Fonte:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/C...pilota-di-MD80-sara-reintegrato_51317982.html
Licenziato perché criticava Alitalia in mail privata, pilota di MD80 sarà reintegrato
ultimo aggiornamento: 24 febbraio, ore 16:17
Roma - (Adnkronos) - Accolto il ricorso di un comandante: la compagnia è stata condannata per comportamento antisindacale, ''non essendo Cai in possesso di alcun titolo legittimante il suo accesso alla mailing list di Anpac'', nella quale venivano espresse le opinioni del dipendente
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Le espressioni ''non appaiono tali da giustificare la sfiducia''
Licenziato perché criticava Alitalia in mail privata, pilota di MD80 sarà reintegrato
ultimo aggiornamento: 24 febbraio, ore 16:17
Roma - (Adnkronos) - Accolto il ricorso di un comandante: la compagnia è stata condannata per comportamento antisindacale, ''non essendo Cai in possesso di alcun titolo legittimante il suo accesso alla mailing list di Anpac'', nella quale venivano espresse le opinioni del dipendente......
...... Licenziare un comandante per i giudizi negativi espressi nei confronti dell'azienda in una mailing list riservata è comportamento antisindacale. A stabilirlo è stato il giudice del lavoro del Tribunale di Civitavecchia che, con una sentenza emessa il 18 febbraio, che l'ADNKRONOS ha potuto consultare, si è pronunciato contro Alitalia-Cai e ha accolto il ricorso presentato dall'Anpac contro il licenziamento di un comandante di Md80, che ora dovrà essere reintegrato.
Tutto comincia il 20 aprile 2009, a poco più di tre mesi dal decollo della nuova Alitalia. L'azienda decide di licenziare un pilota iscritto all'Anpac per le dichiarazioni contenute in una mailing list dell'Anpac ('Anpacmail'), che costituiscono, ad avviso di Alitalia, ''grave lesione del rapporto fiduciario e giusta causa di licenziamento''. Da ricordare, a riguardo, che con il nuovo contratto di lavoro Cai i comandanti rivestono ora lo status di dirigenti.
Nel mirino dell'azienda sono finite, in particolare, tre mail. Nella prima, il comandante in questione ha ironizzato sull'invio di un questionario ai dipendenti, ''sottolineando che esso appare in contrasto con la scarsa considerazione che l'azienda ha della categoria dei piloti e invitando gli iscritti a rispondere manifestando a tutti le proprie doglianze''.
Nella seconda mail, partendo dalla considerazione che in Cai non ascoltano i vertici di Anpac e che, invece, i piloti si prestano a dare una mano all'azienda, il comandante ha invitato i colleghi a ''fare il minimo indispensabile, affermando che questo è il suo atteggiamento sul lavoro'' e di sentirsi ''in guerra''.
Nella terza mail, ha poi manifestato la volontà di scioperare e rendere noti i propri dubbi circa la reale volontà dei nuovi acquirenti di Alitalia di proseguire nell'impresa di gestire Cai. Acquisite queste mail, arrivate in busta chiusa, scatta da parte dell'azienda il licenziamento, impugnato dall'Anpac.
Per il giudice, il licenziamento è stato irrogato sulla base di documentazione acquisita illegittimamente e, comunque, mediante un comportamento che oggettivamente costituisce una lesione degli interessi collettivi di cui le organizzazioni sindacali sono portatrici. La mailing list è una corrispondenza chiusa ''non essendo Cai in possesso di alcun titolo legittimante il suo accesso alla mailing-list di Anpac'' e la compagnia non ha saputo provare che i messaggi del comandante licenziato circolassero già in azienda.
Inoltre, secondo il giudice, le espressioni usate dal comandante ''non appaiono tali da giustificare la sfiducia'' del datore di lavoro e che, ''anche nell'ipotesi in cui si dovesse ritenere che il licenziamento è fondato su documentazione acquisita legittimamente, esso non è assistito da giusta causa e rivela, quindi, altro intento''.