Thread Alitalia dal 1 dicembre


Stato
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Bordoni non mi pare esattamente l'ultimo arrivato, poi ovviamente ognuno può condividere o meno ciò che scrive volta per volta.
E' abbastanza evidente che i 3 poli sono i 3 grandi gruppi aerei e non il numero dei loro hub.
Sul fatto che in futuro AZ sul LR avrà un potenziale simile all'attuale o nel migliore dei casi poco superiore, direi che al momento non ci piove.
Se poi secondo te è una ca..ata dire che lo sviluppo del LR si fa con i 350/787 piuttosto che con gli ERJ, ho il forte sospetto che non sia Bordoni quello al bar... ;)

Io invece ho il sospetto che Bordoni al bar abbia trovato un altro avventore. ;)
Lo sviluppo dei LR si fa con i 350/787, così come con gli ERJ si fa lo sviluppo dei regional. Acquistare regional non dice nulla della strategia dei LR che si intende seguire, mettere in correlazione le due cose è semplicemente poco serio.
Le controllate di AF non hanno in ordine Embraer e CRJ? Questo rende AF-KLM meno una compagnia intercontinentale?
 
Bordoni non mi pare esattamente l'ultimo arrivato, poi ovviamente ognuno può condividere o meno ciò che scrive volta per volta.
E' abbastanza evidente che i 3 poli sono i 3 grandi gruppi aerei e non il numero dei loro hub.
Sul fatto che in futuro AZ sul LR avrà un potenziale simile all'attuale o nel migliore dei casi poco superiore, direi che al momento non ci piove.
Se poi secondo te è una ca..ata dire che lo sviluppo del LR si fa con i 350/787 piuttosto che con gli ERJ, ho il forte sospetto che non sia Bordoni quello al bar... ;)
Nell'articolo parla di federaggio verso i 3 poli, invece si sta comunque sviluppando una politica multi-hub che fa capo alle tre alleanze. Poi con lo sviluppo di macchine LR come il B787 si assisterà ancora di più ad una espansione della politica del multi-hub visto che saranno maggiormente sostenibili economicamente anche voli da hub con minore forza/necessità di federaggio.
Una cosa è sostenere che AZ non potrà diventare capofila di un grande gruppo europeo, in quel caso è evidente ed il treno è stato perso facendo saltare l'alleanza AZ-KLM, diverso sostenere come fa Bordoni che AZ sarà ridimensionata ad una semplice portatrice di pax verso CDG, cosa che non si sta verificando e comunque il network LR di AZ si è un po' sviluppato nonostante una delle peggiori crisi economiche di sempre.
Infine il LR si sviluppa sia con i 350/787 ma anche con gli ERJ, perchè gli uni sono complementari agli altri ed a parte Emirates non si può fare a meno nè degli uni nè degli altri.
AZ ha comunque rinnovato e aumenterà di alcune unità la propria flotta LR, con gli Embraer uniforma ed aumenta la propria flotta Regional.
AF-KLM con l'ordine dei B787 ed A350, semplicemente andrà a rinnovare parte della propria flotta LR, come ha fatto anche AZ, ovviamente con le differenti dimensioni che hanno anche ora, non è che fa prevedere chissà quale politica.
 
Nell'articolo parla di federaggio verso i 3 poli, invece si sta comunque sviluppando una politica multi-hub che fa capo alle tre alleanze. Poi con lo sviluppo di macchine LR come il B787 si assisterà ancora di più ad una espansione della politica del multi-hub visto che saranno maggiormente sostenibili economicamente anche voli da hub con minore forza/necessità di federaggio.

Quando parla del fatto che Alitalia è fuori dai tre principali poli aeronautici europei, Bordoni lascia intendere che si sta riferendo ai tre gruppi industriali, non ai tre hub. Quando parla di Fiumicino che non potrebbe diventare uno dei tre hub di Skyteam in Europa (in realtà a dirla tutta già lo è, ma lasciamo stare), improvvisamente comincia a ragionare in ottica di singolo aeroporto e si dimentica che i tre grandi gruppi hanno almeno due hub principali ciascuno.
Dire tutto e il contrario di tutto nello stesso articolo, così alla fine nessuno può obiettare che si sono dette cose sbagliate.
 
Alitalia: Sabelli, auspico Fs o Ntv partner per treno+aereo

ROMA (MF-DJ)--"Con i tedeschi di Deutsche Bahn abbiamo fatto un servizio
combinato treno+aereo e auspichiamo di farlo anche con Fs o con Ntv per
permettere ai passeggeri italiani, per percorsi misti, di utilizzare un
solo biglietto".

Lo afferma, a margine della presentazione del treno Leonardo fra Roma e
l'aeroporto di Fiumicino, l'amministratore delegato di Alitalia, Rocco
Sabelli.

L'a.d. di Fs, Mauro Moretti, interpellato sulla questione, replica
dicendo che "stiamo ragionando con Alitalia per fare qualche servizio".



Alitalia: Sabelli, fusione con Air France non e' in agenda
ROMA (MF-DJ)--"Io personalmente ritengo che nel settore del trasporto
aereo passeggeri il consolidamento sia un modo per avere sostenibilita'
nel medio-lungo termine, ma la fusione societaria e' un tema che non e'
all'ordine del giorno e, soprattutto, riguarda gli azionisti".

Lo ribadisce l'a.d. di Alitalia, Rocco Sabelli, rispondendo a chi gli
chiede se sia possibile una fusione con Air France-Klm. "Anche loro
-prosegue il manager, parlando della compagnia aerea francese- avranno da
fare interventi di efficienza, pero' il rapporto industriale con loro
continua molto bene e questa e' la cosa che piu' ci interessa".



(tratto da www.milanofinanza.com
 
Economia
Fusione tra Alitalia e Cai: Antitrust avvia l’istruttoria

ROMA – L’Antitrust ha avviato l’istruttoria per individuare gli effetti sul mercato della fusione Alitalia-Cai. La decisione e’ stata presa al termine della moratoria prevista dalla legge del 27 ottobre 2008 che aveva inibito il potere di autorizzazione dell’Autorita’ sull’operazione e rinviato di tre anni l’analisi per accertare la persistenza delle posizioni di dominanza eventualmente determinatesi e per indicare la data entro la quale rimuoverle.

L’Autorita’, si legge in una nota, ha contestualmente inviato alla societa’ una richiesta di informazioni per avere il quadro della situazione di mercato. L’istruttoria dovra’ infatti accertare la costituzione o il rafforzamento di posizioni dominanti a seguito dell’operazione nonche’ la loro persistenza a oggi sulla rotta Roma Fiumicino-Milano Linate e su altri 17 collegamenti, segnatamente: Roma Fiumicino-Bari, Roma Fiumicino-Brindisi, Roma Fiumicino-Catania, Roma Fiumicino-Genova, Roma Fiumicino-Lamezia Terme, Roma Fiumicino-Palermo, Roma Fiumicino-Pisa, Roma Fiumicino-Torino, Roma Fiumicino-Trieste, Roma Fiumicino-Venezia, Milano Linate-Bari, Milano Linate-Brindisi, Milano Linate-Lamezia Terme, Milano Linate-Napoli, Milano Linate-Palermo, Napoli-Torino e Napoli-Venezia.

Nel corso dell’istruttoria, che dovra’ chiudersi entro il 29 febbraio 2012, verranno valutati anche gli eventuali effetti pro concorrenziali creati dall’ingresso di nuovi operatori del trasporto aereo passeggeri e lo sviluppo di forme di concorrenza intermodale sulle rotte interessate.

L’Autorita’ ha inoltre fissato al 28 ottobre 2012, in corrispondenza dell’inizio della stagione IATA ”Winter 2012/2013”, il termine entro il quale la societa’ dovra’ rimuovere le situazioni di monopolio o di dominanza eventualmente accertate. La stagione IATA ”Winter 2012/2013” rappresenta la prima data utile essendo stato gia’ determinato il piano operativo dei voli per la stagione ”Summer 2012”.

2 dicembre 2011 | 13:00
http://www.blitzquotidiano.it/economia/fusione-alitalia-cai-antitrust-istruttoria-1038948/
 
Economia
Fusione tra Alitalia e Cai: Antitrust avvia l’istruttoria


...L’Autorita’ ha inoltre fissato al 28 ottobre 2012, in corrispondenza dell’inizio della stagione IATA ”Winter 2012/2013”, il termine entro il quale la societa’ dovra’ rimuovere le situazioni di monopolio o di dominanza eventualmente accertate...
2 dicembre 2011 | 13:00
http://www.blitzquotidiano.it/economia/fusione-alitalia-cai-antitrust-istruttoria-1038948/

Quindi in ogni caso altri 10 mesi di monopolio.
 
Cosa significa che la società deve rimuovere la posizione di dominanza su quelle 16 rotte? Tolta la FCO-LIN sono rotte in cui l'accesso da parte di altri operatori è libero.
Se nessun concorrente entra che cosa succede?
 
A seguito della scadenza dei 3 anni di moratoria previsti dalla legge, l'antistrust ha aperto una istruttoria sugli effetti della fusione Alitalia-Airone. In particolare verrano considerate 18 rotte nazionali in cui dopo la fusione si è riscontrato un monopolio o una posizione dominante. L'istruttura dovrà concludersi entro fine febbrario 2012 e gli eventuali effetti delle decisioni si avranno a partire dall' orario winter 2012.

Comunicato Stampa Antitrust:

TRASPORTO AEREO: ANTITRUST AVVIA ISTRUTTORIA SU ALITALIA-CAI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 27 OTTOBRE 2008

Sotto analisi, oltre alla rotta Fiumicino-Linate, altre 17 rotte. La compagnia dovrà rimuovere le situazioni di monopolio e di dominanza eventualmente accertate. Il procedimento dovrà chiudersi entro il 29 febbraio 2012.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 30 novembre 2011, presieduta dal nuovo presidente Giovanni Pitruzzella, ha avviato - in applicazione della legge 27 ottobre 2008 n. 166 - l’istruttoria per individuare gli effetti sul mercato della fusione Alitalia-Cai. La legge in questione aveva infatti inibito il potere di autorizzazione dell’Autorità sull’operazione del 2008 e rinviato di tre anni l’analisi per accertare la persistenza delle posizioni di dominanza eventualmente determinatesi e per indicare la data entro la quale rimuoverle.

L’Autorità ha contestualmente inviato alla società una richiesta di informazioni per avere il quadro della situazione di mercato. L’istruttoria dovrà infatti accertare la costituzione o il rafforzamento di posizioni dominanti a seguito dell’operazione nonché la loro persistenza a oggi sulla rotta Roma Fiumicino-Milano Linate e su altri 17 collegamenti, segnatamente: Roma Fiumicino-Bari, Roma Fiumicino-Brindisi, Roma Fiumicino-Catania, Roma Fiumicino-Genova, Roma Fiumicino-Lamezia Terme, Roma Fiumicino-Palermo, Roma Fiumicino-Pisa, Roma Fiumicino-Torino, Roma Fiumicino-Trieste, Roma Fiumicino-Venezia, Milano Linate-Bari, Milano Linate-Brindisi, Milano Linate-Lamezia Terme, Milano Linate-Napoli, Milano Linate-Palermo, Napoli-Torino e Napoli-Venezia.

Nel corso dell’istruttoria, che dovrà chiudersi entro il 29 febbraio 2012, verranno valutati anche gli eventuali effetti pro concorrenziali creati dall’ingresso di nuovi operatori del trasporto aereo passeggeri e lo sviluppo di forme di concorrenza intermodale sulle rotte interessate.

L’Autorità ha inoltre fissato al 28 ottobre 2012, in corrispondenza dell’inizio della stagione IATA “Winter 2012/2013”, il termine entro il quale la società dovrà rimuovere le situazioni di monopolio o di dominanza eventualmente accertate. La stagione IATA “Winter 2012/2013” rappresenta la prima data utile essendo stato già determinato il piano operativo dei voli per la stagione “Summer 2012”.

Provvedimento completo: http://www.agcm.it/trasp-statistiche...p23008pdf.html
 
2/12/2011
MILANO - Corrado Passera & C.: la verità sui patrioti italiani in Capitani Coraggiosi di Gianni Dragoni. Presentazione in occasione delle "Storie Italiane" il 12 Dicembre 2011, ore 21,00 Fusignano (RA), Auditorium Arcangelo Corelli (Chiarelettere, Principio Attivo)
PRETESTI
“Siete dei patrioti. Vi ringrazio per aver risposto con il cuore e vedrete che sarà un buon investimento.”
Silvio Berlusconi, 5 dicembre 2008.
“Standard & Poor’s cita tra i motivi del declassamento dell’Italia il pasticcio politico sindacale sulla compagnia aerea.”
“La vicenda Alitalia non è la causa di tutti i mali del paese, ma è la conseguenza dei mali del paese.”
Francesco Mengozzi, ex amministratore delegato Alitalia, 26 settembre 2009.
“Alitalia investe poco in nuovi aerei, la flotta dell’ottobre 2011 è di 153 velivoli, mentre da sola la vecchia compagnia ne aveva 175 nell’estate 2008.”
“Non sono mai stato povero, ma neanche diventerò ricco con questo lavoro. Lo faccio per l’Italia”.
Augusto Fantozzi, commissario della vecchia Alitalia, settembre 2008.
“Il mio stipendio? Ho ricevuto due acconti da tre milioni di euro l’uno per i primi due anni.”
Augusto Fantozzi, 13 gennaio 2011.
“Dopo l’investimento in Alitalia, il governo ci ha favorito …
Con il blocco per quattro mesi degli aumenti abbiamo perso 20 milioni, ma con il decreto Milleproroghe ci abbiamo guadagnato molto, molto di più.”
Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia (Benetton), 20 marzo 2009.
“I superaumenti ottenuti da Gavio il primo maggio 2009 sono davvero meritati?
O sono una contropartita per l’adesione alla cordata dei patrioti per l’Alitalia?”
Gavio ha un impero che oggi comprende circa mille chilometri di strade a pedaggio.
“Abbiamo aderito perché un grande paese come l’Italia non può non avere una compagnia di bandiera.”
Emilio Riva, imprenditore siderurgico, aprile 2009. Le azioni della società capofila del gruppo Riva Fire Spa sono per il 75 per cento parcheggiate oltre i confini nazionali:

il 39,90 per cento è posseduto dalla lussemburghese Utia Sa.
“Con i francesi Alitalia non sarà più un’azienda indipendente, si continuerà a viaggiare sui vecchi Md80, Malpensa perderà definitivamente la possibilità di diventare un grande aeroporto.”
Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, gennaio 2008.
In realtà la Cai ridimensiona ancora di più il presidio a Malpensa.
I «vecchi Md80» volano ancora: a ottobre 2011 ne restano in servizio 18 su una flotta operativa di 153 aerei.
SCHEDA LIBRO
Un’altra operazione all’insegna dell’immagine... e del portafogli. La storia dell’Alitalia è una fotografia molto precisa di come funziona il capitalismo italiano targato Berlusconi. “Siete dei patrioti” dice il presidente del Consiglio per motivare i venti capitani coraggiosi guidati da Roberto Colaninno e Corrado Passera. Coraggiosi forse è una parola grossa, basta osservarli da vicino come fa l’autore in questa documentata ricostruzione per capire perché hanno aderito all’invito di Berlusconi. Tutti lavorano in settori a contatto con il governo o con la politica: autostrade, aeroporti, ferrovie, costruzioni, giornali, appalti pubblici, investimenti nel settore immobiliare, sanità, assicurazioni, finanza, ciclo dei rifiuti. Acquisendo crediti verso il governo, la ricompensa è certa. Più che capitani coraggiosi, capitani molto furbi.
Ai “patrioti” va la parte sana della vecchia compagnia pubblica, i debiti rimangono allo Stato e ai vecchi piccoli azionisti privati, mentre i settemila dipendenti in esubero vengono parcheggiati nella “bad company” (la vecchia società messa in liquidazione dal commissario Augusto Fantozzi) con sette anni di ammortizzatori sociali sempre pagati dallo Stato. Il pacco dono prevede anche l’esclusiva su molte rotte nazionali grazie alla fusione con Air One. La concorrenza sparisce, il monopolio dei «patrioti» viene blindato per decreto legge. Altro che «sfida imprenditoriale coi controfiocchi», come la chiama Colaninno. Eppure la nuova Alitalia oggi non va bene: il bilancio 2011 dovrebbe chiudersi in perdita con altri dipendenti in cassa integrazione, meno aerei, meno scali, Malpensa in crisi e con un patrimonio netto più che dimezzato. Niente paura però. I nostri patrioti hanno pensato a tutto. Anche a vendere la compagnia all’Air France-Klm (con il 25 per cento è già il primo azionista della compagnia) guadagnandoci ancora e accollando ai cugini altri debiti. Addio italianità, addio afflato patriottico.
Gianni Dragoni è nato a Fusignano (Ravenna) il 26 ottobre 1957 e vive a Roma, dove si è laureato in giurisprudenza all’Università La Sapienza. È inviato del quotidiano “Il Sole 24 Ore”, dove lavora dal 1985. È specializzato in economia, industria, finanza, spaziando dalle grandi imprese pubbliche alle privatizzazioni, dai conflitti d’interesse ai bilanci delle squadre di calcio. Su “Il Sole 24 Ore” cura la rubrica “Pay watch”, che racconta quanto guadagnano i manager delle società quotate, e su “IL”, mensile dello stesso gruppo editoriale, cura la rubrica “Poteri deboli”, che mette in mostra il lato debole dei poteri forti. Ha scritto un altro libro insieme a Giorgio Meletti: LA PAGA DEI PADRONI (Chiarelettere 2008).
Chiarelettere
www.chiarelettere.it
 
“Con i francesi Alitalia non sarà più un’azienda indipendente, si continuerà a viaggiare sui vecchi Md80, Malpensa perderà definitivamente la possibilità di diventare un grande aeroporto.”
Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, gennaio 2008.

Su Malpensa è stato profetico, ma ha omesso di dire che insieme ai francesi ci sarebbe stata la sua banca.
 
Sugli 80 Passera aveva perfettamente ragione, il piano di AF prevedeva di tenerli in flotta fino al 2020 in assenza di risultati soddisfacenti.
 
qualcuno può sintetizzare quale era il piano di AF? se non ricordo male prevedeva per il LR solo i 10 777, con l0incremento di 1 WB l'anno.....almeno all'inizio
 
Sarebbe gravissimo vendere gli slot di LHR.
Mi piacerebbe sapere i load factor del volo delle 6 LHR-FCO e del serale FCO-LHR
 
Per la nuova Alitalia il profitto è in ritardo

Gianni Dragoni

Alitalia-Cai chiuderà in rosso anche il bilancio 2011, il terzo anno di attività. Il risultato netto negativo è stimato intorno ai 100 milioni di euro, a meno di operazioni straordinarie prima di Capodanno.
Questo porterà ad oltre 600 milioni le perdite nei primi tre anni di vita per la compagnia presieduta da Roberto Colaninno. Il patrimonio netto si ridurrà a poco più di 450 milioni, il 38% circa dei 1.170 milioni di capitale versati all'inizio del viaggio.
Il capitale iniziale è ripartito tra gli 847 milioni versati dai 20 soci italiani (erano 21, ma la Fingen dei fratelli Fratini si è ritirata) e 323 milioni da Air France-Klm, che è il primo azionista della compagnia "italiana", con il 25 per cento.

In origine il piano della Cai, elaborato da Intesa Sanpaolo quando era guidata da Corrado Passera, divenuto ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti nel governo Monti, prevedeva l'utile al terzo anno. I traguardo è stato rimandato al 2012. Quest'anno era fissato l'obiettivo del pareggio operativo, il risultato prima di oneri finanziari, voci straordinarie e tasse. Ma non dovrebbe essere centrato, secondo le ultime stime della compagnia. Ieri l'amministratore delegato, Rocco Sabelli, ha detto: «Se non sarà pareggio operativo non ci andremo lontani».
Se il pareggio operativo fosse raggiunto, sarebbe però per merito di robusti proventi non gestionali o una tantum, non per la gestione. Nel primo semestre, secondo la relazione sui conti al 30 giugno, un documento che Il Sole 24 Ore ha consultato, i conti hanno beneficiato di 115,73 milioni di "saldo proventi e oneri diversi". Un importo elevato, nel 2010 i proventi "diversi" erano 31,32 milioni nel semestre. Senza questi apporti il bilancio 2011 sarebbe in rosso per oltre 200 milioni.
La nuova Alitalia ha ridotto i costi rispetto alla compagnia pubblica, oltre 7mila persone della vecchia azienda sono state lasciate a casa. Dal primo novembre però anche 700 dipendenti della "nuova" sono in cassa integrazione, per contenere i costi.
Quello che preoccupa di più, dice Sabelli, che da almeno sei mesi è considerato vicino all'uscita, è l'anno prossimo. «Non è il dato di fine 2011 quello che mi preoccupa quanto quello che accadrà negli anni successivi», ha detto in un'intervista ad Affari & Finanza di Repubblica il 28 novembre.
Il momento è critico. Non è solo una questione di conti in rosso. La nuova Alitalia è una compagnia ridimensionata, serve il mercato italiano con meno voli di quanto facessero la malandata compagnia statale e il suo ex concorrente che ha assorbito, Air One. La Cai perde quote di mercato. Da gennaio a settembre i passeggeri di Alitalia sono aumentati del 6,6% a 18,8 milioni, un tasso di crescita inferiore a quello, il 7,65%, dei passeggeri in tutti gli scali italiani calcolato dall'Assaeroporti. Secondo la relazione semestrale, da gennaio a maggio la quota di mercato media di Alitalia sulle destinazioni nazionali è del 48,5%, inferiore al 50,4% dello stesso periodo del 2010, che già era in calo. Tre anni fa Sabelli aveva stimato di avere il 56% del mercato nazionale. Su tutte le destinazioni all'estero la quota di mercato media di Alitalia nei primi cinque mesi è del 12,6%, in ribasso dal 13,1% dello stesso periodo del 2010. Secondo dati di Airline Business, mostrati da Assaeroporti a un recente convegno, nel traffico tra l'Italia e i paesi dell'Unione europea il primo vettore è Ryanair con una quota di mercato del 24%, dieci punti più di Alitalia.
Per la Cai adesso si apre anche il fronte Antitrust. Alla scadenza della protezione triennale assicurata per decreto nel 2008 da Silvio Berlusconi al monopolio nei cieli nazionali, ieri l'Antitrust ha aperto un'istruttoria (si veda l'articolo a fianco) che riguarda soprattutto la posizione dominante a Linate, dove Sabelli detiene circa il 70% degli slot. Forse l'Antitrust non obbligherà Cai ad aprire alla concorrenza la Linate-Roma, perché c'è il treno veloce, ma probabilmente chiederà di aprire alla concorrenza e rilasciare slot per le rotte da Linate al Sud.
Secondo i piani iniziali della cordata italiana, dopo quattro anni le azioni sarebbero state vendute a Air France-Klm. Il vincolo a non vendere (lock up) scade il 12 gennaio 2013. Mancano 13 mesi e 10 giorni. Con un capitale assottigliato dalle perdite, la sfida per la Cai è attraversare le difficoltà del 2012 senza chiedere ai soci altri soldi. Con la caduta del governo Berlusconi per i "patrioti" la vita sarà più difficile, mentre Passera è entrato al governo, dove si occuperà anche di trasporto aereo. Neppure Air France-Klm se la passa bene, nel semestre aprile-settembre ha una perdita di 183 milioni e i debiti finanziari sono saliti a 6,5 miliardi. Fra 13 mesi, forse neppure Jean-Cyril Spinetta avrà voglia di staccare un assegno che ricompensi Colaninno e soci delle somme investite nella Cai. Chissà se, in alternativa, sarà la Cassa depositi e prestiti a dare ossigeno alla Cai.

http://www.ilsole24ore.com/art/noti...ritardo-081052.shtml?uuid=AaRBKrQE&fromSearch
 
Nel primo semestre, secondo la relazione sui conti al 30 giugno, un documento che Il Sole 24 Ore ha consultato, i conti hanno beneficiato di 115,73 milioni di "saldo proventi e oneri diversi". Un importo elevato, nel 2010 i proventi "diversi" erano 31,32 milioni nel semestre. Senza questi apporti il bilancio 2011 sarebbe in rosso per oltre 200 milioni.

Questa credo sia una delle parti piu' interessanti dell'articolo.
Credo si riferisca alla vendita di aeromobili.
 
Questa credo sia una delle parti piu' interessanti dell'articolo.
Credo si riferisca alla vendita di aeromobili.

Però i cosiddetti lease-back (parlando di anno solare) sono stati 26 nel 2010 e solo 3 nel 2011 (di cui 1 777).
(fonte: documento ENAC sulle cancellazioni dal RAN)
 
Stato
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