Scadenza Lock up AZ : scenari dopo il 12 gennaio


Thread Alitalia da dicembre 2012

Ad ogni modo, fino ad ottobre 2013 vige il diritto di prelazione sulla vendita delle quote AZ: non è quindi facile immaginare EY "scavalcare" AF nell'acquisto delle quote di CAI in mano ai soci italiani.

A meno che, ovviamente, non si decida di fare una aumento di capitale finalizzato esclusivamente all'ingresso del nuovo socio.
 
Re: Thread Alitalia da dicembre 2012

Provo a spostare i termini del dibattito. Abbiamo tutti chiaro che gli attori in campo per l'acquisto di AZ sono AF ed EY. Non faccio toto previsioni su chi la spunterà nel corso del 2013; immagino che qualsiasi offerta, discussa privatamente già ora, verrà comunque fatta dopo le elezioni per ovvi motivi, e quindi da marzo in avanti.
Quoto inoltre tutti coloro che nei loro ragionamenti hanno affermato che chi compra vuole fare business e guadagnarci. Del resto Alitalia è già ora azzoppata da AF e KL. Già ora esse drenano pax su CDG e AMS. Quindi più di così che vogliamo ipotizzare? che qualsiasi cattivone voglia far chiudere bottega e mantenga solo qualche rotta davvero profittevole e le tratte verso i due hub suddetti? Sarebbe semplicistico affermare che AF compra perché vuole impossessarsi del mercato italiano, oppure EY compra perché vuole entrare nel mercato europeo (cosa che ha già fatto, peraltro, acquistando Air Berlin). Queste sono solo concause.
Sempre di più varrà un'unica sana regola che caratterizza il mondo dell'imprenditoria: apro dove guadagno e chiudo dove perdo, perché il fine è remunerare i miei azionisti che hanno investito i loro soldi. Di certo non potremo aspettarci un improvviso e ampio ampliamento del network. Le scelte dipenderanno dalla redditività.
In questa ottica i problemi sono davvero tanti, perché AZ privatizzata ha dimostrato ancora una volta di non saper/poter stare sul mercato. Continua a perdere nonostante tutti gli sforzi fatti.
Quindi mi chiedo e vi chiedo: perché continua a perdere soldi? Sono mesi che ci penso, ma non sono in grado, in base alle mie conoscenze, di formulare un ragionamento che stia in piedi e possa essere discusso.
 
Re: Thread Alitalia da dicembre 2012

a farfalli dopo 4 anni alitalia è praticamente fallita di nuovo e siamo costretti a sperare che qualcuno se la compri per non mandare a casa 15000 persone.
dopo 4 anni in cui ci hai raccontato che tutto andava bene, e che eventuali colpe erano dei dipendenti, dei sindacati del vulcano ecc penso sarebbe un bel gesto da parte tua morire forumicamente parlando insieme alla tua amata alitalia versione patrioti.
 
Re: Thread Alitalia da dicembre 2012

a farfalli dopo 4 anni alitalia è praticamente fallita di nuovo e siamo costretti a sperare che qualcuno se la compri per non mandare a casa 15000 persone.
dopo 4 anni in cui ci hai raccontato che tutto andava bene, e che eventuali colpe erano dei dipendenti, dei sindacati del vulcano ecc penso sarebbe un bel gesto da parte tua morire forumicamente parlando insieme alla tua amata alitalia versione patrioti.

Farfallina è di certo di parte, ma almeno esprime opinioni ragionate, condivisibili o meno, e offre spesso spunti di dibattito interessanti. Sarebbe bello che provassi a confutarla nel merito delle discussioni, anziché scrivere post di cui, francamente, non abbiamo bisogno.
 
Ci sono almeno un paio di cose che non mi quadrano nei ragionamenti fatti.
AF già oggi ha una presenza importante nel CdA di AZ, quindi le scelte strategiche sono state condivise anche dai francesi. Nonostante questa presenza industriale, i conti di AZ non tornano ancora (anche se non è in stato prefallimentare, su questo penso sia il caso di fare chiarezza - in particolare se è vero che il quarto trimestre è stato meno disastroso degli altri anni). Cosa manca ad AZ per essere una compagnia migliore? Sicuramente cassa, nella fattispecie quei 500/1000 mio di cui parlava Ragnetti in un'intervista dicendo che AZ era nata sottocapitalizzata. Con 1000 mio in più in pancia si potrebbe ipotizzare la copertura di una parte del debito e l'ampliamento - non esagerato - della flotta LR. E qui salta fuori il primo punto che non mi quadra. Anche in AF sanno che c'è bisogno di cacciare cash per far crescere AZ e mettere i conti in ordine, ma AF di cash non ne ha, anzi ha (mi pare) 6/7 miliardi di debiti verso le banche e una struttura di bilancio che certamente non consente di aumentare l'esposizione verso le banche. I dati di borsa di AF sono al limite del "ridicolo" (o del "drammatico, fate voi). La capitalizzazione di borsa è circa la metà del valore contabile (che tradotto in parole povere, vuole dire che varrebbe la pena comprare AF e venderla a pezzi, asset per asset, cosa che non avviene solo perché non è scalabile essendo controllata di fatto dallo stato francese e olandese). La capitalizzazione è circa un decimo del fatturato (per fare un confronto, LH ha una capitalizzazione pari a circa 5 volte il fatturato, Delta capitalizza circa 3 volte il fatturato).
L'altra cosa che non mi torna è l'eventuale importanza strategica dell'acquisizione per AF. In altre parole cosa potrebbe apportare in più AZ ad una holding AF/KLM/AZ? Un altro hub, non particolarmente efficiente? Nuovo traffico non già drenato verso gli hub del gruppo?
 
Re: Thread Alitalia da dicembre 2012

ma si, qualche altra ora di cassaintegrazione, sulle spalle della collettività per nulla gravata in quest'ultimo anno da tasse,balzelli,aumenti. Checcefrega, è il mercato

Cosa non faresti tu per la comunità. Si può dire quasi che vivi per il prossimo.
 
Re: Thread Alitalia da dicembre 2012



Se veramente il concambio fosse quello scritto da IlSole24Ore darei sostanzialmente per scontato che i patrioti vendano tutto in blocco ad AF facendo addirittura una plusvalenza assurda considerato che hanno perso quasi 800mil di € sui conti economici e che la collettività si è dovuta sobbarcare tre miliardi e passa di € di passività.

Però mi sembrano veramente troppi soldi. Va bene acquistare quote di mercato e salvaguardare l'investimento del 25% del capitale ma secondo me i francesi la pagherebbero troppo.
 
Re: Thread Alitalia da dicembre 2012

[h=1]Alitalia-Air France, no di Berlusconi Bersani: colpa sua, l'integrazione serve[/h][h=2]Il premier Monti: «No a posizioni astratte e dogmatiche» Udc contraria alla soluzione estera. Sindacati preoccupati[/h]

ROMA Eravamo in piena campagna elettorale allora e siamo in piena campagna elettorale adesso. Sembra fatale che il destino industriale dell’Alitalia si incroci a stretto giro con le vicende politiche del nostro Paese. Allora, era il 2008, ne fu condizionato alla grande. Ora, non si sa. È un fatto, però, che di
fronte all’eventualità che la compagnia aerea con i colori della bandiera italiana passi in mano straniera, alcuni commenti sono gli stessi di cinque anni fa. No ai francesi, disse allora un Berlusconi che si apprestava a ”sfilare” la poltrona di premier a Romano Prodi. No ai francesi, ribadisce oggi Berlusconi.

E non cambia nemmeno la posizione del centrosinistra che resta particolarmente attento soprattutto alla sostenibilità dei conti e al futuro dei dipendenti. Stavolta c’è un protagonista in più: Mario Monti, che comunque ha una posizione molto simile a quello dell’allora ministro dell’Economia, lo scomparso Tommaso Padoa Schioppa.

I CASTELLI DELLA LOIRA
Il no di Berlusconi all’ipotesi Air France è netto. Senza pentimenti. «Su Alitalia rifarei la stessa scelta. Il nostro Paese non può non avere una propria compagnia di bandiera. Se Alitalia fosse caduta nelle mani di Air France, conosco bene i francesi, tanti turisti sarebbero finiti a visitare i castelli della Loira invece che nelle nostre città d’arte» dice il leader del Pdl, ripescando le stesse motivazioni di oltre quattro anni fa.

ALLEANZE NECESSARIE
Secondo il candidato premier del Pd, Pierluigi Bersani, «è necessaria un’integrazione internazionale per garantire un futuro alla compagnia, tanto più necessaria oggi che allora». Bersani ne è convinto: «Se si fosse fatta l’alleanza nel 2008, adesso saremmo in una situazione migliore. Berlusconi ha una grande responsabilità storica». Per quanto riguarda le condizioni di acquisizione da parte dell’Air France, Bersani non si sbilancia: «Le giudicheremo quando arriveranno sul tavolo».

I CENTRISTI
Non sbarra la porta agli stranieri il premier dimissionario, Mario Monti. «No a posizioni astratte o dogmatiche. Bisogna vedere quali sono le alternative e le prospettive economico-finanziarie di Alitalia» spiega il leader di Scelta Civica. Ma all’interno dello schieramento dei moderati non manca chi è contrario al nuovo passaggio di proprietà. È Luciano Ciocchetti dell’Udc, che argomenta: «Se Alitalia divenisse proprietà Air France, il centro delle linee si sposterebbe su Parigi facendo perdere a Roma la sua centralità per il sud Europa e il Mediterraneo e arresterebbe di fatto lo sviluppo dell'hub internazionale di Fiumicino», con gravi ripercussioni economiche per l’area.

SINDACATI PREOCCUPATI
Il segretario nazionale della Uiltrasporti, Marco Veneziani, si dice «sorpreso da questa accelerazione» da parte di Air France e «fortemente preoccupato per la situazione economica e finanziaria di Alitalia». Non ha dubbi Antonio Divietri, presidente dell’Avia, organizzazione degli assistenti di volo: «In assenza di immediata ricapitalizzazione Alitalia fallisce». Divietri auspica «una inchiesta per portare alla luce quegli enti o persone fisiche che hanno tratto vantaggio in questa vicenda» e lancia una provocazione: «Berlusconi faccia un atto concreto, dichiari di voler partecipare egli stesso alla ricapitalizzazione di Alitalia».

fonte : Il Messaggero
 
Re: Thread Alitalia da dicembre 2012

P.S. in quanto a Berlusconi, e lo dico senza alcuna polemica politica (chi e' abituato a leggere i miei post, sa che non ne faccio), lo scopo dell'attuale esternazione e' chiaro: fare casino "tanto per", per attirare facili consensi e fare un po' di ammuina in campagna elettorale...

Esattamente. Inutile scervellarsi sui perchè, i percome, se abbia le competenze per valutare una scelta piuttosto che un'altra, e se sia più o meno liberista (parola ripetuta a caso, tanto per, neanche lui sa bene cosa significhi).

Di certo, con l'aria che tira, credo che si debba essere concreti, lo sanno i capitani coraggiosi, lo sa AF, lo sa EY, per i quali queste o quelle dichiarazioni di Berlusconi hanno un'importanza simile a quella del segnale orario.
Credo che, come detto poco sopra, un'integrazione con EY potrebbe avere "geograficamente" più senso.
 
Re: Thread Alitalia da dicembre 2012

[h=1]Alitalia-Air France, no di Berlusconi Bersani: colpa sua, l'integrazione serve[/h][h=2]Il premier Monti: «No a posizioni astratte e dogmatiche» Udc contraria alla soluzione estera. Sindacati preoccupati[/h]

ROMA Eravamo in piena campagna elettorale allora e siamo in piena campagna elettorale adesso. Sembra fatale che il destino industriale dell’Alitalia si incroci a stretto giro con le vicende politiche del nostro Paese. Allora, era il 2008, ne fu condizionato alla grande. Ora, non si sa. È un fatto, però, che di
fronte all’eventualità che la compagnia aerea con i colori della bandiera italiana passi in mano straniera, alcuni commenti sono gli stessi di cinque anni fa. No ai francesi, disse allora un Berlusconi che si apprestava a ”sfilare” la poltrona di premier a Romano Prodi. No ai francesi, ribadisce oggi Berlusconi.

E non cambia nemmeno la posizione del centrosinistra che resta particolarmente attento soprattutto alla sostenibilità dei conti e al futuro dei dipendenti. Stavolta c’è un protagonista in più: Mario Monti, che comunque ha una posizione molto simile a quello dell’allora ministro dell’Economia, lo scomparso Tommaso Padoa Schioppa.

I CASTELLI DELLA LOIRA
Il no di Berlusconi all’ipotesi Air France è netto. Senza pentimenti. «Su Alitalia rifarei la stessa scelta. Il nostro Paese non può non avere una propria compagnia di bandiera. Se Alitalia fosse caduta nelle mani di Air France, conosco bene i francesi, tanti turisti sarebbero finiti a visitare i castelli della Loira invece che nelle nostre città d’arte» dice il leader del Pdl, ripescando le stesse motivazioni di oltre quattro anni fa.

ALLEANZE NECESSARIE
Secondo il candidato premier del Pd, Pierluigi Bersani, «è necessaria un’integrazione internazionale per garantire un futuro alla compagnia, tanto più necessaria oggi che allora». Bersani ne è convinto: «Se si fosse fatta l’alleanza nel 2008, adesso saremmo in una situazione migliore. Berlusconi ha una grande responsabilità storica». Per quanto riguarda le condizioni di acquisizione da parte dell’Air France, Bersani non si sbilancia: «Le giudicheremo quando arriveranno sul tavolo».

I CENTRISTI
Non sbarra la porta agli stranieri il premier dimissionario, Mario Monti. «No a posizioni astratte o dogmatiche. Bisogna vedere quali sono le alternative e le prospettive economico-finanziarie di Alitalia» spiega il leader di Scelta Civica. Ma all’interno dello schieramento dei moderati non manca chi è contrario al nuovo passaggio di proprietà. È Luciano Ciocchetti dell’Udc, che argomenta: «Se Alitalia divenisse proprietà Air France, il centro delle linee si sposterebbe su Parigi facendo perdere a Roma la sua centralità per il sud Europa e il Mediterraneo e arresterebbe di fatto lo sviluppo dell'hub internazionale di Fiumicino», con gravi ripercussioni economiche per l’area.

SINDACATI PREOCCUPATI
Il segretario nazionale della Uiltrasporti, Marco Veneziani, si dice «sorpreso da questa accelerazione» da parte di Air France e «fortemente preoccupato per la situazione economica e finanziaria di Alitalia». Non ha dubbi Antonio Divietri, presidente dell’Avia, organizzazione degli assistenti di volo: «In assenza di immediata ricapitalizzazione Alitalia fallisce». Divietri auspica «una inchiesta per portare alla luce quegli enti o persone fisiche che hanno tratto vantaggio in questa vicenda» e lancia una provocazione: «Berlusconi faccia un atto concreto, dichiari di voler partecipare egli stesso alla ricapitalizzazione di Alitalia».

fonte : Il Messaggero
Ma qualcuno di questi "signori" si ricorda che AZ è una società privata? Spero che questa volta, in caso come nell'altro, la politica se ne resti fuori dalle paXXe (speranza vana, ne sono conscio).
 
Re: Thread Alitalia da dicembre 2012

Siamo in due!!

Siamo solo in due.

Gli altri che si aggregano non hanno capito che qui si parla solo del fastidio generato dalla francofonia.
Il solo fatto che piaccia a qualcuno è segno di pochezza mentale.
Che poi lasci indifferente la moltitudo già butta male.

Diciamo invece che non essersi scottati con i francesi è praticamente impossibile per ogni esperienza aziendale che lotta con la mentalità dell'establishment locale.
Lo fanno per i soldi, è vero, come tutti, ma poi ti vogliono anche plasmare con le loro pulsioni da superiorità etnica....che con gli affari c'azzecca poco o nulla.
Difficile che a un tedesco o ad un americano interessi essere ammirato.

In ogni caso se una classe dirigente, politica ed economica, ha deciso di comprarsi mezza Italia in modo studiato e attentamente pianificato...perchè così è...ho tutto il diritto di sfanculare all'istante una penetrazione alla vaselina che comincia a farmi male!!!
Chissà forse scontiamo ancora i calci in culo del divo Giulio a quei selvaggi di Alesia.

E poi:

1.Non voglio che i soldi dei miei biglietti AZ finiscano a Parigi come già succede oggi per il 25% dei prodotti da supermercato visto che tutta la grande distribuzione è già in mano loro.

2.Non voglio vedere il Papa che scende da una livrea Air France....perchè poi, sotto sotto, la vera libidine è quella!!!

PS. Anzi, tocca dire che siamo in tre, perchè c'è anche quel buffoncello di SB che se riesce a far saltare il banco, lasciando i francesi al palo con il loro 25%, che per loro è già una manna, giuro che lo voto!!!
 
Re: Thread Alitalia da dicembre 2012

Ma qualcuno di questi "signori" si ricorda che AZ è una società privata? Spero che questa volta, in caso come nell'altro, la politica se ne resti fuori dalle paXXe (speranza vana, ne sono conscio).


Ma il problema è proprio questo. Nessun governo potrà mai decidere per un privato. Ma sa tra i soci di AZ hai ad esempio i proprietari del più grande gruppo siderurgico italiano, gestori di aeroporti, o concessionari della rete autostradale etc etc, ho il leggerissimo dubbio che si metterà in moto il solito meccanismo clientelare del tipo: "Se io non vendo ad AF tu cosa mi dai in cambio ?".

Questo paese deve finirla di andare avanti con queste logiche.


PS - Personalmente sogno una AZ rilevata in blocco da Etihad. Ma penso che resterà tale.
 
forse, non abbiamo il coraggio di renderci conto, che AZ oggi come oggi è semplicemente di troppo. È una compagnia superflua.
Diciamo la verità, chiudesse domani, con magari più presenza di EZY e FR al sud per il point to point, maggiori collegamenti delle grandi alleanze per il LR, con Turkish che si è presa una bella fetta di Africa che sarebbe stato il mercato naturale di AZ, con le compagnie del golfo che hanno presidiato l'Asia... nessuno sentirebbe la mancanza di Alitalia. Poveri lavoratori a parte, ovvio.
In un panorama che diventa sempre più paneuropeo, non c'è semplicemente spazio per un vettore major in ogni nazione, seppure grande come la nostra.
Il mercato nei prossimi anni sarà ancora in contrazione, la politica ha dato il colpo mortale avendo scelto che il vero serbatoio di pax premium, ossia la lombardia, deve andare a feederare i grandi hub per poter avere la comodità di poter volare da Linate.
E allora, manca la carne per fare un buon brodo.
Sconfortante, si.
 
@andre
Purtroppo credo tu abbia ragione. E' altresì tristissimo vedere la nostra mediocre classe politica rialzare la voce sul futuro di AZ. Come se non fossero state le loro scelte scellerate a portarla al punto in cui è oggi.
 
Nel frattempo Air France tramite France Presse smentisce le voci di fusione riportate dalla stampa italiana