Thread Alitalia dal 1° ottobre 2013


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
DT e' arrivato troppo tardi purtroppo,
ma caiaz soffre di mal di sistema , e non e' che "l'uomo della pioggia" oggi possa cambiare molto
credo che DT date le poche risorse sia fuori gioco comunque.

l'affaire e' tra le banche e i francesi
ed e' solo questione di garanzie

Ma siccome si stanno attaccando a tutto il possibile, ma che sia fondato, oltre ad andare oltre i loro interessi, manca di copertura finanziaria (si sono attaccati a questo) e infatti è arrivato tardi. Tre cofattori.

Per vedere come stanno cercando pretesti realistici, rileggete l'articolo del Messaggero del 23. Si parla perfino di due diligences legali...
 
e oggi c'è questo sul sito Az la partnership continua... tra l'altro non sapevo dell'esistenza di questo posteshop

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Ripensandoci bene, ma perchè dovrebbe essere per forza un'iniziativa poco profittevole? Pensare a tutti i passeggeri residenti in Italia che leggono Ulisse in santa pace, possibile che non esista nulla di vantaggioso da proporgli?

Il mercato dei deals è nato dal nulla. Ci potrebbero provare. Oppure pacchetti di servizi business Poste. O magari tariffe telefoniche e tanto altro.
 
Ma siccome si stanno attaccando a tutto il possibile, ma che sia fondato, oltre ad andare oltre i loro interessi, manca di copertura finanziaria (si sono attaccati a questo) e infatti è arrivato tardi. Tre cofattori.

Per vedere come stanno cercando pretesti realistici, rileggete l'articolo del Messaggero del 23. Si parla perfino di due diligences legali...
non si capisce niente di quello che scrivi
le Due diligence sono necessarie in caso di vendita soprattutto a leva e non e' che siano poi chissà cosa
 
Segnalo che, come succede sulla VCE-FCO, alcune frequenze sulla CTA-FCO verrano operate da AirOne.
 
(ASCA) - Roma, 29 ott - L'Italia non si attende alcuna risposta dall'Unione Europea sul salvataggio dell'Alitalia perche' non e' stata sottoposta ad alcuna infrazione. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, a margine dell'Assemblea di Assoporti. ''Non ci aspettiamo risposte - ha detto il minsitro -. Non siamo stati sottoposti a nessuna infrazione. La Ue ha chiesto di avere informazioni dal governo italiano su come sta procedendo. Noi abbiamo dato tutte le informazioni e abbiamo ribadito che mai e poi mai avremmo potuto immaginare aiuti di Stato''. ''Credo che la Ue - ha concluso il ministro - se avra' ulteriori osservazioni ce le fara' avere''. sen/bra
anche perche' se e quando arriverà qualche pronuncia la compagnia sara' sistemata da un bel pezzo
 
non si capisce niente di quello che scrivi
le Due diligence sono necessarie in caso di vendita soprattutto a leva e non e' che siano poi chissà cosa

Vero, grazie, scusa. Citazione errata, mi riferivo a questo post.

Originariamente inviato da J610 Visualizza il messaggio
Non è che il piano di DT appaia ai francesi troppo ottimistico, il fatto invece è che va esattamente nella direzione opposta degli interessi di AF/KLM e per questo, a mio avviso, in caso di accordo con i transalpini sarà proprio DT il primo a saltare.
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Il discorso delle due dil. era riferito al fatto che a volte si sia accennato all'alto numero di cause. Del lavoro e non. Sono volate cifre decisamente alte.
Quindi, di pretesto si tratta, o no?
 
Ultima modifica:
Non è detto. I franco-olandesi (per la prima volta?) hanno davanti un interlocutore che sembra non essere intenzionato a lasciare decidere le strategie solo a loro. Un esempio: la frase - tutta da chiarire - sulla centralità di FCO e sul fatto che dovendo scegliere fra l'hub e il socio transalpino, ad avere la peggio sarebbe quest'ultimo. Non è una questione di lana caprina, Sarmi sembra mettere dei paletti su questioni che vede come fondamentali.
Fino l 16 novembre i giochi sono aperti, con gli olandesi notoriamente meno propensi a mettere altri soldi (del resto un mio amico belga sostiene che hanno le mani corte e le tasche molto profonde :)) e i francesi che probabilmente fanno i loro conti sul rischio di perdere i feed dall'Italia.
Tornando alla mia vecchia metafora, il 16 novembre vedremo il turn. Ma il per il river c'è tempo.
Concordo, Sarmi ha delle necessità nei confronti del suo azionista che sono in parte opposte a quelle di AF.
AF deve porre sul piatto se scendere a patti e fare concessioni a rotte operate da AZ per africa,medio oriente e sud America dove è sensato operare via FCO, oppure mollare la presa su AZ rischiando di perdere una parte di controllo sul mercato italiano.
Entrambe le soluzioni hanno dei pro e contro, costi e possibili guadagni.
In fondo è quello che hanno fatto con KLM dandogli il suo spazio e non sacrificandola nei confronti di CDG.
 
Concordo, Sarmi ha delle necessità nei confronti del suo azionista che sono in parte opposte a quelle di AF.
AF deve porre sul piatto se scendere a patti e fare concessioni a rotte operate da AZ per africa,medio oriente e sud America dove è sensato operare via FCO, oppure mollare la presa su AZ rischiando di perdere una parte di controllo sul mercato italiano.
Entrambe le soluzioni hanno dei pro e contro, costi e possibili guadagni.
In fondo è quello che hanno fatto con KLM dandogli il suo spazio e non sacrificandola nei confronti di CDG.
ma che senso ha per AF e per KL che ci sia del traffico dal Nord Europa via FCO, te lo vedi un francese fare CDG FCO BUE o RIO o JNB ? Con un volo diretto della propria compagnia, certo ad un prezzo inferiore perché no, ma allora cosa fai ti fai portare via il traffico da una tua "colonia" AZ. E se invece parliamo di un ipotetico pax da Bru o Fra perché dovrebbe farlo l'ipotetico pax,se non l'ha fatto fino a oggi? Inoltre re KL, AF, obtorto collo, ha lasciato del traffico via AMS e meno male. Se pensi che i francesi mollino l'osso-traffico ti illudi, lasciatelo dire da uno che con i francesi ci lavora da parecchi anni.
OT ti ricordo che il presidente della Repubblica Francese è in assoluto la persona con maggiori poteri al mondo in una democrazia, per assurdo Hollande puo' decidere di lanciare un'atomica su Linate, magari, mentre Obama deve avere l'ok del congresso. La Francia è lo stato piu' centralista al mondo, dal Re Sole in poi
 
ma che senso ha per AF e per KL che ci sia del traffico dal Nord Europa via FCO, te lo vedi un francese fare CDG FCO BUE o RIO o JNB ? Con un volo diretto della propria compagnia, certo ad un prezzo inferiore perché no, ma allora cosa fai ti fai portare via il traffico da una tua "colonia" AZ. E se invece parliamo di un ipotetico pax da Bru o Fra perché dovrebbe farlo l'ipotetico pax,se non l'ha fatto fino a oggi? Inoltre re KL, AF, obtorto collo, ha lasciato del traffico via AMS e meno male. Se pensi che i francesi mollino l'osso-traffico ti illudi, lasciatelo dire da uno che con i francesi ci lavora da parecchi anni.
OT ti ricordo che il presidente della Repubblica Francese è in assoluto la persona con maggiori poteri al mondo in una democrazia, per assurdo Hollande puo' decidere di lanciare un'atomica su Linate, magari, mentre Obama deve avere l'ok del congresso. La Francia è lo stato piu' centralista al mondo, dal Re Sole in poi
quoto
tenendo conto poi che anche in caso di ripresa della gdp, il prestitino di poste ed il prestitone delle banche sono si e' no un ponticello, e si spera almeno per i dipendenti, verso la cessione
l'hub di fco di sicuro ne farà le spese in modo , e non vedo proprio perche' non dovrebbe farne, visto il ruolo determinante nel disastro AZ
la francia e' un piccolo impero e si comporta come tale, li la cosa pubblica e' elefantiaca ma efficiente e si allarga ben oltre i confini di sicuro fin qui a Monaco
 
Io penso che possano trovare anche con gli oltranzisti di KLM dei punti di equilibrio.
Chi ne soffrirà sarà Malpensa che vedrà scomparire credo i due LR rimasti , superati dal via FCO o dal via CDG/AMS ; viceversa FCO potrebbe diventare il terzo (mezzo) Hub per i collegamenti con alcune parti (residuali) del sud e dell'est. Potremmo riprenderci (se ci conviene economicamente) alcuni collegamenti Italia Francia , ceduti anni fa a AF o altri verso Schipol. Credo si possa ragionare, certo nell'ottica di un ridimensionamento serio della Compagnia sotto tutti i punti di vista, ma del resto non mi pare ci sia altro da fare.
 
Da Huffington Post

"Alitalia, Massimo Sarmi: "Difficile negoziazione con Air France"

Poste italiane ha davanti una "difficile negoziazione con il partner francese. Difficile perché anche loro quando vanno al cda con i loro cinque miliardi di debiti più la situazione italiana con un investimento che non fa vedere un ritorno in tempi brevi...". Lo ha affermato l'ad di Poste italiane Massimo Sarmi, rilevando in commissione Trasporti della Camera che l'intervento di Poste "serva anche per trovare un modo di dialogo che è più naturale, perché quando le grandi aziende si confrontano parlano un linguaggio comune. Air France, seppur in difficoltà, ha apprezzato un'interlocuzione con un soggetto che colga i punti critici".

Per dire altro, ha sottolineato Sarmi, "è prestissimo: stiamo completando la due diligence, a distanza perché ancora non entrati, per vedere se fra la posizione finanziaria assolutamente complicata e gli sviluppi del piano c'è spazio per suggellare l'alleanza con i francesi o cercare altre soluzioni". Perché "al di là dei miglioramenti di efficienza che pur sono indispensabili, la situazione è tale per cui Alitalia senza un'alleanza internazionale difficilmente riuscirebbe a reggere il mercato".
 
Roma, 29 ott - ''Oggettivamente'' e ''tra tutti i possibili sviluppi'' di Poste Italiane il tema Alitalia ''non figurava'. Lo ha detto l'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, nel corso di un'audizione informale alla commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera.

''Dopo aver visto i potenziali effetti di un'applicazione della Legge Marzano, su persone e imprese, e dopo aver escluso Ferrovie per incompatibilita' regolatoria, basti pensare alla tratta Roma-Milano, abbiamo valutato se un importo, ancora non dato, fosse compatibile con sinergie industriali a garanzia del ritorno sull'investimento'', ha ggiunto Sarmi, evidenziando che ''le garanzie ci sono'' e la cifra richiesta di 75 milioni di euro nell'operazione Alitalia ''non e' enorme rispetto ai 5/600 milioni di
investimento di Poste ogni anno''.

Per l'a.d. di Poste Italiane, le sinergie del gruppo con Alitalia riguardano ''i 10 voli notturni'' del servizio postale ''necessari per il rispetto delle tempistiche del servizio stesso'', l'attivita' di Mistral Air anche in campo passeggeri ''ad esempio con gli Atr 42 verso la Sicilia'', l'attuale attivita' di gestione di Poste degli spazi nelle stive degli aerei e l'ambito di gestione ''del sistema
informatico di Alitalia da portare in cloud'', lavorando all'integrazione ''dei 20 milioni di banco posta circolanti
con il programma MilleMiglia''.
 
ANSA) - ROMA, 29 OTT - ''Siamo in una fase di avvio, di studio, ne potremo parlare solo tra qualche settimana''. Così l'a.d. di Poste italiane, Massimo Sarmi, sul ruolo dell'azienda nella vicenda Alitalia, a margine di un'audizione alla Camera, ribadendo che Poste ''ha manifestato l'intenzione di aderire al completamento dell'aumento di capitale nella misura in cui si verifichino alcune condizioni''.
 
Concordo con i giudizi sui francesi, ma la questione è diversa:AF vuole fare quello che crede allora deve comprarsi l'inoptato e salire al 51% consolidando il debito AZ nel gruppo. In questa condizione la partita si sposta sul costo per lo Stato Italiano per ammortizzatori sociali e indotto ed il governo italiano può rispondere operando sui bilaterali e sulle libertà, non sempre dobbiamo essere per forza i pagliacci della situazione. Per ora Letta si è mosso bene ed infatti AF sta operando tutte le pressioni del caso per portarsi a casa il guadagno nei confronti dei cittadini italiani.
Quando hanno trattato con gli olandesi anche i potenti francesi sono dovuti scendere a patti, sarebbe ore di invertire la tendenza consolidata con SB di farci prendere sempre per i fondelli dai francesi. Alle condizioni vociferate per l'Italia c'è il concreto rischio che convenga anche rischiare il default se una volta diluita la partecipazione di AF non saltasse fuori nessuno.
 
Concordo con i giudizi sui francesi, ma la questione è diversa:AF vuole fare quello che crede allora deve comprarsi l'inoptato e salire al 51% consolidando il debito AZ nel gruppo. In questa condizione la partita si sposta sul costo per lo Stato Italiano per ammortizzatori sociali e indotto ed il governo italiano può rispondere operando sui bilaterali e sulle libertà, non sempre dobbiamo essere per forza i pagliacci della situazione. Per ora Letta si è mosso bene ed infatti AF sta operando tutte le pressioni del caso per portarsi a casa il guadagno nei confronti dei cittadini italiani.
Quando hanno trattato con gli olandesi anche i potenti francesi sono dovuti scendere a patti, sarebbe ore di invertire la tendenza consolidata con SB di farci prendere sempre per i fondelli dai francesi. Alle condizioni vociferate per l'Italia c'è il concreto rischio che convenga anche rischiare il default se una volta diluita la partecipazione di AF non saltasse fuori nessuno.
e' ovvio cosa salta fuori
chi vuoi che voglia una perla che perde quasi un milione al giorno di cash flow, con margine operativo pari a "0" , senza asset degno di nome e di valore, e quasi un miliardo di debiti che ormai non interessa piu' nemmeno a tutto il paese??
ovviamente a nessuno, tranne le banche che hanno il debito, la regione lazio dove c'e' la sede, ed i dipendenti.

ah no, ci sono ethiad ed aeroflot che non vedono l'ora di prendersela....
 
e' ovvio cosa salta fuori
chi vuoi che voglia una perla che perde quasi un milione al giorno di cash flow, con margine operativo pari a "0" , senza asset degno di nome e di valore, e quasi un miliardo di debiti che ormai non interessa piu' nemmeno a tutto il paese??
ovviamente a nessuno, tranne le banche che hanno il debito, la regione lazio dove c'e' la sede, ed i dipendenti.

ah no, ci sono ethiad ed aeroflot che non vedono l'ora di prendersela....

Premesso che ritengo dal 2008 la soluzione francese assolutamente negativa per il sistema paese, anche io sono scettico sul concretizzarsi di eventuali alternative.
La mia domanda, tutt'altro che ironica, è relativa agli investimenti esteri in realtà altrettanto disastrate (es. EY in Jat/Air Serbia e TK in B&H, solo per citarne due). Penso che, in proporzione alle dimensioni e ai mercati di riferimento, queste compagnie fossero comunque meno appetibili di AZ.
 
una separazione consensuale o un divorzio!??
il fallimento, che domande
capisco che i dipendenti le banche e la regione lazio invochino lo stato per tenere in piedi questa perla di azienda.
ma con le poste si mangia sie no due mesi, e se le banche scuciono, lo fanno perche' sono "CERTE" almeno di rientrare dal debito

e' un giochetto da 500 milioni di euro, per tenere in piedi qualcosa che comunque cosi' com'e' non sta in piedi e anche se per miracolo si salvasse, che andra pesantemente modificata
 
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