Quoto in toto.
Alcune voci sono probabilmente di fonte sindacale, ma ciò non vuole dire che siano attendibili. Altre sembrano essere inventate di sana pianta, ed è difficile risalire alle origini.
Inoltre il nuovo AD si è insediato da 3 giorni, dubito che ci siano piani strategici approvati, non avrebbe senso.
Per finire ogni azienda seria, come ogni organizzazione che si rispetti, deve avere a disposizione dei contingency plan per rispondere rapidamente a una evoluzione non programmata dello scenario globale. O crede forse che in Emirates non ci sia qualcuno che ha già scritto il piano da seguire nell'improbabile (ma non impossibile) caso di un colpo di stato maoista in Cina o di un crash improvviso dell'economia indiana?
Allora , le voci che si susseguono sono molteplici. Alcune hanno fonte "sindacale" , altre invece provengono da altri ambienti vicini alla compagnia. Ad oggi di deciso (nero su bianco per intenderci) non c'è nulla anche perché come ha ben detto Paolo_61 il nuovo amministratore delegato si è insediato da pochi giorni per cui la strategia che intende adottare potrebbe essere ben diversa da quella che porta alla decisione di messa a terra di parte delle macchine. Ricordo oltretutto che questa eventuale "voce di corridoio" riguarda il periodo che coincide con la fine della summer quando secondo me la storia da scrivere sarà nuovamente diversa e dipendente dal lavoro che sarà fatto in questi mesi, legata ovviamente ad una eventuale vendita a un socio. Non è mistero che ci sia un mandato esplorativo per capire chi possa essere interessato all'acquisizione e non capisco le "battutine" sul fatto che ogni giorno compare un nuovo possibile acquirente, mi sembra normale quando c'è un mandato esplorativo che ci si muova a 360 gradi e poi i nomi che circolano sono/erano sempre gli stessi :
- Air France , come logica conseguenza del fatto che possedendo già il 25% delle azioni possa salire di quota e prendere il controllo di Az. Ipotesi che era caldamente consigliata da Sabelli il quale aveva ben intuito che senza AF la strada sarebbe stata in salita, e per la quale è stato allontanato da Alitalia visto che i soci volevano guadagnarci.
- Etihad con la quale c'è già una forte collaborazione e accordi che però potrebbe mirare al massimo al 49% della compagnia in virtù delle leggi comunitarie, ma potrebbe comunque avere un peso rilevante nelle scelte strategiche e sul management (vedi operazioni Air Berlin, Jet Airways etc.. dove pur non avendo la maggioranza assoluta determina comunque la strategia).
- Aeroflot , pista che era stata ipotizzata qualche mese fa ma poi raffredatasi (o meglio era un'ipotesi giornalistica).
- DL/Virgin , anche questa ipotesi era circolata qualche settimana fa, ma della quale non abbiamo più avuto particolari segnali
- Fondi di investimento cinesi dopo un incontro che Colaninno ha avuto con alcuni rappresentanti interessati a investimenti in Italia.
Quale che sia lo scenario (potrebbe essere anche uno diverso da questi ovviamente) c'è da augurarsi che qualcuno che sappia fare business aereo veda nella compagnia italiana un'opportunità di crescita e di investimento perché se ad ottobre la situazione dovesse rimanere inalterata penso che ci sarebbe un bis di quanto visto nel 2008 solo che all'orizzonte non vedo soluzioni diverse del "tutti a casa".