sulla cigs non lo so , sul fatto che la terranno in piedi coi soldi delle nostre tasse , mi pare che Lupi sia stato chiarissimo.
Quellli che pagheranno per la gestione dei coraggiosi saremo decisamente Noi!
La situazione secondo me è più complessa. Il governo ha sicuramente il potere di reintrodurre norme a tutela dei lavoratori eventualmente in esubero, mentre per quanto riguarda le altre iniziative descritte, sono piuttosto scettico.
Innanzitutto il taglio dei sussidi alle LC. Per l'ennesima volta ricordo che le sovvenzioni "pesanti" sono in larghissima misura presenti solo nelle rotte afferenti i piccoli aeroporti, dove AZ ben difficilmente volerebbe.
U2 non mi pare riceva sovvenzioni, così come FR non credo che le riceva dagli scali di CIA e TSF e che chieda una cifra moderata (3-5€ per pax) dagli scali di BGY, BLQ e PSA.
Quindi sta bene abolire le sovvenzioni, ma non nascondiamoci dietro un dito sostenendo che questo sia il vero problema di AZ.
Piano aeroporti: per quanto mi riguarda è morto e sepolto e tale resterà, perchè c'è una forte ritrosia bipartisan nel perdere consensi a livello locale chiudendo degli scali. Tanto più nella situazione attuale che vede un governo debolissimo che potrebbe cadere da un mese all'altro con la conseguenza di tornare rapidamente al voto. Quindi eventuali tagli sarebbero ancora freschi nella mente dell'elettore, con tutte le conseguenze del caso.
Discorso CDP. E' una faccenda molto spinosa. Fino ad ora si è saggiamente evitato di utilizzare i risparmi postali degli italiani in modo "non conforme" al buon senso, almeno in linea generale. Se questa linea dovesse cambiare, si potrebbe aprire un vaso di pandora, con tutte le grandi aziende che al bisogno, si sentirebbero in diritto di ottenere prestiti a 8 zeri che avrebbero una minima probabilità di essere onorati.
Questa situazione, una volta di dominio pubblico, potrebbe portare molti risparmiatori che si erano rifugiati noi titoli postali proprio perchè sicuri, a fare altre scelte. E credo che perdere liquidità non sia esattamente l'obiettivo della CDP.
C'è poi il fattore Bruxelles, che imporrebbe ad un eventuale prestito condizioni rigorosamente di mercato e altresì potrebbe pretendere un credibile piano industriale che permetta la restituzione del prestito. A garanzia del quale potrebbero essere dati beni di AZ. Magari (se possibile) gli slot di LHR.
Di certo un regalo dallo stato dell'entità di svariate centinaia di M€, non verrà permesso.
E non avrebbe nemmeno senso, perchè non farebbe altro che posticipare lo stesso problema (le perdite croniche) di qualche anno.
Sarà interessante capire se Del Torchio avrà i margini economici, gestionali, operativi ed ambientali per invertire il trend. Vedremo cosa proporrà a fine Giugno.