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Il ministero è Infrastrutture e Trasporti in questa legislatura, a meno che non venga smembrato........Sabelli se sarà ministro dovrà per forza lasciare l'incarico di AD di Alitalia.
 
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Monti e la lista dei ministri: tra Amato e Gianni Letta una marea di tecnici

ROMA - Mario Monti non ha ancora ricevuto l'incarico da Giorgio Napolitano ma è già alle prese con la difficile lista dei ministri. Un compito semplificato dall'idea di ridurre all'osso la presenza di esponenti legati ai partiti.

Per la poltrona di ministro dell'Economia le indiscrezioni indicano come papabile Fabrizio Saccomanni, attuale direttore della Banca d'Italia, anche se da Bankitalia giurano che Monti non ha ancora fatto il suo nome. In alternativa, potrebbe arrivare a via Nazionale Lorenzo Bini Smaghi, che si è da poco dimesso dal comitato esecutivo della Banca centrale europea.

L'ex presidente del consiglio Giuliano Amato potrebbe entrare come ministro degli Esteri o dell'Interno. Ma al Viminale potrebbe finire anche il senatore del pdl Beppe Pisanu, oggi presidente dell'Antimafia e ieri ministro dell'Interno con il primo governo Berlusconi. Qualcuno vede Amato come vicepresidente del consiglio in tandem con Gianni Letta: il primo per rappresentare l'area del centrosinistra, il secondo per garantire continuità al precedente governo.

Per il ministero del Lavoro un nome possibile è quello del segretario della Cisl Bonanni, sponsorizzato da Casini; in lizza anche il senatore del Pd Pietro Ichino, anche le sue posizioni sui licenziamenti non piacciono alla Cgil e a mezzo Pd.

Alla Giustizia potrebbe essere confermato Nitto Palma, una garanzia per Berlusconi, che vedrebbe confermato un suo uomo in un ministero che il Pdl non vuole far finire in mani indesiderate. I radicali hanno candidato però a via Arenula Marco Pannella.

Luca Cordero di Montezemolo potrebbe ricevere un invito a entrare nel governo. Tra gli uomini vicini al presidente della Ferrari che potrebbero giocare un ruolo, si parla di Federico Vecchioni, ex presidente di Confagricoltura e attuale presidente della banca Agriventure. Un posto potrebbe andare all'amministratore di Alitalia Rocco Sabelli, come ministro delle Infrastrutture. Per il ministero dell'Istruzione si fa il nome del fondatore della Comunità di sant'Egidio Andrea Riccardi; altri puntano invece sul vicepresidente della Camera Maurizio Lupi. Molto quotato il nome dell'oncologo Umberto Veronesi per il ministero della Salute, in ottimo rapporto con il presidente della Bocconi. Tra gli outsider, l'ex senatore del Pd Nicola Rossi, un convinto sostenitore di un cura a base di liberalizzazioni, che potrebbe trovare spazio in un dicastero economico.

Venerdì 11 Novembre 2011 - 22:01

http://www.ilmattino.it/articolo_app.php?id=42512
 
meglio, almeno si leva di mezzo da az che non lo può vedere nessuno

Magari non lo puoi vedere tu e qualcuno che conosci, ma non generalizzare.
Raramente ho sentito tanti giudizi "non negativi" su un dirigente da parte dei suoi dipendenti.
 
Alcune fonti dicono che l'incontro tra Napolitano e Sabelli fosse in agenda da tempo; altre dicono che è possibile che Sabelli diventi sottosegretario, con Lanfranco Senn ministro. Sabelli ha lavorato bene in Alitalia, sarebbe un peccato se lasciasse. Qualche giorno e sapremo.
 
Ultima modifica:
solo per aver detto un'opinione mi consideri un fancazzista? Forse mi limiterei nei termini, dato che non sai neppure come lavoro.
Se vogliamo aprire una discussione in merito non usiamo questa sede.
 
Magari non lo puoi vedere tu e qualcuno che conosci, ma non generalizzare.
Raramente ho sentito tanti giudizi "non negativi" su un dirigente da parte dei suoi dipendenti.

Ma guarda personalmente la sua presenza non mi fa ne caldo ne freddo, certo che se vediamo l'aspetto da un punto di vista economico finanziario allora si Sabelli ha fatto bene risanando l'azienda.
 
Ma guarda personalmente la sua presenza non mi fa ne caldo ne freddo, certo che se vediamo l'aspetto da un punto di vista economico finanziario allora si Sabelli ha fatto bene risanando l'azienda.

Per il ruolo che ricopre, non mi pare si debbano "vedere" altri aspetti.
 
Sabelli e' un risanatore puro, se si puo' considerare la fase di turnaround ultimata credo che abbia senso per lui e per i soci (Colaninno in primis che lo conosce bene) che passi la mano a qualcun'altro piu' esperto in sviluppo.
 
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