Thread Alitalia dal 1° ottobre 2013


Stato
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Premesso che ritengo dal 2008 la soluzione francese assolutamente negativa per il sistema paese, anche io sono scettico sul concretizzarsi di eventuali alternative.
La mia domanda, tutt'altro che ironica, è relativa agli investimenti esteri in realtà altrettanto disastrate (es. EY in Jat/Air Serbia e TK in B&H, solo per citarne due). Penso che, in proporzione alle dimensioni e ai mercati di riferimento, queste compagnie fossero comunque meno appetibili di AZ.
sono extra ue e definirle compagnie e' veramente una parola grossa
anche io avrei preferito certamente British, ma questo e' quello che arriva,... se arriva.
 
Concordo con i giudizi sui francesi, ma la questione è diversa:AF vuole fare quello che crede allora deve comprarsi l'inoptato e salire al 51% consolidando il debito AZ nel gruppo. In questa condizione la partita si sposta sul costo per lo Stato Italiano per ammortizzatori sociali e indotto ed il governo italiano può rispondere operando sui bilaterali e sulle libertà, non sempre dobbiamo essere per forza i pagliacci della situazione. Per ora Letta si è mosso bene ed infatti AF sta operando tutte le pressioni del caso per portarsi a casa il guadagno nei confronti dei cittadini italiani.
Quando hanno trattato con gli olandesi anche i potenti francesi sono dovuti scendere a patti, sarebbe ore di invertire la tendenza consolidata con SB di farci prendere sempre per i fondelli dai francesi. Alle condizioni vociferate per l'Italia c'è il concreto rischio che convenga anche rischiare il default se una volta diluita la partecipazione di AF non saltasse fuori nessuno.


Il punto sta proprio lì. Come ha puntualizzato oggi Sarmi Air France ha una situazione finanziaria tale che non può permettersi di consolidare altro debito.

Per questo motivo ha chiesto agli italiani di azzerare il debito finanziario di AZ, debito che al 30.6, escludendo le convertibili, ammontava a 850 mln.
Più nello specifico, i francesi chiedono a Intesa e Unicredit di trasformare in equity i loro 450 mln di prestiti, in aggiunta all'aumento di capitale già programmato.
Il tutto finalizzato a un'ops così come era già stata negoziata una prima volta nel 2008 e una seconda nel 2011.
Dopodiché resterebbe da stabilire a quante azioni Air France corrisponderebbero quei 750 mln richiesti agli italiani.
 
Do i numeri:
fallimento 0,1%

salita dei francesi in az con piano lacrime e sangue: 0,1%

uscita dei francesi con ingresso nuovo partner: 40,4 %

compromesso all’italiana, con i francesi che sottoscrivono solo la loro quota ,rimandando la loro salita in az : 59,4%
 
Do i numeri:
fallimento 0,1%

salita dei francesi in az con piano lacrime e sangue: 0,1%

uscita dei francesi con ingresso nuovo partner: 40,4 %

compromesso all’italiana, con i francesi che sottoscrivono solo la loro quota ,rimandando la loro salita in az : 59,4%
questi sono i sogni dei dipendenti
servono centinaia milioni dalle banche SOLO per arrivare alla fine del 2014 e non rischiare col CF
e le banche scuciono se vedono la luce, che al momento e' la fusione con af, sempre che a fine 2014 possano farlo, e qui e' il punto.
lo stato ha gia sforato per 75 milioni
oltre non si va
 
questi sono i sogni dei dipendenti
servono centinaia milioni dalle banche SOLO per arrivare alla fine del 2014 e non rischiare col CF
e le banche scuciono se vedono la luce, che al momento e' la fusione con af, sempre che a fine 2014 possano farlo, e qui e' il punto.
lo stato ha gia sforato per 75 milioni
oltre non si va

sinceramente.....non ho capito che succederebbe secondo le tue previsioni......senza impegno
 
sinceramente.....non ho capito che succederebbe secondo le tue previsioni......senza impegno
immagino...
no ho previsioni e nessuno puo' farle al momento
la situazione e' quella sopra: cioe' debiti insostenibili, cassa negativa e necessità di centinaia di milioni che nessuno vuole sganciare.
le banche sarebbero pronte a sganciare il grosso,se i promessi sposi danno una bella garanzia di fusione al 2014, cosa al momento di non facile determinazione.
altri compratori non ce ne sono, per i motivi già scritti, lo stato ha già fatto la sua parte in barba a qualsiasi regola comunitaria e oltrre non va.
questa e' la situazione, la situazione di un'azienda gia' tecnicamente fallita,, il resto e' gossip
 
questi sono i sogni dei dipendenti
servono centinaia milioni dalle banche SOLO per arrivare alla fine del 2014 e non rischiare col CF
e le banche scuciono se vedono la luce, che al momento e' la fusione con af, sempre che a fine 2014 possano farlo, e qui e' il punto.
lo stato ha gia sforato per 75 milioni
oltre non si va

Non riesco proprio a capire il tuo odio verso chi sta in az. D accordo che sei un anziano del forum, ma proprio non riesco a capire i tuoi scritti. Penso che se avessi scritto io le tue cose , gli amministratori gli avrebbero subito cancellati. Comunque contento te...
 
Bello e misurato l'articolo di Affari Italiani. Le cose, direi, stanno proprio in questo modo. Sarmi studia il dossier e, secondo me, si appassiona!!!
 
immagino...
no ho previsioni e nessuno puo' farle al momento
la situazione e' quella sopra: cioe' debiti insostenibili, cassa negativa e necessità di centinaia di milioni che nessuno vuole sganciare.
le banche sarebbero pronte a sganciare il grosso,se i promessi sposi danno una bella garanzia di fusione al 2014, cosa al momento di non facile determinazione.
altri compratori non ce ne sono, per i motivi già scritti, lo stato ha già fatto la sua parte in barba a qualsiasi regola comunitaria e oltrre non va.
questa e' la situazione, la situazione di un'azienda gia' tecnicamente fallita,, il resto e' gossip



Condivido tutto. Credo però che Letta punti a chiudere la fusione/ops entro dicembre 2013. Del resto, una volta trovato l'accordo sul piano industriale e finanziario non vedrei ragioni per indugiare ulteriormente.
 
e' ovvio cosa salta fuori
chi vuoi che voglia una perla che perde quasi un milione al giorno di cash flow, con margine operativo pari a "0" , senza asset degno di nome e di valore, e quasi un miliardo di debiti che ormai non interessa piu' nemmeno a tutto il paese??
ovviamente a nessuno, tranne le banche che hanno il debito, la regione lazio dove c'e' la sede, ed i dipendenti.

ah no, ci sono ethiad ed aeroflot che non vedono l'ora di prendersela....
EY l'interesse l'ha dimostrato, era pronta ad entrare se AF non l'avesse stoppata. Certo entrano solo se poi possono gestire la compagnia come ritengono giusto.
Letta come ha anche dichiarato ha evitato che si giocasse allo scarica barile facendoci una figura di merda e dovendo risolversi il problema di trovare risorse finanziarie per ammortizzatori per AZ ed indotto.
Ora AF deve prendere una decisione con il vincolo di prelazione scaduto quindi si riduce la possibilità di controllare le strategie di AZ spingendola al suicidio con il 25%. Sarmi ha delineato bene la situazione, AF può prendersela purchè non faccia fare una figura barbina al governo, meglio ancora se Letta e co. ci fanno pure una bella figura. Per fare ciò non puoi avere migliaia di licenziamenti, una AZ ridimensionata ulteriormente e problemi a FCO.
Il confronto con AF di cui parla Sarmi è per cercare una via di uscita che perlomeno salvi la faccia ai vari attori.
 
Condivido tutto. Credo però che Letta punti a chiudere la fusione/ops entro dicembre 2013. Del resto, una volta trovato l'accordo sul piano industriale e finanziario non vedrei ragioni per indugiare ulteriormente.

Letta punta a non avere rogne a cui i vari leader possano attaccarsi per tornare ad elezioni, è pura politica democristiana. qualsiasi soluzione che non provoca picchetti, scioperi e figure di merda assortite gli andrà bene. Poi può sorprenderci lavorando bene, ma quello non è quotato da bookmakers.
 
Un pò di sano pragmatismo USA non guasterebbe in questa storia dove quello parla con quell'altro, ma non con quell'altro ancora. Poi spunta qualcun altro che rilascia dichiarazioni perchè non interpellato.

Gli interessi in gioco mi sembrano troppi e oppositivi e qua mi sembra si sia innescato il gioco del cerino. Fosse per me li chiuderei tutti tipo conclave nell'hangar al varco 5.
 
Letta punta a non avere rogne a cui i vari leader possano attaccarsi per tornare ad elezioni, è pura politica democristiana. qualsiasi soluzione che non provoca picchetti, scioperi e figure di merda assortite gli andrà bene. Poi può sorprenderci lavorando bene, ma quello non è quotato da bookmakers.

L'unica strada per arrivare dove dici tu è quella di far avere agli "italiani" una percentuale onorevole nella holding comune con francesi e olandesi.
Personalmente, mi pare un obiettivo più che abbordabile: non vedo che fastidio possano dare ai francesi soci come Intesa e Unicredit.
 
Alitalia: il piano B di Air France

(MF)MILANO (MF-DJ)--Air France-Klm lascera' passare la scadenza del 16
novembre, primo termine per aderire all'aumento di capitale fino a 300 mln
di Alitalia, diluendosi cosi' dall'attuale 25%, e si riservera' di
decidere al termine delle nuove due diligence, che potrebbero durare
almeno un mese.

Se l'esito sara' positivo, scrive MF, la compagnia aerea franco-olandese
fara' ancora in tempo a ripensarci fino al 31 dicembre e per risalire
posizioni nel capitale Alitalia potra' acquistare le azioni inoptate, a
partire da quelle che nel frattempo saranno state prese in carico dalle
banche del consorzio di garanzia, Intesa Sanpaolo e Unicredit.

La strada che si va delineando a Parigi e' proprio questa: eventuale
adesione all'aumento di capitale solo ai tempi supplementari, con esborso
contenuto (senza sovrapprezzo) e solo una volta ottenuta voce in capitolo
sul piano industriale e rinegoziato il debito. Una conferma indiretta del
fatto che questa possa essere un'alternativa piu' che conveniente per i
franco-olandesi arriva anche dai numeri della ricapitalizzazione.

L'articolo completo qui:
http://www.ecostampa.com/Servizi/Ra...&isjpg=S&small=N&usekey=B1S5USB9QENLX&video=0
 
Alitalia: il piano B di Air France

(MF)MILANO (MF-DJ)--Air France-Klm lascera' passare la scadenza del 16
novembre, primo termine per aderire all'aumento di capitale fino a 300 mln
di Alitalia, diluendosi cosi' dall'attuale 25%, e si riservera' di
decidere al termine delle nuove due diligence, che potrebbero durare
almeno un mese.

Se l'esito sara' positivo, scrive MF, la compagnia aerea franco-olandese
fara' ancora in tempo a ripensarci fino al 31 dicembre e per risalire
posizioni nel capitale Alitalia potra' acquistare le azioni inoptate, a
partire da quelle che nel frattempo saranno state prese in carico dalle
banche del consorzio di garanzia, Intesa Sanpaolo e Unicredit.

La strada che si va delineando a Parigi e' proprio questa: eventuale
adesione all'aumento di capitale solo ai tempi supplementari, con esborso
contenuto (senza sovrapprezzo) e solo una volta ottenuta voce in capitolo
sul piano industriale e rinegoziato il debito. Una conferma indiretta del
fatto che questa possa essere un'alternativa piu' che conveniente per i
franco-olandesi arriva anche dai numeri della ricapitalizzazione.

L'articolo completo qui:
http://www.ecostampa.com/Servizi/Ra...&isjpg=S&small=N&usekey=B1S5USB9QENLX&video=0
Se così fosse, vuole dire che si sentono tranquilli sull'assenza di alternative.
 
Se così fosse, vuole dire che si sentono tranquilli sull'assenza di alternative.
Molto probabile, così come mi sembra realistico lo scenario descritto dall'articolo. E' comunque una mossa che rafforza i francesi: creare incertezza e non mettere liquidità, permetterà loro di trattare da una posizione ancora più forte, anche perchè immagino che il loro attendismo potrebbe "contagiare" anche altri.
 
Stato
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