Thread Alitalia/Cai 22-23 dicembre


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Elenco 46 aeromobili Alitalia in vendita

Questa è la lista del bando per la procedura di vendita di n.46 aeromobili appartenenti ad Alitalia apparsa su "Il Sole 24 Ore" in edicola oggi:


B767-300ER I-DEIF, DEIL.

MD-80 (141 posti): I-DAWR, CQ, CW, CX, NM, NP, NV, TA, TO, TB, TD,TF, TH, TJ, TK, TL, TR.

MD-82 (164 posti): I-DAVR, VV, CP, NL, NR.

ERJ-45: I-EXMA, ME, MI, MO, MU, MB, MC, MD, MF, MG, MH, ML, MM, MN.

ATR72-210: I-ATRO, RQ, RR, RS.

ATR72-500: I-ATRL, SM, PM, MC (quest'ultimo Alitalia Express).


Buona giornata a tutti.
 
Il problema e' che attualmente se hai un volo cancellato puoi chiamare Alitalia per riprotezionarti,loro ti promettono questo e quello ma non ti mandano mai la conferma via email ufficiale,ergo se cambiano idea di nuovo non puoi dire lo hanno fatto nelle ultime ore utili
 
Questi aeromobili sono messi in vendita dall'Alitalia di Fantozzi o dalla neonata CAI?

Fortunatamente i 170 rimangono!
 
Questa è la lista del bando per la procedura di vendita di n.46 aeromobili appartenenti ad Alitalia apparsa su "Il Sole 24 Ore" in edicola oggi:


B767-300ER I-DEIF, DEIL.

MD-80 (141 posti): I-DAWR, CQ, CW, CX, NM, NP, NV, TA, TO, TB, TD,TF, TH, TJ, TK, TL, TR.

MD-82 (164 posti): I-DAVR, VV, CP, NL, NR.

ERJ-45: I-EXMA, ME, MI, MO, MU, MB, MC, MD, MF, MG, MH, ML, MM, MN.

ATR72-210: I-ATRO, RQ, RR, RS.

ATR72-500: I-ATRL, SM, PM, MC (quest'ultimo Alitalia Express).


Buona giornata a tutti.


Qualcosa puoi ricavarne, stimo tra 100 e 120 milioni di dollari per il tutto.
Dipende dallo stato manutentivo.
 
Questa è la lista del bando per la procedura di vendita di n.46 aeromobili appartenenti ad Alitalia apparsa su "Il Sole 24 Ore" in edicola oggi:


B767-300ER I-DEIF, DEIL.

MD-80 (141 posti): I-DAWR, CQ, CW, CX, NM, NP, NV, TA, TO, TB, TD,TF, TH, TJ, TK, TL, TR.

MD-82 (164 posti): I-DAVR, VV, CP, NL, NR.

ERJ-45: I-EXMA, ME, MI, MO, MU, MB, MC, MD, MF, MG, MH, ML, MM, MN.

ATR72-210: I-ATRO, RQ, RR, RS.

ATR72-500: I-ATRL, SM, PM, MC (quest'ultimo Alitalia Express).


Buona giornata a tutti.

Scusate, a me risulta che I-DAWR sia l'aeromobile incidentato a Ronchi dei Legionari il 20/04/2004 ed ormai ridotto allo stato di rottame. Quanto spera di ottenere Fantozzi dalla vendita di un aereo in tali condizioni ?
 
ieri su dedalonews

È iniziata la cessione della flotta di bireattori McDonnell Douglas MD-80 di Alitalia, in gran parte già ferma sui piazzali di Fiumicino. Tra il 17 e il 19 dicembre tre aerei sono transitati da Malta destinati al vettore sudafricano Safair. Si tratta degli esemplari I-DAVL "Reggio Calabria" (costruito nel 1988), I-DAVU "Udine" (1989) e I-DAWE "Milano" (1983), dei quali i primi due di proprietà Alitalia e l’ultimo della società di leasing ARGO. Nessun annuncio è stato dato dal commissario straordinario Augusto Fantozzi, che aveva a suo tempo ricevuto alcune proposte di acquisto da AMA Asset Management e ItAli Airlines.
 
Scusate, a me risulta che I-DAWR sia l'aeromobile incidentato a Ronchi dei Legionari il 20/04/2004 ed ormai ridotto allo stato di rottame. Quanto spera di ottenere Fantozzi dalla vendita di un aereo in tali condizioni ?
forse di limitare le spese di affitto del parcheggio...:))
probabilmente la procedura burocratica prevede così per evitare che qualcuno speculi...:))
 
Qualcosa puoi ricavarne, stimo tra 100 e 120 milioni di dollari per il tutto.
Dipende dallo stato manutentivo.




Non dobbiamo mai scordarci che si tratta di una procedura farlocca.
Le uniche negoziazioni VERE sonso state quelle coi sindacati e con il partner straniero.
Tutto il resto è preconcordato.

Il governo ha messo nelle tasche dei 22 eroi i soldi per l'acquisto degli asset buoni e non vi è motivo per escludere che non faccia lo stesso con qualche governo africano per strapagare quei rottami.

Tenete tutti presente un concetto: l'indagine della procura non s'ha da fare e l'unico modo per fermarla è quello di accontentare al più presto tutti i creditori.
 
...e le ragioni pro-AirFrance cadono, cadono, inesorabilmente...

---

MF Dow Jones - News Italia

Alitalia: ecco il piano Lufthansa per sviluppo Roma (Mess.)


ROMA (MF-DJ)--Lufthansa insiste nel rush finale per conquistare una partnership con Alitalia e il piano messo a punto dai tedeschi che mira allo sviluppo di Roma, e' stato inviato ai vertici di Cai e verra' esaminato nei dettagli nelle prossime ore. Secondo quanto risulta a Il Messaggero, i vertici di Cai e di Lufthansa si sono sentiti e hanno concordato di vedersi dopo Natale.

La carta in piu' di Lufthansa sarebbe proprio legata allo sviluppo e alla valorizzazione di Roma, e in particolare dello scalo di Fiumicino, che nei piani della compagnia tedesca deve diventare, alla pari di Malpensa, un hub centrale nella strategia complessiva.

Nel documento dei tedeschi c'e' una cifra chiave: se Alitalia scegliesse Lufthansa e quindi il network di Star Alliance i benefici per lo scalo romano sarebbero nell'ordine di 155 mln di euro, circa 25-30 mln derivanti da Lufthansa e circa 130-140 mln da Star Alliance che significherebbe piu' fatturato, piu' posti di lavoro e piu' lavoro per l'indotto. red/pev



(END) Dow Jones Newswires

December 23, 2008 02:58 ET (07:58 GMT)

Copyright (c) 2008 MF-Dow Jones News Srl.
 
...e le ragioni pro-AirFrance cadono, cadono, inesorabilmente...

---

Ben venga Lufthansa Italia ma per Alitalia serve AF-KL o BA, se no ci sarà un mercato troppo monopolizzato Star Alliance in Europa e questa cosa qui da utente e frequent flyer (con tessere di tutte e 3 le alleanze) mi preoccupa.
 
...e le ragioni pro-AirFrance cadono, cadono, inesorabilmente...
MF Dow Jones - News Italia
Alitalia: ecco il piano Lufthansa per sviluppo Roma (Mess.)
ROMA (MF-DJ)--Lufthansa insiste nel rush finale per conquistare una partnership con Alitalia e il piano messo a punto dai tedeschi che mira allo sviluppo di Roma, e' stato inviato ai vertici di Cai e verra' esaminato nei dettagli nelle prossime ore. Secondo quanto risulta a Il Messaggero, i vertici di Cai e di Lufthansa si sono sentiti e hanno concordato di vedersi dopo Natale.
La carta in piu' di Lufthansa sarebbe proprio legata allo sviluppo e alla valorizzazione di Roma, e in particolare dello scalo di Fiumicino, che nei piani della compagnia tedesca deve diventare, alla pari di Malpensa, un hub centrale nella strategia complessiva.
Nel documento dei tedeschi c'e' una cifra chiave: se Alitalia scegliesse Lufthansa e quindi il network di Star Alliance i benefici per lo scalo romano sarebbero nell'ordine di 155 mln di euro, circa 25-30 mln derivanti da Lufthansa e circa 130-140 mln da Star Alliance che significherebbe piu' fatturato, piu' posti di lavoro e piu' lavoro per l'indotto. red/pev
(END) Dow Jones Newswires
December 23, 2008 02:58 ET (07:58 GMT)
Copyright (c) 2008 MF-Dow Jones News Srl.

accidenti...Marrazzo e Alemanno si sono comperati LH e ora la usano come testa di ponte per fare di FCO l'ubbe tanto sognato!
 
http://www.borsaitaliana.it/bitApp/news.bit?target=NewsViewer&id=539978&lang=it

Alitalia: Air France e Cai studiano nuova governance (Mess)




ROMA (MF-DJ)--British Airways lascia cadere l'alleanza con la nuova Alitalia che invece tiene aperti i contatti con Air France, dopo l'incontro di venerdi' scorso a Milano. Ieri pomeriggio - secondo quanto risulta a Il Messaggero - si sarebbe tenuta una riunione tra i legali delle parti, presenti i gruppi di lavoro misti. Al centro del negoziato le modifiche alla governance della nuova compagnia che, per far posto ai francesi ma anche per tener conto del nuovo assetto azionario, potrebbe subire sostanziali modifiche.

Cai, che il 29 dicembre cambiera' nome in Alitalia in occasione di un'assemblea ad hoc, vuole congelare eventuali propositi di rafforzamento di Air France: per questo avrebbe proposto che l'ingresso di Parigi nel capitale avvenga con il 25% circa ma in azioni di categoria diversa da quella in mano ai soci italiani. Per recepire questa governance sara' necessaria un'assemblea straordinaria della nuova Alitalia che recepisca le modifiche dello statuto. In pratica si potrebbe ripetere lo stesso copione di Telco, la newco che controlla Telecom Italia. red/pev
 
http://www.borsaitaliana.it/bitApp/news.bit?target=NewsViewer&id=539978&lang=it

Alitalia: Air France e Cai studiano nuova governance (Mess)




ROMA (MF-DJ)--British Airways lascia cadere l'alleanza con la nuova Alitalia che invece tiene aperti i contatti con Air France, dopo l'incontro di venerdi' scorso a Milano. Ieri pomeriggio - secondo quanto risulta a Il Messaggero - si sarebbe tenuta una riunione tra i legali delle parti, presenti i gruppi di lavoro misti. Al centro del negoziato le modifiche alla governance della nuova compagnia che, per far posto ai francesi ma anche per tener conto del nuovo assetto azionario, potrebbe subire sostanziali modifiche.

Cai, che il 29 dicembre cambiera' nome in Alitalia in occasione di un'assemblea ad hoc, vuole congelare eventuali propositi di rafforzamento di Air France: per questo avrebbe proposto che l'ingresso di Parigi nel capitale avvenga con il 25% circa ma in azioni di categoria diversa da quella in mano ai soci italiani. Per recepire questa governance sara' necessaria un'assemblea straordinaria della nuova Alitalia che recepisca le modifiche dello statuto. In pratica si potrebbe ripetere lo stesso copione di Telco, la newco che controlla Telecom Italia. red/pev


25% di telco oppure 25% di telecom?

Cai= telco Nuova Alitalia=Telecom

Attenzione ragazzi è qui che casca l'asino.
Ed è qui che sono cresciute le teorie deliranti di ciok

L'esborso del partner straniero ammonterà trai 400 e i 500 mln.
tale somma corrisponderà al 25% nella nuova alitalia (telecom) e al 40/45% di CAI (telco)

Nella sostanza CAI non possiederà il 100% della nuova alitalia ma solo la maggioranza assoluta.
I soci di minoranza della nuova alitalia saranno i creditori della vecchia alitalia
 
Ultima modifica:
L'ira di Berlusconi, Letta striglia Cai

Maroni e Matteoli si rimpallano la precettazione. E la navetta lascia a piedi anche Riggio

Fiumicino bloccato è come rivedere Napoli sommersa dai rifiuti, è il ritorno a un passato che per Alitalia sembra non voler passare, è un colpo all'immagine del premier che vestendo i panni del «Berlusconi imprenditore» in campagna elettorale aveva promesso il rilancio della compagnia aerea sotto le insegne del tricolore.

Invece ieri è successo quello che il Cavaliere sperava non accadesse più: lo scalo capitolino fuori controllo, un centinaio di voli cancellati, i viaggiatori inferociti, la Protezione civile chiamata ad assistere oltre un migliaio di persone rimaste a terra. E non in un periodo qualsiasi ma sotto le festività di Natale, quando il traffico raggiunge i massimi picchi. Per questo Berlusconi si è infuriato, per il modo in cui è stato gestito l'ultimo passaggio della vertenza sindacale, conscio che le ricadute politiche dell'ennesima giornata nera del trasporto aereo si abbatteranno su di lui e sul suo governo.

Perciò è intervenuto Gianni Letta sui vertici di Cai. È vero infatti che il collasso a Fiumicino è stato causato da poche centinaia di addetti all'handling e alla manutenzione degli aerei. Tuttavia a offrire l'alibi per l'illecita protesta è stato l'ennesimo braccio di ferro tra l'azienda e i sindacati. Da giorni era chiaro che, senza un accordo su alcuni nodi della trattativa, l'aeroporto della Capitale sarebbe andato in tilt. Così è stato. E c'è un motivo quindi se il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha pressato con insistenza il management di Cai: «Dovete rispettare gli accordi presi». Anche perché su quegli accordi Gianni Letta si era speso.

Con una manovra a tenaglia, il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli si è mosso sul versante sindacale, minacciando la precettazione dei ribelli: «Nessuno dubita del ruolo fondamentale che svolgono le organizzazioni dei lavoratori, ma a Fiumicino siamo in presenza di comportamenti illegali e irresponsabili. Questa è interruzione di servizio pubblico. È un reato». Il gioco di squadra nel governo ha avuto come intento quello di ammorbidire le parti. Difatti le parti sono tornate al tavolo, con toni diversi rispetto ai giorni scorsi, quando i sindacati attaccavano minacciosi Cai («non si gestisce così lo start-up di un'azienda») e Cai replicava a muso duro («noi non stiamo venendo meno agli impegni e andiamo avanti»).

Ieri sera l'azienda ha fatto sapere che risolverà gli «eventuali» errori e i sindacati si sono impegnati a «ripristinare rapidamente il servizio». Ma ormai il danno era stato fatto. Già in mattinata il presidente dell'Enac Vito Riggio aveva avvisato Letta del disastro a cui lo scalo internazionale sarebbe andato incontro: «La situazione è grave. E temo che gli effetti della protesta si protrarranno nei prossimi giorni». Cioè fino a Natale. Cosa stava accadendo, Riggio l'aveva vissuto di persona. Prima era rimasto imprigionato per venti minuti sull'aereo che da Palermo l'aveva portato a Roma; poi — sceso dal velivolo — si era trovato appiedato. E quando, per raggiungere il terminal, insieme agli altri viaggiatori ha chiesto un «passaggio» a una navetta vuota, si è sentito rispondere: «Spiacente, è riservata al personale di volo».

Chissà se Letta ha raccontato la disavventura di Riggio al Cavaliere, ma il premier non ne aveva bisogno per rendersi conto del colpo politico e d'immagine. Perché avrà pur ragione il forzista Mario Valducci a puntare l'indice contro «le agitazioni messe in atto da chi gode di una cassa integrazione privilegiata per sette anni all'80% dello stipendio», e non c'è dubbio che queste proteste «creano una frattura insanabile tra gli scioperanti e i cittadini che pagano con le tasse la loro cassa integrazione». Il fatto è che — sebbene Berlusconi abbia esaurito la propria funzione, creando la cordata e consentendole di acquistare Az — l'opinione pubblica rivolge sempre lo sguardo al governo quando i servizi non funzionano. Difatti l'opposizione è partita all'attacco. Pier Ferdinando Casini — anche lui vittima ieri del tilt aereo — ha usato l'arma dell'ironia: «Non avevano detto che era stato tutto risolto?». Antonio Di Pietro è stato invece pesante, attaccando anche i sindacati, «corresponsabili del fallimento e colpevoli di aver tradito i lavoratori».

Stanco di sapere dell'ennesima riunione sindacale, Berlusconi ha accolto la notizia dell'intervento sui ribelli con sollievo. Anche perché per ore Infrastrutture e Interni si sono rimpallati a colpi di leggi e regolamenti la firma del provvedimento: e siccome non si trattava di precettazione Roberto Maroni non ha voluto saperne, ci ha pensato Matteoli. Alitalia è come Napoli per il Cavaliere, che attende con trepidazione l'ultimo passaggio, l'intesa di Cai con una compagnia straniera: il premier non vorrebbe che entrasse come partner nella società, ma pare che il suo «consiglio» resterà inascoltato. Air France sarebbe pronta ad acquisire il 25% di Az. E l'ex ministro Emma Bonino dice che «è tutto fermo perché Parigi sta giocando al ribasso». Davvero è così? Di sicuro ieri si è fermato Fiumicino.

Francesco Verderami
Corriere della Sera

23 dicembre 2008
 
Le aziende concorrenti dietro il mancato aiuto ai passeggeri in difficoltà

I vertici Alitalia: traditi dai concorrenti

L'accusa: quel no è in polemica con gli aiuti del governo alla compagnia di bandiera
ROMA — «Ci hanno volutamente chiuso la porta in faccia, lasciandoci nei guai. Già ci fanno la guerra»: dai vertici di Alitalia parte uno sfogo amaro. Ce l'hanno con le compagnie aeree rivali.

Quando ieri mattina è emerso che l'agitazione del personale di Alitalia Airport avrebbe comportato disagi per i passeggeri, per di più in un periodo di intenso traffico, la compagnia della Magliana — secondo le indiscrezioni — ha chiesto alla direzione aeroportuale e all'Enac, l'ente per l'aviazione civile, di costringere gli altri operatori del settore dei bagagli a intervenire in aiuto. La direzione aeroportuale ha però verificato la mancanza di strumenti legali per costringere gli altri operatori a intervenire. E allora — raccontano fonti vicine alla trattativa — ha chiesto informalmente ai tre operatori (Flight Care, Aviapartner e Eas) di «collaborare volontariamente».

La risposta però è stata negativa. «Siamo già sotto stress e con il personale impegnato alle massime potenzialità », hanno replicato — sempre informalmente — le tre società. Ma dietro il rifiuto in realtà — sostengono dentro Alitalia — ci sarebbe stata la volontà di danneggiare la compagnia italiana. O meglio di non scontentare le altre compagnie: quasi tutti i concorrenti hanno più o meno L'accusa protestato per gli aiuti concessi dal governo ad Alitalia negli ultimi anni e adesso per le condizioni agevolate concesse alla Cai di Rocco Sabelli e Roberto Colaninno per rilevare l'azienda. Ora i rivali vogliono sfruttare la possibilità di far perdere ulteriori quote di mercato ad Alitalia prima che subentri la nuova gestione. Le tre società di handling del resto lavorano per la concorrenza di Alitalia e non hanno potuto mettersi contro i propri «datori di lavoro».

«Eppure sarebbe bastata davvero una collaborazione minima per evitare disagi a migliaia di persone e per dare un'immagine diversa dell'aeroporto », dicono dai vertici di Alitalia. Ora comunque, se l'agitazione dovesse continuare, dopo l'intervento della commissione di garanzia sul diritto allo sciopero ci sono due possibilità per scongiurare nuovi disagi: o la precettazione; o comunque l'obbligo di intervento per gli altri operatori, per «motivata decisione di ordine pubblico». «Ma speriamo di non dover arrivare a tanto», tagliano corto dalla prefettura di Roma. Dietro il no a collaborare di tre ditte impegnate nella gestione bagagli ci sarebbe la polemica per gli aiuti concessi dal governo Maschere bianche La protesta a Fiumicino


23 dicembre 2008

http://www.corriere.it/economia/08_...ie_6eec4cd8-d0bb-11dd-8f47-00144f02aabc.shtml
 
Sicuro, LH ce la sta mettendo tutta ed é alle ultime armi...

L'articolo appena postato da malpensante appare estremamente significativo.

I francesi, considerando fuori gioco gli altri contendenti stanno giocando al ribasso.

E il governo sta implorando lh di rinetrare al fine di mettere pressione ai francesi.

C'è solo da sperare che francesi e tedeschi si siano già messi d'accordo sulla spartizione.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.