Aeroporto, lite infinita per la presidenza: voli per Milano a rischio
Il caso Consorzio, sei ore di riunione senza alcun esito Disaccordo sui soldi per Air Dolomiti
SALERNO — Aeroporto: sei ore di discussione animata solo per deliberare il diritto di prelazione del consorzio di gestione all’acquisto delle quote dell’Interporto (9%) della società Aeroporto di Salerno spa rispetto a qualsiasi altra offerta proveniente dall’esterno. E per gettare ombre sull’accordo con AirDolomiti e sul nuovo collegamento con Milano Malpensa. Su tutto il resto invece, e cioè sulle dimissioni del presidente della spa Ernesto Sica attese da oltre un mese dalla Camera di Commercio e dal Comune di Salerno e sull’azzeramento di tutti gli amministratori sia del consorzio che della società di gestione, si consuma uno scontro politico violento. La parola finale ora spetta ai massimi vertici degli enti più rappresentativi, Augusto Strianese per l’ente camerale, Vincenzo De Luca per il Comune di Salerno e Edmondo Cirielli per la Provincia, ai quali è stato chiesto un incontro per sciogliere il nodo su incarichi e poltrone. Incontro che dovrà avvenire prima del prossimo 29 ottobre, quando si riunirà di nuovo l’assemblea dei soci del consorzio per deliberare sulla revoca degli incarichi qualora, nel frattempo, non fossero state rassegnate le singole dimissioni. Il giorno successivo spetterà invece all’assemblea della spa deliberare sul sostituto di Strianese e sull’aumento di capitale (4 milioni di euro) chiesto nell’ultima assemblea straordinaria.
In sei ore di assemblea è successo di tutto. Con vecchie alleanze che sembravano ricucite (come quella tra ente camerale e Comune di Salerno) e poi strappate di nuovo, e il sindaco di Pontecagnano che minaccia querele per ingiuria e diffamazione nei confronti del rappresentante della Camera di Commercio, Carmine Maiese, e del delegato di De Luca, l’assessore al Bilancio, Franco Picarone. E sempre con Sica che sbatte la porta e abbandona la seduta prima del termine dei lavori, per poi ritornare dopo un’ora e trovarsi sotto il naso una lettera di dimissioni già scritta ma che non firma, e con quattro soci (tra cui lo stesso sindaco di Pontecagnano) che abbandonano il tavolo facendo cadere il numero legale, proprio quando si doveva inserire all’ordine del giorno della prossima seduta la revoca automatica degli amministratori non dimissionari. Alle 12.30 di ieri, il centrodestra sembrava stretto dalla richieste di Camera di Commercio e Comune di Salerno (che insieme detengono oltre il 50% delle azioni consortili).
Maiese e Picarone sono fermi e d’accordo: Sica deve presentare le sue dimissioni all’assemblea, ma Sica non ci sta e se ne va. In aula restano il senatore Nino Paravia e il sindaco di Bellizzi Pino Salvioli e il pressing continua. Tanto che Sica è costretto a tornare ma non ha alcuna intenzione di firmare la lettera di dimissioni già pronta sul tavolo e già inserita nei documenti del coordinatore dello scalo salernitano Giovanni Basso per essere protocollata. È a questo punto che l’intesa tra Camera di Commercio e Comune di Salerno si rompe. Con l’ente camerale che cerca un mediazione, rinviando qualsiasi decisione (compreso l’accettazione delle dimissioni di Sica) al prossimo 29 ottobre, e il Comune di Salerno che al contrario preme per chiudere subito almeno sulla questione presidente della spa. Il clima è incandescente e le acque non si placano neanche quando si comincia a discutere della nuova tratta Salerno-Malpensa, che dovrebbe attivarsi il prossimo 2 novembre. Ma per farlo c’è bisogno che il consorzio elargisca un contributo di 240mila euro all’AirDolomiti. Non tutti i soci sono d’accordo e anche questa questione resta appesa a un filo.
Angela Cappetta
13 ottobre 2009© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://corrieredelmezzogiorno.corri...denza-voli-milano-rischio-1601872616481.shtml
Il caso Consorzio, sei ore di riunione senza alcun esito Disaccordo sui soldi per Air Dolomiti
SALERNO — Aeroporto: sei ore di discussione animata solo per deliberare il diritto di prelazione del consorzio di gestione all’acquisto delle quote dell’Interporto (9%) della società Aeroporto di Salerno spa rispetto a qualsiasi altra offerta proveniente dall’esterno. E per gettare ombre sull’accordo con AirDolomiti e sul nuovo collegamento con Milano Malpensa. Su tutto il resto invece, e cioè sulle dimissioni del presidente della spa Ernesto Sica attese da oltre un mese dalla Camera di Commercio e dal Comune di Salerno e sull’azzeramento di tutti gli amministratori sia del consorzio che della società di gestione, si consuma uno scontro politico violento. La parola finale ora spetta ai massimi vertici degli enti più rappresentativi, Augusto Strianese per l’ente camerale, Vincenzo De Luca per il Comune di Salerno e Edmondo Cirielli per la Provincia, ai quali è stato chiesto un incontro per sciogliere il nodo su incarichi e poltrone. Incontro che dovrà avvenire prima del prossimo 29 ottobre, quando si riunirà di nuovo l’assemblea dei soci del consorzio per deliberare sulla revoca degli incarichi qualora, nel frattempo, non fossero state rassegnate le singole dimissioni. Il giorno successivo spetterà invece all’assemblea della spa deliberare sul sostituto di Strianese e sull’aumento di capitale (4 milioni di euro) chiesto nell’ultima assemblea straordinaria.
In sei ore di assemblea è successo di tutto. Con vecchie alleanze che sembravano ricucite (come quella tra ente camerale e Comune di Salerno) e poi strappate di nuovo, e il sindaco di Pontecagnano che minaccia querele per ingiuria e diffamazione nei confronti del rappresentante della Camera di Commercio, Carmine Maiese, e del delegato di De Luca, l’assessore al Bilancio, Franco Picarone. E sempre con Sica che sbatte la porta e abbandona la seduta prima del termine dei lavori, per poi ritornare dopo un’ora e trovarsi sotto il naso una lettera di dimissioni già scritta ma che non firma, e con quattro soci (tra cui lo stesso sindaco di Pontecagnano) che abbandonano il tavolo facendo cadere il numero legale, proprio quando si doveva inserire all’ordine del giorno della prossima seduta la revoca automatica degli amministratori non dimissionari. Alle 12.30 di ieri, il centrodestra sembrava stretto dalla richieste di Camera di Commercio e Comune di Salerno (che insieme detengono oltre il 50% delle azioni consortili).
Maiese e Picarone sono fermi e d’accordo: Sica deve presentare le sue dimissioni all’assemblea, ma Sica non ci sta e se ne va. In aula restano il senatore Nino Paravia e il sindaco di Bellizzi Pino Salvioli e il pressing continua. Tanto che Sica è costretto a tornare ma non ha alcuna intenzione di firmare la lettera di dimissioni già pronta sul tavolo e già inserita nei documenti del coordinatore dello scalo salernitano Giovanni Basso per essere protocollata. È a questo punto che l’intesa tra Camera di Commercio e Comune di Salerno si rompe. Con l’ente camerale che cerca un mediazione, rinviando qualsiasi decisione (compreso l’accettazione delle dimissioni di Sica) al prossimo 29 ottobre, e il Comune di Salerno che al contrario preme per chiudere subito almeno sulla questione presidente della spa. Il clima è incandescente e le acque non si placano neanche quando si comincia a discutere della nuova tratta Salerno-Malpensa, che dovrebbe attivarsi il prossimo 2 novembre. Ma per farlo c’è bisogno che il consorzio elargisca un contributo di 240mila euro all’AirDolomiti. Non tutti i soci sono d’accordo e anche questa questione resta appesa a un filo.
Angela Cappetta
13 ottobre 2009© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://corrieredelmezzogiorno.corri...denza-voli-milano-rischio-1601872616481.shtml