Thread Alitalia da ottobre 2018


Stato
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I soldi di chi compra AZ allo stato attuale finiscono nella procedura fallimentare per ripagare i creditori e non nelle casse di Alitalia. Quindi se si paga AZ 600mln.. quello che rimane in cassa è sempre e solo il prestito ponte. A meno che i creditore non decidano di vendere l'azienda a 0 euro!
O c'è qualcosa che mi sfugge ?
Il prestito ponte è in prededuzione, ai creditori non andrebbe nulla. È stato buggerato Berioz per mesi perchè sosteneva che il valore dato ad AZ avrebbe permesso di ripagare il prestito ponte e dare una quota ai creditori da dividersi.
 
Sei diventato malato di ottimismo anche tu?
No, la mia è rassegnazione mista a schifo.
Quello che descrivi è una mossa logica di mercato nel momento in cui FS acquistasse AZ.Possiamo discutere se sia opportuno o meno che FS acquisti AZ,ma nel caso succeda non c'è nulla di strano se fra Roma e Milano i collegamenti verranno integrati e razionalizzati inserendo code share AZ sui collegamenti ferroviari e viceversa. E non credo che faranno "prezzi" diversi da quelli che applicano a EK per esempio. AZ avrà il guadagno in quanto venditore (difficile fra che chi acquista i biglietti nei canali trenitalia vada ad acquistare in canali AZ) e i risparmi sul feed e sui costi di operare una navetta con diverse decine di voli al giorno fra Milano e Roma.
Cavolo, fra AZ e TI c'è una palese sinergia immediata e non vorresti configurarla come chissà quale complotto. Il problema è che oltre questa devono essere bravi a trovarne altre specialmente nella parte amministrativa, informatica, vendita, programma fedeltà ecc. Dovranno essere bravi perchè non sarà per niente facile e immediato.
Dubito che spariranno i feed, perchè la soluzione ferroviaria è oggettivamente penalizzante rispetto a quella aerea. Va detto che AZ è anche un po' sfortunata, perchè gli scali papabili di sostituzione via treno (PSA, BLQ, FLR e NAP) sono tutti vicini al centro città e sono (o saranno a breve) collegati alle rispettiva stazioni centrali in modo ottimale (PM a PSA e BLQ, nuovo tram a FLR e nuova metro a NAP).
Ma anche se un po' di sinergie ci potranno essere, non saranno certamente sufficienti a fare la differenza.
Quanto al resto, nessun complotto. E' un semplice travaso di risorse tra un'azienda che ne dispone, verso un'altra che ne ha bisogno.
Praticamente si azzoppa FS che sta andando bene, pur di salvare AZ senza toccarne gli attuali interessi.
O preferisci pensare ad una vera operazione di mercato dove FS guadagnerà più dei presunti 700 M€ investiti in AZ?
 
Sembra non ci siano solo FS:

Roma, 23 ott. (LaPresse) - "Fs è l'unica interessata per Alitalia? No, ci sono tantissimi interessati ad Alitalia, tanti soggetti privati. Abbiamo avuto modo di fare una riunione con Conte, Tria, Salvini e Toninelli e il sottoscritto. Abbiamo trovato la quadra e si procederà in tal senso". Così Luigi Di Maio dopo gli incontri sugli accordi di programma al Mise
 
A me quello che colpisce (sarà in quanto non conosco da vicino le dinamiche della politica italiana ma...) non è l'operazione in senso stretto ma il fatto che venga appunto sponsorizzata e spinta da un governo che si propone come paladino del popolo (la tanto sbandierata onestà, lotta agli sprechi eccetera-eccetera). Qui, invece, si sta per compromettere un'azienda che ha ristabilito un certo ordine in termini finanziari (e di reputazione) in un'operazione che non ha uno straccio di base, ricerca su eventuale posizionamento di mercato, strategia, mettiamoci anche una due-diligence a quattro e quattr'otto... nulla.

G
 
"Fs è l'unica interessata per Alitalia? No, ci sono tantissimi interessati ad Alitalia, tanti soggetti privati. Abbiamo avuto modo di fare una riunione con Conte, Tria, Salvini e Toninelli e il sottoscritto. Abbiamo trovato la quadra e si procederà in tal senso". Così Luigi Di Maio dopo gli incontri sugli accordi di programma al Mise

Pare che la chiocciola distribuisci numeri sia finita e abbiano comprato un secondo rotolo.
 
No, la mia è rassegnazione mista a schifo.

Dubito che spariranno i feed, perchè la soluzione ferroviaria è oggettivamente penalizzante rispetto a quella aerea. Va detto che AZ è anche un po' sfortunata, perchè gli scali papabili di sostituzione via treno (PSA, BLQ, FLR e NAP) sono tutti vicini al centro città e sono (o saranno a breve) collegati alle rispettiva stazioni centrali in modo ottimale (PM a PSA e BLQ, nuovo tram a FLR e nuova metro a NAP).
Ma anche se un po' di sinergie ci potranno essere, non saranno certamente sufficienti a fare la differenza.
Quanto al resto, nessun complotto. E' un semplice travaso di risorse tra un'azienda che ne dispone, verso un'altra che ne ha bisogno.
Praticamente si azzoppa FS che sta andando bene, pur di salvare AZ senza toccarne gli attuali interessi.
O preferisci pensare ad una vera operazione di mercato dove FS guadagnerà più dei presunti 700 M€ investiti in AZ?

Personalmente ritengo che l'idea di fare feed via treno sia (al momento e in Italia) abbastanza fuori dal mondo. A parte l'inevitabile rottura di carico a Roma o Milano (con tutti i disagi per chi viaggia con un bagaglio) c'è anche il problema di gestire e coordinare le riprotezioni. O in alternativa di richiedere per sicurezza tempi di transito talmente lunghi da rendere la soluzione mista totalmente fuori mercato.
 
Non solo ridefinizione del network e riduzione dei costi. È anche digitale la rivoluzione avviata da Alitalia nell'ottica di invertire la rotta. Parola del chief commercial officer Fabio Lazzerini che, dal palco dell'Air Symposium, l'evento di Iata che si è aperto oggi allo Sheraton Roma Hotel, ha puntato l'attenzione sui tre pilastri della trasformazione tecnologica del vettore: ovvero digital marketing, piattaforma di e-commerce e customer experience.

"In Alitalia stiamo vivendo una fase di grande cambiamento. Abbiamo invertito il trend con ricavi passeggeri in aumento del 7 per cento e abbiamo incrementaro il valore delle ancillary del 21,9 per cento nel 2018". Sul fronte del marketing, ha proseguito Lazzerini, "abbiamo adottato una comunicazione più mirata, capace di cambiare contenuti sulla base del destinatario".

Ecco perchè, ha spiegato Lazzerini, "in Alitalia abbiamo avviato una strategia digitale che per la prima volta ha preso in considerazione i diversi segmenti di mercato". Così, ha aggiunto, "invece di mandare milioni di mail con un contenuto indifferenziato, abbiamo preferito inviare messaggi indirizzati a microsegmenti specifichi e parlare il loro linguaggio".

Risultato: "In pochi mesi, e senza parlare di tariffe, abbiamo aumentato in maniera rilevante il tasso di conversione" ha precisato Lazzerini.

TTG Italia
 
No, la mia è rassegnazione mista a schifo.

Dubito che spariranno i feed, perchè la soluzione ferroviaria è oggettivamente penalizzante rispetto a quella aerea. Va detto che AZ è anche un po' sfortunata, perchè gli scali papabili di sostituzione via treno (PSA, BLQ, FLR e NAP) sono tutti vicini al centro città e sono (o saranno a breve) collegati alle rispettiva stazioni centrali in modo ottimale (PM a PSA e BLQ, nuovo tram a FLR e nuova metro a NAP).
Ma anche se un po' di sinergie ci potranno essere, non saranno certamente sufficienti a fare la differenza.
Quanto al resto, nessun complotto. E' un semplice travaso di risorse tra un'azienda che ne dispone, verso un'altra che ne ha bisogno.
Praticamente si azzoppa FS che sta andando bene, pur di salvare AZ senza toccarne gli attuali interessi.
O preferisci pensare ad una vera operazione di mercato dove FS guadagnerà più dei presunti 700 M€ investiti in AZ?
Non ti ho detto che spariranno del tutto i feed, ti ho detto che è del tutto normale che razionalizzino l'offerta sul Milano-Roma con code share reciproco risparmiando su feed e sulla navetta dove potendo combinare i due mezzi di trasporto è logico che si possa andare a ottimizzare le frequenze.
Quello che ti ho "contestato" è il presunto sistema per travasare fondi da Trenitalia ad Alitalia che a mio avviso non ha senso per il semplice motivo che i pax Trenitalia difficilmente andranno ad acquistare i biglietti sui canali di vendita di AZ e considerati i costi del servizio e dei biglietti sull'AV ferroviaria il concetto che esprimi nel quale AZ possa portare i conti in utile ricaricando il costo del biglietti non ha senso.
Se volessero trasferire fondi da Trenitalia ad Alitalia (bisogna poi stare attenti a non commettere reati fiscali o di altro tipo) non hanno bisogno del sistema che proponi (che a mio parere fra l'altro non funzionerebbe) ma ci sono mezzi ben più semplici e lineari. A maggior ragione sarebbe complicato nel caso AZ non sia al 100% di proprietà di Trenitalia.


Riguardo alla nazionalizzazione ho già espresso chiaramente la mia opinione negativa in quanto operazione per non toccare lo status quo per non procedere a tagli e licenziamenti. Non sono certo io che sostengo che i costi vadano bene così…


Altra cosa che non torna sono i 700 milioni che tu ipotizzi da dove saltano fuori perché chiunque del governo abbia parlato di nazionalizzazione ipotizza una dotazione di capitale della new AZ fra 1,5 e 2 miliardi di €. Il costo di AZ sarà nel caso l'operazione vada in porto credo quasi esclusivamente di accollo debiti tanto che stanno cercando una soluzione per i circa 300-350 milioni di euro fra prestito ponte consumato ed interessi sullo stesso per restituire totalmente la quota alla Stato e togliersi un problema con l'UE riguardo al prestito ponte. (vabbè che se vanno avanti così fra qualche mese siamo fuori da Euro e UE a amen.)
 
Vabbe', abbiamo passato sei mesi a leggerti parlare del piano LH con i suoi 3-4-5-n-mila esuberi...
Il punto è che stai commentando uno scenario che non esiste al momento. I fautori della nazionalizzazione hanno sempre parlato di una dotazione finanziaria di 1,5-2 miliardi al netto del finanziamento del nuovo piano flotta che verrebbe effettuato da CDP in funzione di lessor.

Gli stessi ultimi articoli parlano di ben altro, poi se vuoi possiamo discutere di un capitale di 300 milioni ma non ha senso.
 
Non ti ho detto che spariranno del tutto i feed, ti ho detto che è del tutto normale che razionalizzino l'offerta sul Milano-Roma con code share reciproco risparmiando su feed e sulla navetta dove potendo combinare i due mezzi di trasporto è logico che si possa andare a ottimizzare le frequenze.
Quello che ti ho "contestato" è il presunto sistema per travasare fondi da Trenitalia ad Alitalia che a mio avviso non ha senso per il semplice motivo che i pax Trenitalia difficilmente andranno ad acquistare i biglietti sui canali di vendita di AZ e considerati i costi del servizio e dei biglietti sull'AV ferroviaria il concetto che esprimi nel quale AZ possa portare i conti in utile ricaricando il costo del biglietti non ha senso.
Se volessero trasferire fondi da Trenitalia ad Alitalia (bisogna poi stare attenti a non commettere reati fiscali o di altro tipo) non hanno bisogno del sistema che proponi (che a mio parere fra l'altro non funzionerebbe) ma ci sono mezzi ben più semplici e lineari. A maggior ragione sarebbe complicato nel caso AZ non sia al 100% di proprietà di Trenitalia.


Riguardo alla nazionalizzazione ho già espresso chiaramente la mia opinione negativa in quanto operazione per non toccare lo status quo per non procedere a tagli e licenziamenti. Non sono certo io che sostengo che i costi vadano bene così…


Altra cosa che non torna sono i 700 milioni che tu ipotizzi da dove saltano fuori perché chiunque del governo abbia parlato di nazionalizzazione ipotizza una dotazione di capitale della new AZ fra 1,5 e 2 miliardi di €. Il costo di AZ sarà nel caso l'operazione vada in porto credo quasi esclusivamente di accollo debiti tanto che stanno cercando una soluzione per i circa 300-350 milioni di euro fra prestito ponte consumato ed interessi sullo stesso per restituire totalmente la quota alla Stato e togliersi un problema con l'UE riguardo al prestito ponte. (vabbè che se vanno avanti così fra qualche mese siamo fuori da Euro e UE a amen.)
Ottimo, facciamo partire la nuova nuova nuova AZ senza cassa (o quasi), così fallisce ancora più in fretta.
 
Ottimo, facciamo partire la nuova nuova nuova AZ senza cassa (o quasi), così fallisce ancora più in fretta.
Paolo mi sa che ti è venuto male il quote, comunque questi sono matti ma bisogna che almeno 1,5 miliardi li mettano in cassa altrimenti hai perfettamente ragione. E il rischio c'è anche con ampia dotazione.
 
Paolo mi sa che ti è venuto male il quote, comunque questi sono matti ma bisogna che almeno 1,5 miliardi li mettano in cassa altrimenti hai perfettamente ragione. E il rischio c'è anche con ampia dotazione.
Ma tanto, col la nazionalizzazione e senza una decisa politica riformatrice è solo questione di tempo.... 300 mln sta a un anno (stima ottimistica) come 1,5 mld sta a 5 anni... Quindi cmq, ben che vada, ci troveremo nella stessa condizione tra il 2022-2023 con la differenza che si dovrá pensare anche al piano di salvataggio per le ferrovie....
 
Ma tanto, col la nazionalizzazione e senza una decisa politica riformatrice è solo questione di tempo.... 300 mln sta a un anno (stima ottimistica) come 1,5 mld sta a 5 anni... Quindi cmq, ben che vada, ci troveremo nella stessa condizione tra il 2022-2023 con la differenza che si dovrá pensare anche al piano di salvataggio per le ferrovie....

+1, well said.

G
 
Così, ha aggiunto, "invece di mandare milioni di mail con un contenuto indifferenziato, abbiamo preferito inviare messaggi indirizzati a microsegmenti specifichi e parlare il loro linguaggio".

TTG Italia

Avrà detto davvero microsegmenti specifichi? Il linguaggio di cui parla sarà l'italiano?
 
Alitalia pur continuando a perdere soldi per un modello industriale non più adeguato, ha avuto un anno e mezzo di buona gestione. Ecco perché si ragiona sull’unica alternativa possibile anche per la volontà politica sottostante.
[/QUOT
Cioè, tutti bravissimi ma la colpa è del modello industriale.
 
Alitalia si mangerà gli utili delle Fs

Di Maio esulta: «Trovata la quadra». Ma per le Ferrovie c'è anche la mina esuberi

Con insolita sincronia, nelle ultime 48 ore sono accadute due cose. Ieri il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha annunciato che all'interno del governo è stata «trovata la quadra» su Alitalia e che «la partnership con Fs è a un punto di partenza».

Ha anche aggiunto che «poi gli investitori arriveranno perché abbiamo contatti importantissimi».
Il giorno prima alla Borsa di Dublino le Fs aggiornavano il proprio programma di emissioni obbligazionarie ampliando il plafond fino a 7 miliardi dagli iniziali 4,5, e hanno sottoscritto la documentazione con 26 banche internazionali. Dunque da un lato le Ferrovie vengono sollecitate a un'operazione su Alitalia, dall'altro si approvvigionano di capitali. Se le due cose siano sequenziali non è possibile dirlo, ma la coincidenza è sicuramente molto suggestiva. I bond rappresentano attualmente il 40% delle fonti di finanziamento del gruppo Fs: ma chi li acquista sa di sostenere programmi di sviluppo ferroviario, non aeronautici; le notizie di un prossimo salvataggio di Alitalia da parte di Fs non possono che preoccupare le società di rating e confondere il mercato.

Per quanto robuste, le Ferrovie 11,5 miliardi di debito - potrebbero far fatica a digerire un impegno così gravoso: come nota il deputato Pd Michele Anzaldi, l'utile delle Fs in ciascuno degli ultimi esercizi corrisponde su per giù alla perdita di Alitalia, circa 500 milioni. L'integrazione annienterebbe la profittabilità della rotaia. Se poi, come si ipotizza, le Fs dovessero anche farsi carico di 1.000 esuberi. Ieri Di Maio, nel rendere noto che «ci sono tantissimi interessati ad Alitalia, tanti soggetti privati» nell'ottica «di una nuova idea di trasporto e di turismo», ha ringraziato l'ad delle Fs Gianfranco Battisti «perché ha una visione strategica sia dei flussi turistici sia dell'intermodalità che mette insieme aerei, ferro e gomma che ci consentirà di avere un sistema di trasporto integrato».

Battisti è stato nominato dal governo ad delle Ferrovie il 31 luglio, e la perfetta sintonia dunque non stupisce. Ma il piano di «rilancio» di Alitalia non è ancora chiaro. Quanto denaro metteranno le Fs nella newco al servizio dell'integrazione? Stando al''operazione irlandese, avranno (teoricamente) a disposizione altri 2,5 miliardi, ma è del tutto impraticabile usare i bond per acquistare una società che perde 500 milioni all'anno. Se, com'è più probabile, le FS metteranno in questa prima fase un «gettone» finora ipotizzato in 200 milioni, chi verserà il resto del capitale, visto che per rilanciare Alitalia vanno programmati almeno 2 miliardi cash? Gli «importantissimi contatti» di Di Maio porteranno tutto quel denaro? Se i potenziali investitori sono compagnie straniere anche extraeuropee, acquisterebbero una quota senza poter comandare?

Ai sindacati è già stato promesso che non ci saranno licenziamenti, quando Lufthansa e EasyJet, per esempio, hanno sempre anteposto a un investimento la ristrutturazione della compagnia. Oggi sembra avere qualche concretezza il dialogo con l'americana Delta, ma la trattativa si svolge su un piano operativo non vantaggioso per Alitalia. Gli americani vorrebbero modificare l'accordo transatlantico (Delta, Az, Air France, Klm) derubricando il ruolo di Alitalia da membro effettivo ad associato, quando Alitalia, invece, ha sempre avvertito la necessità di contare di più.

http://www.ilgiornale.it/news/economia/alitalia-si-manger-utili-delle-fs-1591926.html
 
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