Thread Alitalia da ottobre 2012


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diciamo ... tutto? a partire dal fatto che è una non-notizia? scritta in allarmese, dialetto tragicoso? mettiamoci poi che la fonte è L'inkiesta, risposta italiana al Wall Street Journal, e il quadro è completo!

Premesso che non ho da difendere né Linkiesta né il Wall Street Journal né Alitalia/Air One, ed ammettendo che si tratti di "notiziola", accade non di rado che cinque ore di ritardo facciano notizia.
 
Premesso che non ho da difendere né Linkiesta né il Wall Street Journal né Alitalia/Air One, ed ammettendo che si tratti di "notiziola", accade non di rado che cinque ore di ritardo facciano notizia.

Se le notizie fossero queste, sarebbe un mondo felice e senza problemi. Ho subito ritardi peggiori in vita mia, senza leggerne sul giornale il giorno dopo una cronaca accorata.
 
Premesso che non ho da difendere né Linkiesta né il Wall Street Journal né Alitalia/Air One, ed ammettendo che si tratti di "notiziola", accade non di rado che cinque ore di ritardo facciano notizia.

5 ore di ritardo non sono una notizia, sono il riempitivo domenicale della pagina di cronaca di un giornale locale.
Visto che, al di là della sua effettiva o meno serietà, il sito che ha pubblicato il pezzo si dovrebbe occupare non di cronaca ma di inchieste, le conseguenze che traggo io sono borderline tra l'ignorante e il tendenzioso.
 
Nell'ottica della trasparenza e del dovere di cronaca che contraddistingue www.aviazionecivile.it abbiamo chiesto una replica all'articolo de Linkiesta ad Antonella Zivillica , Responsabile Relazioni con i Media Alitalia. Ecco la sua risposta :



Mi sembra che, nonostante un titolo un po’ birichino, la nostra posizione sia chiara. Non ci sono stati problemi tra le due compagnie: il volo era un normale codesharing e quindi tutti gli obblighi di pagamento carburante sono in capo ad Air One, ma non era assolutamente questo il problema. Il fatto è che siamo atterrati in un aeroporto dove non siamo mai atterrati prima. Non avevamo rapporti commerciali in essere né con l’aeroporto né tantomeno con la piccola compagnia petrolifera che rifornisce il carburante. Entrambi avevano grosse difficoltà ad adeguarsi alle nostre procedure automatiche di pagamento carburante e , dopo numerosi tentativi di trovare una soluzione che riuscisse a superare le loro procedure burocratiche, effettivamente lunghe e complicate, abbiamo trovato una soluzione che ha comunque permesso ai passeggeri di raggiungere la destinazione. Il Pilota, che cogliamo di nuovo l’occasione di ringraziare per la sua disponibilità, è stato immediatamente rimborsato da Air One.


Antonella Zivillica - Alitalia
 
Nell'ottica della trasparenza e del dovere di cronaca che contraddistingue www.aviazionecivile.it abbiamo chiesto una replica all'articolo de Linkiesta ad Antonella Zivillica , Responsabile Relazioni con i Media Alitalia. Ecco la sua risposta :



Mi sembra che, nonostante un titolo un po’ birichino, la nostra posizione sia chiara. Non ci sono stati problemi tra le due compagnie: il volo era un normale codesharing e quindi tutti gli obblighi di pagamento carburante sono in capo ad Air One, ma non era assolutamente questo il problema. Il fatto è che siamo atterrati in un aeroporto dove non siamo mai atterrati prima. Non avevamo rapporti commerciali in essere né con l’aeroporto né tantomeno con la piccola compagnia petrolifera che rifornisce il carburante. Entrambi avevano grosse difficoltà ad adeguarsi alle nostre procedure automatiche di pagamento carburante e , dopo numerosi tentativi di trovare una soluzione che riuscisse a superare le loro procedure burocratiche, effettivamente lunghe e complicate, abbiamo trovato una soluzione che ha comunque permesso ai passeggeri di raggiungere la destinazione. Il Pilota, che cogliamo di nuovo l’occasione di ringraziare per la sua disponibilità, è stato immediatamente rimborsato da Air One.


Antonella Zivillica - Alitalia

Grazie mille .

Come volevasi dimostrare ... una non-notizia.
 
Scusate, faccio una considerazione da ignorante: Quando si pianifica una rotta, di linea, si pianificano anche degli alternati standard?
E non ci si dovrebbe preoccupare anche di avere accordi con i servizi locali nel caso l'ALT debba essere utilizzato? Se l'ALT era tra quelli programmati, mi pare che ci sia una carenza di organizzazione di AP, che dovendo prevedere la possiblità di uno scalo, avrebbe dovuto anche preoccuparsi di organizzare l'eventualità.
Altrimenti, se il dirottamento a Staminkienburg è causato dall'inoperatività degli ALT programmati, beh, allora non ci sono santi... non sai quel che trovi, e improvvisi.
Comunque, sì, è una non-notizia per riempire la paginetta domenicale.
 
Non ne sono sicuro al 100% ma tutti i Comandanti dovrebbero avere una AMEX Corporate senza limiti di spesa per emergenze e imprevisti (non mi riferisco ovviamente solo a pagamento carburante ma anche esigenze mediche o altro).
Se qualcuno può confermare...
Alcune compagnie dotano i propri aerei di una carta di credito. Che io sappia non i comandanti. Anche perché se gliele trovano le mogli sono razzi per la compagnia.:D
 
al posto della precisazione su questa non notizia la signora potrebbe illuminarci sulla questione dei premi ai dirigenti che sicuramente è più rilevante.
 
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