Mi sembra che non sia stato ancora postato. Buona lettura:
Voli low cost, se li prenoti online il prezzo aumenta con un clic
La cifra annunciata in partenza si arricchisce, schermata dopo schermata, di altre voci, fra tasse, spese di gestione e commissioni. E alla fine l’amara sorpresa: il biglietto risulta molto più salato. Lo dimostra un'inchiesta del Salvagente
TABELLA
Voli low cost, prezzi a confronto
Passaggio dopo passaggio, clic dopo clic, il prezzo aumenta. E all’utente non resta che dire “bye bye” al risparmio promesso sulla prima schermata. È quello che succede quando si sceglie un’agenzia on line per prenotare un volo low cost. Ma le brutte sorprese le riservano anche alcune compagnie aree che promettono tariffe stracciate.
Il prezzo di partenza cresce, man mano che l’utente riempie i campi, tra spese di gestione, costi per il bagaglio, commissioni per la carta di credito. Di quanto? Anche fino al 57% come dimostra l’indagine del Salvagente pubblicata nel numero in edicola dal prossimo giovedì 5 maggio. L’indagine è stata condotta provando e riprovando a prenotare un biglietto di andata e ritorno sulla tratta Roma-Palermo (quattro persone: 2 adulti, una bimba e un bebè, due bagagli e nessuna assicurazione) attraverso quattro agenzie on line, eDreams, Opodo, Volagratis e Expedia, e andando direttamente a interrogare i siti della Ryanair e di Easyjet.
Resa dei conti
Le sorprese, amare, non mancano così come i precedenti. Il 7 marzo scorso l’Antitrust ha sanzionato Expedia, eDreams e Opodo per complessivi 415mila per pratiche commerciali scorrette. Il motivo? A offerte vantaggiose corrispondeva un prezzo finale molto più alto. L’Authority ha accertato che per tutte le società “solo nella fase finale di prenotazione il consumatore trovava un’informativa completa sul prezzo globale effettivo dei servizi intermediati, di entità sensibilmente superiore a quello pubblicizzato in home page”.
In effetti basta scorgere la tabella per capire come la tariffa di partenza sia solo un prezzo civetta. Nel caso di eDreams il prezzo finale, anche se resta tra i più convenienti della rilevazione, aumenta fino al 57%. Il conto finale di Ryanair lievita fino al 33% complice anche una neo tassa sulle cancellazioni e i ritardi dei voli che la compagnia low cost per antonomasia ha inserito in febbraio. In pratica la Delay-cancel levy, 7,20 euro a tratta nel nostro caso, è un costo addebitato all’utente per far fronte alle sanzioni che, in caso di cancellazioni o ritardi, vengono inflitte dalle autorità di controllo al vettore. Un vero e proprio paradosso.
Spese di gestione
I costi di gestione sono una voce di spesa importante. Li prevedono tutte le agenzie on line e rappresentano la remunerazione per il servizio offerto. Nel caso della famiglia in partenza per Palermo toccano il picco massimo dei 96,4 euro nel caso di Volagratis. Ma oltre al “peso”, queste spese si scoprono, clic dopo clic, molto dopo aver selezionato in home page la tariffa di base più conveniente. Nel caso di Opodo appaiono solo nella schermata finale (51 euro), su eDreams bisogna compiere tre passaggi prima scoprire la “quota di gestione”, mentre su Expedia e Volagratis al secondo passaggio vengono già contabilizzate.
Carte di credito e commissioni
Il conto finale si gonfia poi se si decide di imbarcare due bagagli e di pagare con la carta di credito Visa. Nel primo caso, per le agenzie on line va specificato che i costi per le valigie vengono soltanto addebitati per conto delle compagnie aeree. Più articolato il discorso per le carte di credito. Come ha specificato la stessa Visa Italia, le commissioni sono richieste dalle compagnie aeree e non dal circuito di pagamento. Un piccolo margine è inoltre trattenuto da alcune agenzie per coprire i costi amministrativi. In alcuni casi il costo della commissione richiesta dai vettori low cost è esorbitante e appare sempre all’ultima schermata: addirittura 48 euro il costo che richiesto su Expedia, 38 euro su eDreams e 36 euro direttamente dalla Ryanair.
“L’assicurazione? Cambieremo”
Insomma, non tutto è oro quello che luccica. Ma non finisce qui. Resta da capire il capitolo delle assicurazioni, presentate come “facoltative” ma che nascondono più di un’insidia. Sul sito Volagratis la copertura Schiacciapensieri, che prevede il rimborso del biglietto in caso l’utente non possa più partire, con una sorta di “silenzio-assenso”, è selezionata automaticamente dal sistema. Il costo che ci viene addebitato, se non siamo lesti a de-selezionare l’opzione, è di 27,70 euro.
Eppure il regolamento europeo 1008 del 2008 è chiaro: l’accettazione “dei supplementi di prezzo opzionali” deve “avvenire sulla base di un esplicito consenso dell’interessato”. Per questa motivazione, su ricorso di Ryanair, nel marzo scorso Opodo è stata multata per la polizza “Opodo all inclusive” perché “proposta attraverso un meccanismo di silenzio-assenso”. Abbiamo chiesto spiegazioni a Volagratis: “Il nostro sito è stato sottoposto, come quello dei competitor, all’attenzione dell’Authority e non è stato oggetto di alcun provvedimento sanzionatorio, non abbiamo quindi ragione di pensare che le soluzioni adottate sul nostro sito possano essere considerate scorrette”. Tuttavia, promettono, “nell’ottica di un sempre miglior servizio al cliente, stiamo valutando nuove soluzioni”.
Aziende in difesa
Singolare anche il caso di Ryanair. All’atto di inserire il nominativo per la prenotazione, il sito esorta: “Acquista l’assicurazione viaggio”. Ma non c’è un tasto dedicato alla rinuncia. Tutt’altro: un menù a tendina invita a “Selezionare un paese di residenza” e solo una volta dentro si scopre che si può selezionare “Assicurazione di viaggio non richiesta”.
Ma le bizzarrie non finiscono qui. Su eDreams, prenotando in due giorni diversi, lo stesso biglietto con lo stesso vettore low cost, i costi variano. Nel primo caso la quota di gestione è di 10,50 euro a passeggero per tratta con una commissione per la Visa di 38 euro. Ripetendo a distanza di un giorno la prenotazione, la quota di gestione si abbassa a 8 euro mentre la commissione Visa schizza a 58 euro. “Posto che un errore tecnico può sempre esistere”, rispondono dalla società al Salvagente, “la commissione per la carta di credito viene stabilita direttamente dalla compagnia low cost, e questa può variare anche frequentemente. Noi tratteniamo solo due euro per coprire i costi amministrativi”.
(4 Maggio 2011)
http://canali.kataweb.it/kataweb-co...ine-il-prezzo-aumenta-con-un-clic/?ref=HRSN-1
Voli low cost, se li prenoti online il prezzo aumenta con un clic
La cifra annunciata in partenza si arricchisce, schermata dopo schermata, di altre voci, fra tasse, spese di gestione e commissioni. E alla fine l’amara sorpresa: il biglietto risulta molto più salato. Lo dimostra un'inchiesta del Salvagente
TABELLA
Voli low cost, prezzi a confronto
Passaggio dopo passaggio, clic dopo clic, il prezzo aumenta. E all’utente non resta che dire “bye bye” al risparmio promesso sulla prima schermata. È quello che succede quando si sceglie un’agenzia on line per prenotare un volo low cost. Ma le brutte sorprese le riservano anche alcune compagnie aree che promettono tariffe stracciate.
Il prezzo di partenza cresce, man mano che l’utente riempie i campi, tra spese di gestione, costi per il bagaglio, commissioni per la carta di credito. Di quanto? Anche fino al 57% come dimostra l’indagine del Salvagente pubblicata nel numero in edicola dal prossimo giovedì 5 maggio. L’indagine è stata condotta provando e riprovando a prenotare un biglietto di andata e ritorno sulla tratta Roma-Palermo (quattro persone: 2 adulti, una bimba e un bebè, due bagagli e nessuna assicurazione) attraverso quattro agenzie on line, eDreams, Opodo, Volagratis e Expedia, e andando direttamente a interrogare i siti della Ryanair e di Easyjet.
Resa dei conti
Le sorprese, amare, non mancano così come i precedenti. Il 7 marzo scorso l’Antitrust ha sanzionato Expedia, eDreams e Opodo per complessivi 415mila per pratiche commerciali scorrette. Il motivo? A offerte vantaggiose corrispondeva un prezzo finale molto più alto. L’Authority ha accertato che per tutte le società “solo nella fase finale di prenotazione il consumatore trovava un’informativa completa sul prezzo globale effettivo dei servizi intermediati, di entità sensibilmente superiore a quello pubblicizzato in home page”.
In effetti basta scorgere la tabella per capire come la tariffa di partenza sia solo un prezzo civetta. Nel caso di eDreams il prezzo finale, anche se resta tra i più convenienti della rilevazione, aumenta fino al 57%. Il conto finale di Ryanair lievita fino al 33% complice anche una neo tassa sulle cancellazioni e i ritardi dei voli che la compagnia low cost per antonomasia ha inserito in febbraio. In pratica la Delay-cancel levy, 7,20 euro a tratta nel nostro caso, è un costo addebitato all’utente per far fronte alle sanzioni che, in caso di cancellazioni o ritardi, vengono inflitte dalle autorità di controllo al vettore. Un vero e proprio paradosso.
Spese di gestione
I costi di gestione sono una voce di spesa importante. Li prevedono tutte le agenzie on line e rappresentano la remunerazione per il servizio offerto. Nel caso della famiglia in partenza per Palermo toccano il picco massimo dei 96,4 euro nel caso di Volagratis. Ma oltre al “peso”, queste spese si scoprono, clic dopo clic, molto dopo aver selezionato in home page la tariffa di base più conveniente. Nel caso di Opodo appaiono solo nella schermata finale (51 euro), su eDreams bisogna compiere tre passaggi prima scoprire la “quota di gestione”, mentre su Expedia e Volagratis al secondo passaggio vengono già contabilizzate.
Carte di credito e commissioni
Il conto finale si gonfia poi se si decide di imbarcare due bagagli e di pagare con la carta di credito Visa. Nel primo caso, per le agenzie on line va specificato che i costi per le valigie vengono soltanto addebitati per conto delle compagnie aeree. Più articolato il discorso per le carte di credito. Come ha specificato la stessa Visa Italia, le commissioni sono richieste dalle compagnie aeree e non dal circuito di pagamento. Un piccolo margine è inoltre trattenuto da alcune agenzie per coprire i costi amministrativi. In alcuni casi il costo della commissione richiesta dai vettori low cost è esorbitante e appare sempre all’ultima schermata: addirittura 48 euro il costo che richiesto su Expedia, 38 euro su eDreams e 36 euro direttamente dalla Ryanair.
“L’assicurazione? Cambieremo”
Insomma, non tutto è oro quello che luccica. Ma non finisce qui. Resta da capire il capitolo delle assicurazioni, presentate come “facoltative” ma che nascondono più di un’insidia. Sul sito Volagratis la copertura Schiacciapensieri, che prevede il rimborso del biglietto in caso l’utente non possa più partire, con una sorta di “silenzio-assenso”, è selezionata automaticamente dal sistema. Il costo che ci viene addebitato, se non siamo lesti a de-selezionare l’opzione, è di 27,70 euro.
Eppure il regolamento europeo 1008 del 2008 è chiaro: l’accettazione “dei supplementi di prezzo opzionali” deve “avvenire sulla base di un esplicito consenso dell’interessato”. Per questa motivazione, su ricorso di Ryanair, nel marzo scorso Opodo è stata multata per la polizza “Opodo all inclusive” perché “proposta attraverso un meccanismo di silenzio-assenso”. Abbiamo chiesto spiegazioni a Volagratis: “Il nostro sito è stato sottoposto, come quello dei competitor, all’attenzione dell’Authority e non è stato oggetto di alcun provvedimento sanzionatorio, non abbiamo quindi ragione di pensare che le soluzioni adottate sul nostro sito possano essere considerate scorrette”. Tuttavia, promettono, “nell’ottica di un sempre miglior servizio al cliente, stiamo valutando nuove soluzioni”.
Aziende in difesa
Singolare anche il caso di Ryanair. All’atto di inserire il nominativo per la prenotazione, il sito esorta: “Acquista l’assicurazione viaggio”. Ma non c’è un tasto dedicato alla rinuncia. Tutt’altro: un menù a tendina invita a “Selezionare un paese di residenza” e solo una volta dentro si scopre che si può selezionare “Assicurazione di viaggio non richiesta”.
Ma le bizzarrie non finiscono qui. Su eDreams, prenotando in due giorni diversi, lo stesso biglietto con lo stesso vettore low cost, i costi variano. Nel primo caso la quota di gestione è di 10,50 euro a passeggero per tratta con una commissione per la Visa di 38 euro. Ripetendo a distanza di un giorno la prenotazione, la quota di gestione si abbassa a 8 euro mentre la commissione Visa schizza a 58 euro. “Posto che un errore tecnico può sempre esistere”, rispondono dalla società al Salvagente, “la commissione per la carta di credito viene stabilita direttamente dalla compagnia low cost, e questa può variare anche frequentemente. Noi tratteniamo solo due euro per coprire i costi amministrativi”.
(4 Maggio 2011)
http://canali.kataweb.it/kataweb-co...ine-il-prezzo-aumenta-con-un-clic/?ref=HRSN-1