Thread Alitalia 1-8 febbraio 09


Stato
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\\Quindi si sente di ringraziare anche il sindacato, la Cgil, per essersi opposto a quella prima configurazione?
Mah, non saprei…

Anche un no comment può essere carico di significati.
Ecco, allora rispondo: "No comment\\


questo pare confermare il fatto che Spinetta fu felice di abbandonare la trattativa lo scorso aprile, riuscendo a dare la colpa ai sindacati, al Governo, alla Juve, all'ora legale, eccetera...
 
Colaninno e Sabelli annunciano nei prossimi 4 anni l'uscita di 70 aeromobili dalla flotta e l'entrata di 77 nuove macchine.

Sicuramente verranno sostituiti i 23 Md80/82 rimasti in flotta e i 18 B737-300/400 per un totale di 41 macchine.Dovrebbero uscire anche i B767-300ER per un totale di 6 macchine.Il totale di queste macchine sarebbe 47 per cui è ipotizzabile anche la dismissione di 11 A320 AZ che cominciano a essere vecchiotti e poi rimarrebbero da sostituire 12 macchine tra A319 e A321.

Dovrebbero entrare in flotta quindi 65 nuovi A320 a dismissione di 64 aeromobili short-medium e 12 A330 a dismissione di 6 B767.
E ipotizzabile questo come scenario?
 
Situazione assunzione piloti CAI

Alitalia:

-1150 tempo indeterminato
- 90 tempo det

Airone:
- 444

totale 1684 sui 1689 full time equivalent previsti dagli accordi

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Colaninno e Sabelli annunciano nei prossimi 4 anni l'uscita di 70 aeromobili dalla flotta e l'entrata di 77 nuove macchine.

Sicuramente verranno sostituiti i 23 Md80/82 rimasti in flotta e i 18 B737-300/400 per un totale di 41 macchine.Dovrebbero uscire anche i B767-300ER per un totale di 6 macchine.Il totale di queste macchine sarebbe 47 per cui è ipotizzabile anche la dismissione di 11 A320 AZ che cominciano a essere vecchiotti e poi rimarrebbero da sostituire 12 macchine tra A319 e A321.

Dovrebbero entrare in flotta quindi 65 nuovi A320 a dismissione di 64 aeromobili short-medium e 12 A330 a dismissione di 6 B767.
E ipotizzabile questo come scenario?
No.
Il piano Fenice è scritto nero su bianco.
E' previsto che i 3XX di Az rimangano tutti.
 
E allora non tornano i conti...secondo me vanno i 321 ciao

Alla fine 2011 sono previsti:

117 A3XX

Di questi 46 sono Az,i 71 rimanenti dovrebbero essere gli ordini Ap.

Credo che nei 70 aerei che colaninno dichiara in uscita comprenda anche i restanti MD80 e 767 che erano in flotta e non sono stati presi in carico da Cai.
 
ROMA - Rocco Sabelli, amministratore delegato della Compagnia aerea italiana, è categorico: "Alimentare due aeroporti a Milano, Malpensa e Linate, costa 140-150 milioni l'anno. Non è possibile per nessuno al mondo avere un hub a Malpensa e un aeroporto internazionale a Linate. Basta vedere la storia di Malpensa di questi dieci anni e si capisce tutto: Linate porta via passeggeri a Malpensa e alimentare due aeroporti costa troppo".

Affermazioni nette, quelle del manager molisano, in audizione davanti alle commissioni riunite di Trasporti e Industria di Camera e Senato a Palazzo Madama.

Sabelli e il presidente di Cai, Roberto Colaninno, hanno ribadito, di fatto, che senza il ridimensionamento di Linate, l'aeroporto di riferimento, che in condizioni normali sarebbe Malpensa, non può che essere Fiumicino.

Sabelli è fiducioso che "questa possa essere la volta buona per Alitalia", sia perché la compagnia di bandiera è stata disegnata "non su quello che sarebbe bello fare, ma su quello che è realistico poter fare", eliminando dalla strategia industriale i condizionamenti esterni che in passato ne avevano segnato la gestione, sia perché rinasce con "un prodotto disegnato sulla struttura della domanda", caratteristica che ne fa un piano di sviluppo e non di ridimensionamento. In sostanza ha l'obiettivo di evolvere verso il trasporto di un numero maggiore di passeggeri e di far crescere i ricavi. "I giudizi vanno misurati in termini di obiettivi - sentenzia Sabelli.

Tra i punti chiave che segnano una netta discontinuità con il passato, il manager ex Piaggio sottolinea il risultato di un "consolidamento del mercato domestico: senza l'integrazione con Air One non avremmo fatto questo progetto". Integrare in Cai anche la compagnia di Carlo Toto è stato "un prerequisito necessario" perché "la dimensione sul mercato domestico sarebbe stata incompatibile con un posizionamento solido sul mercato". Oggi la quota di mercato, informa Sabelli, è del 55-56%., rispetto al 30% della vecchia Alitalia, con quote di mercato, in alcune basi, tali da essere operatore di riferimento con vantaggi per il cliente e la compagnia.

Il manager di Agnone anticipa che la nuova compagnia avrà "una flotta moderna ed omogenea; invece che sette tecnologie, come in passato, ce ne saranno quattro ma con in realtà due sole prevalenti: Boeing e Airbus. Alitalia era nota per essere, dal punto di vista della flotta, una sorta di Arlecchino. La vecchia aveva un'età media di circa 12 anni, ultima in Europa, ora tornerà a una più sostenibile età media di 8-9 anni e questo è fondamentale per i clienti e per l'economicità di gestione. Partiamo con circa 150 aerei. Boeing per le tratte lunghe intercontinentali mentre per il breve e medio raggio la tecnologia dominante è Airbus".

Sabelli prosegue che a fine piano"radicalmente diverso non sarà tanto il dimensionamento ma la qualità. Settanta aerei usciranno in quattro anni e ne entreranno 77. Circa metà flotta verrà cambiata. Oggi il valore combinato della flotta Alitalia e Air One è oltre tre miliardi e diverrà oltre quattro miliardi a fine periodo".

Dopo aver ricordato che da parte del management "c'è attenzione alle politiche di prezzo", spiega che il rilancio della compagnia"non avviene solo con la modernizzazione della flotta. Nei prossimi 5 anni verranno investiti 500 milioni di euro per modernizzazione la qualità del servizio, i servizi informatici, il customer care, il processo di acquisto. Intendiamo accompagnare il cliente dal momento dell'acquisto biglietto fino all'arrivo a destinazione".

Accenna poi alla nota dolente del personale. "Anche le pietre sapevano che Alitalia ha subito una politica dissennata che ha portato ad organici che non poteva sostenere - ricorda, replicando che ora è in atto "un modello operativo efficiente" anche sul fronte del personale.

Sabelli ricorda anche il forte impatto positivo, in termini di sinergie, atteso dall'alleanza con Air France-Klm. Conferma che "nel cumulato dei 3 anni sinergie varranno 720 milioni di euro, circa 250-270 milioni euro di margine annuo. Questa nuova alleanza ha triplicato in termini di margine, rispetto a quella precedente. Inoltre - prosegue - la precedente intesa riguardava solo i voli da Roma e Milano su Parigi mentre ora il profit sharing riguarderà tutti i fasci di volo tra Italia e Francia. E' stata poi immessa nella joint venture anche l'Olanda ed è stata introdotta la remunerazione per Alitalia nelle intere tratte intercontinentali non solo per il tratto che riguardava l'alimentazione dell'hub". Infine, puntualizza, "senza questa partnership queste 16 destinazioni intercontinentali non sarebbero stati possibile perché mancano i flussi sufficienti per avere queste destinazioni".

L'audizione è stata poi sospesa e aggiornata a mercoledì prossimo.

Arriva subito, però, la prima tegola per l'ad di Cai. Il presidente della provincia di Milano, Filippo Penati, replica piccato a Sabelli: "Ora basta porre diktat - dice Penati - non li accetteremo da chi, per proteggere il proprio business, penalizza il territorio, l'economia e l'intera comunità milanese". Penati invita poi il governo a "liberare Malpensa dal cappio di Cai, che la sta strozzando. Lo faccia liberalizzando le rotte, consentendo l'arrivo di altri vettori che possono fare quello che Cai non è in grado e non vuole fare, cioè collegare Malpensa con il resto del mondo".
 
Non mi pare sia stato ancora postato.

Dedalonews - 30 gen:

In CAI sinora 14.000 persone, per tre quarti ex Alitalia

Nella nuova Alitalia targata CAI lavorano al momento 14.170 persone, delle quali 3.327 provenienti da Air One e le altre 10.843 da Alitalia. È quanto è emerso dall’incontro tra il direttore risorse umane Giovanni Di Stefano e i sindacati avvenuto nei giorni scorsi. Il numero degli assunti è più alto dei 12.639 concordati in novembre , con un incremento di 673 unità tra gli ex Alitalia e di 858 per gli ex Air One.

I dati giungono mentre imperversa la polemica sul ritardato avvio della cassa integrazione e mantengono un margine di approssimazione in quanto, nella versione fornita ai sindacati, non distinguono tra tempo indeterminato e determinato. Essi si intrecciano con la risposta del ministero del Lavoro alla segnalazione fatta da SDL riguardo il rifiuto di Alitalia-CAI di concedere l’esonero al lavoro notturno ai genitori di minori ed a chi assiste un portatore di handicap. «Tale pronuncia - comunica SDL in una nota - ha confermato l’applicabilità totale di tale disciplina ai sensi della normativa di legge vigente, ricalcando quanto già affermato nel 2007 dallo stesso Ministero in risposta ad un interpello presentato da Assoaereo, l’associazione datoriale dei vettori aerei.» Secondo il sindacato autonomo la pronuncia conferma la «giusta recriminazione di molti lavoratori per il non rispetto dell’Alitalia di diritti previsti dalla legge di questo Paese, rafforzando altresì i percorsi legali già studiati a sostegno di tale vicenda.» SDL si augura che «CAI dia immediato seguito al parere del Ministero, sperando che l’attuale dirigenza della nuova Alitalia non si consideri su un gradino più alto delle leggi di questo Paese.» Fonti confederali segnalano che l’azienda è stata convocata dal ministero del Lavoro e dalla consigliera nazionale di parità Alessandra Servidori sull’esenzione dal lavoro notturno delle lavoratrici madri.

In base ai dati la ex compagnia di Carlo Toto avrebbe visto transitare in CAI l’intero organico salvo quanti avevano contratti a tempo determinato, mentre per Alitalia la riduzione rispetto alla precedente gestione è del 50%, che scende al 42% conteggiando i soli contratti a tempo indeterminato.

In termini di funzioni, circa due terzi degli addetti sono personale di terra - comprese 847 persone all’estero, tutte ex Alitalia. Un terzo dei 4.949 naviganti è composto da piloti, categoria che rappresenta in tutto l’11,9% dei dipendenti.
Tra i 1.684 piloti, 1.240 provengono da Alitalia e 444 da Air One. Il loro numero è pari a circa il 71% del totale prima dell’operazione CAI. Il totale degli assistenti di volo è di 3.265, dei quali 2.550 ex Alitalia e 715 già in Air One.
Alitalia-CAI e sindacati hanno programmato ulteriori incontri ogni mercoledì. Il primo, fissato per il 4 febbraio, esplorerà il piano industriale, l’integrazione tra Alitalia e Air One e l’accordo con Air France; seguiranno il personale navigante (11 febbraio), "periferie e Magliana (18 febbraio) e "Fiumicino e manutenzione" (25 febbraio).

aggiornato alle 18.30
 
02-02-09
ALITALIA: MORATTI, SPERO CHE DICHIARAZIONI COLANINNO SIANO MAL RIPORTATE
(ASCA) - Milano, 2 feb - ''Mi auguro e spero che le dichiarazioni di Colaninno non siano quelle riportate sui giornali. Colaninno dice che Alitalia e' un'impresa privata e quindi non vuole pagare i costi delle comodita' dei cittadini milanesi tra Malpensa e Linate''. Cosi' il sindaco di Milano, Letizia Moratti, polemizza con le recenti affermazioni del presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, sui piani della compagnia negli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate.

Per il sindaco di Milano ''se davvero Alitalia e' un'impresa privata non si capisce perche' debba avere sovvenzioni statali con una sorta di monopolio sulla tratta Milano-Roma. Alitalia e' una compagnia privata e allora non puo' avere queste facilitazioni, oppure - ha concluso la Moratti - e' una compagnia che deve capire che non si tratta delle comodita' dei milanesi, ma di servire un territorio a vantaggio di tutto il Paese''.

fcz/dnp/alf
 
Alitalia/ Piloti: Forte preoccupazione per riuscita operazione
Primi segnali di contrazione delle attività

Roma, 2 feb. (Apcom) - La nuova Alitalia ha iniziato le sue operazioni "in un marasma generale, sovrapponendosi fedelmente a tutte quelle criticità ed inefficienze che erano proprie della vecchia Alitalia". E' la critica che arriva dai piloti Alitalia aderenti all'Anpac e all'Up secondo cui la nuova compagnia sta registrando i primi segnali di una "contrazione dell'attività" che li porta ad essere preoccupati sulla riuscita dell'operazione.

Per i Piloti la nuova Alitalia "ha esasperato gli interventi di forte impatto negativo verso il fattore lavoro e, di conseguenza, ha assunto dipendenti completamente demotivati, al limite della ostilità; lavoratori che, come primo atto, riceveranno la prima busta paga Cai con oltre una settimana di ritardo e con un meccanismo retributivo tutto da scoprire".

Secondo i piloti inoltre, a gennaio "il coefficiente di riempimento dei voli è ben al di sotto delle più prudenti aspettative, segnale questo molto preoccupante per chi lavora nella nuova azienda e per coloro che sono in Cigs in attesa di una ulteriore possibilità di reimpiego. Cai era nata per produrre occupazione ma il trend attuale è già in netta controtendenza e sono già evidenti i primi segnali di contrazione dell'attività".

"Non riusciamo ancora a comprendere - concludono Anpac e Up - come si possa iniziare una nuova avventura imprenditoriale senza il coinvolgimento dei dipendenti. Non c'è realtà al mondo che produca utili senza la spinta, la disponibilità e l'entusiasmo dei propri lavoratori. Siamo fortemente preoccupati per l'andamento e la riuscita di questa iniziativa".
 
Alitalia/ Piloti: Forte preoccupazione per riuscita operazione
Primi segnali di contrazione delle attività

....
giusto per capire, cosa potrebbero fare i piloti e i dipendenti per far si che la nuova AZ decolli e produca guadagni?

a parte lo sciopero a inizio avventura non ci sono stati altri intoppi (riferito a ciò che è nel potere dei dipendenti)...

i lf sono bassi? ok ma che ci possono fare i dipendenti? sarà il marketing a dover convincere i pax no?
 
Alitalia/ Piloti: Forte preoccupazione per riuscita operazione
Primi segnali di contrazione delle attività

Roma, 2 feb. (Apcom) - La nuova Alitalia ha iniziato le sue operazioni "in un marasma generale, sovrapponendosi fedelmente a tutte quelle criticità ed inefficienze che erano proprie della vecchia Alitalia". E' la critica che arriva dai piloti Alitalia aderenti all'Anpac e all'Up secondo cui la nuova compagnia sta registrando i primi segnali di una "contrazione dell'attività" che li porta ad essere preoccupati sulla riuscita dell'operazione.

Per i Piloti la nuova Alitalia "ha esasperato gli interventi di forte impatto negativo verso il fattore lavoro e, di conseguenza, ha assunto dipendenti completamente demotivati, al limite della ostilità; lavoratori che, come primo atto, riceveranno la prima busta paga Cai con oltre una settimana di ritardo e con un meccanismo retributivo tutto da scoprire".

Che cosa pensavano ANPAC ed UP, che l'integrazione operativa tra le due compagnie saltasse fuori da un giorno all'altro?
Poi, per quanto riguarda l'erogazione posticipata del primo stipendio CAI, questa è dovuta ai tantissimi microaggiustamenti della lista degli assunti, aggiustamenti che hanno ritardato appunto la creazione dei cedolini e l'invio delle competenze: visto che tali aggiustamenti si sono protratti nel tempo, questo ritardo era ampiamente scontato tant'è che era stato anche comunicato ai dipendenti; tra l'altro i microaggiustamenti apportati alla lista degli assunti hanno fatto sì che venissero assunte diverse centinaia di persone in più (sia ex AZ che ex AP) rispetto a quanto previsto. In sintesi, scoccia a tutti prendere i soldi una settimana dopo, ma è un ritardo che è stato fatto "a fin di bene".

Secondo i piloti inoltre, a gennaio "il coefficiente di riempimento dei voli è ben al di sotto delle più prudenti aspettative, segnale questo molto preoccupante per chi lavora nella nuova azienda e per coloro che sono in Cigs in attesa di una ulteriore possibilità di reimpiego. Cai era nata per produrre occupazione ma il trend attuale è già in netta controtendenza e sono già evidenti i primi segnali di contrazione dell'attività".

Vero, ma è anche vero che siamo in un periodo di merda per tutti, generally speaking, e che si paga di fatto il crollo delle vendite AZ di Novembre-Dicembre.
Se non paragoni il calo dei pax ad il calo del mercato, il confronto è solo strumentale.

"Non riusciamo ancora a comprendere - concludono Anpac e Up - come si possa iniziare una nuova avventura imprenditoriale senza il coinvolgimento dei dipendenti. Non c'è realtà al mondo che produca utili senza la spinta, la disponibilità e l'entusiasmo dei propri lavoratori. Siamo fortemente preoccupati per l'andamento e la riuscita di questa iniziativa".

Su questo, non posso certo dargli torto, anche se il management si è insediato da pochissimo e quindi bisogna dargli almeno un po' di tempo!
 
Stato
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