Thread Alitalia da ottobre 2018


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Facciamo chiarezza: un conto e' IT POS e altro, ben altro, US POS in primis e poi tutti gli altri. Il dato che ho fornito sopra e' il campione IT POS, PTP FCO IAD NOV17-MAR18.
ENAC dice che un tot di 93mila pax abbiano volato sulla tratta nel 2017? E cosa intende, sulla direttrice Roma-Washington o proprio sulla rotta (FCO-IAD, ergo come diceva il sempre eccellente Belumosi, tutti su UA) ???
Perche' se sulla direttrice vale gia' quanto ho detto come disclaimer, all-in via diversi hubs e includendo transitanti (ENAC conta FCO-IAD anche se poi il pax prosegue per BNA?), ma se invece sulla specifica rotta allora quelli sono 95% US POS, con IAD come connx hub enl 75/80% dei casi. AZ come li garantirebbe questi? Americani che hanno in IAD un hub con oltre 150 connections UA per gli USA (e non solo)?

Ecco infatti che se chiedo IT POS FCO IAD APR-OCT escono 6mila pax...se chiedo US POS ne sono 32mila...e il tutto solo PTP...
Fatte le dovute proporzioni, se AZ pensa di avere la sostenibilita' lascio volentieri si possa credere sia cosi'.
Voi che ne pensate?
 
A me i conti continuano a non tornare.
Se lo stato converrte 300 mio di prestito ponte in capitale sociale, AZ ne deve comunque restituire 700 cash (600 rimanenti del prestito più almeno 100 di interessi). Questo significa che i mezzi propri della "nuova nuova nuova AZ" sarebbero di 1.300 mio, pochi per pensare a qualunque piano di espansione serio - soprattutto considerando che il conto economico non è per nulla in equilibrio.
Altra cosa che non ha senso è la partecipazione di CDP come lessor di a/m. A parte che non è il loro mestiere, se quotano prezzi di mercato non ha senso usare una struttura che ha altre finalità, se quotano prezzi inferiori a quelli di mercato è un furto bello e buono ai danni dei soci (che sono anche privati) e dei correntisti postali.
Per finire, che caXXo c'entrano Leonardo, ENI & Co. con AZ. Sono società quotate, in cui lo stato detiene una maggioranza relativa (forse assoluta per Leonardo), non sono i bancomat del ministro.
PS: per carità di patria evito di entrare nel discorso del cinese che regala 1 bio ad AZ per la faccia simpatica dell'altro ministro.
In realtà la dotazione della nuova AZ non viene intaccata dalla restituzione del prestito ponte in quanto ora in cassa hanno 750 milioni circa, ne restituiscono 650-700 circa e convertono i restanti 300-350 milioni (15%).
La fretta di chiudere è dettata anche da esigenze di flusso di cassa che per non mettere in difficoltà nel passaggio e il momento più favorevole per chi acquista è verso la fine del Q1 compatibile con 4-5 mesi di lavoro per il passaggio dall'A.S. alla new AZ.
Al partner cinese (da vedere) toccherebbe mettere circa 500-600 milioni (25%), ad aziende controllate dal governo almeno 800-900 (35%) milioni, ne mancano altri 500-600 (25%) che Dio solo sa dove giggino vuole raccimolarli.
Per avere una chance di passare in UE (tanto giggino e matteino se ne fregano) oltre ad un partner industriale dovrebbero provare a invitare caldamente soci privati per quest'ultima quota.
Il gioco CDP è anch'esso sul filo, non facciamo finta di scandalizzarci se giggino e matteino hanno incaricato CDP (e le altre aziende più o meno pubbliche) di essere il bancomat del governo del cambiamento. CDP non è un lessor, un po' meglio come finanziatrice di progetto di sviluppo industriale. Alla fine credo che CDP verrà usata per finanziare l'acquisto della flotta (più difficile far passare CDP come lessor) e giocheranno sulla definizione del tasso di interesse da definirsi di mercato. Da parte delle concorrenti UE si attaccherà che è aiuto di Stato perchè AZ ha una storia di diversi default nell'ultimo decennio (2 miliardi e spicci circa persi a occhio in 10 anni), da parte governativa punteranno su una dotazione di cassa di circa 2 miliardi per sostenere la solidità che su in ordine importante può giustificare buoni prezzi da Boeing o Airbus e un tasso di interesse più favorevole. Il target è diminuire l'incidenza in proporzione del costo della flotta rispetto ad ora.
La questione se la giocano tutta sul fatto di risultare non sfacciatamente un carrozzone statale (Gubitosi che è stato abbastanza oculato serve anche a questo) e tirar dentro partner di "sventura". Comunque si vede come i 5 stelle sono stati messi all'angolo e questa non è loro farina,anche se faranno far il front man a giggino. L'assicuratore ormai se ne dovrà stare seduto in panchina dopo il fallimento della sua linea.
 
ENAC dice che un tot di 93mila pax abbiano volato sulla tratta nel 2017? E cosa intende, sulla direttrice Roma-Washington o proprio sulla rotta (FCO-IAD, ergo come diceva il sempre eccellente Belumosi, tutti su UA) ???
Non esagerare con i complimenti, altrimenti qualcuno potrebbe pensar male! :D
Comunque grazie per tanta considerazione.
I dati ENAC a quanto ne so dovrebbero contare solo i pax che volano direttamente da A a B, a prescindere che dietro ci siano prosecuzioni o meno.
D'altra parte facendo un calcolo alla buona, i 93K pax "diretti" del 2017, suddivisi tra le circa 210 rotazioni (7 mesi) che dovrebbe aver fatto il volo UA, portano ad una media di circa 221 pax a volo. Che mi sembra plausibile.
 
Non esagerare con i complimenti, altrimenti qualcuno potrebbe pensar male! :D
Comunque grazie per tanta considerazione.
I dati ENAC a quanto ne so dovrebbero contare solo i pax che volano direttamente da A a B, a prescindere che dietro ci siano prosecuzioni o meno.
D'altra parte facendo un calcolo alla buona, i 93K pax "diretti" del 2017, suddivisi tra le circa 210 rotazioni (7 mesi) che dovrebbe aver fatto il volo UA, portano ad una media di circa 221 pax a volo. Che mi sembra plausibile.

appunto, 221 che non vanno tutti a IAD! Il dato che io ho postato, scritto fin da subito, era il PTP puro, anche perche' non ho lo strumento che mi dia i bookings del via IAD.
Se applichiamo il PTP ad AZ, che offre fisiologicamente poche connx da questa parte dell'oceano e che si troverebbe in un cul de sac a IAD, mi chiedo dove sia tutta questa domanda vista da LG. In inverno poi!
Ti rinnovo la mia piu' ampia stima, davvero!
 
In realtà la dotazione della nuova AZ non viene intaccata dalla restituzione del prestito ponte in quanto ora in cassa hanno 750 milioni circa, ne restituiscono 650-700 circa e convertono i restanti 300-350 milioni (15%).
La fretta di chiudere è dettata anche da esigenze di flusso di cassa che per non mettere in difficoltà nel passaggio e il momento più favorevole per chi acquista è verso la fine del Q1 compatibile con 4-5 mesi di lavoro per il passaggio dall'A.S. alla new AZ.
Al partner cinese (da vedere) toccherebbe mettere circa 500-600 milioni (25%), ad aziende controllate dal governo almeno 800-900 (35%) milioni, ne mancano altri 500-600 (25%) che Dio solo sa dove giggino vuole raccimolarli.
Per avere una chance di passare in UE (tanto giggino e matteino se ne fregano) oltre ad un partner industriale dovrebbero provare a invitare caldamente soci privati per quest'ultima quota.
Il gioco CDP è anch'esso sul filo, non facciamo finta di scandalizzarci se giggino e matteino hanno incaricato CDP (e le altre aziende più o meno pubbliche) di essere il bancomat del governo del cambiamento. CDP non è un lessor, un po' meglio come finanziatrice di progetto di sviluppo industriale. Alla fine credo che CDP verrà usata per finanziare l'acquisto della flotta (più difficile far passare CDP come lessor) e giocheranno sulla definizione del tasso di interesse da definirsi di mercato. Da parte delle concorrenti UE si attaccherà che è aiuto di Stato perchè AZ ha una storia di diversi default nell'ultimo decennio (2 miliardi e spicci circa persi a occhio in 10 anni), da parte governativa punteranno su una dotazione di cassa di circa 2 miliardi per sostenere la solidità che su in ordine importante può giustificare buoni prezzi da Boeing o Airbus e un tasso di interesse più favorevole. Il target è diminuire l'incidenza in proporzione del costo della flotta rispetto ad ora.
La questione se la giocano tutta sul fatto di risultare non sfacciatamente un carrozzone statale (Gubitosi che è stato abbastanza oculato serve anche a questo) e tirar dentro partner di "sventura". Comunque si vede come i 5 stelle sono stati messi all'angolo e questa non è loro farina,anche se faranno far il front man a giggino. L'assicuratore ormai se ne dovrà stare seduto in panchina dopo il fallimento della sua linea.


Se può essere utile alla discussione al TG1 hanno parlato della creazione di una società ad hoc che, finanziata da CDP, si occuperà del leasing degli aerei nella nuova Alitalia.
 
A me risulta un p2p di circa 99 mila pax nell'ultimo anno tra Roma e Washington, a prescindere se abbiano volato sul diretto o con scalo (in entrambi i casi comunque solo pax che avevano origine e termine del viaggio Roma/Washington o vv non prosecuzioni, connessioni etc).
Già in passato abbiamo visto che quei numeri dei booking mostrano una realtà parziale, come quando si parlava della SCL e anche lì non tornavano per niente i numeri.

Ad ogni modo, non sappiamo ancora nulla di questo volo. Se e quando iniziera, gli orari, le frequenze, se sarà annuale, stagionale, o quasi annuale (tipo BOS).
Mi sembra difficile criticare qualcosa preventivamente.
 
Più peso al business travel per Alitalia
12/10/2018 11:52
Switch dal 20 al 40%, Fabio Lazzerini: "La compagnia era diventata troppo leisure". Per le vacanze concentrazione su aree geografiche rilevanti, a cominciare dall'Oceano Indiano


Un'Alitalia che dà segnali di ripresa anche grazie alla fiducia della distribuzione turistica è quella che Fabio Lazzerini, neo chief business officer, comunica al mercato: il 60% delle vendite è delle agenzie di viaggi, che realizzano il 68% del fatturato. "Non abbiamo un market share dominante, ma cresciamo del 3% - argomenta -, conta che sia il lungo raggio ad aumentare ed è lì che dobbiamo puntare. Chiuderemo con un utile netto fra l'1 e i 2 milioni, numeri minimi sono d'accordo, almeno un valore in nero dal 2012".

Nel percorso di trasformazione e risanamento votato al cambio societario e al mantenimento dell'italianità, Alitalia apporta una significativa modifica all'asse strategico tra i segmenti di traffico business e leisure. "La compagnia era diventata molto leisure, spostata su grandi gruppi, vogliamo un equilibrio più corporate", spiega il manager. Le quote del comparto d'affari passano così dal 20 al 40%, mentre per il leisure si cerca un traffico individuale a più alta redditività.

In questo senso prodotti come lo shuttle su Londra da Linate, con otto voli al giorno ed estrema flessibilità per i passeggeri, di prendere quello più comodo secondo gli appuntamenti di lavoro, vengono confermati, avendo incassato un incremento di pax del 26%. "Precedentemente in Alitalia si toglievano le rotte per non perdere la competizione con le low cost - continua Lazzerini -, oggi le aumentiamo e le affiniamo; con questo cambio di cultura aziendale vediamo risultati".

Focus sull'Oceano Indiano

Il timone puntato ai viaggi d'affari non lasci intendere che la compagnia non volerà sulle mete vacanziere, solo saranno più mirate. "Vogliamo essere rilevanti su alcune aree geografiche, da questo inverno sarà l'Oceano Indiano, l'anno prossimo significativo è l'aumento sul Brasile (+56%)". Anche il Sudafrica accoglierà più capacità, mentre gli Stati Uniti vedono le prime novità con Washington dalla Summer 2019.

La partita transatlantica è la più delicata con l'ingresso di un partner industriale in Az: la joint venture con Delta ed Air France-Klm, realizzata nel 2007 dopo l'apertura degli Open Skies tra Europa e Usa (scade nel 2022), non permette ad Alitalia di incrementare le rotte come vorrebbe e ci sono già state delle trattative in Skyteam. Nel frattempo, a luglio dell'anno scorso il vettore americano e il gruppo franco-olandese hanno costruito un'altra Jv, con Virgin Atlantic e China Eastern, di cui si sta cercando di capire quale ruolo dovrà (e se dovrà) avere Alitalia. Forse non proprio a caso, le ipotesi della cessione a vettori cinesi non sono così fuori luogo. p.ba.

GV
 
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appunto, 221 che non vanno tutti a IAD! Il dato che io ho postato, scritto fin da subito, era il PTP puro, anche perche' non ho lo strumento che mi dia i bookings del via IAD.
Se applichiamo il PTP ad AZ, che offre fisiologicamente poche connx da questa parte dell'oceano e che si troverebbe in un cul de sac a IAD, mi chiedo dove sia tutta questa domanda vista da LG. In inverno poi!
Ti rinnovo la mia piu' ampia stima, davvero!
... Se consideri solo IT Pos (e non capisco il perché) i conti non torneranno mai
 
A me risulta un p2p di circa 99 mila pax nell'ultimo anno tra Roma e Washington, a prescindere se abbiano volato sul diretto o con scalo (in entrambi i casi comunque solo pax che avevano origine e termine del viaggio Roma/Washington o vv non prosecuzioni, connessioni etc).
Già in passato abbiamo visto che quei numeri dei booking mostrano una realtà parziale, come quando si parlava della SCL e anche lì non tornavano per niente i numeri.

Ad ogni modo, non sappiamo ancora nulla di questo volo. Se e quando iniziera, gli orari, le frequenze, se sarà annuale, stagionale, o quasi annuale (tipo BOS).
Mi sembra difficile criticare qualcosa preventivamente.
Dovrebbe essere annuale e 5xw nella summer19. Stanno facendo la richiesta degli slot.
 
Alcuni spunti leggendo l'articolo di Lazzerini:
Focus di sviluppo di Brasile (3xd fra GRU e GIG con B77W stabile in rotazione), rafforzamento di JNB e ICN che a mio parere dovrebbero provare ad avvicinare a daily se come dice come un mantra il nuovo focus è sul business.
Riguardo alle polemiche delle scorse settimane specifica che l'aumento dei ricavi è ottenuto con diminuzione dei posti offerti.
 
appunto, 221 che non vanno tutti a IAD! Il dato che io ho postato, scritto fin da subito, era il PTP puro, anche perche' non ho lo strumento che mi dia i bookings del via IAD.
Se applichiamo il PTP ad AZ, che offre fisiologicamente poche connx da questa parte dell'oceano e che si troverebbe in un cul de sac a IAD, mi chiedo dove sia tutta questa domanda vista da LG. In inverno poi!
Ti rinnovo la mia piu' ampia stima, davvero!

Ovviamente per AZ vale il contrario, si trova in un vicolo cieco a IAD ma ha i transiti a FCO che invece mancano a voi. La situazione è simmetrica e presenta il vantaggio di pestarsi i piedi reciprocamente solo sui p2p puri.
 
Ovviamente per AZ vale il contrario, si trova in un vicolo cieco a IAD ma ha i transiti a FCO che invece mancano a voi. La situazione è simmetrica e presenta il vantaggio di pestarsi i piedi reciprocamente solo sui p2p puri.

quindi stai mettendo in equazione il network ex IAD di UA con quello ex FCO di AZ. Proprio "simmetrico" infatti...
Vabbe',vedremo dunque: mi sembrate tutti molto ottimisti e dunque taccio sulle mie perplessita'.
@duscgn: hai numeri che supportino la tua teoria sull'andamento (evidentemente per te positivo) della SCL? Sarebbero utili!
 
NUSA DUA, Indonesia (Reuters) - Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha detto oggi che il suo ministero non ha mai discusso dell’idea di acquisire una quota azionaria nella “nuova” Alitalia, nell’ambito del piano di rilancio della compagnia annunciato dal vice premier Luigi Di Maio.

“Io penso che delle cose che fa il Tesoro debba parlarne il ministro dell’Economia. Io non ne ho parlato”, ha detto Tria durante una conferenza stampa a Nusa Dua, in Indonesia, dopo l’incontro annuale Fmi/Banca Mondiale.
 
NUSA DUA, Indonesia (Reuters) - Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha detto oggi che il suo ministero non ha mai discusso dell’idea di acquisire una quota azionaria nella “nuova” Alitalia, nell’ambito del piano di rilancio della compagnia annunciato dal vice premier Luigi Di Maio.

“Io penso che delle cose che fa il Tesoro debba parlarne il ministro dell’Economia. Io non ne ho parlato”, ha detto Tria durante una conferenza stampa a Nusa Dua, in Indonesia, dopo l’incontro annuale Fmi/Banca Mondiale.
Il neurone destro non ha idea di cosa stia facendo (o dicendo) il neurone sinistro. Se non fossero soldi nostri sarebbero adorabili

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È caos nel governo su Alitalia. Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, è stato costretto a smentire il vicepremier e ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio che aveva parlato di un ingresso del Tesoro nel capitale della compagnia aerea. "Io penso che delle cose che fa il Tesoro debba parlarne il ministro dell'Economia. E io non ne ho parlato". Una dura presa di posizione che porta alla luce i rapporti sempre più tesi tra il leader del M5S e il titolare di Via XX Settembre.

Il piano spiegato oggi da Di Maio ai sindacati è il seguente: una newco con Ferrovie dello Stato, un partner tecnico strategico, la partecipazione di Cassa depositi e prestiti e del ministero dell’Economia con una quota del 15%. "Un progetto ambizioso non per salvare ma per rilanciare Alitalia", ha detto Di Maio, che ha aggiunto :"La newco avrà una dotazione di almeno due miliardi" per consentire al vettore "di tornare competitivo e di avere nuovo slancio", emergendo "dalla linea di galleggiamento".





Lo scontro tra Tria e Di Maio è un assist inaspettato per l'opposizione. Il segretario del Pd, Maurizio Martina, mette il dito nella piaga: "Come volevasi dimostrare siamo alla propaganda, alle battute che semplificano problemi complessi. Magari una telefonata tra di loro prima di dire cose così delicate su un tema peraltro spinosissimo come Alitalia conviene. Dal punto di vista del metodo questa storia dimostra che c'è un'ansia da propaganda che su temi così complessi non fa bene al Paese. Mi pare abbastanza evidente anche sul caso Alitalia rischiamo che il governo costruisca una stagione di annunci senza avere determinato prima seriamente delle scelte. E questo per un'azienda come Alitalia non è certamente utile".


Il Tempo.
 
FS entra ufficialmente nella partita:

FS italiane ha presentato oggi pomeriggio una manifestazione di interesse per Alitalia. È quanto si legge in una nota del gruppo, che spiega: «Tale manifestazione, necessaria per analizzare al meglio il dossier relativo all’azienda, non è in questa fase vincolante».

La Stampa
 
O salta Tria o saltano loro. Purtroppo temo per il primo.
Tria non salta perché Mattarello lo impedisce, ovviamente come vi dico da mesi l'obiettivo dei gialloverdi è uscire dall'Euro e dall'UE ma prima devo passare sopra al Capo dello Stato. L'obiettivo è il 70% dei consensi alle Europee con una linea apertamente anti UE e far partire il piano B di uscita unilaterale da UE e € con default annesso fra luglio e agosto sfruttando le ferie degli Italiani.
Se non vanno in questa direzione fra 6 mesi vengono cacciati a furor di popolo visto che a promettere bengodi e non mantenere la "gente" che li sostiene potrebbe prenderlo malino.
 
Tria non salta perché Mattarello lo impedisce, ovviamente come vi dico da mesi l'obiettivo dei gialloverdi è uscire dall'Euro e dall'UE ma prima devo passare sopra al Capo dello Stato. L'obiettivo è il 70% dei consensi alle Europee con una linea apertamente anti UE e far partire il piano B di uscita unilaterale da UE e € con default annesso fra luglio e agosto sfruttando le ferie degli Italiani.
Se non vanno in questa direzione fra 6 mesi vengono cacciati a furor di popolo visto che a promettere bengodi e non mantenere la "gente" che li sostiene potrebbe prenderlo malino.

Io ho davvero paura. Se si andasse a rivotare, questi prenderebbero il 60% minimo. Spero davvero nell'UE a partire, per restare in topic, da Alitalia.
 
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