Sagat, svolta low-cost e nuovi aeroporti


Michele-TRN

Bannato
7 Novembre 2005
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Torino
" Tutto questo avverrà due anni dopo le Olimpidi. Non è un po' tardi per cogliere appieno il volano che veniva da quell'evento?"
"Sì, certo, questo ritardo non aiuta. In fondo sono stati due anni persi."


Apprezzo l'onestà di questa ammissione. Speriamo che alle belle parole seguano poi tanti fatti concreti.

[:306]
 
Ciao,
svolta interessante. Come ho scritto anche nel blog, la sfida più impegnativa per Torino sarà quella di saper allargare la "catchment area" a supporto di politiche orientate al low cost. L' utenza dovrà allargarsi dal tradizionale bacino dell' area Torinese al resto del Piemonte, che attualmente invece mi sembra in massima parte orientato verso il sistema aeroportuale milanese.
Quanto alla convivenza di operativi prettamente business e low cost, la convivenza è sicuramente sostenibile
 
I torinesi chiedono collegamenti low cost a gran voce.

Vi invito a leggere (e i forumisti torinesi a intervenire) la discussione aperta sul blog di Angelo Conti, in cui i lettori de La Stampa Web propongono le destinazioni low cost che vorrebbero da Caselle. Una discussione interessantissima, in cui emergono esigenze e richieste a volte inaspettate. Complimenti ad Angelo!!

http://www.lastampa.it/cmstp/rubric...&ID_sezione=164&sezione=Allacciate le cinture
 
..mi sembra però ancora tutto in discorso in alto mare..2008 è una data effettivamente molto avanti, e di presunte destinazioni o mete non se ne sono per nulla parlate...mi fà pensare solamente di un discorso puramente teorico, ma non ancora sorretto da nulla..insomma si è detto tutto o niente..[:306]
 
Citazione:Messaggio inserito da Marcopoli0

..mi sembra però ancora tutto in discorso in alto mare..2008 è una data effettivamente molto avanti, e di presunte destinazioni o mete non se ne sono per nulla parlate...mi fà pensare solamente di un discorso puramente teorico, ma non ancora sorretto da nulla..insomma si è detto tutto o niente..[:306]

Il punto importante è che a livello strategico hanno deciso di svoltare verso le low-cost. Poi come rendere operativa questa strategia probabilmente adesso non è chiaro neanche alla sagat, ma mi sembra normale, prima definisci la strategia dopo studi come metterla in pratica.
 
Infatti il dato essenziale è un nuovo disegno strategico a livello di management.
Essenzialmente Torino potrebbe puntare su rotte low cost nel nazionale (che avrebbero successo) e per l' internazionale low cost vedrei bene la Spagna, AMS, est europa in particolare Romania e Moldavia, e perchè no qualcosina in scandinavia, da rafforzare nei mesi invernali. Tra l'altro con la scandinavia abbiamo anche diverse realtà industriali legate ai paesi del nord che potrebbero generare una quota di traffico business.

Speriamo comunque non si perda di vista il tradizionale network business torinese, ancora dignitoso con alcune destinazioni interessanti.
 
Credo che l'obiettivo sia una manovra molto equilibrata. A questo proposito il possibile ingresso nel network di tre nuovi aeroporti, fra l'altro messi geograficamente in luoghi interessanti, potrebbe offrire prospettive interessanti anche alle major.
 
Sul blog de La Stampa 100 torinesi hanno dato indicazioni sulle future low-cost. Questa è partecipazione... Grazie a tutti.
 
Come l'amico Michele, vedrei anch'io di buon occhio uno o più collegamenti con il Sud Italia, che al momento sono (quando va bene) operati in regime di duopolio AP/AZ, con quel che ne consegue dal punto di vista tariffario.
Specialmente nei mesi estivi, c'è una clamorosa scarsità di posti disponibili verso destinazioni come PMO, CTA, NAP e BRI, che può essere colmata con l'arrivo di uno o più vettori. Viene naturale pensare a WindJet, ma (cfr. "Allacciate le cinture" del 20 marzo scorso) non è l'unico attore in gioco, se teniamo la barra ferma sull'orizzonte 2008...

Per quanto riguarda le destinazioni internazionali, ritengo che sia assolutamente da evitare uno "snocciolamento" di rotte un po' su tutto il continente. Meglio puntare su alcune destinazioni più facili, quantomeno all'inizio.
Mi riferisco in particolare ad AMS, andando a colmare il vuoto lasciato da IG (e da KL per via di AF a suo tempo…) ed una o più destinazioni tedesche, siano esse Berlino o magari qualcosa nella ricca regione del Reno (Germanwings?). Nella penisola iberica, aspettando l'eventuale arrivo/ritorno di TAP sulla LIS, si potrebbe puntare ad un low-cost madrileno, anche se è comprensibile che Vueling non voglia impiegare i 180 posti dei suo 320 su una rotta che rischia di togliere pax a MXP (e perderne a favore della stessa MXP).
Rimane fondamentale, spendendo quel che c'è da spendere, tenere i voli per DUB e CRL di Ryanair, che non vanno particolarmente male (se FR chiude una rotta, in genere o ha bisogno dell'aereo su un'altra rotta più remunerativa, o vuole più soldi).

Rimangono sullo sfondo del nostro discorso tre "sfide" per l'aeroporto di Torino:

  • come veniva già ricordato in precedenza, DEVE essere risolto in fretta il problema (perché E' un problema) dell'accessibilità dell'aeroporto dal centro cittadino.
    In questo caso SAGAT, Comune, Provincia, GTT, SADEM e RFI devono "giocare di squadra" per far sì che
    1) si introducano corse di autobus DIRETTE dalla città all'aeroporto (PN – PS – TRN basta e avanza) attraverso il raccordo autostradale, in aggiunta a quelle che passano da Borgaro e Caselle Paese.
    2) venga completata al più presto la parte di Passante ferroviario che consente di liberare tracce tra Porta Susa e Dora, in modo da aumentare le corse tra il centro e l'aeroporto. Far prendere ai turisti un treno che li fa scendere a Dora è semplicemente inaccettabile.
  • la seconda sfida è più di competenza di SAGAT come gestore dell'aeroporto, in particolare dal punto di vista dei rapporti con le compagnie già di base qui. E' chiaro che sarebbe folle aprire destinazioni che andassero a drenare passeggeri dalle rotte profittevoli di vettori come AZ, AP e LH, per cui bisognerà fare una selezione accorta del target di passeggero a cui i nuovi voli dovranno rivolgersi, e prestare attenzione ad evitare sovrapposizioni con i collegamenti già esistenti, eccetto laddove ci sia manifesta sotto-capacità.
  • la terza è una sfida legata al rapporto tra i torinesi e il low-cost, che deve diventare più "sano", per così dire. E' necessario convincerCI che volare con le low-cost non è sinonimo di "volare con gli apparecchi che cascano giù a pezzi" né "volare gratis ovunque" (cito due dei luoghi comuni più frequenti sulle low-cost ma ce ne sono altri). In medio stat virtus: capendo un po' meglio come funziona il trasporto aereo (la pubblicità serve anche a questo), si avranno dei pax meno "virtuali" – così vengono spesso definiti, non a torto, i pax Ryanair – e più consapevoli di cosa fanno quando cliccano sul tasto "Buy Now".

Questo, salvo errori ed omissioni, è il mio pensiero ;)

Nicola

PS: Angelo, se vuoi lo metto anche sul tuo blog (anzi inizialmente l'idea era quella), ma non vorrei prenderti una pagina intera :D
 
Ciao Nico,

dopo che ti ho dato dell'ermetico ti sei scatenato:D

Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF


Rimane fondamentale, spendendo quel che c'è da spendere, tenere i voli per DUB e CRL di Ryanair, che non vanno particolarmente male (se FR chiude una rotta, in genere o ha bisogno dell'aereo su un'altra rotta più remunerativa, o vuole più soldi).

Le due tratte in questione non vengono chiuse per scarsi risultati: erano programmate come stagionali fin dall'inizio (tra l'altro erano state programmate all'ultimo, come rotte tappabuchi degli operativi su CRL e DUB). Mi pare che vadano benone, almeno questa è stata l'impressione in questi mesi simulando qualche prenotazione (e volando personalmente sul CRL di Capodanno:D). Bisognerà vedere se verranno riproposte il prossimo inverno, magari fin dall'inizio dell'orario invernale;) Tra l'altro, nel Blog di Angelo Conti mi ha stupito particolarmente il gran successo del volo per Bruxelles/Charleroi: tantissima gente in queste settimane ha più volte chiesto di mantenerlo.

Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF



[*]la terza è una sfida legata al rapporto tra i torinesi e il low-cost, che deve diventare più "sano", per così dire. E' necessario convincerCI che volare con le low-cost non è sinonimo di "volare con gli apparecchi che cascano giù a pezzi" né "volare gratis ovunque" (cito due dei luoghi comuni più frequenti sulle low-cost ma ce ne sono altri). In medio stat virtus: capendo un po' meglio come funziona il trasporto aereo (la pubblicità serve anche a questo), si avranno dei pax meno "virtuali" – così vengono spesso definiti, non a torto, i pax Ryanair – e più consapevoli di cosa fanno quando cliccano sul tasto "Buy Now".

Io sono abbastanza fiducioso su questo aspetto, e la dimostrazione è il successo dei voli per Charleroi e Cracovia, due destinazioni che certamente non sono tra le più turisticamente gettonate.

Ciau[:306]
 
Nicola concordo in pieno con la tua ottima analisi!
Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF


  • come veniva già ricordato in precedenza, DEVE essere risolto in fretta il problema (perché E' un problema) dell'accessibilità dell'aeroporto dal centro cittadino.
    In questo caso SAGAT, Comune, Provincia, GTT, SADEM e RFI devono "giocare di squadra" per far sì che
    1) si introducano corse di autobus DIRETTE dalla città all'aeroporto (PN – PS – TRN basta e avanza) attraverso il raccordo autostradale, in aggiunta a quelle che passano da Borgaro e Caselle Paese.
    2) venga completata al più presto la parte di Passante ferroviario che consente di liberare tracce tra Porta Susa e Dora, in modo da aumentare le corse tra il centro e l'aeroporto. Far prendere ai turisti un treno che li fa scendere a Dora è semplicemente inaccettabile.

  • Riguardo al passante ferroviario prima del 2010 non se ne parlerà. Sopratutto visto che alla fine il raccordo tra ciriè-lanzo e rete RFI verrà fatto alla costruenda stazione Rebaudengo(parco Sempione) dopo aver "sventrato" tutto C.so Grosseto per far passare il raccordo tra linea Satti e RFI (manando in pensione la ferrovia interrata che passa sotto via Stradella realizzata solo nel 1990:tanto sono soldi pubblici sprechiamoli pure...).
    Concordo che nel frattempo si DEVONO potenziare i servizi via bus.
    Magari si potrebbe suggerire e fare approvare ai consiglio comunale e provinciale una mozione o un O.d.G. che impegnano le rispettive Giunte ad attuare una politica in tal senso. Sopratutto visto che si dibatte molto sul problema ambiente e sul disincentivare l'uso del mezzo privato.

    Un ultima considerazione sull'argomento: ma visto che molte delle revenue di SAGAT sono extra aeronautiche e quindi molte provengono dalla gestione del parcheggio siamo sicuri che ci sia la volontà politica di voler potenziare i collegamenti alternativi al mezzo privato?

    Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF


    [*]E' necessario convincerCI che volare con le low-cost non è sinonimo di "volare con gli apparecchi che cascano giù a pezzi" né "volare gratis ovunque" (cito due dei luoghi comuni più frequenti sulle low-cost ma ce ne sono altri). In medio stat virtus: capendo un po' meglio come funziona il trasporto aereo (la pubblicità serve anche a questo), si avranno dei pax meno "virtuali" – così vengono spesso definiti, non a torto, i pax Ryanair – e più consapevoli di cosa fanno quando cliccano sul tasto "Buy Now".
E se si organizzasse un convegno o una giornata informativa, insomma un qualche evento sull'argomento?