Thread Alitalia/Cai 4 novembre

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questo sarebbe interessante... non sono un legale, ma il "simile" tra virgolette è già sufficiente.. e comunque bastano i miei vecchi studi di giurisprudenza per ricordarmi che la "reformatio in peius" non è proprio così ben vista...

AVevo perso 10 minuti nel rispondere a Concorde, per valutare insieme gli aspetti normativi.. ma davvero la realtà supera la fantasia, qui , davvero siamo alla farsa.. qualche addetto ai lavori potrebbe prendere Colaninno a pernacchie in faccia, solo pensando alle abilitazioni necessarie per far volare la molteplicità di macchine dell'attuale Alitalia.. Spero che qualcuno a lui vicino gli spieghi che pilotare un aereo è cosa diversa da guidare motorini..
 
Ultima modifica:
Ma scusate la domanda, probabilmente sciocca, ma i piloti Ryanair abilitati sul 737 possono passare direttamente sugli Airbus 319-320-321????? E anche sui 767 / 777?????

In caso contrario, come credo, quanto costa e quanto tempo ci vuole per un pilota commerciale a prendere l'abilitazione su un nuovo aereo??
 
In realtà dovrebbero parlare di "contract pilots".
Non è che punti ad una singola compagnia e gli proponi di lavorare per te. Al massimo pubblichi un annuncio ed aspetti che si facciano avanti loro.
"La chiami come vuole - replica Colaninno - sarà diretta o indiretta. Magari ci sarà qualcuno che non è di Alitalia e fa la sua domanda. Noi, per esempio, potremmo assumere anche i piloti di Ryanair".

Quoto, Colaninno ha fatto loro un assist che neanche Cassano......:D
e FR non ha Maggio come la Samp l'anno scorso :D
 
Ultima modifica da un moderatore:
Questa e' stupenda :Colaninno: "Se i piloti non firmano
li prenderò da Ryanair" ,
giuro che qui siamo oltre la barzelletta,
...tra la terra di nessuno dell'ex AZ e la inutile CAI si puo' ancora ridere
Spettacolare!
....aspettando lh ed af ....

Qualche anno fa FR si era già detta disposta ad assumere piloti AZ che, in risposta, si dissero assolutamente non intenzionati dato che i piloti FR hanno condizioni peggiori...

...se questo fosse vero non vedo perchè i piloti FR non potrebbero essere interessati ad entrare in CAI, tra l'altro con l'ottica di entrare in una major nel giro di pochi anni...
 
Domanda stupida ma non me ne intendo: l'amministrazione straordinaria limita il diritto di sciopero all'interno di un'azienda o no? Sento puzza di scioperi selvaggi, e settimana prossima devo partire per Londra con AZ :(
 
Cos'è che ti fa tanto ridere ?

Se dovessi mettere su una compagnia aerea tu che piloti preferiresti ?
Quelli FR che lavorano (sembra bene) e non rompono le scatole oppure Berti & friends ?
Io non ho dubbi, tanto che i primi sarei disposti a pagarli anche qualcosina in più.

Quoto in pieno. La cosa che non risco a capire, visto che non sono del settore, è se le condizioni contrattuali applicate da CAI sono così peggiorative rispetto alla media europea e al resto delle compagnie aeree.
 
Qualche anno fa FR si era già detta disposta ad assumere piloti AZ che, in risposta, si dissero assolutamente non intenzionati dato che i piloti FR hanno condizioni peggiori...

Ecco appunto, e ripropongono la cosa sui giornali di oggi:

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Ecco appunto, e ripropongono la cosa sui giornali di oggi:


...potrebbero scambiarseli , magari qualcosa succede....
... un'evoluzione cosi' ridicola non l' avrei mai immaginata...
..intanto las recessione si fa piu' profonda ed il traffico sta letteralmente precipitando..
i lessor hanno chiesto ai costruttori di rallentare la produzione perchè la stored fleet sta salendo a ritmi esponenziali
e questi pensano a ryan...
tragicomico
 
Ultima modifica da un moderatore:
se non ricordo male... sta scritto nel decreto messo in piedi ad hoc per alitalia e già convertito in legge che la cassa integrazione "speciale" (e direi unica, visto che non è prevista per altre aziende) di 7 anni è assicurata solo se il dipendente non ha lavoro, ove rifiutasse offerte di lavoro "simili" a quello precedente perde il diritto alla cassa... ora cerco la legge

Ieri Motorola ha chiuso il centro ricerche di Torino e 400 impiegati (tra cui tanti amici) licenziati. Pininfarina è in crisi e sono a rischio 700 posti di lavoro. La Dayco chiude il suo stabilimento mettendone in strada altri 400. Michelin taglia 600 posti di lavoro ed annuncia che lo stabilimento di Torino sarà chiuso entro il 2009 mettendo in strada anche le 300 persone rimaste. Telecom aveva già annunciato 400 persone in mobilità.

In meno di una settimana a Torino 2500 (DUEMILACINQUECENTO) persone sono rimaste senza lavoro ed altrettante famiglie gettate sul lastrico.

Perchè per AZ si è fatta una legge speciale e per queste famiglie no?

Perchè 16 palazzinari (amici del premier) possono prendersi solo le parti buone di AZ e lasciare sulle spalle degli italiani tutti i debiti e le parti marce?

Perchè 2500 (DUEMILACINQUECENTO) persone, anche ad alta professionalità (in Motorola erano tuttii ingegneri e molti dei nuovi telefonini della casa statunitense erano stati progettati qui) vengono messe in mezzo alla strada?

Perchè il premier non si schiera a difesa anche di queste persone e nel nome dell'italianità convince quelle multinazionali a cambiare idea ed a continuare ad investire sull'Italia?

Evito di scrivere la risposta per non scadere nella solita sterile polemica politica...
 
Ieri Motorola ha chiuso il centro ricerche di Torino e 400 impiegati (tra cui tanti amici) licenziati. Pininfarina è in crisi e sono a rischio 700 posti di lavoro. La Dayco chiude il suo stabilimento mettendone in strada altri 400. Michelin taglia 600 posti di lavoro ed annuncia che lo stabilimento di Torino sarà chiuso entro il 2009 mettendo in strada anche le 300 persone rimaste. Telecom aveva già annunciato 400 persone in mobilità.

In meno di una settimana a Torino 2500 (DUEMILACINQUECENTO) persone sono rimaste senza lavoro ed altrettante famiglie gettate sul lastrico.

Perchè per AZ si è fatta una legge speciale e per queste famiglie no?

Perchè 16 palazzinari (amici del premier) possono prendersi solo le parti buone di AZ e lasciare sulle spalle degli italiani tutti i debiti e le parti marce?

Perchè 2500 (DUEMILACINQUECENTO) persone, anche ad alta professionalità (in Motorola erano tuttii ingegneri e molti dei nuovi telefonini della casa statunitense erano stati progettati qui) vengono messe in mezzo alla strada?

Perchè il premier non si schiera a difesa anche di queste persone e nel nome dell'italianità convince quelle multinazionali a cambiare idea ed a continuare ad investire sull'Italia?

Evito di scrivere la risposta per non scadere nella solita sterile polemica politica...
In compenso in Vietnam c'è una delegazione di 180 imprenditori e qualche quintale di ministri, perchè il Vietnam è un paese emergente che presto acquisterà molto MadeinItaly...

D'altronde siamo noi che andiamo a votare, no?
 
Quoto in pieno I-VALE,
anche in Francia non e' uno scherzo ed in Veneto la cassa integrazione quest'anno è salita esponenzialmente:
per fare un nome a caso Colanionno ha appena messo in cassa integrazione 250 persone all'Aprilia...
 
Ieri Motorola ha chiuso il centro ricerche di Torino e 400 impiegati (tra cui tanti amici) licenziati. Pininfarina è in crisi e sono a rischio 700 posti di lavoro. ...........................................................................
Perchè per AZ si è fatta una legge speciale e per queste famiglie no?

Perchè 16 palazzinari (amici del premier) possono prendersi solo le parti buone di AZ e lasciare sulle spalle degli italiani tutti i debiti e le parti marce?

Perchè 2500 (DUEMILACINQUECENTO) persone, anche ad alta professionalità (in Motorola erano tuttii ingegneri e molti dei nuovi telefonini della casa statunitense erano stati progettati qui) vengono messe in mezzo alla strada?

Perchè il premier non si schiera a difesa anche di queste persone e nel nome dell'italianità convince quelle multinazionali a cambiare idea ed a continuare ad investire sull'Italia?

Evito di scrivere la risposta per non scadere nella solita sterile polemica politica...

impossibile non quotarti!......ma questo è il nostro paese ....degli altri non so!
 
Ieri Motorola ha chiuso il centro ricerche di Torino e 400 impiegati (tra cui tanti amici) licenziati. Pininfarina è in crisi e sono a rischio 700 posti di lavoro. La Dayco chiude il suo stabilimento mettendone in strada altri 400. Michelin taglia 600 posti di lavoro ed annuncia che lo stabilimento di Torino sarà chiuso entro il 2009 mettendo in strada anche le 300 persone rimaste. Telecom aveva già annunciato 400 persone in mobilità.

In meno di una settimana a Torino 2500 (DUEMILACINQUECENTO) persone sono rimaste senza lavoro ed altrettante famiglie gettate sul lastrico.

Perchè per AZ si è fatta una legge speciale e per queste famiglie no?

Perchè 16 palazzinari (amici del premier) possono prendersi solo le parti buone di AZ e lasciare sulle spalle degli italiani tutti i debiti e le parti marce?

Perchè 2500 (DUEMILACINQUECENTO) persone, anche ad alta professionalità (in Motorola erano tuttii ingegneri e molti dei nuovi telefonini della casa statunitense erano stati progettati qui) vengono messe in mezzo alla strada?

Perchè il premier non si schiera a difesa anche di queste persone e nel nome dell'italianità convince quelle multinazionali a cambiare idea ed a continuare ad investire sull'Italia?

Evito di scrivere la risposta per non scadere nella solita sterile polemica politica...


Ecco, pensa a quanto sono fortunati invece i naviganti AZ, anzichè finire sul lastrico hanno la possibilità di lavorare con un contratto ambito da molti e molti altri meno fortunati hanno comunque 7 anni di CIG all'80% dello stipendio.
Leggendo quanto da te scritto sopra, molti di loro potrebbero pensarci su due volte prima di protestare.
 
Sul Sole 24 Ore di Sabato 1 Novembre 2008 si dava quasi sicuro l'alleato della CAI Air France-KLM. Infatti Lufthansa é troppo grossa. Però ho trovato un articolo che non é poi cosi falso. Personalmente ritengo che un'alleanza con BA sarebbe l'ideale, bisogna vedere se Walsh abbia cambiato idea e voglia investire il 20%.


http://www.ilfoglio.it/soloqui/1293


Le mosse inglesi sulla compagnia e il futuro di Lufthansa
Cosa succede ai capitani coraggiosi se in Alitalia arriva British Airways
Si apre un’aerovia per Londra. Ambienti vicini a Cai sottolineano come l’opzione British Airways si sia tramutata, nelle ultime ore, da plausibile a credibile. Fino a oggi, l’inedita alleanza anglo-italiana veniva considerata, dagli osservatori, come un’ipotesi di scuola, e le prudenti dichiarazioni d’interesse da parte di qualche manager inglese come semplici “manovre di disturbo” nei confronti di due antichi rivali: Air France e Lufthansa. In realtà, fonti qualificate rivelano come dai frequenti contatti tra gli emissari di Rocco Sabelli e di Willie Walsh, i due chief executive officers, sia nato un tavolo tecnico con l’obiettivo di stilare un documento da sottoporre ai rispettivi consigli di amministrazione.

La parola chiave è “visione”, e alti dirigenti delle due delegazioni lavorano su una prospettiva di medio termine condivisa. Si tratta di un dossier molto ostico, anche perché da parte di BA è stato più volte ribadito che non c’è disponibilità a entrare nel capitale azionario di Cai. Una volontà che lascerebbe pensare a un tiepido interesse e che potrebbe far sbuffare diversi azionisti della cordata italiana, desiderosi di un impegno stringente da parte del partner straniero. A favore di Londra però gioca un aspetto non irrilevante legato alle prospettive di crescita.

La compagnia inglese, infatti, sul mercato italiano ha un grado di penetrazione molto ridotto rispetto alle altre due major europee, e quindi potrebbe giovarsi di maggiori margini di crescita alleandosi con la prima compagnia aerea italiana. BA inoltre è leader del mercato sul traffico tra Europa e Stati Uniti, mentre la spagnola Iberia (per la cui acquisizione gli inglesi stanno incontrando alcuni problemi) detiene la palma per i voli diretti verso il sud e centro America. L’area del Mediterraneo è però poco presidiata, e maggiori spazi di crescita per Cai potrebbero nascere anche sui voli verso l’oriente. La strada inglese potrebbe quindi essere più profittevole per Colaninno e soci, ma anche più rischiosa. Il tavolo tecnico, nel suo documento sulla visione condivisa, non esclude lo scenario di una possibile fusione da compiere dopo il periodo di lock up – che vincola i soci Cai a non vendere le proprie azioni prima di un quinquennio.

Un tempo che oltretutto farebbe comodo a Walsh per testare sul campo il valore che si creerebbe dall’apertura di un fronte italiano. Nel passato gli inglesi qualche tentativo di entrare in maniera più incisiva sul mercato nazionale l’avevano esperito. Nel ’95 avevano avviato fitti colloqui con il presidente Alitalia, Renato Riverso, che coinvolgevano anche American Airlines. Un dossier che seguì personalmente l’allora capo delle strategie, Daniele De Giovanni, divenuto poi stretto collaboratore di Romano Prodi durante la passata legislatura. Nel 2000 la compagnia inglese provò una strada più ambiziosa, dando vita alla controllata italiana National Jet, alla cui presidenza insediò l’ex presidente di Confcommercio, Sergio Billè. L’avventura non ebbe successo e la società chiuse i battenti.

Ma un eventuale accordo Cai-Ba cosa potrebbe comportare? Lufthansa e Air France certamente non resterebbero ad aspettare il logoramento delle loro quote di mercato. La compagnia tedesca, come anticipato dal Foglio il 19 ottobre, ha creato una scatola societaria nuova, Lufthansa Italia spa, per poter sfruttare gli accordi open skies e lanciare nuovi collegamenti diretti senza passare per gli scali tedeschi. Jean-Cyril Spinetta potrebbe, al contrario, riallacciare i rapporti con il principe ismaelita Karim Aga Khan, per studiare una collaborazione con la sua Meridiana.
 
Maroni invece dice che LH è quella più indicata allo sviluppo del paese Italia per come è strutturato...e non ha tutti i torti.
se maroni sapesse di cosa parla avrebbe evitato di dire una cosa cosi' inutile...
BA in italia sarebbe un sogno, forse sarebbe andato bene in altri tempi, ormai...
 
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