Inchiesta sull’aeroporto di Alghero, indagati Marinaro e Sini
La Sogeaal, società di gestione dell’aeroporto di Alghero, nel mirino della magistratura. Si ipotizza il reato di peculato
di Gianni Olandi
SASSARI. La Sogeaal nel mirino della magistratura. La società di gestione dell’aeroporto Riviera del Corallo è letteralmente accerchiata da guardia di finanza e carabinieri. Gli investigatori stanno indagando nella voragine contabile, passando al setaccio tutta la documentazione e gli accordi commerciali che sono stati siglati negli ultimi anni. C’è però un versante su cui la magistratura avrebbe già acquisito le carte sufficienti: il mancato versamento dei diritti d’imbarco. E così, ipotizzando il reato di peculato, sono stati emessi due avvisi di garanzia.
A ricevere le comunicazioni di garanzia della procura della Repubblica di Sassari sono stati Ignazio Marinaro, 49 anni, avvocato di Alghero, presidente della Sogeaal dal giugno 2004 al mese di febbraio 2008, e Gavino Sini, 48 anni, appena riconfermato alla presidenza della Camera di commercio e presidente della Confcommercio, che è stato al vertice della Sogeaal dal febbraio 2008 al giugno 2009. Secondo quanto emerso dalle indagini del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, nei periodi in cui i due hanno svolto le mansioni di rappresentanti legali della Società di gestione dell’aeroporto di Alghero non avrebbero versato mensilmente le somme relative ai diritti d’imbarco dei passeggeri transitati al Riviera del corallo.
Il sostituto procuratore della Repubblica, Giovanni Porcheddu, titolare dell’inchiesta, ha ipotizzato il reato di peculato, sostenendo che Ignazio Marinaro e Gavino Sini si sarebbero quindi appropriati degli oltre 2 milioni e 300mila euro incassati dalle compagnie aeree e non versandoli alla Tesoreria provinciale dello Stato come previsto dalle leggi.
Gli avvisi di garanzia sono stati notificati ai due ex presidenti con la massima discrezione, per evitare speculazioni sulla loro posizione e collegamenti con le altre, più delicate, inchieste in corso sulla Sogeaal. Dalla documentazione contabile sequestrata qualche tempo fa e passata al setaccio dai finanzieri emergerebbe il mancato versamento mensile delle somme. Un problema che era però stato sottolineato più volte dai consiglieri di amministrazione che in questi anni si sono sempre barcamenati tra i debiti.
I versamenti alla Tesoreria dello Stato sarebbero stati messi in secondo piano nelle scadenze economiche mensili visto che, per le difficoltà finanziarie in cui si è sempre dibattuta la Sogeaal, ad essere privilegati sono stati i dipendenti. Ma i versamenti alla Tesoreria provinciale sarebbero stati comunque fatti, anche se in ritardo, come risulterebbe dai bilanci.
Tra l’altro, il mancato versamento delle somme riscosse dalle compagnie aeree si intreccia con i contrasti con la Ryanair. Il vettore low cost irlandese ha sempre ricevuto in ritardo le somme pattuite nell’accordo con la Regione e quindi ha a sua volta ritardato i versamenti dei diritti d’imbarco.
Un problema tecnico-economico che comunque dovrà essere discusso e spiegato dai due presidenti al magistrato che gli ha inviato gli avvisi di garanzia.
La Nuova Sardegna
CIAO
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