Thread Alitalia dal 1° settembre


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Il LR certamente sarà la chiave di svolta per AZ, ma però le infrastrutture di FCO devono essere in linea con i piani del vettore, altrimenti i disservizi restano in agguato.

Qualcuno a novità circa al fatto che il nuovo molo E extra schengen sarà interamente dedicato ad AZ?

certamente. Ma evidentemente come avevo detto le strategie si possono cambiare. Il terminal unico sarebbe già un passo avanti.
Destinazioni come PVG e BOM non possono mancare al network AZ. DEL è già servita diretta da FCO in codesharing per cui presumo non sia prioritaria.
 
certamente. Ma evidentemente come avevo detto le strategie si possono cambiare. Il terminal unico sarebbe già un passo avanti.
Destinazioni come PVG e BOM non possono mancare al network AZ. DEL è già servita diretta da FCO in codesharing per cui presumo non sia prioritaria.

AZ non hai il code sharing con CI sulla FCO-DEL, ce l'ha solo sulla FCO-TPE. Non ci si può andare in India con AZ.
 
In contemporanea...chissa se capisce!

Il trasferimento ramo d'azienda copre gli aspetti industriali della questione, eg. contratti.
Poi, trattandosi di personale naviante tecnico di una compagnia aerea e non di un panificio, quello che bisogna coprire è anche l'aspetto normativo.
Ora, io non so esattamente come sia avvenuta questa cessione, probabilmente me lo puoi spiegare tu che capisci tutto, ma in genere il personale che viene trasferito da altra azienda viene iscritto al disciplinare della compagnia dove opererà.
La stessa compagnia ha un general basic depositato che regolamenta tutti gli aspetti tecnici dell'impiego del pn e delle macchine.
Ora, tralasciando ogni commento di una deroga industriale (cessione ramo d'azienda) ad una requisito che, se c'è, è stato messa per precisi motivi operativi (sta sul gb), direi che se il personale trasferito ha un altro general basic allora hai ragione tu. Se invece il gb è lo stesso per tutti, direi che ci troviamo di fronte ad una anomalia che sicuramente avrà una spiegazione ma che a me, al momento , sfugge.
 
Il trasferimento ramo d'azienda copre gli aspetti industriali della questione, eg. contratti.
Poi, trattandosi di personale naviante tecnico di una compagnia aerea e non di un panificio, quello che bisogna coprire è anche l'aspetto normativo.
Ora, io non so esattamente come sia avvenuta questa cessione, probabilmente me lo puoi spiegare tu che capisci tutto, ma in genere il personale che viene trasferito da altra azienda viene iscritto al disciplinare della compagnia dove opererà.
La stessa compagnia ha un general basic depositato che regolamenta tutti gli aspetti tecnici dell'impiego del pn e delle macchine.
Ora, tralasciando ogni commento di una deroga industriale (cessione ramo d'azienda) ad una requisito che, se c'è, è stato messa per precisi motivi operativi (sta sul gb), direi che se il personale trasferito ha un altro general basic allora hai ragione tu. Se invece il gb è lo stesso per tutti, direi che ci troviamo di fronte ad una anomalia che sicuramente avrà una spiegazione ma che a me, al momento , sfugge.

Articolo 2112 del Codice Civile
Mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d'azienda

In caso di trasferimento d'azienda, il rapporto di lavoro continua con il cessionario ed il lavoratore conserva tutti i diritti che ne derivano.

Il cedente ed il cessionario sono obbligati, in solido, per tutti i crediti che il lavoratore aveva al tempo del trasferimento. Con le procedure di cui agli articoli 410 e 411 del codice di procedura civile il lavoratore può consentire la liberazione del cedente dalle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro.

Il cessionario è tenuto ad applicare i trattamenti economici e normativi previsti dai contratti collettivi nazionali, territoriali ed aziendali vigenti alla data del trasferimento, fino alla loro scadenza, salvo che siano sostituiti da altri contratti collettivi applicabili all'impresa del cessionario. L'effetto di sostituzione si produce esclusivamente fra contratti collettivi del medesimo livello.

Ferma restando la facoltà di esercitare il recesso ai sensi della normativa in materia di licenziamenti, il trasferimento d'azienda non costituisce di per sé motivo di licenziamento. Il lavoratore, le cui condizioni di lavoro subiscono una sostanziale modifica nei tre mesi successivi al trasferimento d'azienda, può rassegnare le proprie dimissioni con gli effetti di cui all'articolo 2119, primo comma.

Ai fini e per gli effetti di cui al presente articolo si intende per trasferimento d'azienda qualsiasi operazione che, in seguito a cessione contrattuale o fusione, comporti il mutamento nella titolarità di un'attività economica organizzata, con o senza scopo di lucro, preesistente al trasferimento e che conserva nel trasferimento la propria identità a prescindere dalla tipologia negoziale o dal provvedimento sulla base del quale il trasferimento è attuato ivi compresi l'usufrutto o l'affitto di azienda.

Le disposizioni del presente articolo si applicano altresì al trasferimento di parte dell'azienda, intesa come articolazione funzionalmente autonoma di un'attività economica organizzata, identificata come tale dal cedente e dal cessionario al momento del suo trasferimento.

Nel caso in cui l'alienante stipuli con l'acquirente un contratto di appalto la cui esecuzione avviene utilizzando il ramo d'azienda oggetto di cessione, tra appaltante e appaltatore opera un regime di solidarietà di cui all'articolo 1676.
 
Il trasferimento ramo d'azienda copre gli aspetti industriali della questione, eg. contratti.
Poi, trattandosi di personale naviante tecnico di una compagnia aerea e non di un panificio, quello che bisogna coprire è anche l'aspetto normativo.
Ora, io non so esattamente come sia avvenuta questa cessione, probabilmente me lo puoi spiegare tu che capisci tutto, ma in genere il personale che viene trasferito da altra azienda viene iscritto al disciplinare della compagnia dove opererà.
La stessa compagnia ha un general basic depositato che regolamenta tutti gli aspetti tecnici dell'impiego del pn e delle macchine.
Ora, tralasciando ogni commento di una deroga industriale (cessione ramo d'azienda) ad una requisito che, se c'è, è stato messa per precisi motivi operativi (sta sul gb), direi che se il personale trasferito ha un altro general basic allora hai ragione tu. Se invece il gb è lo stesso per tutti, direi che ci troviamo di fronte ad una anomalia che sicuramente avrà una spiegazione ma che a me, al momento , sfugge.

No la regola del livello 6 in Italiano è una regola solo di Alitalia e non è soggetta a valutazione ENAC ( Non tutti i capitoli e le parti del GB devono essere validate), se l'azienda reputa che una regola in particolari situazioni vada contro il diritto comunitario,
può derogare senza chiedere niente a nessuno.
 
eh si devo scrivere più lentamente :D

Ma il molo E quanti stand avrà? e quanti per wide body?

Ho cancellato il post per rispetto di un gran forumista come te :cool:

Comunque onestamente non saprei risponderti, qualcuno qui dentro sarà sicuramente più informato. Solo che me lo ricordavo col nome di Molo C o stiamo parlando di cose diverse?
 
Provocazione: quando si tratta di salvare, in maniera sacrosanta, i posti di lavoro, tutti corrono a scioperare in ogni dove.

Ma ora che un ministro blocca una operazione pubblicitaria, e quindi lecita, solo perchè è coinvolta AZ (diciamolo....), perchè i dipendenti non mostrano di "esserci" rivendicando il diritto dell'azienda nella ricezione di attività pubblicitarie e promozionali????

Il Ministro ha solo bloccato il patrocinio dell'operazione ma non può certo impedire alle regioni di co-finanziare l'iniziativa legata ai menù a bordo, se queste la reputano redditizia in termini di ritorno di immagine.

In sostanza non è cambiato nulla.
 
No la regola del livello 6 in Italiano è una regola solo di Alitalia e non è soggetta a valutazione ENAC ( Non tutti i capitoli e le parti del GB devono essere validate), se l'azienda reputa che una regola in particolari situazioni vada contro il diritto comunitario,
può derogare senza chiedere niente a nessuno.
Il level 6 in italiano è per il COA AZ e i piloti stranieri ex ap sono nel coa AZ.
Il level 6 di italiano lo ha imposto AZ stessa quindi non vedo a chi dovrebbe fare ricorso.
Inoltre è stato inserito poco prima della fusione.
 
Ps ma gli Olandesi che vennero in prestito in AZ, fecero l'esame di Italiano?
Non esisteva il requisito ne per l'italiano ne per l'inglese,bastava avere la radiofonia in inglese che tutti coloro che possedevano un brevetto dal privato in su,con possibilità di operare all'estero,avevano.
 
Il level 6 in italiano è per il COA AZ e i piloti stranieri ex ap sono nel coa AZ.
Il level 6 di italiano lo ha imposto AZ stessa quindi non vedo a chi dovrebbe fare ricorso.
Inoltre è stato inserito poco prima della fusione.


Scusa, dove è scritto che per il mantenimento o il rilascio del coa sia necessario il livello 6 di Italiano...
Il fatto che sia stato messo poco prima della fusione è perchè qualche bontempone sperava di recuperare qualche posto.
La regola del 6 in Italiano è una regola interna all'azienda che nulla ha che vedere con le regole jar, ho imposte dello stato Italiano.
Gli stranieri di Ap avrebbero fatto ricorso in caso di licenziamento e stai pur certo che avrebbero vinto.
Infatti durante i primi OCC qualcuno in CAI ha provato ha forzare la mano sul discorso della lingua, dopo un paio di scambi tra avvocati la cai ha optato per l'assunzione incondizionata.
 
Io l'avevo detto che ci sarebbero state sorprese. Sabelli non è stupido e probabilmente lo è ancora meno Air France che sa benissimo che l'unico modo di non cedere i pax italiani a LH è quello di aprire + destinazioni lungo raggio dirette dalla penisola. Finalmente se ne sono accorti tutti che i soldi AZ li può fare solo sul LR vista la concorrenza sul corto-medio raggio. Lasciando perdere l'A380 (che forse AZ riuscirebbe a riempire solo sul Giappone probabilmente e a fatica) credo che quelle famose 8 opzioni per il 330 diventeranno ben presto ordini.

mi hai commosso, sto piangendo come un bimbo se si realizza questo sogno avremo 20 a330 nuovi di zecca.
 
Riprendo un tema sollevato nel precedente thread su AZ e relativo alle potenzialità di utilizzo dell'iPad come sistema di intrattenimento a bordo.

Ebbene, pare che BlueBox, nota azienda del settore, sia uscita allo scoperto con il primo IFE basato su iPad.

Sarà interessante seguirne le evoluzioni.

http://blueboxavionics.com/ai.html
 
Riprendo un tema sollevato nel precedente thread su AZ e relativo alle potenzialità di utilizzo dell'iPad come sistema di intrattenimento a bordo.

Ebbene, pare che BlueBox, nota azienda del settore, sia uscita allo scoperto con il primo IFE basato su iPad.

Sarà interessante seguirne le evoluzioni.

http://blueboxavionics.com/ai.html

Ma il wireless è ammesso in volo o no?
 
Stato
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