Thread Aeroporti di Linate & Malpensa dal 1 dicembre


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Che vendessero tutto: tagliare i collegamenti con la politica può fare solo bene a SEA che inizierebbe finalmente ad essere gestita in regime di mercato.

È un'azienda che comunque macina utili, nonostante la politica. E quand'anche venduta, dalla politica continuerebbe a dipendere, IMHO
 
Cesare, tendenzialmente sarei d'accordo con te, considera però che F2i, pur essendo un fondo di investimento con una ottica di medio-lungo termine, così come oggi investe in SEA, un domani potrebbe decidere di uscirne, magari con una di quelle operazioni di sistema che qualcuno ama tanto (è sufficiente guardare ai principali sottoscrittori). Sono sicuro che in tal caso la tua posizione cambierebbe.
 
Cesare, tendenzialmente sarei d'accordo con te, considera però che F2i, pur essendo un fondo di investimento con una ottica di medio-lungo termine, così come oggi investe in SEA, un domani potrebbe decidere di uscirne, magari con una di quelle operazioni di sistema che qualcuno ama tanto (è sufficiente guardare ai principali sottoscrittori). Sono sicuro che in tal caso la tua posizione cambierebbe.

Spero bene che in un caso del genere la società rimarrebbe comunque privata e non verrebbe rinazionalizzata. Comunque cominciamo a venderla e poi vediamo...
 
Sicuramente in parte dipenderebbe ma penso molto meno di adesso che i politici hanno il controllo diretto.

Dipende da cosa ti aspetti che cambi. Non sarà il privato a cambiare i bilaterali, e nemmeno la cannibalizzazione di LIN. Sulle tariffe FCO insegna, rimane come unica nota che gli utili se li cucca il privato e non la collettività. A scapito degli investimenti che, salvo miracoli, il privato si farà finanziare dal pubblico come sempre. Chiariamoci, non sono contro la privatizzazione, ma da noi questo significa solo trasferire gli utili e non le spese purtroppo.
 
Trovo semplicemente devastante il fatto che la capitale economica italiana, debba vendere gli aeroporti per pagare le spese correnti.
 
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2012-02-07/apre-dossier-aeroporti-064232.shtml?uuid=AaSvX9nE

Il Governo si occuperà a breve di una razionalizzazione degli aeroporti. È quanto fa sapere il ministro Corrado Passera dal palco della Mobility conference. «[U]Entro breve - dice il ministro – dovremo dare una risposta alla numerosità non pensata degli aeroporti. Il singolo aeroporto non va valutato in quanto tale ma nel quadro di sistema di quella zona. Anche la Lombardia non può dire di essere al meglio delle sue possibilità[/U]. Bisogna – aggiunge Passera – definire le priorità: nei lunghi elenchi di infrastrutture, ognuno ha detto la sua e ci ha messo il suo pezzo. È necessario introdurre rigore».
Il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, ha appreso sul Sole 24 Ore di domenica che il Dpcm che sblocca il contratto di programma Sea e il piano di investimenti da 1,5 miliardi per Malpensa e Linate è alla firma di Mario Monti. «Io – si affretta a precisare Bonomi – sono come san Tommaso: finché non tocco non credo. Un anno fa, proprio qui alla Mobility conference, avevo avanzato due richieste al Governo: 1) autorizzare Singapore Airlines a proseguire il volo da Malpensa verso New York; 2) dare certezza al nostro piano di investimenti attraverso l'approvazione del contratto di programma. La questione di Singapore Airlines non si è risolta e, ancora oggi, la compagnia non può effettuare il volo per New York. Il contratto di programma – sostiene Bonomi – ha completato l'iter autorizzativo lo scorso 23 settembre. Da allora siamo in attesa di sole tre firme (da parte dei ministri dell'Economia, dei Trasporti e del presidente del Consiglio, ndr) per chiudere la pratica. A oggi, lunedì 6 febbraio (ieri, ndr), queste firme ancora non ci sono».
Sul tema dell'affollamento aeroportuale in Pianura Padana, con uno scalo ogni 50 chilometri (Malpensa, Linate, Bergamo-Orio al Serio, Brescia-Montichiari, Verona), interviene Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia: «La Lombardia è prontissima ad affrontare l'argomento – assicura il governatore – già dal 2007 giace sulla scrivania del governo un documento con la firma dei governatori delle Regioni del Nord, in cui ci dichiariamo disponibili a discuterne. È vero che c'è un eccesso di aeroporti da razionalizzare e sistemare; per la Lombardia non basta la Regione, ma una proposta sulla razionalizzazione ce l'abbiamo. Malpensa invece va sostenuta da una politica nazionale che ci creda; per questo abbiamo chiesto di concedere i diritti ai numerosi vettori internazionali che li stanno chiedendo».
A proposito di Malpensa, c'è da segnalare una novità che riguarda la compagnia araba Emirates: dal prossimo 1° giugno la compagnia con base a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, attiverà un terzo volo giornaliero dallo scalo lombardo, portando a 49 il numero di voli settimanali tra Malpensa e Dubai.
 
A proposito di Malpensa, c'è da segnalare una novità che riguarda la compagnia araba Emirates: dal prossimo 1° giugno la compagnia con base a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, attiverà un terzo volo giornaliero dallo scalo lombardo, portando a 49 il numero di voli settimanali tra Malpensa e Dubai.

Mmmmmhhhh... qualcosa non mi torna...
49/7 = 7

Magari Italia-Dubai
 
Sul tema dell'affollamento aeroportuale in Pianura Padana, con uno scalo ogni 50 chilometri (Malpensa, Linate, Bergamo-Orio al Serio, Brescia-Montichiari, Verona), interviene Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia: «La Lombardia è prontissima ad affrontare l'argomento – assicura il governatore – già dal 2007 giace sulla scrivania del governo un documento con la firma dei governatori delle Regioni del Nord, in cui ci dichiariamo disponibili a discuterne. È vero che c'è un eccesso di aeroporti da razionalizzare e sistemare; per la Lombardia non basta la Regione, ma una proposta sulla razionalizzazione ce l'abbiamo.

E allora sentiamola!
Dove sta?
 
Non e' mai impossibile fare peggio. Due piste indipendenti da 2500 e 2000 metri a LIN sarebbe peggio.




Leggendo tutta questa storia mi viene un dubbio ridicolo. Non e' che stanno tenedo artificialmente bassa la valorizzazione di SEA per farla risalire razionalizzando gli apt Lombardi dopo che il fondo Gamberale l'avra' scalata? Dentro ci sono i soliti noti e fior di boiardi con pedigree http://www.f2isgr.it/f2isgr/fondo/investitori/index.html
Preciso che e' un invenzione mia tanto per passare il tempo.
 
Non vi fate illusioni la razionalizzazione che hanno in mente per gli aeroporti lombardi è: LIN city airport, MXP lungo raggio e internazionali, BGY low cost. Ovvero tutto come adesso. L'unico aeroporto che potrebbe essere chiuso è Montichiari e sarebbe una scelta a costo zero visto che non ospita piu' voli pax. Ovvero danno un contentino di facciata e poi tutto cambi perchè nulla cambi...
 
Quanto sopra con LIN ridotto e molto caro non sarebbe male. Basta un piccolo ritocco.
 
Quanto alla possibilità di ridurre LIN, bisogna tenere ben presente l'art. 19 del Regolamento Europeo del trasporto aereo 1008/2008:

Articolo 19
Distribuzione del traffico tra aeroporti e esercizio dei diritti di traffico
1. L’esercizio dei diritti di traffico è soggetto alle norme operative pubblicate vigenti a livello comunitario, nazionale, regionale o locale in materia di sicurezza (safety e security), tutela dell’ambiente e assegnazione delle bande orarie.
2. Uno Stato membro può, previa consultazione delle parti interessate compresi i vettori aerei e gli aeroporti coinvolti, regolamentare, senza discriminazioni tra le destinazioni all’interno della Comunità oppure basate sulla nazionalità o sull’identità del vettore aereo, la distribuzione del traffico aereo tra aeroporti che rispettano le seguenti condizioni:
a) servono la stessa città o la stessa conurbazione;
b) sono serviti da adeguate infrastrutture di trasporto che offrano per quanto possibile un collegamento diretto, che renda possibile giungere all’aeroporto in meno di novanta minuti anche, eventualmente, su base transfrontaliera;
c) sono collegati l’uno all’altro e alla città o alla conurbazione che devono servire da servizi di trasporto pubblico frequenti, affidabili ed efficienti; e
d) offrono ai vettori aerei i servizi necessari e non ne pregiudicano indebitamente le opportunità commerciali.
Ogni decisione di regolare la distribuzione del traffico aereo tra gli aeroporti coinvolti rispetta i principi di proporzionalità e trasparenza ed è basata su criteri oggettivi.
3. Lo Stato membro interessato informa la Commissione della sua intenzione di regolare la distribuzione del traffico aereo ovvero di modificare le disposizioni esistenti in materia di distribuzione del traffico.
La Commissione esamina l’applicazione dei paragrafi 1 e 2 del presente articolo e, entro sei mesi dal ricevimento delle informazioni da parte dello Stato membro e secondo la procedura di cui all’articolo 25, paragrafo 2, decide se lo Stato membro può applicare le misure.
La Commissione pubblica la propria decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e le misure non sono applicate prima della pubblicazione dell’approvazione da parte della Commissione.
4. Con riferimento alle norme in materia di distribuzione del traffico esistenti al momento dell’entrata in vigore del presente regolamento, la Commissione esamina, su richiesta di uno Stato membro o di propria iniziativa, l’applicazione dei paragrafi 1 e 2 e decide secondo la procedura di cui all’articolo 25, paragrafo 2, se lo Stato membro può continuare ad applicare la misura in questione.

Ho evidenziato le parti rilevanti. In parole povere:

-deve essere garantito lo stesso numero di connessioni verso qualsiasi località all'interno della UE. Se si limitano a 2 i voli al giorno per Fuerteventura, dovranno essere 2 anche i voli per FCO.

-le autorità italiane non possono legiferare in materia di redistribuzione tra sistemi aeroportuali: possono solo PROPORRE alla Commissione un determinato progetto, ma spetterà alla Commissione DECIDERE. E questo vale sia per decreti nuovi, sia per una eventuale modifica del Bersani bis.

-il Bersani bis è palesemente in conflitto con il Regolamento Europeo e qualsiasi stato UE e la stessa Commissione, possono senza problemi farlo abrogare.

Sarebbe il caso che questo articolo fosse tenuto in debita considerazione ogni volta che si parla di ridurre LIN, perchè è piuttosto evidente che non è affatto semplice e soprattutto, che una modifica del BB o un nuovo decreto, dovranno avere il placet di Bruxelles.
E magari rendersi conto che l'interpretazione molto "larga" data al BB, è forse l'unico modo per tenere parzialmente sotto controllo la situazione, evitando che un qualche ricorso in sede UE faccia saltare tutto.
Per come la vedo io, o si trova la forza di chiudere LIN, o quest'ultimo continuerà lentamente a crescere.


 
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