Come l'amico Michele, vedrei anch'io di buon occhio uno o più collegamenti con il Sud Italia, che al momento sono (quando va bene) operati in regime di duopolio AP/AZ, con quel che ne consegue dal punto di vista tariffario.
Specialmente nei mesi estivi, c'è una clamorosa scarsità di posti disponibili verso destinazioni come PMO, CTA, NAP e BRI, che può essere colmata con l'arrivo di uno o più vettori. Viene naturale pensare a WindJet, ma (cfr. "Allacciate le cinture" del 20 marzo scorso) non è l'unico attore in gioco, se teniamo la barra ferma sull'orizzonte 2008...
Per quanto riguarda le destinazioni internazionali, ritengo che sia assolutamente da evitare uno "snocciolamento" di rotte un po' su tutto il continente. Meglio puntare su alcune destinazioni più facili, quantomeno all'inizio.
Mi riferisco in particolare ad AMS, andando a colmare il vuoto lasciato da IG (e da KL per via di AF a suo tempo…) ed una o più destinazioni tedesche, siano esse Berlino o magari qualcosa nella ricca regione del Reno (Germanwings?). Nella penisola iberica, aspettando l'eventuale arrivo/ritorno di TAP sulla LIS, si potrebbe puntare ad un low-cost madrileno, anche se è comprensibile che Vueling non voglia impiegare i 180 posti dei suo 320 su una rotta che rischia di togliere pax a MXP (e perderne a favore della stessa MXP).
Rimane fondamentale, spendendo quel che c'è da spendere, tenere i voli per DUB e CRL di Ryanair, che non vanno particolarmente male (se FR chiude una rotta, in genere o ha bisogno dell'aereo su un'altra rotta più remunerativa, o vuole più soldi).
Rimangono sullo sfondo del nostro discorso tre "sfide" per l'aeroporto di Torino:
- come veniva già ricordato in precedenza, DEVE essere risolto in fretta il problema (perché E' un problema) dell'accessibilità dell'aeroporto dal centro cittadino.
In questo caso SAGAT, Comune, Provincia, GTT, SADEM e RFI devono "giocare di squadra" per far sì che
1) si introducano corse di autobus DIRETTE dalla città all'aeroporto (PN – PS – TRN basta e avanza) attraverso il raccordo autostradale, in aggiunta a quelle che passano da Borgaro e Caselle Paese.
2) venga completata al più presto la parte di Passante ferroviario che consente di liberare tracce tra Porta Susa e Dora, in modo da aumentare le corse tra il centro e l'aeroporto. Far prendere ai turisti un treno che li fa scendere a Dora è semplicemente inaccettabile.
- la seconda sfida è più di competenza di SAGAT come gestore dell'aeroporto, in particolare dal punto di vista dei rapporti con le compagnie già di base qui. E' chiaro che sarebbe folle aprire destinazioni che andassero a drenare passeggeri dalle rotte profittevoli di vettori come AZ, AP e LH, per cui bisognerà fare una selezione accorta del target di passeggero a cui i nuovi voli dovranno rivolgersi, e prestare attenzione ad evitare sovrapposizioni con i collegamenti già esistenti, eccetto laddove ci sia manifesta sotto-capacità.
- la terza è una sfida legata al rapporto tra i torinesi e il low-cost, che deve diventare più "sano", per così dire. E' necessario convincerCI che volare con le low-cost non è sinonimo di "volare con gli apparecchi che cascano giù a pezzi" né "volare gratis ovunque" (cito due dei luoghi comuni più frequenti sulle low-cost ma ce ne sono altri). In medio stat virtus: capendo un po' meglio come funziona il trasporto aereo (la pubblicità serve anche a questo), si avranno dei pax meno "virtuali" – così vengono spesso definiti, non a torto, i pax Ryanair – e più consapevoli di cosa fanno quando cliccano sul tasto "Buy Now".
Questo, salvo errori ed omissioni, è il mio pensiero
Nicola
PS: Angelo, se vuoi lo metto anche sul tuo blog (anzi inizialmente l'idea era quella), ma non vorrei prenderti una pagina intera
