Thread Alitalia - Agosto/Settembre 2017


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sarà vero quanto sostengono in avionews?
O frutto di supposizioni?

Alitalia: sempre più vicina la vendita a Lufthansa ed a Etihad grazie all'ex-cfo Duncan Naysmit

Roma, Italia - Si avvicina la cessione della compagnia



(WAPA) - A quanto ci risulta da fonte autorevole oramai è sempre più probabile che Alitalia finisca nelle mani di Lufthansa ed Etihad. Grazie ai buoni uffici ed alla regia di Duncan Naysmith (uomo proveniente da Etihad e cfo di Alitalia fino a giugno) il vettore aereo tedesco e l'aviolinea emiratina avrebbero raggiunto un accordo per gestire insieme l'ex-compagnia di bandiera italiana.
Lufthansa ha già rapporti ben avviati per l'acquisto della quota di Air Berlin posseduta da Etihad. Le due compagnie inoltre hanno già una joint-venture sulla manutenzione e sul catering.
Se l'operazione andrà in porto consentirebbe a Lufthansa di avere un hub importante nel sud dell'Europa, e per Etihad sarebbe un ritorno alla sua strategia di sviluppo in Europa e verso il continente americano.
Non è da escludere che fra le ragioni del rinvio al 16 ottobre della data di presentazione delle offerte vincolanti ci sia stata anche la necessità di un maggiore approfondimento, da parte di Lufthansa ed Etihad, dei dati necessari per l'elaborazione di un piano industriale che sia "potabile" per sindacati, politica e opinione pubblica. (Avionews)

Ho sempre sostenuto che questa sia l' ipotesi più probabile con una partecipazione dello stato.
LH e EY potrebbero comprare la parte aviation per intero e liberarsi completamente dell' handling (enormemente sopra-dimensionato in Az) : avrebbero acquisito un Hub importante del Sud Europa, LH avrebbe ottimi feeder dal Nord Italia e EY da FCO via AUH e potendo sviluppare del LR aggiuntivo con una compagnia in parte "risanata" dalle manovre dei Commissari, liberata da contratti, limitanti e onerosi in essere, per pochi soldi (Il Governo farebbe di tutto per vendere AZ, almeno aviation, intera mantenendo il marchio Az e salvando un buon numero di posti di lavoro ma soprattutto Alitalia, obiettivo primario del governo).
Ovviamente non sapremo nulla fino al 15 Ottobre, ma la tesi di Avionews non è per nulla irrealistica (questo non vuol dire che sarà cosi).
 
Ho sempre sostenuto che questa sia l' ipotesi più probabile con una partecipazione dello stato.
LH e EY potrebbero comprare la parte aviation per intero e liberarsi completamente dell' handling (enormemente sopra-dimensionato in Az) : avrebbero acquisito un Hub importante del Sud Europa, LH avrebbe ottimi feeder dal Nord Italia e EY da FCO via AUH e potendo sviluppare del LR aggiuntivo con una compagnia in parte "risanata" dalle manovre dei Commissari, liberata da contratti, limitanti e onerosi in essere, per pochi soldi (Il Governo farebbe di tutto per vendere AZ, almeno aviation, intera mantenendo il marchio Az e salvando un buon numero di posti di lavoro ma soprattutto Alitalia, obiettivo primario del governo).
Ovviamente non sapremo nulla fino al 15 Ottobre, ma la tesi di Avionews non è per nulla irrealistica (questo non vuol dire che sarà cosi).
Il governo potrebbe entrare convertendo il prestito ponte e trovandosi a fare da garante fra i due soci in caso di dispute, la cosa è logica.
 
A me sembra di ricordare un DC.10 con colori AZ da una parte e Continental dall'altra che volava da FCO (o MXP) verso EWR. Del resto Continental e' stata anche un partner di Virgin Atlantic (sempre a proposito di corsi e ricorsi)

UNITED e VIRGIN hanno attualmente (!) accordi di code-share!
E si, il DC10 era esattamente cosi'; quando a FCO faceva il push-back era incredibile, osservavi magari da un lato il DC10 in livrea CO e un minuto dopo vedevi un DC10 AZ! :)
 
sarà vero quanto sostengono in avionews?
O frutto di supposizioni?

Alitalia: sempre più vicina la vendita a Lufthansa ed a Etihad grazie all'ex-cfo Duncan Naysmit

Roma, Italia - Si avvicina la cessione della compagnia



(WAPA) - A quanto ci risulta da fonte autorevole oramai è sempre più probabile che Alitalia finisca nelle mani di Lufthansa ed Etihad. Grazie ai buoni uffici ed alla regia di Duncan Naysmith (uomo proveniente da Etihad e cfo di Alitalia fino a giugno) il vettore aereo tedesco e l'aviolinea emiratina avrebbero raggiunto un accordo per gestire insieme l'ex-compagnia di bandiera italiana.
Lufthansa ha già rapporti ben avviati per l'acquisto della quota di Air Berlin posseduta da Etihad. Le due compagnie inoltre hanno già una joint-venture sulla manutenzione e sul catering.
Se l'operazione andrà in porto consentirebbe a Lufthansa di avere un hub importante nel sud dell'Europa, e per Etihad sarebbe un ritorno alla sua strategia di sviluppo in Europa e verso il continente americano.
Non è da escludere che fra le ragioni del rinvio al 16 ottobre della data di presentazione delle offerte vincolanti ci sia stata anche la necessità di un maggiore approfondimento, da parte di Lufthansa ed Etihad, dei dati necessari per l'elaborazione di un piano industriale che sia "potabile" per sindacati, politica e opinione pubblica. (Avionews)

Come scrissi alcuni giorni addietro, la prima candidata in pole position e' Lufthansa. Il resto (FR, 12 o piu' soggetti etc) solo contorno
 
Curiosità su AZ: ma le pulizie a bordo vengono fatte? Ricordo qualche tempo fa che erano state interrotte.

Ricordo di aver letto qui sul forum che l'AS le ha ridotte a una o due volte al giorno. In pratica non puliscono più dopo ogni volo, ma solo al primo e/o l'ultimo del giorno.

Ricordo male?
 
Come scrissi alcuni giorni addietro, la prima candidata in pole position e' Lufthansa. Il resto (FR, 12 o piu' soggetti etc) solo contorno
In realtà la tua ipotesi era di LH solitaria per un pezzo da incorporare i eurowings. Una opzione come quella riportata da avionews va piuttosto nell'ottica di una unione fra cordate come è nelle idee del governo (ricalcando quanto successo per ILVA) come ipotizzavo. Questo permetterebbe di ampliare il perimetro residuo e limitare i licenziamenti ad alcune migliaia di unità più sostenibili da parte del governo.
 
Credo che se davvero LH dovesse decidere di rilevare AZ, vorrebbe il 100% delle quote.
 
Io sarei contento della soluzione LH (e EY nel caso). Un'opzione che molto probabilmente ridimensionerà AZ, ma che la farebbe entrare n un network che personalmente ritengo funzionante e adatto ad AZ.
 
Vorrebbe è una cosa diversa da riuscirebbe alle condizioni volute, ecco perché c'è chi ipotizza un compromesso fra più attori con una unione di forze.
Diciamo che forse LH potrebbe farsi carico di AZ senza esagerare con i tagli a condizione di avere mano libera nella gestione.
Dubito fortemente che oltre alle difficoltà già presenti in una eventuale acquisizione, i tedeschi sarebbero disponibili a compromessi con terzi. EY sarebbe semplicemente inutile, mentre credo che mai e poi mai LH accetterebbe una co-gestione con qualcosa che sia in odore di governo italiano. E questo sia direttamente che attraverso eventuali proxy (controllate pubbliche, banche e similari).
Il governo italiano probabilmente si troverà al bivio tra garantire un futuro certo ad AZ nelle mani dei tedeschi perdendo di fatto il controllo della compagnia, oppure cercare a qualsiasi costo la soluzioni italiana per mantenere lo status quo nella maggior misura possibile insieme a tutti i relativi interessi.
Spero nella prima soluzione, ma se dovessi scommettere un euro, punterei sulla seconda.
 
Qatar ha Meridiana. Ora Etihad e Lufthansa vogliono Alitalia
(afp)


ROMA - Qatar decolla in Italia, Etihad e Lufthansa rispondono puntando dritti su Alitalia. Con l'ingresso in Merdiana col 49%, il restante 51% rimane nella mani di Alisarda, il gruppo con base a Doha mette un piede nel centro del Mediterraneo dopo aver preso il controllo di Iag-British Airways. Il 49% di Meridiana, è il massimo previsto per ottemperare alle norme che non consentono a società extra Ue - pena la cancellazione degli accordi di volo europei - il pieno possesso di linee aeree. L'operazione prevede che Qatar completi l’acquisizione del 49% di AQA Holding, il nuovo azionista di controllo di Meridiana fly (Meridiana). In questo modo con il closing avvenuto nelle ultime ore, Alisarda, che in precedenza era l'unico azionista, detiene il 51% del capitale sociale di AQA Holding.

Questo deciso passo avanti dei qatarini, dopo molti tentennamenti, sta costringendo Etihad e il partner Lufthansa a muovere rapidamente le pedine verso l'Italia dopo Ryanair rischia di perdere colpi per la sua (poco sostenibile) smania di espansione del network basato solo sul "point to point". Il gruppo aereo di Abu Dhabi, che ha sprecato l'occasione di far rinascere Alitalia, non riuscendo ad evitarne il fallimento, stavolta ci riprova proprio per arginare lo strapotere di Qatar che detiene di fatto il controllo di Iag e mira verso il Nord America. Lo stesso sta cercando di fare Etihad con l'aiuto di Lufthansa che a sua volta, ha bisogno di allargare l'offerta a Africa e vicino e lontano Oriente. Fiumicino è la ciliegina sulla torta, lo scalo strategicamente più grande, meglio organizzato e soprattutto più vicino e Alitalia l'ultima occasione di pregio oggi disponibile sul mercato in Europa. Si può acquistare a prezzi stracciati e ha grandi professionalità al suo interno.

La nuova strategia di Abu Dhabi, segue la dipartita di James Hogan e la salita al vertice di Tony Douglas, ex militare britannico e veterano dell'aeronautica, che prenderà le redini della compagnia emiratina a gennaio. L'unico ostacolo alla presa di Fiumicino è rappresentato da easyJet che sta puntando su Air Berlin e Alitalia. Al momento Qatar Airways vola da Doha a Roma, Venezia, Pisa e Milano per un totale di 42 frequenze settimanali e questa partnership rafforzerà ulteriormente i legami della compagnia con l’Italia e potrebbe creare posti di lavoro.

Secondo il numero uno di Qatar Airways Group, Akbar Al Baker, “questa importante partnership, supporterà la crescita di competitività di Meridiana nel mercato europeo. Siamo impazienti di lavorare insieme per rafforzare la posizione della compagnia, per offrire ulteriori connessioni con l’Italia, l’Europa, gli Stati Uniti ed altre ancora”. Uno sviluppo che non può prescindere, secondo i sindacati di categoria, dall'assorbimento di tutti i lavoratori usciti dal ciclo produttivo in seguito alla profonda crisi del vettore sardo.

La Repubblica, Lucio Cillis
 
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