Sciopero Handling a VCE, voli U2 dirottati a TSF


Diritto Costituzionale e' un esame che ho dato tanti anni fa. Già all'epoca pensavo fosse obsoleta e lo pensava anche il mio professore di diritto che era anche membro della corte costituzionale, pensa cosa posso pensarne oggi.

Quindi la tua idea del lavoro qual'è? Io me la son fatta ma quasi sicuramente sbaglio.. Potresti gentilmente esporla?
 
Quindi la tua idea del lavoro qual'è? Io me la son fatta ma quasi sicuramente sbaglio.. Potresti gentilmente esporla?

Michele, la mia idea e' molto diversa da quello che te credi io abbia. Solo che, io la contestualizzo nel momento storico in cui viviamo.
Siete ( io gia' me ne sono andato ) in una paese che non da futuro.
E' inutile continuare a rimanere, lamentandosi di cosa non va.
Se si vuole un futuro fatto di certezze e non di speranze bisogna andarsene.
Quando si cambia si scopre che in altri paesi il livello di competitività del mondo del lavoro e' molto più elevato. Meno garanzie, molta piu' professionalita', e molte più assicurazioni di successo per chi merita.

Protestare, scioperare, indignarsi non serve a nulla. L'obiettivo e dare da magiare alla propria famiglia al meglio. Il resto e' utopia.
 
Michele, la mia idea e' molto diversa da quello che te credi io abbia. Solo che, io la contestualizzo nel momento storico in cui viviamo.
Siete ( io gia' me ne sono andato ) in una paese che non da futuro.
E' inutile continuare a rimanere, lamentandosi di cosa non va.
Se si vuole un futuro fatto di certezze e non di speranze bisogna andarsene.
Quando si cambia si scopre che in altri paesi il livello di competitività del mondo del lavoro e' molto più elevato. Meno garanzie, molta piu' professionalita', e molte più assicurazioni di successo per chi merita.

Protestare, scioperare, indignarsi non serve a nulla. L'obiettivo e dare da magiare alla propria famiglia al meglio. Il resto e' utopia.

Bravo, così mi piaci. Quoto anche gli spazi. Purtroppo ci sono situazioni in cui anche volendo non puoi andartene. Ti parlo personalmente, nel mio piccolo, posso mettercela tutta e dare il 150% ma non sempre ciò significa successo.
Se siamo in un "paese" come questo la colpa è si di alcuni lavoratori-sindacalisti-politici-fancazzisti, ma anche di chi dovrebbe creare lavoro e dare speranze ma invece se ne frega. Come definiresti un'azienda che assume a termine solo apprendisti e quando arriva il momento del cambio contratto ti licenzia sostituendoti con altri apprendisti? Puoi esser bravo, serio e onesto quanto vuoi ma il sistema in questo paesello funziona così. Hai fatto bene ad andartene, è uno dei miei sogni, ma purtroppo non sempre è realizzabile.
 
Lo metterò in memoria.
E' proprio perché invece vorrei che si capisse di più che non va bene questa forma di protesta.
Scioperando le persone che subiscono il disservizio non capiscono e non capiranno mai le motivazione ma vedranno solamente il disservizio subito.

Prova a pensare invece se si riuscisse ad informare correttamente l'opinione pubblica che se "sei disposto a viaggiare in una cappelliera" pur di pagare poco un servizio, d'altra parte ci sono situazioni lavorative intollerabili generate da questa mentalità, e questo e' solo uno degli esempi.

Credo sarebbe più costruttivo.

Bravo, così mi piaci. Quoto anche gli spazi. Purtroppo ci sono situazioni in cui anche volendo non puoi andartene. Ti parlo personalmente, nel mio piccolo, posso mettercela tutta e dare il 150% ma non sempre ciò significa successo.
Se siamo in un "paese" come questo la colpa è si di alcuni lavoratori-sindacalisti-politici-fancazzisti, ma anche di chi dovrebbe creare lavoro e dare speranze ma invece se ne frega. Come definiresti un'azienda che assume a termine solo apprendisti e quando arriva il momento del cambio contratto ti licenzia sostituendoti con altri apprendisti? Puoi esser bravo, serio e onesto quanto vuoi ma il sistema in questo paesello funziona così. Hai fatto bene ad andartene, è uno dei miei sogni, ma purtroppo non sempre è realizzabile.

Il problema oltre al veterosindacalismo, sono delle normative sul lavoro che sono ridicole. Cerco di spiegarti meglio, con le realtà con cui vivo a contatto da quasi 15 anni.
Le aziende, preferiscono esternalizzare, piuttosto che assumere. Il mio settore è pieno di PI che non fanno altro che prendere lavoro in quanto conviene più pagare una fattura (anche molto più cara) che avere il dipendente in casa. Ti spiego i motivi:
1) Se assumi qualcuno, se le cose vanno male non è così facile licenziare, quindi nel dubbio, non assumono
2)Il livello di professionalità è mediamente basso, e molta gente pretende di saper fare un lavro ed essere pagata, ma in realtà non ne è in grado, mentre il "professionista" sa che se produce bene e puntualmente, viene pagato, altrimenti no.
3) Il cuneo fiscale, sproporzionato
4) La concorrenza, spesso e volentieri in questo periodo aziende vendono sotto costo per cercare liquidità prima di fare il botto. Ciò porta a chi vuole lavorare con margini adeguati a pagare dipendenti e fornitori, ad essere fuori mercato, con conseguente perdita di ordini, e di posti di lavoro.

Le alternative per molti non ci sono, non perché i datori di lavoro sono cattivi (ce ne sono anche, come ci sono i dipen fancazzisti denti), ma perché il sistema è ingessato.
Se ci fosse maggior possibilità di licenziare, e di conseguenza fosse meno rischioso assumere, ci sarebbe si molta più competitività, i meritori troverebbero molte più porte aperte. Sicuramente il cattivo lavoratore si troverebbe a casa in pochissimo tempo, ma il mondo del lavoro non è beneficenza. Chi è adeguato sopravvive, chi non lo è soccombe. Ovvio che un sistema dove valgono i diritti di posizione al posto del merito, primo o poi implode, e noi al momento siamo molto vicini a quel momento.

Per quanto riguarda il caso specifico, mi chiedo dove siano i paladini della "concorrenza a tutti i costi" che porta benefici al consumatore? Spesso si è consumatori in un ambito e vittime nel proprio lavoro. Credo sia una situazione che tutti coloro che vivono nel privato stanno loro malgrado subendo. Ha senso gioire quando una concorrenza imposta e troppo spinta, distrugge posti di lavoro? Magari il singolo risparmia 10€ su un biglietto aereo, ma la collettività paga la perdita di X posti di lavoro, costi che per i primi anni andranno comunque peseranno su tutti, tramite CIGS etc, e verranno pagati anche da chi non usufruisce del volo a 19,90 per un weekend inutile in un posto altrettanto inutile.
 
Il problema oltre al veterosindacalismo, sono delle normative sul lavoro che sono ridicole. Cerco di spiegarti meglio, con le realtà con cui vivo a contatto da quasi 15 anni.
Le aziende, preferiscono esternalizzare, piuttosto che assumere. Il mio settore è pieno di PI che non fanno altro che prendere lavoro in quanto conviene più pagare una fattura (anche molto più cara) che avere il dipendente in casa. Ti spiego i motivi:
1) Se assumi qualcuno, se le cose vanno male non è così facile licenziare, quindi nel dubbio, non assumono
2)Il livello di professionalità è mediamente basso, e molta gente pretende di saper fare un lavro ed essere pagata, ma in realtà non ne è in grado, mentre il "professionista" sa che se produce bene e puntualmente, viene pagato, altrimenti no.
3) Il cuneo fiscale, sproporzionato
4) La concorrenza, spesso e volentieri in questo periodo aziende vendono sotto costo per cercare liquidità prima di fare il botto. Ciò porta a chi vuole lavorare con margini adeguati a pagare dipendenti e fornitori, ad essere fuori mercato, con conseguente perdita di ordini, e di posti di lavoro.

Le alternative per molti non ci sono, non perché i datori di lavoro sono cattivi (ce ne sono anche, come ci sono i dipen fancazzisti denti), ma perché il sistema è ingessato.
Se ci fosse maggior possibilità di licenziare, e di conseguenza fosse meno rischioso assumere, ci sarebbe si molta più competitività, i meritori troverebbero molte più porte aperte. Sicuramente il cattivo lavoratore si troverebbe a casa in pochissimo tempo, ma il mondo del lavoro non è beneficenza. Chi è adeguato sopravvive, chi non lo è soccombe. Ovvio che un sistema dove valgono i diritti di posizione al posto del merito, primo o poi implode, e noi al momento siamo molto vicini a quel momento.

Per quanto riguarda il caso specifico, mi chiedo dove siano i paladini della "concorrenza a tutti i costi" che porta benefici al consumatore? Spesso si è consumatori in un ambito e vittime nel proprio lavoro. Credo sia una situazione che tutti coloro che vivono nel privato stanno loro malgrado subendo. Ha senso gioire quando una concorrenza imposta e troppo spinta, distrugge posti di lavoro? Magari il singolo risparmia 10€ su un biglietto aereo, ma la collettività paga la perdita di X posti di lavoro, costi che per i primi anni andranno comunque peseranno su tutti, tramite CIGS etc, e verranno pagati anche da chi non usufruisce del volo a 19,90 per un weekend inutile in un posto altrettanto inutile.

Quoto quasi tutto quello che dici però considera anche che:
1) se non hai esperienza e nessuno te la fa fare rimani allo stesso livello. Inoltre è anche vero che esistono "giovani" senza esperienza molto bravi e professionisti che sono autentici incompetenti.
2) se ti assumono, ora come ora, al 99% ti fanno un contratto a termine, poi si vedrà. Ergo > progetti a lungo termine inesistenti.
3) Il livello di professionalità spesso è basso (vedi punto 1) ma spesso invece è elevatissimo e costringe giovani laureati ma anche semplici operai ad emigrare.

In più mettici la situazione in cui siamo adesso e il gioco è fatto. Come ho detto prima puoi esser bravo, onesto e capace quanto vuoi ma se non hai speranze o fai come UM78 (se puoi) o stai qui cercando di dare più del massimo, e non è detto che basti!
 
Quoto quasi tutto quello che dici però considera anche che:
1) se non hai esperienza e nessuno te la fa fare rimani allo stesso livello.
2) se ti assumono, ora come ora, al 99% ti fanno un contratto a termine, poi si vedrà. Ergo > progetti a lungo termine inesistenti.
3) Il livello di professionalità spesso è basso (vedi punto 1) ma spesso invece è elevatissimo e costringe giovani laureati ma anche semplici operai ad emigrare.

In più mettici la situazione in cui siamo adesso e il gioco è fatto. Come ho detto prima puoi esser bravo, onesto e capace quanto vuoi ma se non hai speranze o fai come UM78 (se puoi) o stai qui cercando di dare più del massimo, e non è detto che basti!

[OT]
1) L'esperienza te la fai, e fa parte dell'investimento sulla tua professionalita. Io a 20 anni collaboravo con uno studio, in cui mi pagavano (poco e male) solo i lavori a cui partecipavo (o gestivo in toto) e che loro rivendevano moltipliacando il prezzo per 10, quando ne ho imparato abbastanza, ho iniziato a vendere molto meglio la mia professionalità. Se tutti escono dall'università e pretendono di avere un lavoro ben pagato, sotto casa, senza flessibilità di orario, è normale che qualcuno rimanga deluso.

2) Perchè ti fanno il contratto a progetto? Perchè sanno che se ti assumessero a TI, separarsi da te diventerebbe quasi più doloroso che divorziare dalla moglie.

3) Il livello di professionalità è basso, perchè la gente non è preparata, o lo è solo nella scuola. Ho preso per anni stagisiti, giusto per fare un favore ad un docente, giuro che con lo 2 stagisti in ufficio, perdevamo molto più tempo di quanto guadagnassimo dal lavoro. Quella è tutta gente che da li a 3 mesi sarebbe andata a proporsi per fare lo stesso lavoro. Ci credo che non trovino nessuno disposto a pagarli.

Quello che non capisco, è come nei giovani, soprattutto ci sia il mito del contratto a tempo indeterminato. Spesso e volentieri è la castrazione di una carriera lavorativa, dove il dipendente si siede e lega il suo destino all'azienda. Talvolta le aziende vanno male e le persone si trovano a spasso con poche alternative.

Se si è così bravi, è così difficile, impossibile, pensare di costruire qualcosa per se stessi? Senza un capo a cui dare le colpe?

[/OT]

Sicuramente come già detto sopra, lo sciopero ha poco senso, perchè oltre a creare un disagio a persone che c'entrano poco, non porta da altri risultati. Diverso sarebbe fare un po' di sana comunicazione, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla proprio immeritata situazione.
 
In Italia dovremmo tutti lavorare con buonsenso e onestà, purtroppo è pura utopia. A partire dai "capoccia" fino all'ultimo dei manovali.
Per alcuni i lavoratori che non siano di una certa categoria sono solo fannulloni, piagnoni, frustrati, sindacalisti, comunistacci..... Chissenefrega se c'è una bella fetta di paese che lavora duro, in silenzio e con onestà andando oltre le difficoltà e le ingiustizie che il nostro beneamato paese ci mette di fronte.
Si fa tutto un bel calderone e via, tanti saluti, tanto a loro i problemi di alcuni lavoratori e delle loro famiglie mica interessano :)

Sai perchè molti pagano le colpe di pochi?
Grazie ai sindacati che sono rimasti al '68 e al 18 politico e alla mancata meritocrazia, a partire dalla PA e a finire nelle ditte private.

MANCATA MERITOCRAZIA!

Mi fermo qui va...
 
Anche per me lo sciopero non ha senso. Poteva averlo, forse, 50 anni fa ma non adesso. Io ti parlo da giovane visto che li hai citati e non credo di essere l'unico.
Esci dal liceo o dall'università e cerchi lavoro. Puoi trovarlo subito o puoi penare mesi-anni per trovare o un lavoro temporaneo o se hai fortuna qualcosa di più stabile. Il lavoro a tempo indeterminato non è un mito ma uno stimolo in più a poter costruire un futuro. Come puoi pensare di tirar su famiglia, realizzare un sogno, aprire una tua attività se ogni 3 mesi hai un contratto che ti scade? Finchè lavori va bene poi quando hai smesso che fai? Ne cerchi un altro.. e se non lo trovi? Come può essere uno stagista senza esperienza un ottimo elemento subito, immediatamente? Come nell'aviazione, se vuoi lavorare devi avere x-mila ore di volo d'esperienza. Ma se nessuno te le fa fare?
Aggiungici anche che il 70% di noi giovani vorrebbe il lavoro subito, comodo, al fresco, su una bella poltroncina senza mai e dico mai sporcarsi, stancarsi e rompersi in quattro. Quanti giovani sono disposti a fare i "lavori sporchi" pur di guadagnare qualcosa e provare a costruirsi da soli? Pochi, molto pochi. E' il sistema marcio dalla scuola primaria fino al mondo del lavoro vero e proprio.
 
Sai perchè molti pagano le colpe di pochi?
Grazie ai sindacati che sono rimasti al '68 e al 18 politico e alla mancata meritocrazia, a partire dalla PA e a finire nelle ditte private.

MANCATA MERITOCRAZIA!

Mi fermo qui va...

Hai ragione ma con questo discorso non si può certo dire che TUTTI i lavoratori che si lamentano delle loro condizioni siano dei sindacalisti fancazzisti. E' una tua idea ma scoprirai che ci sono persone nella m..a fino al collo senza mai e dico mai aver pronunciato una volta sola la parola sindacato nella loro vita lavorativa. I sindacati hanno fatto disastri. Prendiamocela con loro certo, ma anche con chi ha permesso che facessero quello che hanno fatto. Non certo con i lavoratori onesti e silenziosi che a loro volta subiscono pressioni anche da sindacati che vorrebbero "arruolarli" per far massa.
 
Caro Doctorstein, in linea di massima concordo con te e quanto scrivi. Il problema del mito, come lo definisci, del contratto a tempo indeterminato è che purtroppo il mondo che ci circonda non cambia le regole al pari della nuova situazione lavorativa. Io ad esempio sono precario e attualmente se volessi comprare un'auto potrei farlo solo pagando in contanti perché un finanziamento non me lo darebbe nessuno a causa di quella data apposta sul mio rapporto di lavoro . Stessa cosa dicasi per l'acquisto di una casa e tante altre situazioni simili. Naturalmente io, come tanti altri sfigati, ambisco ad ottenere l'indeterminato quanto prima e non me ne vergogno.
 
Anche per me lo sciopero non ha senso. Poteva averlo, forse, 50 anni fa ma non adesso. Io ti parlo da giovane visto che li hai citati e non credo di essere l'unico.
Esci dal liceo o dall'università e cerchi lavoro. Puoi trovarlo subito o puoi penare mesi-anni per trovare o un lavoro temporaneo o se hai fortuna qualcosa di più stabile. Il lavoro a tempo indeterminato non è un mito ma uno stimolo in più a poter costruire un futuro. Come puoi pensare di tirar su famiglia, realizzare un sogno, aprire una tua attività se ogni 3 mesi hai un contratto che ti scade? Finchè lavori va bene poi quando hai smesso che fai? Ne cerchi un altro.. e se non lo trovi? Come può essere uno stagista senza esperienza un ottimo elemento subito, immediatamente? Come nell'aviazione, se vuoi lavorare devi avere x-mila ore di volo d'esperienza. Ma se nessuno te le fa fare?
Aggiungici anche che il 70% di noi giovani vorrebbe il lavoro subito, comodo, al fresco, su una bella poltroncina senza mai e dico mai sporcarsi, stancarsi e rompersi in quattro. Quanti giovani sono disposti a fare i "lavori sporchi" pur di guadagnare qualcosa e provare a costruirsi da soli? Pochi, molto pochi. E' il sistema marcio dalla scuola primaria fino al mondo del lavoro vero e proprio.

Guarda, parlavo l'altro giorno con un mio compagno di universita, mi raccontava di un suo cliente, che si è inventato un lavoro a capitale ZERO, è andato da un azienda e gli ha proposto una collaborazione, loro gli avrebbero fatto il prodotto, dandogli un fido di 5.000 euro, lui si sarebbe preoccupato di andare a venderlo. Il prodotto l'ha studiato lui con la sua creatività, l'azienda ha dato la fornitura iniziale, consapevole che se l'idea fosse andata a buon fine, sul lungo periodo ci avrebbe guadagnato molto di più. Risultato, ha venduto i primi 5000 euro, e ha ordinato altra merce, pagando la prima, etc.. non è diventato milionario, ma da quello che ho capito, dopo un paio di anni ha già dei dipendenti. Tutto ciò a capitale ZERO, o comunque i costi per aprire una partita IVA sono inferiori all'acquisto di un iphone.
Se hai piacere continuiamo in privato.
 
Guarda, parlavo l'altro giorno con un mio compagno di universita, mi raccontava di un suo cliente, che si è inventato un lavoro a capitale ZERO, è andato da un azienda e gli ha proposto una collaborazione, loro gli avrebbero fatto il prodotto, dandogli un fido di 5.000 euro, lui si sarebbe preoccupato di andare a venderlo. Il prodotto l'ha studiato lui con la sua creatività, l'azienda ha dato la fornitura iniziale, consapevole che se l'idea fosse andata a buon fine, sul lungo periodo ci avrebbe guadagnato molto di più. Risultato, ha venduto i primi 5000 euro, e ha ordinato altra merce, pagando la prima, etc.. non è diventato milionario, ma da quello che ho capito, dopo un paio di anni ha già dei dipendenti. Tutto ciò a capitale ZERO, o comunque i costi per aprire una partita IVA sono inferiori all'acquisto di un iphone.
Se hai piacere continuiamo in privato.

Faccio i complimenti al tuo amico. Volentieri per il pvt.
 
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