Thread Aeroporti di Linate & Malpensa dal 1 giugno


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- Che compaia un articolo cosi' ben informato e circostanziato su un quotidiano nazionale (pur nella cronaca di Milano) e' un bene. Almeno, e' meglio che quando la cosa succedeva e passava totalmente sotto silenzio. Chissa' chi li imbecca.

- Che LIN hubbi parecchio ne avevo avuto la sensazione cercando voli tra due citta' del centro sud, spessissimo AZ propone transiti su LIN invece che su FCO, nonostante la maggiore distanza percorsa. Non so come interpretarlo, forse fanno piu' fatica a riempire i voli da LIN che quelli da FCO o forse essendo piccolino e meno caotico i transiti vengono meglio. Altre interpretazioni cercasi.

- Nessuno ha commentato la notizia su EK. A me pare buona, si tratta di un attore di peso... anzi... l'attore veramente intercontinentale che pesa di piu' a MXP. Se collaborano a fare qualche prosecuzione ViaMilano con U2 qualcosa di buono potrebbe saltare fuori. Anche se EK in fondo e' solo uno dei tanti che aspirano traffico da Milano sul loro hub. Ma almeno e' un hub lontanuccio.

- Riguardo lo scolpire, non sono un lettore attentissimo ma mi pare che tra chi frequenta forum vari di aviazione ormai praticamente tutti ammettano il problema, quello che cambia sono le interpretazioni su cosa potrebbe succedere domani a Linate.
 
posto qui alcuni aggiustamenti agli operativi di alcune compagnie a MXP:
- con la winter Rossiya porta a 7xw i collegamenti su San Pietroburgo, dai 6 attuali, dal 30/10
- British Airways ha caricato una 6° frequenza sul 3° volo MXP-LHR all domenica dal 9/12
- Egyptair ritorna 14xw, ripristinando i voli del martedì, mercoledì e giovedì, dal 15/11
 
Anche Varesenews riprende l'articolo di Repubblica:


"MALPENSA
Nuovo segno negativo per l'aeroporto
Non si ferma il trend negativo dello scalo varesino, insediato anche da Linate. Legambiente denuncia la situazione

«Non si arresta la crisi di ruolo e strategica di Malpensa che, già a giugno di quest’anno, aveva chiuso con un -4,6% dei voli e un -3% dei passeggeri e che, anche a Luglio, chiude con un calo maggiore del -6% dei voli e del 3,2% dei passeggeri rispetto allo stesso mese dello scorso anno». L’allarme lanciato da Dario Balotta responsabile dei trasporti di legambiente Lombardia, arriva dopo la denuncia comparsa ieri, venerdì 31 agosto, sulle pagine di Repubblica. Nell’articolo, a firma Ettore Livini, emerge che lo scalo del varesotto deve fare i conti con la concorrenza di Linate, che,« numeri alla mano, è diventato il nuovo aeroporto intercontinentale della città, scippando alla Sea almeno un centinaio di milioni di entrate all’anno e regalando alle grandi compagnie estere il ricco traffico business del Nord Italia».

Legambiente rileva che « Malpensa è l’unico aeroporto italiano di grandi dimensioni a perdere traffico e comunque, negli aeroporti nazionali, la flessione media è nettamente inferiore -1,3% i voli e -0,3% i passeggeri».

Date le premesse, Balotta punta il dito contro il progetto della terza pista: « Non si spiega come una società come la SEA punti su grandi investimenti anziché puntare sulla qualità dei servizi, l’innovazione gestionale, la mitigazione ambientale e la riduzione delle tariffe aeroportuali. Fantasiose previsioni di crescita , che non corrispondono alla vera domanda di trasporti servono per giustificare 1,4 miliardi di investimenti e progetti sovradimensionati come le terza pista (costo 300 milioni), un nuovo terminal e il maxi allargamento dell’area cargo».
La terza pista, però, è un progetto che da tempo Sea subordina ad un numero adeguato di passeggeri, numero lontano, al momento, dagli attuali flussi.
 
Anche i sindacati continuano a farsi sentire. Dopo la Cisl, ieri anche la Uil. Speriamo che anche gli interventi dei sindacati servano a qualcosa.

Malpensa, appello della Uil «Intervenga il Governo»
L'allarme: si rischia crisi irreversibile. Dopo il sorpasso di Linate su Malpensa, con 630.000 voli in transito per destinazioni intercontinentali nel 2011 nello scalo cittadino e 450.000 in quello in provincia di Varese
Malpensa, 31 agosto 2012 - Appello al Governo da parte della Uil dopo il sorpasso di Linate su Malpensa, con 630.000 voli in transito per destinazioni intercontinentali nel 2011 nello scalo cittadino e 450.000 in quello in provincia di Varese. «È tempo che il governo affronti con chiarezza e determinazione la questione» spiega il segretario generale della Uil della Lombardia Walter Galbusera. Secondo il sindacalista bisogna dare attuazione agli interventi, «già per altro previsti dalle norme, per sconfiggere ogni forma di localismo e dare concretezza alle annunciate politiche di sviluppo attuando il Piano annunciato dallo stesso Ministero delle Infrastrutture e dall'Enac».

Secondo Galbusera, «le gravi difficoltà economiche dell'aeroporto di Malpensa rischiano di trasformarsi in crisi irreversibile in assenza di interventi adeguati e tempestivi», poiché «sta fallendo miseramente il progetto strategico, l'unico realistico se si vuole mantenere l'unicità del sistema Malpensa-Linate, che affida al sito varesino la funzione di garantire i collegamenti di lunga distanza in attesa di un vettore che garantisca una piena attività di Hub e a Linate il ruolo di City Airport con un volume di traffico ridotto rispetto a quello attuale».

Oggi, secondo Galbusera, avviene «esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere» dopo «l'aggiramento del decreto Bersani bis anche con la complicità di Alitalia». «Di questo passo - prosegue il sindacalista - l'aeroporto di Malpensa diventerà l'appendice malata di Linate e si trasformerà da opportunità di sviluppo a fattore di crisi per l'intera Sea». «Tutto questo - conclude - avviene nella sostanziale indifferenza dei soggetti politici e istituzionali, mentre l'azionista Comune di Milano è alle prese con le sue comprensibili esigenze di bilancio».

www.ilgiorno.it
 
Chi ha detto che andava tutto bene?
Alcune cose vanno bene, nonostante tutto. Altre potrebbero andare meglio, ed è bene che ora anche i sindacati si facciano sentire.
 
Chi ha detto che andava tutto bene?
Alcune cose vanno bene, nonostante tutto. Altre potrebbero andare meglio, ed è bene che ora anche i sindacati si facciano sentire.

Ok, di seguto le affermazioni di chi dice che 7 milioni di passeggeri in meno vogliono dire che "Malpensa cresce". Prendo atto che era un tuo omonimo a sostenerlo.

E' quello che pensavo pure io. Da quei dati andrebbero tolti i 6-7 milioni di trasiti (per anno) AZ su Malpensa. Al netto di quei trasiti, sembra che i passeggeri originati su malpensa siano superiori al periodo dell'hub.

Perchè ? Il mio è un ragionamento oggettivo.
Nel 2007 malpensa ha fatto un po' meno di 24 milioni (di cui almeno 6 di transiti alitalia). L'anno scorso ha fatto più di 19 milioni senza i 6 milioni di transiti. Non capisco dove starebbe l'errore.

Ora facci sapere cosa va tanto bene a MXP, che lo rende quella cosa per la quale era stato concepito (hub: ti dice nulla questo termine?).
Poi, già che ci sei, vorrai anche cortesemente spiegare ai sindacalisti dei quali citi le dichiarazioni, perchè sbagliano sul principio che LIN stia fagocitando MXP, visto che, dato l'abbandono di IG sull'unico volo su Bari, è evidente che a Linate non si fanno yields. Evita però di dirci che AF, KL, BA ecc. sono una massa di cretini che si stanno suicidando: sarebbe banale e scontato.
 
Chi ha detto che andava tutto bene?
Alcune cose vanno bene, nonostante tutto. Altre potrebbero andare meglio, ed è bene che ora anche i sindacati si facciano sentire.

Chi per mantenere lo status quo reso possibile da circostanze politiche ha sempre difeso l'assetto aeroportuale milanese. Ora che, con una crisi economica sempre più vorace e un palese risultato fallimentare delle scelte passate, non si può che raccolgliere i frutti marci, si inizia a capire che forse non va proprio così tutto bene. Giusto da qualche mese si sta denunciando l'assurda direzione presa dal sistema aeroportuale milanese, con un ritardo di circa 14 anni. Ci sono voluti 2 dehub e una crisi economica e parlmentare per capirlo? No, semplicemente nessuna parte politica voleva accollarsi l'onere di portare avanti con lungimiranza il progetto, meglio continuare a "mangiare" come prima. La soluzione è talmente così semplice.
 
poiché «sta fallendo miseramente il progetto strategico, l'unico realistico se si vuole mantenere l'unicità del sistema Malpensa-Linate, che affida al sito varesino la funzione di garantire i collegamenti di lunga distanza in attesa di un vettore che garantisca una piena attività di Hub e a Linate il ruolo di City Airport con un volume di traffico ridotto rispetto a quello attuale».

Un altro che non ha capito che non ci può essere nessun "City Airport" in un piano strategico serio.
Va chiuso punto e basta.
Anche 3 milioni di pax sono troppi per Linate.
 
INCHIESTA SULLA VENDITA SEA

Sea, perquisizione della Guardia di Finanza negli uffici di Linate

L'inchiesta riguarda la vendita delle quote della società aeroportuale al fondo F2I

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(Fotogramma)


MILANO - Una perquisizione è in corso negli uffici della Sea a Linate nell'ambito dell'inchiesta sulla vendita del 29,75% della società, in capo al Comune di Milano, al fondo F2I. Negli uffici della società di gestione degli aeroporti milanesi sono arrivati gli uomini delle Fiamme Gialle per acquisire una serie di documenti. Le perquisizioni sono state disposte dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo titolare dell' inchiesta nella quale al momento sono indagati, dallo scorso maggio, Vito Gamberale, amministratore delegato di F2I ed ex Ad di Società Autostrade, e Mauro Maia, socio nel fondo per le infrastrutture.

L'INCHIESTA
- L'indagine, che sempre lo scorso maggio aveva visto le fiamme gialle acquisire documentazione in Comune a Milano, intende far luce sulla cessione del 29,75% di azioni della società che gestisce gli aeroporti milanesi a F2I e capire come mai, questa l'ipotesi, Gamberale e Maia sapessero quattro mesi prima del bando di gara poi vinto dal fondo per le infrastrutture. Da quando si è saputo le perquisizioni presso Sea sono «presso terzi» e dunque non c'è alcun indagato tra i manager della società. L'inchiesta che ha portato Gamberale e Maia ad essere accusati di turbativa d'asta è nata da una telefonata del 14 luglio dell'anno scorso intercettata nell' ambito di un'indagine della procura di Firenze e trasmessa, assieme ad altri atti, a quella di Milano, nella quale l'amministratore delegato di F2I conversando con Maia aveva parlato della possibile indizione di parte di Palazzo Marino del bando di gara e di un appalto «fatto su misura» per le esigenze del fondo. Si tratta di un dialogo che ha aperto una serie di interrogativi e in base al quale inquirenti e investigatori vogliono accertare se siano state commesse irregolarità nello stesso bando di gara e se c'è stato qualcuno che ha avvertito con largo anticipo i due di un'operazione con cui alla fine F2I si è aggiudicata per 385.000.001 euro (un euro in più rispetto alla base d'asta) una fetta consistente di Sea.


http://milano.corriere.it/milano/no...isizioni-finanza-vendita -2111698801623.shtml
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La Sea in Borsa entro fine anno - All’asta il 70% della Serravalle
Accordo Comune-Provincia sulla dismissione delle partecipate. È tramontato lo scambio di quote. Palazzo Marino ha intenzione di mantenere il controllo della società aeroportuale
di ORIANA LISO


La decisione è (ri)presa. E cambia lo scenario della vicenda Sea-Serravalle. Niente scambio di quote tra Comune e Provincia, ma una vendita con bando internazionale di tutte le azioni detenute dai due enti in Serravalle e nello stesso tempo - quindi entro fine anno - quotazione in Borsa di Sea, con un numero di azioni che però lascerebbe la maggioranza relativa nelle mani di Palazzo Marino. Il ricorso al Tar contro lo scambio azionario, presentato un mese fa dal fondo F2i, ha fatto ripensare a Comune e Provincia la strategia da seguire: così ieri, dopo alcuni incontri preparatori e dopo molte analisi legali e finanziarie della situazione, il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente della Provincia Guido Podestà hanno annunciato le mosse che verranno fatte già nel giro di pochi giorni, visto che per Piazza Affari c’è solo una possibilità - la finestra di novembre - e bisogna preparare l’operazione.

«È un accordo molto importante che vuole valorizzare le quote di Sea e Serravalle delle istituzioni, che guarda all’interesse dei cittadini anche nell’ottica della città metropolitana, sono convinto che sarà un successo»: così il sindaco ha presentato l’intesa, spiegando anche cosa ha fatto decidere per lo sbarco in Piazza Affari - già comunicato alla Consob, ha assicurato
l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci - finora giudicato non conveniente. «Fino a luglio la quotazione avrebbe determinato la diminuzione del valore di Sea ma ora, grazie alle scelte del governo e alle politiche antispread dell’Unione Europea, la Borsa si è rivitalizzata», ha aggiunto Pisapia, auspicando una riunione di tutti i capigruppo di Provincia e Comune, a breve, per discuterne assieme.

La quota di azioni che andrà sul mercato dipende da cosa farà la Provincia: seguire Milano nell’offerta al pubblico, portando la sua dote del 14,5 per cento di azioni, o restarne fuori. Il quantitativo minimo necessario per l’operazione è del 25 per cento: Palazzo Marino ha il 54,8 per cento, F2i ha il 29,75, quindi potrebbe essere necessario un aumento di capitale oltre alla cessione delle azioni esistenti. È la legge stessa, ha poi spiegato il dg Davide Corritore, a stabilire che chiunque superi il 30 per cento è tenuto a lanciare un’Opa sull’intero capitale della società. Una quota di azioni verrà riservata ai residenti delle province di Milano e Varese e ai lavoratori Sea. Se questa operazione dovrebbe portare nelle casse del Comune circa 350 milioni, arriva a 800 milioni il valore della questione parallela, quella di Serravalle, visto che la Provincia venderà entro il 31 dicembre, in un bando congiunto con il 18,6 per cento di Palazzo Marino, l’intero suo capitale, ovvero il 52,9 per cento di azioni della cassaforte Asam.

Clima di festa insomma, quello di ieri (quasi a esorcizzare l’inchiesta della Procura sulla prima vendita di azioni Sea), tra un Tabacci che assicurava che «per me è una giornata da champagne» e Podestà che si lanciava in dichiarazioni forti («Io e Pisapia siamo ormai una coppia di fatto»). Di certo la decisione di andare in Borsa trova il favore dei sindacati - «grande soddisfazione per la scelta migliore» arrivare da Onorio Rosati della Camera del Lavoro - e del Pd. Critico Carlo Masseroli, capogruppo Pdl: «La scelta su Serravalle è positiva, ma su Sea a perderci sono comunque i milanesi: se lo scopo è incassare per investire, la Borsa non è una roulette russa».

(08 settembre 2012)
http://milano.repubblica.it/cronaca...anno_allasta_il_70_della_serravalle-42137250/


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Un Linate più «leggero» atterra a Cernobbio


Il Workshop Ambrosetti di Cernobbio, che inizia oggi, non è solo un luogo di incontri, di passi perduti, di vanità in cerca di flash: è anche un posto dove qualche nuova idea può essere accolta con visibilità. Così la Sea, come in passato, ha scelto Villa d'Este per presentare (domenica mattina) uno studio aeroportuale, firmato proprio da Ambrosetti. Questa volta si tratta di fondare le linee per un ridimensionamento di Linate, scalo che oggi è quasi sfuggito di mano facendo crescere, a dispetto di Malpensa, i grandi hub europei con i quali è collegato. Il calo dei passeggeri a Malpensa può mettere in discussione il sistema di collegamenti: oggi il treno Malpensa Express effettua 130 corse al giorno. Qualcuno teme che possano diventare troppe.

http://www.ilgiornale.it/news/economia/linate-pi-leggero-atterra-cernobbio-835350.html
 
Dove troviamo maggiori dettagli su questo studio dell'Ambrosetti per SEA?
 
Dove troviamo maggiori dettagli su questo studio dell'Ambrosetti per SEA?

Ambrosetti già aveva fatto uno studio simile 3/4 anni fa.
Io non mi aspetto nulla di nuovo da questo (da anni si parla di limitare Linate con fior fiore di studi a dimostrare l'ovvio).

Mi aspetto piuttosto che ora anziché parlare si agisca.
 
Se vuoi qui c'è il "vecchio" studio del 2008

Dove già si parlava di problema MXP/LIN e già si suggeriva una limitazione del city airport a 3/5 milioni di pax.
Quello che manca è il fare. Speriamo che chi deve fare (dalla politica alla SEA) non tergiversi oltre, altrimenti è l'ennesimo studio a dimostrare l'ovvio.
 
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