Thread aeroporti di Venezia e Treviso


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Ne approfitto per postare i dati relativi ai pax di Aprile 2012:

VCE 690k +15% su apr 2011
TSF 214k + 2% su apr 2011

Totale sistema: 904k +12% su apr 2011

mi collego a questo tuo post...venerdi 27 pom ho visto VCE stranamente deserto.Percezione errata oppure tanti erano partiti il 25?So che un pomeriggio non può fare testo però vista la prossimità di un ponte mi aspettavo più casino
 
mi collego a questo tuo post...venerdi 27 pom ho visto VCE stranamente deserto.Percezione errata oppure tanti erano partiti il 25?So che un pomeriggio non può fare testo però vista la prossimità di un ponte mi aspettavo più casino

Penso percezione errata; Venerdì 27 è stato nettamente più affollato rispetto ai giorni precedenti. Può anche darsi, però, che fosse soprattutto affollato di arrivi.
Sabato e Domenica (28-29) sono stati ancora più congestionati, avvicinandosi ai 30k passeggeri al giorno.
 
Che succede oggi in veneto per giustificare tutta sta infornata di voli dalla Russia?
Su Treviso ben 4 arrivi, su Venezia ben 9 oltre ai 2 consueti di Aeroflot...
Una crociera?
 
Save: dimenticati dal governo. Ora blocchiamo gli investimenti

Save: dimenticati dal governo
Ora blocchiamo gli investimenti

Da 12 anni lo scalo veneziano attende l'aumento delle tariffe aeroportuali. Marchi: affossati dai funzionari ministeriali, sono come burocrati borbonici. Zaia: «Il Veneto non è terzo mondo»

VENEZIA - Code ai varchi di sicurezza e conseguenti ritardi, anche sensibili, nel decollo dei voli: è lo scenario di disagio che l'aeroporto di Venezia - terzo scalo internazionale in Italia - potrebbe trovarsi a vivere nei prossimi giorni, proprio con l'avvio della stagione turistica estiva. Save, la società di gestione dello scalo lagunare, ha annunciato l'intenzione di bloccare gli investimenti che non inficiano la sicurezza dell'aeroporto come ritorsione alla mancata firma ministeriale del Contratto di programma, che consentirebbe di adeguare le tariffe aeroportuali, ferme da 12 anni. In un depliant e in cartelloni disseminati nella aerostazione la questione sarà spiegata ai viaggiatori. «Ci scusiamo con i passeggeri costretti a subire disagi - recita il volantino - a causa delle azioni oggi intraprese dal gestore che sono mirate a sensibilizzare le autorità, con le quali non è nemmeno più possibile dialogare». La colpa della vicenda, secondo Enrico Marchi, presidente della società quotata in borsa dal 2005, è dei «porti delle nebbie» ministeriali che non sbloccano la situazione, nella quale si trova a vivere anche lo scalo di Roma.

«Stanno bloccando un'operazione a costo zero di 600 milioni di investimenti e 5mila nuovi posti di lavoro» accusa Marchi, affermando provocatoriamente che la società rischia di dover accogliere i propri passeggeri «sotto un tendone». «Oggi le tariffe degli aeroporti in Italia sono più basse della media europea di oltre il 40% - accusa il presidente di Save -. È una situazione insostenibile, nella quale si impoverisce il sistema infrastrutturale italiano». Se pensiamo che il 50% dei nostri passeggeri sono internazionali e che quindi il fatturato prodotto dall'aeroporto equivale alle esportazioni - aggiunge - ci troviamo nella situazione paradossale di avere la possibilità di incrementare le esportazioni a costo zero per lo Stato, creando sviluppo e occupazione, e di non poterlo fare». A fermare Save, rincara, «è qualche burocrate dei ministeri romani», contro il quale sono pronte le azioni legali. «Abbiamo già scritto una diffida all'Enac - spiega Marchi - e se entro il 28 maggio non avremo risposte procederemo con una azione risarcitoria».

«Oggi mi sento un imprenditore, un cittadino gabbato dallo Stato»: non usa mezze parole Enrico Marchi, presidente di Save, per raccontare quello che definisce «uno scandalo italiano». Visto che da 12 anni le lungaggini burocratiche ministeriali non hanno permesso al terzo gate intercontinentale italiano, con un flusso di 8,5 milioni di passeggeri nel 2011, di aumentare le tariffe aeroportuali, Save, la società di gestione dello scalo di Venezia incrocia da oggi metaforicamente le braccia, non garantendo più tutti quegli gli investimenti che non inficiano la sicurezza dello scalo. Tradotto in cifre significa il blocco di investimenti per 600 milioni di euro che produrrebbero 5.000 nuovi posti di lavoro. Marchi è un fiume in piena, al punto da paragonare i funzionari dei ministeri dell'economia e delle infrastrutture ai burocrati borbonici che coniarono il modo di dire napoletano «facite ammmuina» (fate confusione). «Stiamo vivendo una esperienza sconcertante - racconta - da anni abbiamo completato l'istruttoria per avere la definizione delle tariffe e un quadro regolatorio certo poi, quando si passa ai ministeri alle infrastrutture e all'economia, tutto si arena, mancano le risposte». «Il ministero dell'economia è un porto delle nebbie, una turris eburnea - rincara - . La colpa, gravissima, è dei burocrati impuniti che vi lavorano, i veri affossatori dell'economia. Il loro obiettivo è fare riunioni su riunioni, senza alcuno sbocco. È gente sfuggente che non risponde». L'Italia, aggiunge, «non può più permettersi questa situazione». L'attacco diretto è a Roma, «dove c'è troppa gente nei ministeri e devono scambiarsi le carte da una parte all'altra» per giustificare la loro presenza. Marchi nega qualunque rigurgito leghista: «Maroniano? No, sono italiano. Lo sono sempre stato».

«La Regione del Veneto è totalmente al fianco del presidente Enrico Marchi e dell' Aeroporto Marco Polo in questa battaglia perchè venga riconosciuto che il Veneto, per questo governo, non è terzo mondo». Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in relazione alla denuncia fatta oggi dal presidente di Save per la mancata firma ministeriale sul contratto di programma. «Stiamo parlando del terzo aeroporto italiano - prosegue il governatore - di una piattaforma che realizza pienamente la strategia di internazionalizzazione che ci siamo dati e di una struttura che accoglie parte considerevole di quel flusso di persone che ci consente di essere la prima regione turistica d'Italia».

«È sorprendente, ma poi mica tanto - aggiunge il presidente del Veneto - che un'eccellenza di questo tipo non venga considerata neanche a costo zero. A questo punto dobbiamo pensare che non si tratti più di dimenticanza o distrazione: fino a che questo governo regionale avrà voce sosterremo con condivisione e convinzione tutte le strategie atte a scrollare dal letargo chiunque non si renda conto che è scellerato non investire in questa Regione». (Ansa)


18 maggio 2012


http://corrieredelveneto.corriere.i...ra-blocchiamo-investimenti-201239251762.shtml
 
Ryanair, taglio «spagnolo» sugli scali veneti
Effetto aumento delle tariffe. Marchi: ma la nostra è un’altra vicenda. Sarà cancellato il volo Madrid-Verona e ridotto il Barcellona-Treviso. Salve (per ora) le altre tratte

VENEZIA — Ma siamo sicuri che l’aumento delle tariffe aeroportuali è un affare per i gestori degli scali? Il dubbio stavolta lo insinuano le notizie in arrivo dalla Spagna e dall’Irlanda, ovvero dal governo di Mariano Rajoy e da Ryanair. Il primo, tra le tante misure per il taglio del deficit statale, ha stabilito appunto l’aumento delle tariffe praticate ai vettori in suolo iberico; la seconda ha immediatamente reagito comunicando che taglierà quindici rotte in tutto, undici da Madrid e quattro da Barcellona. La cosa riguarda anche il Veneto, visto che, con il prossimo orario invernale e cioé a partire dal primo novembre, sparirà il volo da Verona verso la capitale spagnola e saranno ridotte le frequenze della tratta Treviso- Barcellona.

Non risultano ulteriori tagli, almeno finora, sulle altre destinazioni dall’aeroporto della Marca verso la Spagna e cioé Girona, Ibiza, Malaga, Siviglia e Valencia. Se succedesse, sarebbe una bastonata per il Canova ma il presidente di Save, il gruppo che lo gestisce, esclude questa possibilità: «Gli slot su Treviso sono molto appetibili e non credo che Ryanair abbia l’interesse a lasciarli». Caso mai, cambierebbe destinazione. È curioso però che la grande compagnia low cost abbia annunciato una riduzione così pesante per reagire a un aumento tariffario, ovvero quello che lo stesso Marchi chiede con forza, annunciando anche azioni legali contro l’Enac, ormai da anni. «Sono questioni completamente diverse. Gli aeroporti spagnoli sono tutti in mano pubblica e, a quanto sembra di capire, gli aumenti tariffari non sarebbero destinati allo sviluppo del sistema aeroportuale».

Tappano i buchi del bilancio statale e regionale. Altro atteggiamento, a parere del presidente di Save, hanno le compagnie quando invece il ritocco verso l’alto è finalizzato al miglioramento dell’infrastruttura, quindi del servizio. Conoscendo però il pragmatismo «aggressivo» del più importante operatore low cost d’Europa, viene il dubbio che gli importino esclusivamente condizioni tali da assicurare adeguati margini. Non è un problema che riguarda Save: «Ricordo - aggiunge il presidente - che la nostra battaglia sulle tariffe è per il Marco Polo di Venezia, non per lo scalo di Treviso dove, proprio perché è la pista dedicata al low cost, pratichiamo prezzi inferiori a quanto ci consentirebbe la convenzione con l’Enac».

Quindi, non si può fare un’equazione tra quanto sta avvenendo in Spagna e ciò che potrebbe succedere negli aeroporti targati Save. Il taglio secco del volo da Madrid è, paradossalmente, quasi una buona notizia per il Catullo di Verona. Il perché è noto: il contratto sottoscritto dalla società di gestione con il vettore irlandese è talmente oneroso che più passeggeri volano con i suoi aerei, più soldi si perdono a Villafranca. Tant’è che questo - oltre all’annoso e pesantissimo fardello di Brescia - è stato uno dei fattori più negativi sul bilancio 2011, che si è chiuso con perdite record di 26 milioni. «Bisogna tenere distinti i due ambiti - dice Paolo Arena, presidente del Catullo - perché rispetto al contratto noi chiediamo di rivedere alcuni termini ed è in atto un confronto. La perdita del volo per Madrid è una questione a parte, che apre un problema di offerta commerciale che noi vogliamo garantire ai nostri clienti. Se la cancellazione fosse confermata, è chiaro che dovremmo individuare soluzioni alternative».

corrieredelveneto



La parte sottolineata ha dell'incredibile.
 
Chi sa che volo sia questo da Venezia tutti i lunedi fino al 10 settembre?

Beirut - Roma Ciampino

Royal Jordanian RJ 06718
12:20 18:35 1------ 09/07 10/09 320
 
Enav: accordo con Save per ottimizzare flussi traffico aeroporto Venezia

Interessante in particolare quanto riguarda A-CDM; al momento solamente gli aeroporti di Milano e Roma si stanno preparando all'implementazione del nuovo standard europeo.
Il programma, negli obiettivi di Save, dovrebbe essere pienamente operativo entro la W13.

17 Settembre 2012 - 13:59
(ASCA) - Roma, 17 set - Enav ha siglato con la Societa' che gestisce l'aeroporto di Venezia (Save) un accordo di cooperazione ed un Memorandum d'intesa. L'intesa, informa una nota, mira a realizzare attivita' di coordinamento e cooperazione per incrementare la capacita' e le performance complessive del sistema aeroportuale veneziano e istituisce inoltre uno Steering Committee che assicuri l'effettivita' dell'accordo.

Il Memorandum, invece, e' teso all'attuazione del Programma A-Cdm (Airport Collaborative Decision Making) che ha per scopo il miglioramento della gestione dei flussi di traffico nel sistema aeroportuale di Venezia e l'ottimizzazione dei processi legati all'utilizzo delle infrastrutture e delle risorse aeroportuali. Si tratta di una piattaforma informatica che viene condivisa da tutti i soggetti coinvolti nel processo operativo, finalizzata ad ottimizzare la gestione dei voli per migliorare i tempi di rotazione e l'assistenza degli aerei a terra.

L'Accordo e il Memorandum tra Save ed Enav nascono dall'esigenza di migliorare l'operativita' del sistema aeroportuale veneziano e rendere quanto prima operativo il progetto di Airport Collaborative Decision Making che, secondo le indicazioni date da Eurocontrol, e raccolte dalla Commissione Europea, a tutti i fornitori europei di servizi alla navigazione aerea, dovra' essere completato nell'ambito delle tempistiche del Cielo Unico Europeo.

''I rapporti di intensa e continuativa collaborazione con Enav - ha dichairato l'a.d. di Save, Paolo Simioni - si concretizzano negli accordi odierni, che segnano l'avvio di una nuova fase dell'attivita' dell'aeroporto di Venezia, alla ricerca di un servizio al passeggero sempre piu' efficiente.

''Gli accordi di oggi hanno lo scopo di impegnarsi e di coordinarsi sempre piu' per la realizzazione di strutture aeroportuali che siano sicure, moderne ed efficienti. - ha detto l'amministratore unico di Enav, Massimo Garbin - L'aeroporto Marco Polo, in particolare, nonostante il periodo non facile, sta dimostrando grandi capacita' di crescita e di accoglienza. Il nostro dovere e' quello di consentire ad uno scalo cosi' importante per il paese di poter gestire gli attuali movimenti, cosi' come un ulteriore aumento del traffico, ottimizzando sempre piu' le risorse a disposizione, efficientando le operazioni e tutelando nel contempo l'impatto ambientale, anche in funzione dei parametri indicati dalla normativa del Cielo Unico Europeo''.
 
Buona la Zaccariotto.

Forse la signora non si ricorda che se VCE negli ultimi anni ha comunque avuto una certa crescita e di pax e di compagnie ( e sappiamo tutti che non intendo le varie low cost mordi e fuggi che intascano e fanno i capricci) è perchè qualcuno, che non è ne lei ne i vari politici passati prima di lei, ha lavorato perchè ciò fosse possibile.
Non so se con "altri" al comando di SAVE oggi avremmo comapgnie come EK, TK, SU.... con due voli giornalieri senza contare AF, LH e altre che ci danno la possibilità di avere decine di connesioni per raggiungere quasi ogni parte del mondo con un solo scalo e danno la possibilità a chi è in coming di avere una buona conessione con il territorio ( mal che vada il Nord Est è ancora una delle zone più produttive d'Italia) senza ovviamente dimenticare che il Veneto lo scorso anno è stata una delle regioni con maggior turismo d'Italia.
Probabilmente a quest'ora sarebbe tutto da fare con AZ via FCO o con FR p2p...
my two cent
 
se marchi e' li lo deve all'ex presidente del veneto galan che lo ha messo li.
se poi save ha aumentato le quote private (sempre marchi) nell'azionariato e' perche sono state cedute quote pubbliche successivamente con beneplacito di comuni province e regione che sono di varie parrocchie diverse
la zaccariotto dovrebbe essere della stessa parrocchia di marchi, non capisco sto casino di sicuro hanno dato in mano ai pirvati la piu' grande macchina da soldi (in sostanza sono dei gabbellieri)di tutto il nord est
 
Forse la signora non si ricorda che se VCE negli ultimi anni ha comunque avuto una certa crescita e di pax e di compagnie ( e sappiamo tutti che non intendo le varie low cost mordi e fuggi che intascano e fanno i capricci) è perchè qualcuno, che non è ne lei ne i vari politici passati prima di lei, ha lavorato perchè ciò fosse possibile.
Non so se con "altri" al comando di SAVE oggi avremmo comapgnie come EK, TK, SU.... con due voli giornalieri senza contare AF, LH e altre che ci danno la possibilità di avere decine di connesioni per raggiungere quasi ogni parte del mondo con un solo scalo e danno la possibilità a chi è in coming di avere una buona conessione con il territorio ( mal che vada il Nord Est è ancora una delle zone più produttive d'Italia) senza ovviamente dimenticare che il Veneto lo scorso anno è stata una delle regioni con maggior turismo d'Italia.
Probabilmente a quest'ora sarebbe tutto da fare con AZ via FCO o con FR p2p...
my two cent

concordo in tutto
 
se marchi e' li lo deve all'ex presidente del veneto galan che lo ha messo li.
se poi save ha aumentato le quote private (sempre marchi) nell'azionariato e' perche sono state cedute quote pubbliche successivamente con beneplacito di comuni province e regione che sono di varie parrocchie diverse
la zaccariotto dovrebbe essere della stessa parrocchia di marchi, non capisco sto casino di sicuro hanno dato in mano ai pirvati la piu' grande macchina da soldi (in sostanza sono dei gabbellieri)di tutto il nord est

I Comuni, soprattuto Venezia, hanno ceduto quote per fare cassa nei momenti più bui dei bilanci comunali .. Adesso vorrebbero fare marcia indietro.. Troppo facile, ma anche troppo difficile ormai fare quadrare i bilanci con devoluzioni quasi a zero.. Ma qui si va troppo OT.

Forse la signora non si ricorda che se VCE negli ultimi anni ha comunque avuto una certa crescita e di pax e di compagnie ( e sappiamo tutti che non intendo le varie low cost mordi e fuggi che intascano e fanno i capricci) è perchè qualcuno, che non è ne lei ne i vari politici passati prima di lei, ha lavorato perchè ciò fosse possibile.
Non so se con "altri" al comando di SAVE oggi avremmo comapgnie come EK, TK, SU.... con due voli giornalieri senza contare AF, LH e altre che ci danno la possibilità di avere decine di connesioni per raggiungere quasi ogni parte del mondo con un solo scalo e danno la possibilità a chi è in coming di avere una buona conessione con il territorio ( mal che vada il Nord Est è ancora una delle zone più produttive d'Italia) senza ovviamente dimenticare che il Veneto lo scorso anno è stata una delle regioni con maggior turismo d'Italia.
Probabilmente a quest'ora sarebbe tutto da fare con AZ via FCO o con FR p2p...
my two cent

Seba,

Ma di che parliamo... Della Zaccariotto... Basta parlarci un ottimo di persona per capire in che mano siamo... me la ricordo dai tempi del Comune di San Donà ... ?
 
I Comuni, soprattuto Venezia, hanno ceduto quote per fare cassa nei momenti più bui dei bilanci comunali .. Adesso vorrebbero fare marcia indietro.. Troppo facile, ma anche troppo difficile ormai fare quadrare i bilanci con devoluzioni quasi a zero.. Ma qui si va troppo OT.



Seba,

Ma di che parliamo... Della Zaccariotto... Basta parlarci un ottimo di persona per capire in che mano siamo... me la ricordo dai tempi del Comune di San Donà ... 

... c'è ancora perchè mica si è dimessa! Troppo ghiotto il doppio incarico
 
Stato
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