Thread Alitalia dal 1 novembre 2014


Stato
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(ANSA) - BRUXELLES, 14 NOV - La Commissione europea ha dato il via libera all'ingresso di Etihad in Alitalia. Lo rende noto un comunicato della Dg Concorrenza. La decisione è "subordinata", in particolare, all'impegno di liberare alcuni slot a favore di nuovi operatori sulla tratta Roma-Belgrado.
"Avevamo detto più volte che l'Italia aveva rispettato fino in fondo le norme ed i parametri imposti da Bruxelles", ha commentato il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi.
 
Ma nemmeno avessimo un ponte aereo con BEG, son 2 voli al giorno, tanto quanto altre destinazioni. Boh. Li hanno fatto fessi e contenti?!
 
Ma nemmeno avessimo un ponte aereo con BEG, son 2 voli al giorno, tanto quanto altre destinazioni. Boh.

E un altro daily di Air Serbia sempre controllata da Etihad. E dopo la chiusura di Easyjet hanno il duopolio della rotta. Adesso vediamo chi potrebbe entrare con gli slot che cedono, vedrei bene Wizzair.
 
E un altro daily di Air Serbia sempre controllata da Etihad. E dopo la chiusura di Easyjet hanno il duopolio della rotta. Adesso vediamo chi potrebbe entrare con gli slot che cedono, vedrei bene Wizzair.

E quindi? Quello di JU non è uno slot AZ, quindi c'è poco da cedere. Oppure ci sono slot inutilizzati di cui non si sa.

Wizzair ha appena chiuso la base e le operazioni su BEG perché non ne veniva fuori. Evidentemente è una destinazione che va di traverso alle LCC.
 
E quindi? Quello di JU non è uno slot AZ, quindi c'è poco da cedere. Oppure ci sono slot inutilizzati di cui non si sa.

Wizzair ha appena chiuso la base e le operazioni su BEG perché non ne veniva fuori. Evidentemente è una destinazione che va di traverso alle LCC.
E poi, comunque, non è che sia anomalo che tra due Stati le uniche due Compagnie che volino sono le due Compagnie nazionali.
Non capisco perché non abbiano eccepito nulla nei servizi Italia-EAU. Mah...
Incassiamo la buona notizia e lavoriamo sodo che di strada ce n'è molta da fare!
 
E poi, comunque, non è che sia anomalo che tra due Stati le uniche due Compagnie che volino sono le due Compagnie nazionali.
Non capisco perché non abbiano eccepito nulla nei servizi Italia-EAU. Mah...
Incassiamo la buona notizia e lavoriamo sodo che di strada ce n'è molta da fare!

Si infatti. Secondo me doveva far vedere che fa qualche parte cazziavano per approvare e hanno preso la cosa meno interessante per far la manfrina. Meglio così.
 
Il “matrimonio” tra Alitalia ed Etihad si può fare anche per la Ue: con il via libera dell’Antitrust europeo, l’operazione di fusione resta ora soggetta soltanto al parere della Direzione generale dei Trasporti della Commissione Ue, incaricata di vigilare che proprietà e gestione restino in mani europee. Ma è un parere che a questo punto dovrebbe essere scontato.


http://www.ilsecoloxix.it/p/economia/2014/11/14/ARjiHdZC-alitalia_unione_libera.shtml
 
E poi, comunque, non è che sia anomalo che tra due Stati le uniche due Compagnie che volino sono le due Compagnie nazionali. Non capisco perché non abbiano eccepito nulla nei servizi Italia-EAU. Mah...

E' una proceduta Antitrust UE che deve valutare se dall' accordo tra AZ e EY ci siano rotte operate in europa in cui insieme abbiano una posizione dominante, e l'hanno rilevata sulla Roma-Belgrado. La valutazione dei voli verso AUH esula dai compiti dell' antitrust UE.

European Commission - Press release

Mergers: Commission approves Etihad's acquisition of joint control over Alitalia, subject to conditions

Brussels, 14 November 2014

The European Commission has cleared under the EU Merger Regulation the proposed acquisition of joint control over New Alitalia of Italy by Alitalia Compagnia Aerea Italiana S.p.A. ("Alitalia CAI") of Italy, and Etihad Airways PJSC ("Etihad") of the United Arab Emirates. New Alitalia will take over Alitalia CAI's aviation business.

The decision is conditional upon Alitalia CAI and Etihad's commitment to, in particular, release slots to a new entrant at the airports of Rome Fiumicino and Belgrade. Currently Alitalia CAI and Air Serbia, which is jointly controlled by Etihad, are the only carriers offering direct flights on the Rome–Belgrade route. The Commission had concerns that the monopoly created by the transaction on the Rome–Belgrade route could lead to higher prices and a loss of service quality for passengers. The commitments address these concerns.

The transaction consists of the creation of a new joint venture, New Alitalia, which will receive Alitalia CAI's aviation business as a going concern. Moreover, Etihad will acquire sole control over Alitalia Loyalty S.p.A. (Italy), a subsidiary of Alitalia CAI that manages Alitalia CAI's frequent flyer programme.

The Commission examined the competitive effects of the proposed acquisition and concluded that on all affected routes, with the exception of the Rome–Belgrade route, the transaction does not raise any serious competition concerns, mainly because of the competitive pressure exerted by other carriers. In its investigation, the Commission also took into account the interests held by Etihad in Airberlin, Darwin Airline and Jet Airways. However, the Commission's investigation indicated that the transaction would lead to a monopoly on the Rome–Belgrade route, where Alitalia CAI and Air Serbia are the only carriers offering direct flights.

To dispel the Commission's competition concerns on the Rome–Belgrade route, Alitalia CAI and Etihad submitted commitments to release up to two daily slot pairs at Rome-Fiumicino and Belgrade airports to one or more interested new entrants. Alitalia CAI and Etihad also committed to provide further incentives, such as the possibility for a new entrant to acquire grandfathering rights after a fixed period of time. Furthermore, Alitalia CAI and Etihad committed to offering a special prorate agreement, a fare combinability agreement, an interline agreement and access to their frequent flyer programme to new entrants, to make entry more likely.


These commitments adequately address the competition concerns identified by the Commission and should facilitate new entry on the Rome–Belgrade route. The Commission therefore concluded that the proposed transaction, as modified by the commitments, would not raise serious competition concerns. This decision is conditional upon full compliance with the commitments.

The transaction was notified to the Commission on 29 September 2014.

Companies and products
Alitalia (Alitalia CAI) is Italy's national carrier active in domestic and international air transport. Alitalia is a member of the SkyTeam Airline Alliance and part of a transatlantic joint venture together with Delta and Air France/KLM. Alitalia has its hub at Rome Fiumicino airport, and in 2013 it transported 24 million passengers.
Alitalia Loyalty is a wholly owned subsidiary of Alitalia fully dedicated to the operation and development of Alitalia's Frequent Flyer Programme, the "MilleMiglia Programme".

Etihad is the national carrier of Abu Dhabi. As of June 2014, Etihad had a fleet of 102 aircraft serving 103 destinations from its hub at Abu Dhabi International airport. In 2012 and 2013 Etihad transported 10.3 and 11.5 million passengers respectively.

Air Serbia (formerly named Jat Airways) is the flag carrier and main airline of Serbia and has its hub at Belgrade Airport. Its geographic focus is on the Balkans and the Mediterranean region. Etihad has a 49% interest in Air Serbia and a management agreement with the Government of Serbia, which owns the remaining 51% of the equity.

Merger control rules and procedures
The Commission has the duty to assess mergers and acquisitions involvingcompanies with a turnover above certain thresholds (see Article 1 of the Merger Regulation) and to prevent concentrations that would significantly impede effective competition in the EEA or any substantial part of it.
The vast majority of notified mergers do not pose competition problems and are cleared after a routine review. From the moment a transaction is notified, the Commission generally has a total of 25 working days to decide whether to grant approval (Phase I) or to start an in-depth investigation (Phase II).
More information will be available on the competition website, in the Commission's public case register under the case number M.7333.
 
Commissione europea - Comunicato stampa
Concentrazioni: via libera della Commissione all'acquisizione, a determinate condizioni, del controllo comune di Alitalia da parte di Etihad


Bruxelles, 14 novembre 2014


La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione del controllo comune di New Alitalia (Italia) da parte di Alitalia Compagnia Aerea Italiana S.p.A. ("Alitalia CAI", Italia) ed Etihad Airways PJSC ("Etihad", Emirati Arabi Uniti). New Alitalia rileverà le attività aeronautiche di Alitalia CAI. La decisione è subordinata, in particolare, all'impegno assunto da Alitalia CAI ed Etihad di liberare alcuni slot a favore di nuovi operatori presso gli aeroporti di Roma Fiumicino e di Belgrado. Attualmente Alitalia CAI e Air Serbia (controllata in parte da Etihad) sono i soli vettori a offrire voli diretti sulla rotta Roma-Belgrado. La Commissione temeva che il monopolio generato dall'operazione sulla rotta Roma-Belgrado avrebbe potuto comportare un aumento dei prezzi e una minore qualità del servizio per i passeggeri. Gli impegni proposti rispondono a tali preoccupazioni.
L'operazione porterà alla creazione di una nuova impresa comune, New Alitalia, che rileverà le attività aeronautiche di Alitalia CAI garantendone la continuità operativa. Etihad acquisirà inoltre il controllo esclusivo di Alitalia Loyalty S.p.A. (Italia), una controllata di Alitalia CAI che ne gestisce il programma frequent flyer.
Dopo aver esaminato gli effetti sulla concorrenza dell'acquisizione proposta, la Commissione ha concluso che su tutte le rotte interessate, ad eccezione della rotta Roma‑Belgrado, l'operazione non solleva gravi preoccupazioni in materia di concorrenza, soprattutto a causa delle pressioni competitive esercitate dagli altri vettori. L'indagine, in cui la Commissione ha esaminato anche gli interessi detenuti da Etihad in Airberlin, Darwin Airline e Jet Airways, ha tuttavia rivelato che l'operazione comporterà un monopolio sulla rotta Roma–Belgrado, in cui Alitalia CAI e Air Serbia sono gli unici vettori a offrire voli diretti.
Per dissipare le preoccupazioni della Commissione in materia di concorrenza su tale rotta, Alitalia CAI ed Etihad hanno presentato impegni per liberare fino a due coppie di slot giornalieri negli aeroporti di Roma Fiumicino e di Belgrado a favore di uno o più nuovi operatori interessati. Le due società si sono inoltre impegnate a fornire ulteriori incentivi, tra cui la possibilità per i nuovi operatori di acquisire diritti pregressi (grandfather rights) dopo un determinato periodo. Per facilitare l'ingresso di nuovi operatori, le parti si sono inoltre impegnate a offrire un accordo speciale prorata, un accordo di combinabilità delle tariffe, un accordo di interlinea nonché l'accesso al loro programma frequent flyer.
Oltre a rispondere adeguatamente alle preoccupazioni della Commissione in materia di concorrenza, tali impegni dovrebbero agevolare l'ingresso di nuovi operatori sulla rotta Roma–Belgrado. La Commissione ha pertanto concluso che l'operazione proposta, modificata dai suddetti impegni, non desta preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza. La decisione è subordinata al pieno rispetto degli impegni.
L'operazione è stata notificata alla Commissione il 29 settembre 2014.
Imprese e prodotti
Alitalia (Alitalia CAI) è la compagnia nazionale italiana che opera nel trasporto aereo interno e internazionale; è membro dell'alleanza SkyTeam e partecipa, insieme a Delta ed a Air France/KLM, a una joint venture transatlantica. Alitalia utilizza come hub l'aeroporto di Roma Fiumicino e nel 2013 ha trasportato 24 milioni di passeggeri.
Alitalia Loyalty è una controllata interamente di proprietà di Alitalia che si occupa esclusivamente della gestione e dello sviluppo del programma frequent flyer della compagnia ("programma Millemiglia").
Etihad è la compagnia nazionale di Abu Dhabi. Con una flotta di 102 aeromobili al giugno 2014. Etihad serve 103 destinazioni dal suo hub presso l'aeroporto internazionale di Abu Dhabi. Nel 2012 e 2013 Etihad ha trasportato rispettivamente 10,3 e 11,5 milioni di passeggeri.
Air Serbia (precedentemente Jat Airways) è la compagnia di bandiera serba ed il più grande vettore del paese. Dal suo hub presso l'aeroporto di Belgrado, vola principalmente nei Balcani e nella regione mediterranea. Etihad detiene una partecipazione del 49% in Air Serbia e ha stipulato un accordo di gestione con il governo serbo, che ne detiene il restante 51% del capitale.
Procedure e norme di controllo in materia di concentrazioni
La Commissione ha il compito di valutare le concentrazioni e le acquisizioni che coinvolgono imprese il cui fatturato supera determinate soglie (cfr. articolo 1 del regolamento sulle concentrazioni) e di impedire le concentrazioni che potrebbero seriamente ostacolare la concorrenza nel SEE o in una sua parte sostanziale.
La maggior parte delle concentrazioni notificate non pone problemi sotto il profilo della concorrenza e viene autorizzata dopo i controlli di routine. Dalla notifica dell'operazione, la Commissione dispone generalmente di 25 giorni lavorativi per decidere se approvarla (fase I) oppure avviare un esame approfondito del caso (fase II).
Ulteriori informazioni saranno disponibili sul sito web della DG Concorrenza, nel registro pubblico dei casi, con il numero di caso M.7333.


http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-1766_it.htm
 
Data: 15/11/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero


Alitalia, via libera della Ue a Etihad

ROMA Bruxelles ha deciso per il disco verde all’ingresso di Etihad nella nuova Alitalia con il 49%. Il dispositivo, peraltro scontato, è stato trasmesso alla compagnia nel pomeriggio di ieri. Proprio perché atteso da giorni e senza ormai più dubbi sul contenuto del provvedimento, una breve consultazione fra i soci avrebbe fissato lo svolgimento in prima convocazione - nella mattina di giovedì 20 - dell’assemblea che dovrà eleggere il consiglio della nuova Alitalia dove le banche indicheranno tre nomi di elevato standing. Come anticipato dal Messaggero, presidente di Alitalia Sai (Società aerea italiana) sarà dunque Luca Cordero di Montezemolo che nelle ultime ore ha sciolto le ultime riserve accettando anche la guida della holdco, la vecchia compagnia che si chiamerà solamente Cai lasciando il marchio Alitalia alla società operativa. Da gennaio 2015 prenderà quindi il volo Alitalia Sai, già costituita a settembre sotto forma di srl e prossima alla trasformazione in spa. Assieme alla nuova compagnia è stata costituita anche Midco, la società-cuscinetto concepita solo per consentire a Poste di versare i suoi 75 milioni in modo che non finiscano nella vecchia società. A regime Midco sarà controllata al 100% da Cai e, a sua volta, avrà il 51% della nuova Alitalia. Il closing è confermato per fine anno, qualche giorno prima avverranno i conferimenti dei rami d’azienda per i quali sono in pieno svolgimento le perizie, lasciando alla vecchia Alitalia le passività e i contenziosi. Dalla holdco saranno trasferite alla nuova società attività per un valore di 550 milioni, di cui 401 milioni si riferiscono al capitale e 149 milioni al sovrapprezzo. La tabella di marcia viene dunque rispettata in pieno e tutto si svolge secondo copione. IL PALETTO ROMA-BELGRADO Quanto alla decisione di Bruxelles, la sola condizione posta è che sulla tratta Roma-Belgrado la nuova compagnia ceda due slot ad altri operatori per evitare indesiderate posizioni dominanti. Inoltre la Commissione proseguirà il monitoraggio sul comportamento di Poste: la società, interamente controllata dallo Stato, va monitorata per verificare che i suoi interventi non configurino aiuti di Stato. Tra venerdì e lunedì scorso Intesa, Unicredit, Poste - tramite Midco - Atlantia, Immsi, Pirelli e Gavio hanno anticipato 80 milioni all’attuale Alitalia per rimpolpare la cassa e consentirle di volare fino al passaggio del testimone. Ecco i passaggi tecnici che porteranno Alitalia a entrare con determinazione nella sua terza vita. Giovedì prossimo verrà nominato il consiglio della nuova società. I vertici sono stati designati dal cda che Alitalia ha riunito il 5 novembre: accanto al presidente Montezemolo (che, va ricordato, è anche vicepresidente dell’azionista Unicredit) figura il vicepresidente James Hogan, ceo di Etihad e gran cerimoniere del matrimonio. Amministratore delegato è invece Silvano Cassano, anch’egli designato per tempo. Il cda è formato da nove membri. Etihad ne ha designati tre: oltre a Hogan, c’è il cfo James Rigney e l’ex presidente di Iata, Giovanni Bisignani. La delegazione dei soci italiani comprende, oltre a Montezemolo e Cassano, l’attuale presidente Roberto Colaninno e i tre rappresentanti delle banche. Unicredit ha puntato su Jean Pierre Mustier, che dopo quattro anni a gennaio 2015 lascerà la guida del corporate & investment banking dell’istituto per mettersi in proprio. Intesa Sanpaolo ha scelto invece Paolo Andrea Colombo, professionista milanese di alto lignaggio: guida la Colombo & Associati, primaria boutique di consulenza, fa parte del cda di Mediaset ed è stato presidente dell’Enel fino alla scorsa primavera. Le due banche congiuntamente hanno poi indicato Antonella Mansi, imprenditrice impegnata nella Nuova Solmine, azienda chimica di proprietà della famiglia, vicepresidente di Confindustria e fino ad agosto presidente della Fondazione Mps, incarico che l’ha resa celebre perché è riuscita a tenere in piedi l’ente nonostante la montagna di debiti.
 
In realtà l'ok di ieri riguardava solo l'antitrust ed era il più scontato, in quanto i network di AZ e della galassia EY si sovrappongono in maniera minima (la UE ha ritenuto solo su BEG).
Rimane appunto la questione della configurazione o meno come aiuto di stato dell'investimento di Poste, ma questo probabilmente non sarebbe un grosso ostacolo all'ingresso di EY. Se venisse riconosciuto come aiuto di stato, CAI restituirebbe a Poste quanto versato e le banche dopo un'ulteriore spremuta di paxxe, rimetterebbero la stessa cifra.
Manca infine l'ok UE per quanto riguarda il controllo effettivo della compagnia e qui probabilmente ci sarà qualche ostacolo in più da superare. Ma secondo arriverà anche quest'ultimo parere positivo, magari condizionato.
Rimarchevole la disinformazione dei media che hanno trasformato l'ok dell'antitrust in un ok incondizionato UE all'operazione AZ-EY. Che seppur probabile, al momento non c'è.
Ma probabilmente sono io che mi ostino a sperare che i giornali facciano informazione...
 
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Manca infine l'ok UE per quanto riguarda il controllo effettivo della compagnia e qui probabilmente ci sarà qualche ostacolo in più da superare. Ma secondo arriverà anche quest'ultimo parere positivo, magari condizionato.
Rimarchevole la disinformazione dei media che hanno trasformato l'ok dell'antitrust in un ok incondizionato UE all'operazione AZ-EY. Che seppur probabile, al momento non c'è.
Ma probabilmente sono io che mi ostino a sperare che i giornali facciano informazione...
Mi pare di ricordare che sul controllo effettivo la normativa assegna la responsabilità alle autorità italiane.
 
In realtà l'ok di ieri riguardava solo l'antitrust ed era il più scontato, in quanto i network di AZ e della galassia EY si sovrappongono in maniera minima (la UE ha ritenuto solo su BEG).
Rimane appunto la questione della configurazione o meno come aiuto di stato dell'investimento di Poste, ma questo probabilmente non sarebbe un grosso ostacolo all'ingresso di EY. Se venisse riconosciuto come aiuto di stato, CAI restituirebbe a Poste quanto versato e le banche dopo un'ulteriore spremuta di paxxe, rimetterebbero la stessa cifra.
Manca infine l'ok UE per quanto riguarda il controllo effettivo della compagnia e qui probabilmente ci sarà qualche ostacolo in più da superare. Ma secondo arriverà anche quest'ultimo parere positivo, magari condizionato.
Rimarchevole la disinformazione dei media che hanno trasformato l'ok dell'antitrust in un ok incondizionato UE all'operazione AZ-EY. Che seppur probabile, al momento non c'è.
Ma probabilmente sono io che mi ostino a sperare che i giornali facciano informazione...
In realtà ho visto il TG su Sky e hanno spiegato correttamente i 3 passaggi indicando come più delicato quello su Poste.
In realtà sul controllo la UE non è che potrà aver molto da dire in quanto non è mica una novità l'operazione fatta, già vista in AB con EY protagonista e in VS con DL al 49% e politica societaria fortemente orientata alla partnership con DL.
Eventuali problemi possono sorgere in futuro, come anche per AB e VS nel caso saltino fuori operazioni che risultano favorevoli solo per il partner extra UE, ma non è facile da provare.
 
Alitalia: Ue, verso via libera a matrimonio con Etihad

11:08 13 NOV 2014

(AGI) - Bruxelles, 13 nov. - L'operazione Alitalia-Etihad rispetta le regole europee in materia di controllo dell'azienda. E' l'orientamento della nuova Commissione europea, che punta a chiudere la questione entro il 2014. Lo riferisce una fonte dell'Esecutivo Ue. "Al momento siamo orientati verso un giudizio favorevole all'operazione Alitalia-Etihad sotto il profilo del controllo della compagnia", indica una fonte della Commissione. "Il caso dovrebbe essere chiuso entro la fine dell'anno", aggiunge la fonte. Le regole Ue prevedono che le compagnie aeree continentali siano controllate in maggioranza da azionisti europei. Questa maggioranza deve esplicitarsi sia nell'azionariato sia in maniera fattuale, in termini cioe' di reale controllo della compagnia. Etihad ha acquisito il 49% di Alitalia e dunque dal punto di vista numerico e' in linea con le regole Ue, ma resta da capire se il controllo reale dell'azienda non sia passato da Roma ad Abu Dhabi. Il dubbio sembra a questo punto invece essere risolto. Pesa forse anche il cambio di commissario che si occupa del dossier. Fino a novembre e' stato il "falco" estone Siim Kallas. Nella nuova Commissione e' responsabile del dossier l'ex imprenditrice slovena Violeta Bulc. Allo stesso tempo, e' dato per scontato, dopo alcune concessioni offerte da Alitalia, il via libera Ue la settimana prossima alla fusione con Etihad sotto il profilo della concorrenza, visto che il nuovo operatore non pone problemi sostanziali in materia di antitrust.
Sulla questione del controllo dell'azienda, da tutti gli osservatori ritenuto il piu' spinoso, il ragionamento di Bruxelles e' ora il seguente. "La priorita' e' mantenere in Europa gli hub del traffico passeggeri dei voli intercontinentali", e tuttavia, essendo Alitalia un operatore "meno strategico" sul traffico intercontinentale, la Commissione e' pronta a chiudere un occhio sulla vendita agli arabi, tenendo anche in considerazione il fatto che l'operazione "possa essere una vera opportunita' di rilancio per una compagnia da tempo in crisi", spiega la fonte. E' ovvio pero' che Bruxelles vigilera' sulle mosse della nuova compagnia, per evitare che il traffico tra America e Asia, che passa al momento per l'Europa, venga deviato sul Medio Oriente. Archiviate dunque, come probabile, le questioni di controllo e antitrust, l'unico ostacolo europeo sulla strada della nuova Alitalia resta il giudizio sulla partecipazione di Poste Italiane alla ricapitalizzazione dell'azienda, che potrebbe essere considerato aiuto di Stato, ma sul punto al momento la Commissione non lascia trapelare indiscrezioni.
(AGI) .

http://www.agi.it/economia/notizie/...atrimonio_con_etihad-201411131108-eco-rt10057
 
Ciao TW 843....ho visto che hai chiuso. ....
non avevo letto questi msg. ...ma qui non si parla ne di mobilità ne di future cessioni di assistite...ne del nuovo ruolo di SAI da gennaio...
Vabbe. ...aggiungerò qui i miei post.
ciao....orchidea. .ex TW 841..potrei dire...
 
Ciao TW 843....ho visto che hai chiuso. ....
non avevo letto questi msg. ...ma qui non si parla ne di mobilità ne di future cessioni di assistite...ne del nuovo ruolo di SAI da gennaio...
Vabbe. ...aggiungerò qui i miei post.
ciao....orchidea. .ex TW 841..potrei dire...
Ho chiuso io la discussione visto che il topic generale su Alitalia è già presente e visto che la notizia è datata.
 
In attesa della conclusione dell' accordo con Etihad i soli Italiani di Alitalia sono costretti al secondo aumento di capitale nel giro di un mese per rimpinguare le casse vuote di Alitalia.

Alitalia, finanziamento a tranche dai soci italiani A fine mese nuova rata

Il via libera dell'Antitrust di Bruxelles segna un passo avanti cruciale verso la formalizzazione dell'accordo tra Alitalia ed Etihad. È pur vero, però, che fino a quando l'alleanza non sarà chiusa - e questo non avverrà prima della fine dell'anno - il fardello finanziario per mantenere in vita l'ex compagnia di bandiera resta sulle spalle dei soci italiani. I quali hanno messo di nuovo mano al portafoglio la scorsa settimana, il 7 novembre, per versare la prima tranche del "bridge to equity" pari a 80 milioni.

Si tratta di una prima rata versata a fronte della verifica sulla situazione di cassa dell'ex compagnia di bandiera e che costituisce una delle due tranche in cui gli accordi tra soci hanno previsto che sia versato il bridge, che ha un importo complessivo di 200 milioni, inclusa la quota della Poste.

I restanti 100 milioni (rispetto ai 300 milioni complessivi all'aumento di capitale concordato con i partner arabi) verranno pagati soltanto dopo il closing atteso, appunto, a fine anno. La seconda tranche del bridge, per un importo complessivo di 80-100 milioni, verrà versata a fine novembre, a fronte di una nuova verifica sulla cassa di Alitalia.

I dettagli sul funzionamento del meccanismo del finanziamento-ponte emergono dalla relazione sui conti dei 9 mesi di Atlantia. In essa si ripercorre l'intesa dell'8 agosto con la quale Alitalia ed Etihad un siglato un accordo di partnership da pefezionarsi a valle di due condizioni: la sottoscrizione di un equity commitment da 300 milioni e la ristrutturazione di 695 milioni di debito e «l'ottenimento delle autorizzazioni dalle autorità regolamentari di settore italiane ed estere interessate, dall'Antitrust europeo e dalla competente giurisdizione italiana in tema di risanamento d'impresa».

La relazione spiega che nell'ambito dell'equity commitment «in data 20 settembre 2014, taluni azionisti si sono impegnati alla sottoscrizione» di un aumento di capitale fino a 225 milioni di euro, «con disponibilità all'erogazione preliminare in una o più tranche fino a 175 milioni a titolo di finanziamento infruttifero "bridge to equity" subordinata al verificarsi di talune condizioni sospensive e di esigenze di cassa necessarie a garantire la continuità aziendale di Alitalia fino al 31 dicembre 2014». Alla prima tranche da 80 milioni Atlantia ha contribuito con 14 milioni; la prossima porterà la società ad aver versato complessivamente 39,7 milioni mentre ad aumento completamente versato la sua quota arriverà a 51 milioni.

La quota di 75 milioni che manca è quella relativa a Poste, la quale però non versa cassa, ma sottoscrive «convertible notes fino a 75 milioni di euro, con la disponibilità all'erogazione preliminare fino a 25 milioni di euro».

L'avvicinarsi dell'intesa definitiva con Etihad ha spinto Atlantia ad accelerare il processo per aprire il capitale di Aeroporti di Roma, come già annunciato all'inizio di quest'anno, con la prospettiva di riservare comunque una quota al fondo sovrano di Abu Dhabi, Adia. La società ha dato mandato in questi giorni a Lazard per selezionare un gruppo di fondi, sia infrastrutturali che fondi sovrani di altri paesi arabi, per cedere una quota complessiva fino a 30% del capitale. Sul tavolo tre diverse opzioni per consentire l'ingresso dei nuovi soci: cessioni di azioni, aumento di capitale o conferimento di asset. Ad oggi gli scenari sono ancora aperti, ma l'obiettivo è di chiudere l'operazione entro l'inizio del prossimo anno. L'incasso verrà utilizzato in ogni caso per la crescita attraverso l'acquisizione del controllo di un importante scalo internazionale.

Il Sole 24 Ore
 
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