Una Firenze tutta a colori. Una mappa segnata da una meraviglia di gialli, arancioni, rosa, rossi, viola. Che però rivela come il 45 per cento dei cittadini subisca di notte più rumore del consentito. E un sonno nel rumore provoca danni cronici disastrosi, non solo all´udito e alla psiche, ma alla salute in generale, a cominciare dalle cardiopatie. Dice l´Oms che il 3% delle morti europee è provocata dal rumore e che il cuore sta bene sotto i 50 decibel. I colori indicano ognuno un tanto di decibel: giallo sotto i 55, arancione tra i 55 a i 60 e avanti di cinque in cinque decibel. Trattandosi di misura logaritmica, bastano 3 decibel in più per indicare un raddoppio del rumore. Dai colori si vede che quasi la metà dei fiorentini dorme in un fracasso oltre i 55 decibel che è il limite notturno stabilito dalla norma italiana, 65 è quello diurno e il 30% dei fiorentini lo supera.
La cartina a colori dell´intera città è la mappa acustica che il Comune ha fatto in collaborazione con l´Arpat e su indicazione della Regione per ottemperare alla norma europea. L´hanno presentata ieri l´assessore all´ambiente in Palazzo Vecchio, Claudio del Lungo - «Di tutte le città italiane, solo Firenze, Torino, Roma e Genova hanno fatto la mappa», sottolinea -, i tecnici dell´Arpat compreso il direttore generale Sonia Cantoni, il direttore dell´European Acoustics Assiociation Luigi Maffei che avverte come, a parità di decibel, il rumore delle auto sia più dannoso di quello delle voci. Tra pochi giorni la cartina si troverà in rete (
www.arpat.toscana.it) e ognuno potrà trovarci sopra casa sua e il rumore che ci fa. Sono stati misurati i decibel di tutta la città, strada per strada, casa per casa, come mai era stato fatto prima. Sono stati misurati 44 mila edifici secondo modelli matematici creati a partire dal traffico stimato in tutti i segmenti stradali nel raggio di 500 metri.
Peggio di tutti stanno i cittadini del Quartiere 1 (il centro allargato) in cui di notte si superano addirittura i 65 decibel, meglio quelli del 3 (Gavinana) dove in genere si riesce a dormire tra i 50 e i 55 decibel. In mezzo il Quartiere 5 (Novoli) a pari rumore con il 2 (Campo di Marte) e il 4 (Isolotto). A fare la differenza spesso non sono solo auto, moto e motorini, ma la esigua dimensione delle strade, il fatto che spesso le case siano a bordo carreggiata, l´altezza degli edifici, la mancanza di terrazze o alberi che rompono il rumore. Le macchie viola (75 decibel) indicano l´effetto «canyon» in aree dove basta anche una sola macchina a prolungare il rimbombo: per esempio piazza dei Giudici, piazza Santa Maria Soprarno, l´angolo tra piazza Sauro e Borgo San Frediano.
Confrontata con altre città europee della stessa dimensione, Firenze è più rumorosa perché le altre sono più appartate e meno frequentate. Ma a vantaggio di Firenze la cartina mostra una caratteristica assai più sviluppata che altrove: la maggior parte delle case ha un cosiddetto lato quieto dove ci si può salvare dal fracasso, una facciata sui giardini, una corte interna. Tanti più lati quieti quanto più rumorosa è l´altra facciata: nel 78% degli edifici tra i 70 e i 75 decibel e nell´87% di quelli oltre il 75. Il mistero? Lo spiega Del Lungo: «Siccome per essere un lato quieto ci vogliono 20 decibel in meno, è più facile arrivare da 75 a 55 che da 55 a 35». Si riconoscono i cortili quieti, per esempio nella cartina del centro dove si vede bene come l´area pedonale stia in giallo dunque sia tranquilla, dai quadratini gialli in mezzo ai rumorosi rosa e rosso dei palazzi di piazza della Repubblica o di via Martelli. Lati quieti che rischiano, avverte l´Arpat, di sparire nei moderni frazionamenti degli edifici e che invece il nuovo regolamento edilizio cerca di difendere.
(firenze.repubblica.it)
Ma che si son dimenticati di via della Cupola nell'articolo???
