Alitalia-Air France, pesa il nodo della governance
di Gianni Dragoni
SABATO 20 DICEMBRE 2008
Prosegue, anche se più lento del previsto, l'avvicinamento al matrimono tra la «nuova Alitalia» e il gruppo Air France-Klm.
L'incontro di ieri a Milano tra le delegazioni di Parigi e i vertici della Cai, la cordata italiana guidata da Rocco Sabelli e Roberto Colaninno, non è bastato a spianare la strada all'intesa definitiva. Un nuovo incontro tra le parti è previsto al più presto. La data non è ancora ufficialmente comunicata. Secondo l'agenzia Agi il nuovo appuntamento sarà tra Natale e Capodanno.
Due documenti ieri sono stati oggetto di approfondimento, lo statuto della Cai e il «partnership agreement», sui quali i francesi avrebbero manifestato alcune riserve.
Secondo indiscrezioni, nello statuto la Cai avrebbe proposto di assegnare ai francesi azioni speciali, una sorta di titoli di categoria B, con pari diritti economici, ma minori diritti di partecipazione al governo societario rispetto alle azioni dei 21 soci italiani. Altre fonti riferiscono che si sarebbe discusso del sovrapprezzo che i francesi dovrebebro pagare sulle azioni di nuova emissione nell'aumento di capitale riservato.
Sarebbe comunque un modo di contenere il ruolo preponderante dei francesi, che dovrebbero acquisire fino al 25% della società con 250 milioni di euro. Con questo impegno sarebbero di gran lunga il socio con la quota individuale più forte. Per gli italiani l'impegno massimo previsto è di 100 milioni, per ciascuno dei quattro pivot, Intesa Sanpaolo, Immsi di Colaninno, Atlantia dei Benetton, Fire di Emilio Riva.
Altre richieste di correzione dei francesi riguardano aspetti economico-finanziari, come la ripartizione dei proventi e dei costi, nel calcolo della redditività delle rotte e delle sinergie, nel «partnership agreement». Un punto vitale, nel quale c'è anche la richiesta di Cai di avere maggiori proventi, rispetto alla «supercommission» attuale, per i passeggeri che comprano biglietti venduti da Alitalia per voli intercontinentali fatti via Parigi, con la potente flotta di Air France.
L'intesa con Parigi rimane l'obiettivo primario dei 21 soci «italiani» della Cai. Questi si sentirebbero rassicurati se il 13 gennaio prossimo, quando dovranno assumere direttamente la gestione dell'attività di volo, potranno contare su un socio forte nel profilo industriale e finanziario.
La compagnia guidata da Jean-Cyril Spinetta, legata alla vecchia Alitalia dagli accordi siglati nel luglio 2001 quando alla Magliana c'era Francesco Mengozzi, consentirebbe alla nuova compagnia tricolore, che sarà integrata con Air One, di proseguire senza smontare una serie di attività congiunte: ad esempio nei voli tra Italia e Francia le operazioni sono già da anni coordinate, come le attività e il personale sono integrati in diversi scali all'estero.
All'incontro di ieri, presso lo studio legale Bonelli Erede Pappalardo, c'era il direttore generale Pierre-Henri Gourgeon, che dal primo gennaio sarà l'amministratore delegato di Air France-Klm, con avvocati ed esperti della rete. L'assenza di Spinetta, il quale da gennaio manterrà la carica di presidente, ha fatto capire che non c'era l'attesa di una riunione conclusiva. Dal lato italiano hanno partecipato sia il presidente Cai Colaninno, sia l'amministratore delegato e direttore generale, Sabelli.
Prosegono le scaramucce con i sindacati sulle lettere di assunzione dei dipendenti dall'ex Alitalia, in particolare per maternità e con familiari disabili. I confederali hanno detto che erano state sospese le assunzioni in seguito a loro richieste di chiarimento. Poi il direttore del personale, Giovanni Di Stefano, ha preso nota delle osservazioni e dato risposte ai sindacati.
Tra i passi che Cai deve compiere c'è ancora la stipula dell'atto definitivo di acquisto di Air One da Carlo Toto. Il closing è previsto il 30 dicembre.
I NUMERI
21 - I soci Cai
Gli azionisti della Compagnia Aerea Italiana sono 21 e hanno sottoscritto quote di entità differente per entrare in società.
100 milioni - L'impegno dei soci maggiori
Fra gli azionisti italiani l'impegno economico maggiore è previsto per quattro soci «forti»: Intesa Sanpaolo, Immsi, Atlantia e Fire. Ciascuno di questi verserà 100 milioni di euro.
25% - La quota «francese»
Air France-Klm, il colosso francese in trattativa per entrare come partner nella «nuova Alitalia», è pronto a rilevare una quota fino al 25% del nuovo gruppo.
250 milioni - L'esborso di Air France
Il gruppo presieduto da Jean-Cyril Spinetta è pronto a un esborso di 250 milioni. Restano da definire i nodi della governance: secondo indiscrezioni la Cai avrebbe proposto di assegnare ai soci francesi azioni di categoria«B», con pari diritti economici ma minori diritti di partecipazione al governo societario.