Starbucks a MXP e FCO?
- Autore Discussione DavidFLR
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La libera concorrenza c'è già, che ci sia Starbucks o meno resterà.
Il problema qua é se si vuole "proteggere" l'immagine dei prodotti del nostro paese o perderla.
in HUB aeroportuali passano milioni di pax e guarda caso Io ho trovato varie situazioni di tipo curinario...Qui stiamo parlando di offrire una delle tante opportunita' ai passeggeri nei nostri aeroporti oppure chiudiamo tutto e offriamo solo Vino e Matriciane!!
non credo che SB abbasserà i prezzi dei caffè in concorrenza con quelli anche se pur alti dei bar degli aeroporti italiani. Un espresso da SB te lo fanno pagare 4euro un assurdità, per non parlare del cappuccino acquoso ustionante a 5euro.
Ma che londinesi frequenti?
Credimi, anche i chavs che bazzicano tra Outer Dock e Mudchute Park a Millwall sanno che il vero caffe' italiano e' l' espresso 
OK, vino , matriciane, firentine, arancini, bigoli in salsa, pasta e fagioli, sopressate, casueola, pasta al pesto, canederli, fonduta, fritture miste, coda a vaccinara, olive ascolane, purceddu, crudo e insaccati vari... e mille altre cose ( scusate se ho dimenticato un migliaio di piatti tipicci fra comunali e privinicaili)
ma questi cosa vengono a fare in ITALIA?
Forse a FCO e MXP qualche cliente lo possono anche trovare tipo Mc Donalds nelle principali cità turistiche...
provino a venire a Venezia, Verona, Firenze, Pisa, Catania, Palermo, Torino, Bologna; Bari.... ( elscludo apriori Napoli)
Ma vaa...
Daiiii
Il caffè è una cosa sacra!!!!
ben venga Starbuck in Italia, anche se per conto mio un cappuccino con creme varie a 5 euro se lo bevono loro (e molti connazionali faranno lo stesso ragionamento).
Tornando da San Marino sulla super strada il primo ristorante che si trova é uno di Sushi. La cosa a me dà fastidio.
In aeroporto mi piacerebbe vedere marchi non necessariamente Italiani ma che danno un'immagine dell'Italia.
Dipende dai punti di vista. Per me, e' negativo. Un po' come i tanti individui italiani che vanno all' estero e che, di principio, non si azzarderebbero mai di provare la cucina locale perche' le tagliatelle di nonna Clara non le fanno a Billund. Anche quello e' provincialismo e quasi opposizione al diverso.
Si, però a non tutti piace a' tazzulella.
Preferisco il caffè lungo o il caffè turco.
Più opportunità ci sono, meglio è. Poi sarà il mercato a decidere.
che nesso c'è fra il cappucio, il caffe' e i risto Japan?
I risto JPN ti propongono il prodotto made in JPN.
ST ti propone un prodotto che no è ITALIANO, esattamente come pizza hut e papa jhons pizza...
simili ma no uguali
come Mc Donalds' humburger per tutti
prova ad andare ad un barbecue del 4 luglio e dimmi se i panini sono uguali a quelli di MC...
Allora a me dovrebbe dar fastidio il fatto che a 200 metri da casa mia ci sia Carlo's Restaurant? In effetti (e senza ironia), un locale che serva un buon carvery sarebbe molto piu' adatto.
@ SKYSURF Più opportunità ci sono, meglio è. Poi sarà il mercato a decidere.[/QUOTE]
pienamente d'accordo sul mercato.
Ma quello che mi rode è che la gente in giro per il mondo creda che ST sia la massima espressione del caffè all' italiana!!!
poi anche a me in mancanza di altro mi bevo l'american coffee...
pienamente d'accordo sul mercato.
Ma quello che mi rode è che la gente in giro per il mondo creda che ST sia la massima espressione del caffè all' italiana!!!
poi anche a me in mancanza di altro mi bevo l'american coffee...
Penso che nessuno si beva il fatto che Starbucks sia la massima espressione del caffè all'italiana... propone solo un ventaglio complementare di prodotti a base di caffè (e non) e dolci/snacks che solitamente non sono venduti da altri bar in Italia.
Ma che londinesi frequenti?
Eee...certo non frequento i salottini dei reali, ma mi tengo alla larga dai chavs!
Comunque la mia era più una battuta, insomma, credo che sia un problema soprattutto nostro, come diceva qualcuno prima, quasi paura ad aprirsi a nuove cose...provincialismo culinario lo definirei!
Mah... secondo me, comunque, il suo appeal l'avrebbe senza dubbio. Bene o male siamo un paese esterofilo, la gente quando va all'estero non aspetta altro che andare a bersi un gustoso e pesantissimo Frappuccino e pagarlo quel che deve; sarebbe, dopo tutto, da considerarsi come l'atterraggio, esattamente un anno fa, di Abercrombie and Fitch qui in Italia o che ne so, come l'arrivo di Laduree qui a Milano. Forse non vedremmo uno starbucks ogni due metri come a Londra ma aprirne alcuni in punti strategici e di grande passaggio potrebbe non essere una cattiva idea.
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