Martedì 31 Marzo 2009,
Mestre
Da Venezia a Londra via Charleroi. È l’itinerario finanziario che potrebbe portare la Save, società che controlla gli aeroporti di Venezia e Treviso, ad acquisire a breve il controllo dello scalo londinese di Gatwick. La spa presieduta da Enrico Marchi ha intenzione di partecipare alla gara per l’acquisizione del secondo scalo londinese, dopo che l’Antitrust britannica ha imposto all’attuale concessionaria British airport authority (controllata dal gruppo spagnolo Ferrovial) di cedere tre degli aeroporti attualmente gestiti nel Regno Unito.
Che Gatwick, a Sud di Londra, fosse in vendita si sapeva dallo scorso settembre: all’epoca si era fatto il nome della Virgin Atlantic di Richard Branson e di Hotchief fra i potenziali acquirenti della società, valutata circa 2,7 miliardi di sterline. La crisi economica che ha colpito in modo pesante il comparto del trasporto aereo ha però ridotto nel tempo a 1,8 miliardi si sterline la valutazione dello scalo inglese. Un valore più abbordabile che avrebbe indotto la Save, assistita dai propri advisor, a prendere in considerazione l’operazione. Al momento sarebbero almeno tre le cordate in corsa per l’aeroporto inglese dove nel 2008 sono transitati 35,2 milioni di passeggeri. La Save, che al riguardo non commenta le notizie apparse in questi giorni, potrebbe partecipare a una delle cordate o dare vita a un’offerta alternativa assieme a un paio di partner della propria compagine societaria come Morgan Stanley e Generali.
Per Venezia, che di recente ha sondato la possibilità di estendere il proprio controllo a Verona e Ronchi dei Legionari per creare un grande polo aeroportuale del Nordest, si tratterebbe di un salto di qualità delle proprie ambizioni, dopo l’operazione che dovrebbe portare la Save ad acquisire il 27,6 per cento dello scalo di Charleroi assieme alla belga Holding Communal. Si spiegherebbe così la recente decisione di Marchi di riacquistare il 5 per cento delle azioni che a causa della crisi hanno perso tre quarti del lovo valore.
Mestre
Da Venezia a Londra via Charleroi. È l’itinerario finanziario che potrebbe portare la Save, società che controlla gli aeroporti di Venezia e Treviso, ad acquisire a breve il controllo dello scalo londinese di Gatwick. La spa presieduta da Enrico Marchi ha intenzione di partecipare alla gara per l’acquisizione del secondo scalo londinese, dopo che l’Antitrust britannica ha imposto all’attuale concessionaria British airport authority (controllata dal gruppo spagnolo Ferrovial) di cedere tre degli aeroporti attualmente gestiti nel Regno Unito.
Che Gatwick, a Sud di Londra, fosse in vendita si sapeva dallo scorso settembre: all’epoca si era fatto il nome della Virgin Atlantic di Richard Branson e di Hotchief fra i potenziali acquirenti della società, valutata circa 2,7 miliardi di sterline. La crisi economica che ha colpito in modo pesante il comparto del trasporto aereo ha però ridotto nel tempo a 1,8 miliardi si sterline la valutazione dello scalo inglese. Un valore più abbordabile che avrebbe indotto la Save, assistita dai propri advisor, a prendere in considerazione l’operazione. Al momento sarebbero almeno tre le cordate in corsa per l’aeroporto inglese dove nel 2008 sono transitati 35,2 milioni di passeggeri. La Save, che al riguardo non commenta le notizie apparse in questi giorni, potrebbe partecipare a una delle cordate o dare vita a un’offerta alternativa assieme a un paio di partner della propria compagine societaria come Morgan Stanley e Generali.
Per Venezia, che di recente ha sondato la possibilità di estendere il proprio controllo a Verona e Ronchi dei Legionari per creare un grande polo aeroportuale del Nordest, si tratterebbe di un salto di qualità delle proprie ambizioni, dopo l’operazione che dovrebbe portare la Save ad acquisire il 27,6 per cento dello scalo di Charleroi assieme alla belga Holding Communal. Si spiegherebbe così la recente decisione di Marchi di riacquistare il 5 per cento delle azioni che a causa della crisi hanno perso tre quarti del lovo valore.