Ryanair: ufficiale, bloccate tutte le rotte interne italiane!


Stato
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quoto. Ormai è chiaro che FR sta facendo guerra aperta all'ENAC(per inciso un carrozzone che andrebbe smantellato - ma questa è un'altra storia) per fini che con la sicurezza non centrano una mazza


Smantelleresti l'Enac per una mega-authority europea...in teoria non sarebbe una cattiva idea...speriamo qualcuno ti ascolti...
 
vi segnalo la trasmissione radiofonica andata in onda stamattina con ospiti Riggio e Giuricin e telefonate degli ascoltatori

http://www.radio24.ilsole24ore.com/...e-lowcost-aerei-enac-documenti-riconoscimento

ci dice anche come si chiama la parlamentare, assurta agli onori delle cronache (anche) per uno scambio di biglietti galanti con Lui nell'aula del Parlamento (evidentemente aveva altro a cui pensare e si è dimenticata la CI)

inoltre oggi c'è un articolo su Libero ovviamente contro FR, dove si dice che non pagano le tasse all'Italia. così chi aveva dubbi sul fatto che fosse una manovra politica, se li può togliere.

Ricordo che il guadagno netto di FR, pur ridotto negli ultimi mesi, è esattamente equipollente (...) alla cifra stimata di perdita di CAI.

Un ascoltatore della radio ha fatto notare che non è possibile acquistare una sim telefonica se si è sprovvisti di CI o Passaporto. Non va bene neanche la patente. Che dite, denunciamo TIM all'autorità competente? O lo suggeriamo a MOL come precedente di restrizione del tutto legittima?
 
Il Fisco indaga su Ryanair: avrebbe evaso le tasse in Italia
Il Fisco indaga sui bilanci di Ryanair; compagnie straniere che offrono analoghi servizi low cost come Easyjet sono contribuenti del nostro fisco, mentre Ryanair no


Il Fisco indaga sui bilanci di Ryanair
Ryanair evade le tasse in Italia e rischia una contestazione fiscale per centinaia di milioni di euro? Se lo domandano gli esperti dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza.

‘Libero’ scrive che entrambi gli uffici stanno infatti lavorando in parallelo sullo stesso dossier che a breve potrebbe riservare novità esplosive, visto che si basa proprio su questo sconcertante quesito: perché la compagnia irlandese non versa un euro di tasse al nostro Erario?

Da un rapido monitoraggio è venuto fuori che compagnie straniere che offrono analoghi servizi low cost come Easyjet sono contribuenti del nostro fisco. Mentre Ryanair no, niente. Non ha sedi di rilievo in Italia, ma solo una modesta rappresentanza, visto che il quartiere generale rimane in Irlanda. E l’ipotesi, che si sta verificando in queste ore, è proprio questa: la compagnia si fa forte delle norme internazionali e non avendo una sede operativa nel nostro Paese non versa nemmeno un centesimo di tasse.

Un discorso inattaccabile. Ma solo in apparenza. Ryanair non sceglie gli aeroporti italiani solo come scalo di arrivo o di partenza. Alla clientela offre un ricco ventaglio di tratte nazionali collegando le dieci città che raggiunge in Italia, condizione che fa scattare l’obbligo di versare tasse nel nostro paese. Una situazione che deve essere ancora approfondita ma che se venisse confermata determinerebbe una maxi contestazione fiscale alla compagnia irlandese per tutti gli anni che ha trasportato milioni di passeggeri in Italia dimenticandosi dell’erario.

Nel frattempo, comunque, Ryaiair sospende 59 rotte domestiche in Italia. A partire dal 23 gennaio prossimo la compagnia low cost taglierà i voli nazionali dagli aeroporti di Roma-Ciampino, Bergamo-Orio al Serio, Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Pescara, Pisa e Trapani ma incrementerà i voli per l’Europa.



http://www.blitzquotidiano.it/economia/ryanair-non-paga-le-tasse-in-italia-il-fisco-indaga-190129/
 
Comunicato stampa
IL PRESIDENTE DELL’ENAC CONVOCA IL CISA – COMITATO INTERMINISTERIALE SICUREZZA DEL TRASPORTO AEREO E DEGLI AEROPORTI – E LA COMPAGNIA RYANAIR PER IL 7 GENNAIO 2010
Poiché da parte della compagnia Ryanair si continua pervicacemente e pretestuosamente a mettere in dubbio il rispetto ed il rigore dei controlli di sicurezza da parte delle autorità italiane, cosa che crea allarmi infondati e scredita l’immagine del nostro Paese a livello internazionale, il Presidente dell’ENAC Vito Riggio, in qualità anche di Presidente del CISA – Comitato Interministeriale per la sicurezza del trasporto aereo e degli aeroporti -, sentito il ministro dell’Interno Roberto Maroni ed il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, ha disposto per il giorno 7 gennaio 2010, alle ore 11:00, la convocazione del CISA alla presenza delle autorità di pubblica sicurezza nonché di tutte le autorità e gli Enti preposti alla sicurezza in ambito aeroportuale, oltre che del Direttore Generale dell’ENAC Alessio Quaranta.
La riunione è finalizzata ad esaminare gli argomenti avanzati della compagnia Ryanair che potrà illustrarli direttamente in tale occasione dato che il vettore è stato convocato alle ore 12:00 della stessa giornata, 7 gennaio 2010, presso la Direzione Generale dell’Ente.
Ove le dichiarazioni di Ryanair risultassero, come assolutamente sono, infondate, ne verranno tratte tutte le dovute conseguenze.
Il Presidente e il Direttore Generale dell’ENAC rassicurano sull’efficacia dei controlli di sicurezza esercitati, come per legge, dalle forze di Polizia e dagli operatori aeroportuali secondo la normativa italiana che, peraltro, viene rispettata da tutte le compagnie aeree.
Roma, 29-12-2009

E quali sarebbero ste conseguenze? fisco, erario, enac mi sa che è inziata la cacciata dall'Italia degli irlandasi! prendersi gioco dei politici non è stata una buona mossa publicitaria all'epoca, è arrivato il momento di pagare il conto!
 
Secondo me il problema per l'erario esiste, questi operano in Italia come una compagnia italiana a tutti gli effetti solo usano l'Italia come un paradiso fiscale nulla versando di tasse e ancor piu grave sfruttando personale italiano facendolo lavorare su suolo italiano ma come lavoratori a nero! non si è dato sapere ne come ne quanto sono versati i contributi pensionistici in Irlanda anche perchè non risulterebbe manco facile per un AV l'accetamento.
Mi sa che hanno svegliato il can che dorme!
 
Secondo me il problema per l'erario esiste, questi operano in Italia come una compagnia italiana a tutti gli effetti solo usano l'Italia come un paradiso fiscale nulla versando di tasse e ancor piu grave sfruttando personale italiano facendolo lavorare su suolo italiano ma come lavoratori a nero! non si è dato sapere ne come ne quanto sono versati i contributi pensionistici in Irlanda anche perchè non risulterebbe manco facile per un AV l'accetamento.
Mi sa che hanno svegliato il can che dorme!

però adesso se ne accorge l'erario....ma i controlli non si dovrebbero far prima?o prima si danno le autorizzazioni poi si controlla se si hanno i requisiti?
 
L'enac non è l'erario da le autorizzazioni che sono di sua competenza, poi se una compagnia non è in regola con il fisco ne pagherà le conseguenze quando il fisco se ne accorge...seplice.
Sono anni che i sindacati fanno interpellanze per i lavoratori italiani di FR, e sarebbe ora che lo Stato si svegli e interviene.
Certo non versare manco un euro di tasse, senza pagare i contributi agli assistenti di volo viene un tantino anche facile fare certi prezzi, e concorrenza sleale verso le altre compagnie visto pure che le tasse le versono in Irlanda con un regime fiscale molto al di sotto di quello italiano il gioco è facile.
Certo se qusta storia va alle orecchie di Tremonti prevedo tempi duri per la compagnia irlandese:D
 
Il Fisco indaga su Ryanair: avrebbe evaso le tasse in Italia
Il Fisco indaga sui bilanci di Ryanair; compagnie straniere che offrono analoghi servizi low cost come Easyjet sono contribuenti del nostro fisco, mentre Ryanair no


Il Fisco indaga sui bilanci di Ryanair
Ryanair evade le tasse in Italia e rischia una contestazione fiscale per centinaia di milioni di euro? Se lo domandano gli esperti dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza.

‘Libero’ scrive che entrambi gli uffici stanno infatti lavorando in parallelo sullo stesso dossier che a breve potrebbe riservare novità esplosive, visto che si basa proprio su questo sconcertante quesito: perché la compagnia irlandese non versa un euro di tasse al nostro Erario?

Da un rapido monitoraggio è venuto fuori che compagnie straniere che offrono analoghi servizi low cost come Easyjet sono contribuenti del nostro fisco. Mentre Ryanair no, niente. Non ha sedi di rilievo in Italia, ma solo una modesta rappresentanza, visto che il quartiere generale rimane in Irlanda. E l’ipotesi, che si sta verificando in queste ore, è proprio questa: la compagnia si fa forte delle norme internazionali e non avendo una sede operativa nel nostro Paese non versa nemmeno un centesimo di tasse.

Un discorso inattaccabile. Ma solo in apparenza. Ryanair non sceglie gli aeroporti italiani solo come scalo di arrivo o di partenza. Alla clientela offre un ricco ventaglio di tratte nazionali collegando le dieci città che raggiunge in Italia, condizione che fa scattare l’obbligo di versare tasse nel nostro paese. Una situazione che deve essere ancora approfondita ma che se venisse confermata determinerebbe una maxi contestazione fiscale alla compagnia irlandese per tutti gli anni che ha trasportato milioni di passeggeri in Italia dimenticandosi dell’erario.

Nel frattempo, comunque, Ryaiair sospende 59 rotte domestiche in Italia. A partire dal 23 gennaio prossimo la compagnia low cost taglierà i voli nazionali dagli aeroporti di Roma-Ciampino, Bergamo-Orio al Serio, Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Pescara, Pisa e Trapani ma incrementerà i voli per l’Europa.



http://www.blitzquotidiano.it/economia/ryanair-non-paga-le-tasse-in-italia-il-fisco-indaga-190129/


QUESTO COMINCIA A RENDERMI PIù CHIARO IL QUADRO, ALTRO CHE CHIACCHIERE...
licenza di pesca, parlamentari non accolti a bordo... per favore...
se c'è una verifica fiscale in atto, noi non lo sappiamo, ma Ryanair ed i suoi rappresentanti in Italia sicuramente si.
e questa è una chiave di lettura che spiega molte cose.
se non ricordo male le ricevute dei biglietti italiani erano emessi da una società con sede a Napoli. questo è un aspetto interessante della vicenda
 
No, non si adegua a tutti gli altri, ma almeno ha fatto in modo che se uno online ci metteva il numero della carta di identità e poi la perdeva, poteva usare il passaporto, senza essere fiscali sul numero inserito.
L'esempio era volutamente assurdo, aspettavo una risposta degli avvocati sulla differenza tra violare la legge e restrizione della legge...

Però se tu accetti carta di credito o bancomat, non puoi ricaricare le commissioni al cliente finale (a parte alcune categorie tipo carburanti) ne mettere un importo minimo per poter pagare con CC.

vi segnalo la trasmissione radiofonica andata in onda stamattina con ospiti Riggio e Giuricin e telefonate degli ascoltatori

http://www.radio24.ilsole24ore.com/...e-lowcost-aerei-enac-documenti-riconoscimento

ci dice anche come si chiama la parlamentare, assurta agli onori delle cronache (anche) per uno scambio di biglietti galanti con Lui nell'aula del Parlamento (evidentemente aveva altro a cui pensare e si è dimenticata la CI)

inoltre oggi c'è un articolo su Libero ovviamente contro FR, dove si dice che non pagano le tasse all'Italia. così chi aveva dubbi sul fatto che fosse una manovra politica, se li può togliere.

Ricordo che il guadagno netto di FR, pur ridotto negli ultimi mesi, è esattamente equipollente (...) alla cifra stimata di perdita di CAI.

Un ascoltatore della radio ha fatto notare che non è possibile acquistare una sim telefonica se si è sprovvisti di CI o Passaporto. Non va bene neanche la patente. Che dite, denunciamo TIM all'autorità competente? O lo suggeriamo a MOL come precedente di restrizione del tutto legittima?

Cosa c'entra se la parlamentare ha una tresca con LUI?
Se facciamo i moralisti? Perchè allora non biasiamiamo MOL si fa immortalare con il 738 come sostituto fallico tra le gambe? Il tesserino parlamentare da chi è emesso? E' un documento equipollente? si no forse?

Non è che se una persona fa valere i diritti che la legge le da sia abusi automaticamente della sua posizione.

Il Fisco indaga su Ryanair: avrebbe evaso le tasse in Italia
Il Fisco indaga sui bilanci di Ryanair; compagnie straniere che offrono analoghi servizi low cost come Easyjet sono contribuenti del nostro fisco, mentre Ryanair no
.............

Che bel capodanno per gli "ispettori del fisco".

Questa è l'escalation. Ricito la teoria dei giochi. Quando si minaccia bisogna tener presente che chi sta dall'altra parte potrebbe non gradire. Meglio perdere la "battaglia" attuale, che perdere la guerra: "credibilità" delle proprie minaccie.

Sicuramente molti obietteranno che usare l'agenzia delle entrate è un comportamente basso e vile (e ricattare i viaggiatori di una naizone non lo è?) e posso anche condividere, ma probabilemente molta gente che adesso si grida allo scandalo, ha beneficiato della rinegoziazione del mutuo prima casa, ottenuta dal governo esattamente allo stesso modo, solo che in quel caso le vittime papabili per gli accertamenti fiscali erano le banche.. note per essere brutte e cattive.

Dopo aver sentito sui vari TG parlare di questo argomento quantomai scottante io mi sto facendo un'idea: secondo me è tutta una manovra per favorire Alitalia-CAI alla quale sta sullo stomaco che FR viaggi con gli aerei pieni e lei ha solamente le briciole!!

Cmq io tifo e tiferò sempre: FORZA FR!!!!! Chi è che ti fa volare con 20 euro a/r?? non sicuramente la costosissima Alitalia che per un VCE-FCO ti chiede ben 80 euro (solo andata naturalmente)!!!

Ciao Ciao!!

Il prezzo reale al netto di ricatti, sovvenzioni, gabelle varie è più vicino a quello AZ che a quello FR. Non basta solo limare i costi per costare il 12% del concorrente.

ha detto una cavolata perchè io compro sim olo con la patente.

Quoto. Ti serve anche il codice fiscale

Che palle però tutti'sti aerei italiani marca EI...Quanto amano l'Irlanda...

GLi daranno le registrazioni a 4 lettere prima o poi.

onorevole giammanco. comunque ci mancherebbe di dover pagare le tasse anche in italia, paga le tasse in irlanda.

Valentino rossi dove doveva pagarle le tasse? Magari quando lo hanno beccato, hai anche goduto.
 
Ryanair non sceglie gli aeroporti italiani solo come scalo di arrivo o di partenza. Alla clientela offre un ricco ventaglio di tratte nazionali collegando le dieci città che raggiunge in Italia, condizione che fa scattare l’obbligo di versare tasse nel nostro paese. Una situazione che deve essere ancora approfondita ma che se venisse confermata determinerebbe una maxi contestazione fiscale alla compagnia irlandese per tutti gli anni che ha trasportato milioni di passeggeri in Italia dimenticandosi dell’erario.

http://www.blitzquotidiano.it/economia/ryanair-non-paga-le-tasse-in-italia-il-fisco-indaga-190129/

ma infatti ryanair ha sempre emesso ricevuta fiscale per i viaggi effettuati in italia! La rappresenta la Meridian Vat Italia Srl
 
QUESTO COMINCIA A RENDERMI PIù CHIARO IL QUADRO, ALTRO CHE CHIACCHIERE...
licenza di pesca, parlamentari non accolti a bordo... per favore...
se c'è una verifica fiscale in atto, noi non lo sappiamo, ma Ryanair ed i suoi rappresentanti in Italia sicuramente si.
e questa è una chiave di lettura che spiega molte cose.
se non ricordo male le ricevute dei biglietti italiani erano emessi da una società con sede a Napoli. questo è un aspetto interessante della vicenda

Dici che lo stop è diretta conseguenza dell'accertamento? o l'accertamento è una minaccia per piegare FR?

Nel primo caso è una maniera per andarsene e cercare di limitare i danni.
Nel secondo caso è la maniera certa per farli andare.
 
ma infatti ryanair ha sempre emesso ricevuta fiscale per i viaggi effettuati in italia! La rappresenta la Meridian Vat Italia Srl
Società estere che operano in Italia
a cura Dott. Fabrizio Fava

E’ questo un argomento molto dibattuto soprattutto negli ultimi anni a seguito della globalizzazione e dell’interesse anche da parte di soggetti italiani ad operare a livello internazionale con società estere.
Anzitutto bisogna chiarire che il soggetto residente in Italia che percepisce utili da società estera è tassabile in Italia, ai sensi del D.P.R. n. 917/86 (T.U.I.R.) fatte salve le imposte già versate all’estero e gli accordi internazionali per evitare la doppia imposizione a seconda della localizzazione del reddito all’estero.
In questo breve scritto affronteremo tuttavia, se pur sinteticamente, la tassazione della società estera che opera in Italia in maniera non stabile, ovvero che intrattiene rapporti commerciali in Italia pur non avendo una sede fissa.
Mentre infatti le attività svolte con sede fissa sono regolate alla stregua della normativa generale e, quindi, la società estera che intenda stabilirsi in Italia è soggetta alla normale tassazione, bisogna distinguere le attività svolte all’estero ma con interessi commerciali anche in Italia.
Confrontando le disposizioni di cui all’art. 162 del T.U.I.R. con l’art. 5 del modello OCSE si desume che la normativa nazionale ricalca in pratica il dettame della convenzione tipo internazionale, anche perché se così non fosse, prevarrebbe comunque quest’ultima sul diritto interno, anche per un principio costituzionale.
Anzi, se leggiamo l’art. 162 che rinvia all’art. 169 del T.U.I.R. troviamo addirittura una deroga a favore del contribuente nel senso che, devono applicarsi le norme interne se risultano più favorevoli rispetto gli accordi internazionali per la doppia imposizione.
D’altronde il commentario OCSE del gennaio 2003 è ormai ritenuto quasi universalmente applicabile e le interpretazioni non lasciano più dubbi a distanza di più di due anni.
Ma torniamo al nostro argomento e cerchiamo di comprendere quando una società estera che agisce in Italia può essere considerata o meno operante con una stabile organizzazione e quindi soggetto attivo ai fini della tassazione fiscale.

NORMA GENERALE:

Il controllo tra imprese non residenti non danno automaticamente origine ad una stabile organizzazione, ma viene considerata stabile organizzazione l’entità sia residente che non residente che concluda a nome dell’impresa estera contratti diversi dall’acquisto di beni; tuttavia, non può essere considerata stabile organizzazione dell’impresa estera il fatto che questa eserciti nel territorio dello Stato la propria attività a mezzo di un intermediario (esempio mediatore o commissionario)che agisca tuttavia con status indipendente e nell’ambito della propria attività.

SONO CONSIDERATE STABILE ORGANIZZAZIONE:


- un’officina o un laboratorio ;
- una succursale, un ufficio o una sede di direzione;
- un cantiere di montaggio,installazione o di costruzione e le attività di supervisione connesse se di durata superiore a tre mesi;
- un giacimento, una miniera, una cava ed ogni altro luogo di estrazione di risorse naturali ove lo stato può esercitare dei diritti:

NON SONO CONSIDERATE STABILE ORGANIZZAZIONE :

- localizzazione di beni immagazzinati ai soli fini di deposito, di esposizione o di consegna;
- utilizzo di una installazione ai soli fini di deposito, di esposizione o di consegna di beni o merci appartenenti all’impresa;
- localizzazione di beni immagazzinati ai soli fini della trasformazione ma da parte di altra impresa;
- sede fissa di affari utilizzata esclusivamente per acquistare beni o merci e raccogliere informazioni utili, ovvero per svolgere attività con carattere preparatorio o ausiliario;
- disporre a qualsiasi titolo di elaboratori elettronici ed impianti ausiliari per la raccolta e la trasmissione di dati ed informazioni finalizzati alla vendita di beni e servizi.


Da quanto pertanto si desume che la sede destinata a vendita diretta è considerata ipotesi di stabile organizzazione per la società estera e pertanto suscettibile a tassazione.
Una soluzione a livello comunitario potrebbe essere quella di avvalersi di depositi fiscali , introdotti nel nostro ordinamento tributario già dal marzo 1997 (Legge n. 29/1997), ove è consentito custodire e sottoporre a lavorazione senza il pagamento dell’Iva beni nazionali e comunitari a condizione che non siano destinati alla vendita al dettaglio all’interno dei depositi stessi; nel caso di utilizzo di deposito fiscale, l’iva verrebbe assolta soltanto dall’acquirente finale al momento della immissione per il consumo dei beni in Italia ed il gestore di deposito può anche assumere la veste di rappresentante fiscale con attribuzione quindi di un numero di partita iva unico per tutti i soggetti passivi non residenti rappresentati e con l’adempimento di integrare le fatture estere, di emettere autofatture e di compilare gli elenchi intrastat per acquisti e vendite con provenienza o destinazione comunitaria.

Tutti i diritti riservati all’Autore.
A cura del Dott.Fabrizio Fava

http://www.commercialistatelematico.com/nuoviarticoli/pubblici/2439006-stabile.html
 
ATTENZIONE !!

Le regole di cui al post n. 1 di questa speciale discussione sono ancora valide!!

Vi informo che i posts eliminati da questa discussione sono al momento oltre 700 (settecento).

Sarebbe rispettoso nei confronti dello staff di amministrazione del forum che si alleggerisse il compito, con un comportamento rispettoso del regolamento generale del forum e di quanto riportato al post n. 1 di questa discussione.

Le cancellazioni e le azioni sanzionatorie (come da regolamento) verso gli utenti in questo 3ad non prevedono preavviso!

Per diffamazioni, offese, e post dal nullo valore aggiunto la concorrenza in rete dove potersi divertire a scrivere a ruota libera NON MANCA !

Airone
per l'amministrazione
 
Questione documenti: l'Enac convoca Ryanair (1)

Il presidente dell'Enac Vito Riggio ha convocato Ryanair il 7 gennaio prossimo, anche nelle vesti di presidente del Cisa (Comitato interministeriale per la sicurezza del trasporto aereo e degli aeroporti). "Da parte della compagnia Ryanair - si legge in una nota che spiega le ragioni della convocazione - si continua pervicacemente e pretestuosamente a mettere in dubbio il rispetto ed il rigore dei controlli di sicurezza da parte delle autorità italiane, cosa che crea allarmi infondati e scredita l'immagine del nostro Paese a livello internazionale". La riunione, prosegue la nota, è finalizzata ad esaminare gli argomenti avanzati della compagnia Ryanair che potrà illustrarli direttamente in tale occasione. "Ove le dichiarazioni di Ryanair risultassero, come assolutamente sono, infondate, ne verranno tratte tutte le dovute conseguenze". - segue -

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Air Italy pronta a subentrare a Ryanair sulle rotte italiane (2)


Se Ryanair vuole lasciare l'Italia Air Italy è pronta a sostituirla in brevissimo tempo. Lo ha annunciato il presidente e amministratore delegato di Air Italy Giuseppe Gentile. "Se dovessero sospendere i loro voli dagli scali di Roma Ciampino, Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Milano, Bergamo, Pescara, Pisa e Trapani, noi - ha osservato il Presidente dell'aviolinea - siamo pronti a subentrare. Abbiamo mezzi, esperienza, know how e solidità gestionale per rimpiazzare i voli di Ryanair. Noi - aggiunge Gentile - possiamo offrire un rapporto qualità prezzo che non farebbe certo rimpiangere Ryanair. Il tutto al'interno delle regole dettate dalle leggi".



fonte: TTG
Nuove news interessanti, bene che l'ENAC le suoni per bene a Ryanair e ne chieda pubblica ammenda per le puttanate che spara sulla mancanza di sicurezza in un periodo dove non si dovrebbe scherzare speculare su questo argomento.
Altrimenti che gli facciano un multone da ricordarsi, capisce solo quello MOL.

L'annuncio di Air Italy?
Ottimo e direi che gli italiani avrebbero solo da guadagnarci e perdipiù sarebbe buono per l'economia del settore in Italia con tanti che potrebbero ri/trovare il lavoro e far rimanere in Italia i soldi spesi dagli italiani.
 
Secondo me il problema per l'erario esiste, questi operano in Italia come una compagnia italiana a tutti gli effetti solo usano l'Italia come un paradiso fiscale nulla versando di tasse e ancor piu grave sfruttando personale italiano facendolo lavorare su suolo italiano ma come lavoratori a nero! non si è dato sapere ne come ne quanto sono versati i contributi pensionistici in Irlanda anche perchè non risulterebbe manco facile per un AV l'accetamento.
Mi sa che hanno svegliato il can che dorme!
Se il fascicolo lo passano in mano a un certo ispettore pesarese, che ben conoscono certi personaggi famosi, direi che per FR ci sarà poco poco da ridere...
 
Se la notizia della presunta evasione fiscale fosse confermata certamente l'azione di FR avrebbe un senso diverso.
 
sono tipo .....dieci anni che l'erario fa accertamenti su fr...eppure....quella delle tasse mi sembra un'altra cavolata tirata fuori ad hoc....avanti la prossima.....quale sarà?che non abbiamo gli angeli salvatori dei sindacati e siamo ridotti in schiavitù??
 
Stato
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