Ryanair: ufficiale, bloccate tutte le rotte interne italiane!


Stato
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sono tipo .....dieci anni che l'erario fa accertamenti su fr...eppure....quella delle tasse mi sembra un'altra cavolata tirata fuori ad hoc....avanti la prossima.....quale sarà?che non abbiamo gli angeli salvatori dei sindacati e siamo ridotti in schiavitù??


Sembra in effetti strana la cosa che l'erario solo oggi si sia accorto che "forse" ci sono irregolarià. FR è sotto i riflettori da anni in Italia, ancora di più in occasione della vicenda Alitalia, durante la quale non ha perso occasione per farsi notare con i vari comunicati contro la vecchia Alitalia.
 
Sembra in effetti strana la cosa che l'erario solo oggi si sia accorto che "forse" ci sono irregolarià. FR è sotto i riflettori da anni in Italia, ancora di più in occasione della vicenda Alitalia, durante la quale non ha perso occasione per farsi notare con i vari comunicati contro la vecchia Alitalia.

che l'erario si accorga tardi o mai non è una novità in Italia. Quanti vicini di casa abbiamo che sono evasori totali?? nessuno lo sa, ma loro ci sono, prosperano e si godono la bella vita.
 
Il Fisco indaga su Ryanair: avrebbe evaso le tasse in Italia
Il Fisco indaga sui bilanci di Ryanair; compagnie straniere che offrono analoghi servizi low cost come Easyjet sono contribuenti del nostro fisco, mentre Ryanair no


Il Fisco indaga sui bilanci di Ryanair
Ryanair evade le tasse in Italia e rischia una contestazione fiscale per centinaia di milioni di euro? Se lo domandano gli esperti dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza.

‘Libero’ scrive che entrambi gli uffici stanno infatti lavorando in parallelo sullo stesso dossier che a breve potrebbe riservare novità esplosive, visto che si basa proprio su questo sconcertante quesito: perché la compagnia irlandese non versa un euro di tasse al nostro Erario?

Da un rapido monitoraggio è venuto fuori che compagnie straniere che offrono analoghi servizi low cost come Easyjet sono contribuenti del nostro fisco. Mentre Ryanair no, niente. Non ha sedi di rilievo in Italia, ma solo una modesta rappresentanza, visto che il quartiere generale rimane in Irlanda. E l’ipotesi, che si sta verificando in queste ore, è proprio questa: la compagnia si fa forte delle norme internazionali e non avendo una sede operativa nel nostro Paese non versa nemmeno un centesimo di tasse.

Un discorso inattaccabile. Ma solo in apparenza. Ryanair non sceglie gli aeroporti italiani solo come scalo di arrivo o di partenza. Alla clientela offre un ricco ventaglio di tratte nazionali collegando le dieci città che raggiunge in Italia, condizione che fa scattare l’obbligo di versare tasse nel nostro paese. Una situazione che deve essere ancora approfondita ma che se venisse confermata determinerebbe una maxi contestazione fiscale alla compagnia irlandese per tutti gli anni che ha trasportato milioni di passeggeri in Italia dimenticandosi dell’erario.

Nel frattempo, comunque, Ryaiair sospende 59 rotte domestiche in Italia. A partire dal 23 gennaio prossimo la compagnia low cost taglierà i voli nazionali dagli aeroporti di Roma-Ciampino, Bergamo-Orio al Serio, Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Pescara, Pisa e Trapani ma incrementerà i voli per l’Europa.


http://www.blitzquotidiano.it/economia/ryanair-non-paga-le-tasse-in-italia-il-fisco-indaga-190129/


Quel Libero mi fa saltare la mosca al naso! :D Prenderò ancora di più con le molle questo articolo!
 
Lite Ryanair-Enac: la protesta infiamma la Sardegna, e c'è chi vuole occuppare lo scalo di Alghero..




Tutti noi sappiamo quanto sia importante Ryanair per gli aeroporti sardi, e per i sardi tutti, essendo l'unico scampolo di concorrenza effettiva sui cieli sardi, il blocco dei voli verso gli altri aeroporti italiani da parte della compagnia irlandese sarebbe perciò un grosso danno (mentre sulle rotte internazionali tutto rimane invariato).



La protesta su Facebook, chi vuole ostacolare Ryanair e perchè?

E mentre partono le proteste dei passeggeri infuriati, innanzitutto su Facebook, mentre si parla di occuppare gli aeroporti sardi (il 23 gennaio, alle ore 9 del mattino, nello scalo catalano, cit), si ha la fastidiosa impressione che l'Enac e la politica in generale cerchino di dare una mano ad Alitalia contro l'agguerrito e soprattutto efficiente (quindi amato dai suoi clienti e odiato dai concorrenti) competitor irlandese, leggetevi questo interessante articolo in proposito.



fonte: Sardegna.BlogoSfere


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Articolo:


Caso Ryanair: dal 23 gennaio sono sospesi tutti i voli nazionali. Quanto astio. Ma da dove arriva la decisione della compagnia di Michael O'Leary, il fondatore della low cost già noto per le sue stravaganze - dalla toilette a gettone, alle pubblicità tra Valentino Rossi, Bossi e Sarkozy, fino alla proposta della tassa in volo sull'obesità?

Partiamo dall'Enac, che avrebbe richiesto di «accettare più semplici forme di identificazione per i passeggeri che viaggiano sulle rotte nazionali». Infatti è solo esibendo carta di identità o passaporto che si può volare. Tesserino sanitario, codice fiscale, patente o il diploma di scuola media non danno accesso al gate per Ryanair (sull'applicazione delle leggi Bassanini sulla semplificazione Ryanair ha già perso il ricorso contro l'Enac). Perché proprio oggi si abbatte il fuoco cemico contro Michael O'Leary? L'arcano è svelato da Sergio Rizzo del Corriere ripreso anche da Dagospia. Scrive:

Possibile che la guerra dei documenti, in realtà in atto da mesi, sia scoppiata soltanto dopo che una giovane deputata della maggioranza di governo non è stata imbarcata avendo esibito il tesserino parlamentare?


Ah, ecco. Benedetto Della Vedova passa al contrattacco e su Libertiamo annuncia un'interrogazione parlamentare “per capire se sussistano o meno, nell’ordinanza dell’Enac, elementi anti-concorrenziali o di natura ostruzionistica nei confronti del modello di business di Ryanair, fortemente orientato al contenimento dei costi”.

Su Facebook intanto parte la mobilitazione che spiega anche quanto Ryanair sia un concorrente odiato dagli altri vettori - specie Alitalia -, viste le tariffe e il ventaglio di destinazioni. E oltre ai documenti da esibire prima di salire a bordo, pare che la nostra compagnia di bandiera stia impegnando tutte le sue energie per emarginare il vettore sulle tratte nazionali:

Sullo sfondo, inutile negarlo, c'è pure la vicenda Alitalia, con il sospetto delle low cost che le autorità stiano facendo di tutto per mettere in difficoltà i concorrenti della compagnia di bandiera. Vero? Falso?

Di certo c'è solo che Ryanair non ha digerito la decisione di chiudere ai voli civili l'aeroporto di Roma Ciampino, praticamente il suo hub italiano, a causa del previsto trasferimento dei voli low cost a Viterbo. Una decisione che comunque favorirebbe Alitalia, allontanando dalla capitale alcuni concorrenti, e contro cui O'Leary ha annunciato un ricorso europeo.



fonte: economie&finanza.blogosfere
 
RYANAIR: ASSAEREO, BENE ENAC SU RIGOROSO RISPETTO NORME NAZIONALI




Assaereo esprime sostegno all'Enac in merito al braccio di ferro con Ryanair sui documenti di identificazione per l'imbarco. L'Associazione nazionale vettori e operatori del trasporto aereo aderente a Confindustria, in una nota, esprime ''apprezzamento e piena condivisione della posizione assunta dall'Enac e tesa al rigoroso rispetto delle norme nazionali vigenti da parte di tutti gli operatori del trasporto aereo''.

''E' sorprendente - prosegue Assaereo - constatare come vettori di altri Paesi comunitari possano ritenere di poter disattendere le norme nazionali e le misure previste dalle Autorita' competenti in ragione di differenti regole vigenti altrove. Tale atteggiamento non e' consentito in alcuno Stato in cui operano i vettori italiani''.

''Ryanair, in particolare, che in Italia piu' che altrove ha trovato le condizioni per attingere a consistenti contributi dagli aeroporti - aggiunge poi la nota -, non puo' ritenersi al di sopra della legislazione nazionale vigente operando, peraltro, stabilmente nel nostro Paese dove ha insediato proprie basi ed attivato collegamenti domestici''.

Assaereo rimprovera poi a Ryanair di tenere in scarsa considerazione le autorita' nazionali italiane, specificando che ''nessun vettore nazionale o internazionale ha mai sollevato obiezioni sul punto o giunto a conclusioni cosi' gravi''.

''Un mercato sano - conclude Assaereo - puo' crescere e svilupparsi solo garantendo agli operatori parita' di condizioni di accesso ai fattori produttivi, in termini di rapporti con gli aeroporti, rispetto delle norme operative, dei diritti dei passeggeri, dei lavoratori e del sistema previdenziale nazionale vigente''.




fonte: ASCA
 
Lettera aperta di Camillo Oddo al Presidente Lombardo sulla situazione Ryanair




Al Presidente della Regione
On. Raffaele Lombardo
On. Assessore delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti


Onorevole Presidente, Onorevole Assessore,

il nuovo clima politico che si respira in Sicilia non può fermarsi alle dichiarazioni d’intenti neanche durante le festività natalizie. E’ necessario dare un segnale netto di discontinuità rispetto al passato. Concretezza per concretezza è urgente ed indispensabile intervenire nella vertenza che vede contrapposte, da un lato l’ENAC, e dall’altro la compagnia irlandese Ryanair, che tra gli scali di riferimento ha il “Vincenzo Florio” di Birgi (Trapani).
Un aeroporto in crescita che ha puntato sul turismo per creare nuove condizioni di sviluppo del territorio trapanese. Lo scontro frontale tra i due “contendenti” è in punta di diritto. Ritengo che ci siano tutte le condizioni per trovare un accordo onorevole che lasci da parte prese di posizione ed incomprensioni. E’ però utile una mediazione istituzionale e politica affinché le parti possano sedersi attorno ad un tavolo e definire un’intesa che sia a vantaggio degli utenti. L’aeroporto di Birgi ha annunciato appena pochi giorni fa il milionesimo passeggero. La Ryanair ha deciso d’investire su questo scalo e l’ha fatto con iniziative che hanno ricevuto il consenso dei passeggeri e del territorio tutto.
In provincia di Trapani c’è particolare preoccupazione per il braccio di ferro in atto per l’annuncio della compagnia irlandese di sospendere tutti i voli nazionali a far data dal 23 gennaio. Sarebbe una iattura. Un errore strategico senza precedenti.
Le ragioni dell’ENAC sono condivisibili ma non possono oltrepassare il limite del senso di responsabilità. Anche la Ryanair ha le sue ragioni che vanno rispettate e non certo subite. Non credo che si possa mettere a repentaglio lo sviluppo di un aeroporto per una questione di documenti di riconoscimento. Se fosse così ci troveremmo di fronte ad una classe dirigente irresponsabile, incapace di definire la stessa ordinaria amministrazione perché di questo si tratta.
L’intervento della Regione deve essere chiarificatore ma anche energico. Posso testimoniare la grande preoccupazione che registro tra i cittadini della provincia di Trapani. Una comunità intera, con le sue istituzioni locali, ha creduto e crede in questo progetto. Non voglio per nulla seminare allarmismi inutili e strumentali, ma c’è chi è pronto a scendere in piazza per difendere gli interessi legittimi dell’aeroporto di Birgi.
Sono sicuro che il Vostro autorevole intervento sarà decisivo per chiudere la vertenza in atto, ma è chiaro, in caso contrario, o di fronte ad ostacoli incomprensibili, che il sospetto che dietro una questione di poco conto o comunque risolvibile vi sia altro, vi siano interessi particolari che non vogliono emergere ma intendono imporre la loro volontà non soltanto politica ma anche economico-finanziaria, sarebbe un sospetto duro da allontanare dai cittadini trapanesi.

On. Camillo Oddo






fonte: Marsala.it
 
Ryanair: Adiconsum dalla parte dell’Enac



Da un po’ di tempo è in atto un vero e proprio “braccio di ferro” tra l’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), e la compagnia aerea “low cost” Ryanair, la quale ha clamorosamente annunciato per il mese prossimo lo stop ai voli da e per l’Italia in scia alle disposizioni dell’Enac in materia di documenti di riconoscimento che possono essere presentati dai passeggeri all’imbarco. Nel dettaglio, l’Enac chiede che Ryanair permetta il riconoscimento dei passeggeri anche con documenti diversi dalla carta d’identità e dal passaporto, ma la compagnia aerea, citando ragioni di sicurezza dei passeggeri stessi e del personale di volo, non sembra voler cedere.

Ebbene, al riguardo l’Associazione Adiconsum è schierata dalla parte dell’Enac per il semplice fatto che la Ryanair, se vuole operare sul nostro territorio, non si può sottrarre alle normative di Legge che sono in vigore in materia di trasporto passeggeri. Inoltre, secondo l’Associazione la Ryanair non ha diritto neanche a sospendere i voli mantenendo delle posizioni rigide come quelle attuali.

Il Segretario Nazionale Adiconsum, Pietro Giordano, ritiene che l’avvento del “low cost” nel settore dei servizi di trasporto aereo abbia contribuito ad innescare positivi fenomeni di competizione tra le compagnie, ma in generale, e nello stesso tempo, serve più trasparenza sui costi praticati ai consumatori visto che alla tariffa base ci sono poi quelle aggiuntive unitamente a costi e sovrapprezzi che non rendono di facile lettura i costi finali per l’utenza. Per l’Associazione, tra l’altro, Ryanair non è immune da tutto ciò visto che ha pensato in passato di voler introdurre supplementi “originali” come quelli legati all’uso della toilette in aereo, o addirittura voli da proporre con posto rigorosamente in piedi.




fonte: VostriSoldi
 
Ryanair: Assaereo; bene Enac, no asimmetrie competitive




Assaereo, l'Associazione nazionale vettori e pperatori del trasporto aereo aderente a Confindustria, esprime apprezzamento e piena condivisione della posizione assunta dall'Enac in merito alla polemica con Ryanair sui documenti accettabili per l'imbarco dei passeggeri.

"E' sorprendente - si legge in una nota di Assaereo - constatare come vettori di altri Paesi comunitari possano ritenere di poter disattendere le norme nazionali e le misure previste dalle Autorita' competenti in ragione di differenti regole vigenti altrove. Tale atteggiamento non e' consentito in alcuno Stato in cui operano i vettori italiani".

"Ryanair - scrive Assaereo - che in Italia piu' che altrove ha trovato le condizioni per attingere a consistenti contributi dagli aeroporti, non puo' ritenersi al di sopra della legislazione nazionale vigente operando, peraltro, stabilmente nel nostro Paese dove ha insediato proprie basi ed attivato collegamenti domestici".

Secondo Assaereo "la disputa sui documenti accettabili per l'imbarco dei passeggeri da' la misura del grado di considerazione riposta da Ryanair nelle regole, nell'Autorita' nazionale, nel Ministero dell'Interno e nella capacita' del Paese di preservare la sicurezza nazionale". L'associazione degli operatori del trasporto aereo aderente a Confindustria sottolinea infine che "per poter porre le basi per il rilancio del trasporto aereo nazionale e' condizione necessaria l'eliminazione di ogni forma di asimmetria competitiva. Un mercato sano puo' crescere e svilupparsi solo garantendo agli operatori parita' di condizioni di accesso ai fattori produttivi, in termini di rapporti con gli aeroporti, rispetto delle norme operative, dei diritti dei passeggeri, dei lavoratori e del sistema previdenziale nazionale vigente".



fonte: BorsaItaliana
 
Ryanair in guerra, Treviso trema




A rischio 36 voli settimanali. La compagnia vale l’80% del traffico al Canova


TREVISO — Monta la guerra tra Ryanair e l’Enac. E Treviso, la seconda pista del sistema aeropor*tuale Save, trema: la compagnia leader del mercato low cost euro*peo copre, allo scalo della Marca, l’80% del traffico passeggeri. Se davvero si arrivasse alla sospen*sione dei voli interni, come mi*nacciato, si verificherebbe un bru*sco ridimensionamento delle trat*te e, conseguentemente, degli af*fari. Ryanair collega Treviso con Alghero, Bari, Brindisi, Cagliari, Roma (14 voli settimanali) e Tra*pani. Sei destinazioni (con 36 voli settimanali) sulle diciassette co*perte in tutto dalla compagnia al*l’aeroporto Canova. Calcolare il danno è arduo, ma il totale del traffico generato dalla compagnia (comprese le tratte verso l’estero, che non sarebbero toccate) vale per Aer Tre-Save oltre 1,4 milioni di passeggeri in un anno e alme*no una decina di milioni di ricavi.

La vicenda nasce, come noto, dal braccio di ferro con l’Ente del*l’aviazione civile sull’uso di docu*menti diversi dal passaporto e dal*la carta d’identità per le tratte na*zionali. L’Enac vuole imporne l’utilizzo a Ryanair, che si rifiuta di obbedire fino a minacciare lo stop dei voli dal 23 gennaio pros*simo. Lì per lì sembrava una delle tante trovate di comunicazione «aggressiva» della compagnia, po*co abituata a una politica di com*promesso con le istituzioni italia*ne. Ma ora le centinaia di migliaia di clienti cominciano a temere che si faccia sul serio: tutti i pos*sessori di prenotazione dal 23 gen*naio in poi sono stati preavvertiti via sms o email. Martedì hanno duellato Vito Riggio, presidente dell’Enac, e il portavo*ce degli irlandesi, Sthepen Mc Na*mara. Il primo ha detto: «Noi ci siamo limitati a ricordare che que*sta legge (che permette l’uso di tesserini diversi dalla carta d’iden*tità, ndr) è in vigore in Italia e che qualsiasi operatore europeo pre*sente nel Paese doveva conoscer*la prima di modificare i suoi pro*spetti informativi. Il Tar - ha ag*giunto - per ora ha dato ragione a noi. Oltretutto la loro posizione mi sembra un pretesto, dal mo*mento che i passeggeri senza car*ta d’identità e passaporto saranno uno su mille». McNamara ha ri*sposto: «Ryanair è stata obbligata a cancellare le sue rotte nazionali in Italia poichè la sicurezza di que*sti voli è stata minacciata dall’insi*stenza di Enac affinché i passegge*ri vengano accettati senza identifi*cazioni sicure e in alcuni casi ven*ga loro permesso di viaggiare con niente di più sicuro di una licenza di pesca».

Dietro le motivazioni ufficiali, anche una battaglia die*trologica: i critici di Ryanair (tra questi, Cgil, Cisl e consumatori) adombrano l’ipotesi che la compa*gnia vada in cerca di pretesti per cancellare rotte e ridisegnare la propria presenza in Italia; dall’al*tra parte, invece, c’è il sospetto che l’Enac agisca per fare l’ennesi*mo favore ad Alitalia. In questa situazione, perfino il Partito Nasional Veneto sente il bi*sogno di dire la propria, espri*mendo «con forza la propria soli*darietà a Ryanair, oggetto di misu*re che causano tra l’altro un grave danno ai viaggiatori veneti sotto*posti in tal modo alla scelta obbli*gata di utilizzare Alitalia». Adesso si spera in una ricompo*sizione: l’Enac ha convocato la compagnia per il 7 gennaio prossi*mo, ma il clima per ora è tutt’al*tro che amichevole.





fonte: CorriereDelVeneto
 
Alquanto singolare, che alcune Autorità ed in particolare Enti di gestione aeroportuale, invece di riconoscere l'operato di Enac, facciano pressione su di essa e non su Ryanair, solo per paura di perdere un cliente, che in fin dei conti non rispetta le leggi. In un Paese "normale", dovrebbe essere il contrario.
A che punto siamo arrivati. Si mette tutto in discussione, solo per una questione di vil denaro ??
Questi signori (si fa per dire...è solo perchè in questo momento non trovo un altro vocabolo), non capiscono che si crea un precedente e così facendo, un domani chiunque può pretendere di fare quello che vuole ??
Ritorniamo al Far West ??
 
Alquanto singolare, che alcune Autorità ed in particolare Enti di gestione aeroportuale, invece di riconoscere l'operato di Enac, facciano pressione su di essa e non su Ryanair, solo per paura di perdere un cliente, che in fin dei conti non rispetta le leggi. In un Paese "normale", dovrebbe essere il contrario.
A che punto siamo arrivati. Si mette tutto in discussione, solo per una questione di vil denaro ??
Questi signori (si fa per dire...è solo perchè in questo momento non trovo un altro vocabolo), non capiscono che si crea un precedente e così facendo, un domani chiunque può pretendere di fare quello che vuole ??
Ritorniamo al Far West ??

Che poi, a rigor di logica, un cliente che si fa pagare, in realtà è un fornitore!!!!
 
Ryanair in guerra, Treviso trema




A rischio 36 voli settimanali. La compagnia vale l’80% del traffico al Canova


TREVISO — Monta la guerra tra Ryanair e l’Enac. E Treviso, la seconda pista del sistema aeropor*tuale Save, trema: la compagnia leader del mercato low cost euro*peo copre, allo scalo della Marca, l’80% del traffico passeggeri. Se davvero si arrivasse alla sospen*sione dei voli interni, come mi*nacciato, si verificherebbe un bru*sco ridimensionamento delle trat*te e, conseguentemente, degli af*fari. Ryanair collega Treviso con Alghero, Bari, Brindisi, Cagliari, Roma (14 voli settimanali) e Tra*pani. Sei destinazioni (con 36 voli settimanali) sulle diciassette co*perte in tutto dalla compagnia al*l’aeroporto Canova. Calcolare il danno è arduo, ma il totale del traffico generato dalla compagnia (comprese le tratte verso l’estero, che non sarebbero toccate) vale per Aer Tre-Save oltre 1,4 milioni di passeggeri in un anno e alme*no una decina di milioni di ricavi.

fonte: CorriereDelVeneto

Eh l'nformazione fatta col c..o...
Sei destinazioni nazionali su un totale di 21 destinazioni, non 17.
1,4 milioni di pax l'anno su tutte le destinazioni, sulle nazionali intorno ai 450/500mila.
Questi sono i dati corretti.
Certo un bel "botto" ma sono cifre ben ridimensionate rispetto a quanto il giornalista ha capito.
 
guardatela bene questa cartina.........................


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chissà fra un paio di mesi come sarà...
 
Per la cronaca ho appena aperto un conto corrente on-line con una importante banca nazionale. Nel menù a tendina tra i documenti si può scegliere solo tra Passaporto,Carta d'Identità e Patente. Voglio proprio vedere se il Ministero dell'Economia ha provato a multare questa banca dicendole "Devi accettare anche i tesserini dei parlamentari o le patenti nautiche". Mi chiedo: "E.n.a.c. è davvero imparziale o vuole mettere i bastoni tra le ruote a Ryanair?"
 
Stato
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