una inammissibilità di soldi di cassa da parte di Poste e di una paura delle banche ad aggiungere liquidità in considerazione anche delle performance finanziarie che stanno avendo e quindi della paura del rischio finanziario essendo sotto occhio della BCE a breve.
Considerando che non è previsto nessun piano aziendale ma solo sindacale (e parlatemi di rotte intercontinentali con il 320.....) ovvio che tutti aspettino il default, anche se sarà tra sei mesi un anno. A quel punto potranno davvero prendere per la gola AZ e la politica.
Che se ne dica di aiuti statali diretti non ne possono entrare, quindi se gia figura l'ingresso di Poste come Stato che alternative ci sono quando la cassa Depositi e Prestiti ha detto no?
Obbligare Moretti per vedere andare a pallino non una ma due realtà? Dite che siamo arrivati a questi livelli (non dico la mia ma si da si capisce).
Comunque aspetto l'ennesimo piano aziendale seguito dal l'ennesimo "non piano aeroporti". Una buffonata itagliana al solito.
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Se per questo anche ENI e' stata costretta a dare il carburante gratis, tanto quei soldi non li rivedra' neanche in fotografia. Ed ENI e' nostra, quindi paghiamo noi, e io considererei aiuto di stato anche questo.

Lo stesso per le compagnie aeroportuali, alcune sono pubbliche e quindi paga pantalone, altre private ma se le azzoppi fai un danno ad infrastrutture importanti, qualcuno paga. Tutta gente che restera' con il cerino in mano.
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

domanda interessante , qualcuno ne sa di più?

Nel frattempo da "Il Mattino" :

Taglio dei costi del 20% e riduzione dei voli sulle tratte nazionali, in primis sulla Roma-Milano, con un rafforzamento delle tratte internazionali. Sono i due punti principali del nuovo piano industriale di Alitalia approvato ieri sera da un cda iniziato solo dopo le 19 e finito due ore e mezza dopo. Il board presieduto da Roberto Colaninno ha semplicemente varato le indicazioni di massima del progetto, entro le quali Gabriele Del Torchio deve precisarne nel dettaglio i contenuti. Al momento della decisione, però, come preannunciato, l’unico rappresentante di Air France (25%) presente, l’ex presidente Jean Cyril Spinetta, ha votato contro. Lino Bergonzi di Toto spa (5,3%), invece, si è astenuto senza spiegarne le motivazioni.

In considerazione delle variazioni apportate al piano per ridurre i contraccolpi sociali e non inasprire i rapporti con il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, e i sindacati (già sul piede di guerra), sono stati posticipati i termini dell’aumento di capitale da 300 milioni, di cui 65 già versati da Atlantia (8,9%), Intesa Sanpaolo (8,9%) e Immsi (7,1%). Il termine per l’esercizio del diritto di prelazione in scadenza oggi, è stato spostato a mercoledì 27, mentre al presidente è stato dato mandato di fissare la scadenza per l’esercizio del diritto di opzione di un’operazione che, come deliberato dall’assemblea di metà ottobre, dovrà concludersi entro fine anno.

Del Torchio e il suo staff hanno avuto il compito di stendere nei dettagli, a tambur battente, il progetto, tenendo presente alcuni paletti messi da Lupi e dai sindacati. «E’ stato tenuto in grande considerazione chi lavora e la sua famiglia» ha detto al termine del cda il vicepresidente Salvatore Mancuso di Equinox (3,8%). Il timoniere dovrà ridurre i costi da un minimo di 200 fino a 400 milioni l’anno, pari al 20%, decidendo se tagliare i dipendenti oppure sforbiciare gli stipendi. Potrebbe prevalere una soluzione mediana, di ricorso fino a 2 mila esuberi (contro i 4 mila previsti in un primo tempo) e a una riduzione di circa il 20% delle retribuzioni. L’alleggerimento di personale e della messa a terra di aerei, avverrà attraverso il taglio di 19 voli in Italia: la tratta Roma-Milano passerà da 30 a 24 voli giornalieri, Roma-Catania da 8 a 6, Roma-Venezia da 6 a 5. «E’ un piano troppo ambizioso e per realizzarlo occorre confrontarsi con tanti soggetti», ha detto Spinetta votando contro. Con queste premesse, sembra inevitabile che i francesi non partecipino all’aumento. Di qui l’ipotesi coltivata in ambito governativo: ricorrere al Fondo di Garanzia.
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Se per Fondo di Garanzia intendono questo, http://www.fondidigaranzia.it/guida_alle_imprese.html, AZ non dovrebbe potervi accedere in nessun caso in quanto non è una PMI. E ovviamente sarebbe una nefandezza senza pari se si decidesse di sottrarre alle PMI sane anche quelle due briciole di garanzia statale sulla quale possono contare ora, per dilapidarle nel pozzo senza fondo AZ.
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Interessante l'astensione del rappresentante di Toto... che forse si fiuti aria di richiesta di rinegoziazione dei canoni di leasing, e la cosa abbia lasciato preoccupazione (ma allo stesso tempo, non potevano votare direttamente contro e affossare la baracca)?
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Se per Fondo di Garanzia intendono questo, http://www.fondidigaranzia.it/guida_alle_imprese.html, AZ non dovrebbe potervi accedere in nessun caso in quanto non è una PMI. E ovviamente sarebbe una nefandezza senza pari se si decidesse di sottrarre alle PMI sane anche quelle due briciole di garanzia statale sulla quale possono contare ora, per dilapidarle nel pozzo senza fondo AZ.
quoto, per nazionalizzarla dovranno trovare altre strade
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Interessante l'astensione del rappresentante di Toto... che forse si fiuti aria di richiesta di rinegoziazione dei canoni di leasing, e la cosa abbia lasciato preoccupazione (ma allo stesso tempo, non potevano votare direttamente contro e affossare la baracca)?

Stessa cosa che ho pensato io.
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

quoto, per nazionalizzarla dovranno trovare altre strade
Non credo ci siano altre strade. Secondo me gli italiani hanno avuto da Bruxelles un avallo informale per sovvenzionare AZ con 75 M€, soldi che arriveranno dalle poste, ma oltre questa soglia credo arriverebbe uno stop.
Lo stato italiano sarà costretto a lasciare AZ in mano ad AF alle condizioni imposte dai francesi e noi ci accolleremo altre migliaia di casse integrazioni lunghe.
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Interessante l'astensione del rappresentante di Toto... che forse si fiuti aria di richiesta di rinegoziazione dei canoni di leasing, e la cosa abbia lasciato preoccupazione (ma allo stesso tempo, non potevano votare direttamente contro e affossare la baracca)?
Infatti, è una scelta abbastanza singolare.
Certo le dichiarazioni di AF sono state quanto mai esplicite. Non resta che da vedere se i vari viaggi della speranza hanno portato a qualche frutto.
Mode OT on
Questa mattina il servizio sull'argomento al TG 7 era una penosa ricicciatura di quanto uscito ieri sera (male) sulle agenzie di stampa (credo affaritaliani nella fattispecie), compresa la "compagnia aerea del Qatar".
Mode OT off
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Comunque una cosa che non cessa di stupirmi è l'accanimento terapeutico intorno ad AZ da parte di tutti i soggetti coinvolti.
Da una parte Colaninno e Benetton che cacciano altri soldi quando avrebbero avuto una via d'uscita gratuita e in fin dei conti abbastanza dignitosa.
Dal'altra AF che non ha più nemmeno la scusa di salvaguardare il proprio investimento, visto che in bilancio è valorizzato a 0.
Le banche, che potevano ridurre il rischio facendo la voce grossa anziché metterci altro denaro, e pura sotto forma di equity, quindi ancora più "in pericolo".
Del Torchio che avrà quasi certamente un golden parachute in caso di cambiamento di controllo.

Eppure sono ancora qui a farsi la guerra fino alle 10 di sera su piani industriali e aumenti di capitale.
In fin dei conti l'unico ad avere un vero vested interest in tutta la faccenda è Toto, che rischia di trovarsi un po' di aerei da pagare senza incassare le rate del leasing (ma con la fame di a/m in giro per il mondo, dei 32S nuovi si dovrebbero piazzare abbastanza facilmente).
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Lo stato italiano sarà costretto a lasciare AZ in mano ad AF alle condizioni imposte dai francesi e noi ci accolleremo altre migliaia di casse integrazioni lunghe.

Ripartendo dall'attuale, perchè, è normale che ricevano una partecipazione di un soggetto pubblico, ma ieri sera sia stato emesso solo uno scarno comunicato che poco chiarisce e una copia del piano non debba essere pubblica?
 
Re: SVILUPPI SITUAZIONE AZ : CDA 13.11.2013

Interessante l'astensione del rappresentante di Toto... che forse si fiuti aria di richiesta di rinegoziazione dei canoni di leasing, e la cosa abbia lasciato preoccupazione (ma allo stesso tempo, non potevano votare direttamente contro e affossare la baracca)?


Il codice civile obbliga all'astensione i consiglieri che si trovano in conflitto d'interessi.
Se il piano industriale prevede una rinegoziazione dei contratti di leasing, l'astensione di Toto rappresenta un comportamento tecnicamente dovuto.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.