Ryanair taglia i voli da Verona, il Catullo perde 16 collegamenti
Da Bruxelles a Palermo, prenotazioni sospese da novembre. Da settimane è guerra aperta tra lo scalo e la compagnia low-cost irlandese
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VERONA — Ryanair taglia i voli da Verona. Non c’è nessun comunicato ufficiale a riguardo, né dall’aeroporto Catullo né tanto meno dalla compagnia low-cost irlandese. Eppure, provando a sondare la disponibilità di voli per la stagione invernale (che inizia dopo il 30 ottobre) sul sito web ufficiale ci si accorge che diverse tratte, da Verona, non sono più disponibili. Non sorprende che appaia sospeso il volo per Madrid: d’altra parte, la stessa compagnia irlandese aveva annunciato il taglio dei voli per la Spagna dopo l’annuncio del governo Rajoy di aumentare le tasse aeroportuali. Diverso invece il discorso per l’apparente sospensione (mai annunciata) dei collegamenti con Bruxelles-Charleroi, con Edimburgo e con Dublino, ma anche - sul mercato domestico - di quello (oggi giornaliero) per Palermo.
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Se consideriamo che oggi, dal Catullo, sono attivi 4o collegamenti attivi con Ryanair ogni settimana, da e per undici destinazioni diverse (Alghero, Bari, Bruxelles, Brindisi, Dublino, Edimburgo, Londra-Stansted, Madrid, Palermo, Parigi-Beauvais, Trapani), con questi tagli si scenderebbe a 24: un notevole ridimensionamento. Quelle di Ryanair potrebbero essere semplici scelte commerciali. Air Lingus, ad esempio, ha annunciato l’apertura di un collegamento per Dublino, uno dei collegamenti ora soppressi. E su Parigi, nonostante la concorrenza low-cost, Air-France ha comunque aumentato (nel 2011) di 16mila unità i passeggeri trasportati da Verona. Ma non si può dimenticare che tra Catullo e Ryanair è in corso, da qualche tempo, una vera e propria guerra senza esclusione di colpi. Se gli aerei della compagnia low-cost continuano a partire da Verona è solo grazie al Tar che ha sospeso (in attesa del pronunciamento nel merito, il prossimo 13 settembre) il provvedimento dell’Enav (ispirato dal Catullo) per il blocco totale dei voli a causa di una diatriba fiscale.
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Il direttore generale del Catullo Bassetti sta per altro tentando invano di ridiscutere l’oneroso contratto di incentivazione (circa 16 euro a passeggero), attualmente oggetto di un’indagine della Commissione europea che ipotizza aiuti indebiti, e che è costato all’aeroporto veronese nel 2011 quasi otto milioni di euro. La proposta del Catullo (incentivi dimezzati per i voli internazionali e azzerati per quelli domestici) è stata respinta al mittente. Non sarebbe la prima volta che Ryanair sospende dei voli come strumento di pressione per contrastare decisioni sgradite (accadde a fine 2009, in un braccio di ferro con l’Enav). Che sia anche il caso del Catullo?
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Alessio Corazza
Corriere della Sera
CIAO
_goa
Da Bruxelles a Palermo, prenotazioni sospese da novembre. Da settimane è guerra aperta tra lo scalo e la compagnia low-cost irlandese
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VERONA — Ryanair taglia i voli da Verona. Non c’è nessun comunicato ufficiale a riguardo, né dall’aeroporto Catullo né tanto meno dalla compagnia low-cost irlandese. Eppure, provando a sondare la disponibilità di voli per la stagione invernale (che inizia dopo il 30 ottobre) sul sito web ufficiale ci si accorge che diverse tratte, da Verona, non sono più disponibili. Non sorprende che appaia sospeso il volo per Madrid: d’altra parte, la stessa compagnia irlandese aveva annunciato il taglio dei voli per la Spagna dopo l’annuncio del governo Rajoy di aumentare le tasse aeroportuali. Diverso invece il discorso per l’apparente sospensione (mai annunciata) dei collegamenti con Bruxelles-Charleroi, con Edimburgo e con Dublino, ma anche - sul mercato domestico - di quello (oggi giornaliero) per Palermo.
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Se consideriamo che oggi, dal Catullo, sono attivi 4o collegamenti attivi con Ryanair ogni settimana, da e per undici destinazioni diverse (Alghero, Bari, Bruxelles, Brindisi, Dublino, Edimburgo, Londra-Stansted, Madrid, Palermo, Parigi-Beauvais, Trapani), con questi tagli si scenderebbe a 24: un notevole ridimensionamento. Quelle di Ryanair potrebbero essere semplici scelte commerciali. Air Lingus, ad esempio, ha annunciato l’apertura di un collegamento per Dublino, uno dei collegamenti ora soppressi. E su Parigi, nonostante la concorrenza low-cost, Air-France ha comunque aumentato (nel 2011) di 16mila unità i passeggeri trasportati da Verona. Ma non si può dimenticare che tra Catullo e Ryanair è in corso, da qualche tempo, una vera e propria guerra senza esclusione di colpi. Se gli aerei della compagnia low-cost continuano a partire da Verona è solo grazie al Tar che ha sospeso (in attesa del pronunciamento nel merito, il prossimo 13 settembre) il provvedimento dell’Enav (ispirato dal Catullo) per il blocco totale dei voli a causa di una diatriba fiscale.
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Il direttore generale del Catullo Bassetti sta per altro tentando invano di ridiscutere l’oneroso contratto di incentivazione (circa 16 euro a passeggero), attualmente oggetto di un’indagine della Commissione europea che ipotizza aiuti indebiti, e che è costato all’aeroporto veronese nel 2011 quasi otto milioni di euro. La proposta del Catullo (incentivi dimezzati per i voli internazionali e azzerati per quelli domestici) è stata respinta al mittente. Non sarebbe la prima volta che Ryanair sospende dei voli come strumento di pressione per contrastare decisioni sgradite (accadde a fine 2009, in un braccio di ferro con l’Enav). Che sia anche il caso del Catullo?
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Alessio Corazza
Corriere della Sera
CIAO
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