Ryanair: Sfuma base a Caselle, enti pubblici non trovano risorse


Non sostituisco Parigi con Nottingham.

vivendo a Nottingham anche io rispondo anche io...

per fortuna ognuno fa le proprie scelte in base a quello che meglio crede. Quindi liberta' totale di scelta, ci mancherebbe.
Ma io, personalmente, se non avessi i soldi per andare a Parigi e avessi una piccola somma disponibile valuterei la possibilita' di vedere comunque posti nuovi invece di stare a casa.
I voli per East Midlands (aeroporto di Nottingham) da Bergamo, Treviso, Pisa e Roma se prenotati con un certo margine di anticipo sono spesso economici e in offerta, e il pernottamento in zona non e' costoso come puo' essere Londra.
Che Nottingham non sia Parigi e' scontato, ma qualcosina da vedere e da vivere ci sara' pure qui (il Peak District, la foresta di Sherwood, Newsteas Abbey, la leggenda di Robin Hood).

Cosi' come Nottingham ci saranno decine di altre destinazioni Ryanair che hanno un minimo di valenza turistica, valenza che ben inteso avrebbero molto meno se i voli fossero costosi.

Dipende da quello che uno vuole: turismo di massa o turismo di nicchia, vacanza standard o voglia di vedere posti comunque nuovi e fuori dai soliti giri turistici...ognuno decide come meglio crede...ma certo Ryanair offre uno stimolo in piu' a visitare localita' turistiche meno consuete a chi e' interessato.
 
Perdonami ma la vedo in modo diametralmente opposto al tuo.

Non decido di andare a Salcazzoland solo perché il volo costa due euro.

Milioni di passeggeri però sì. E' indubbio che per moltissimi il prezzo fa la differenza, specie se non parliamo di Parigi o Londra. Per dei ragazzi che vogliano farsi un w.e. fuori, per una coppia che voglia passare 3 giorni in una città, ma senza una preferenza specifica, il prezzo del biglietto aereo può fare la differenza laddove non si voglia necessariamente andare in una determinata città. A me è già capitato. E questo spiega il perché i voli per esempio bergamo-inculolandia volino sempre pieni, quando magari prima dell'attivazione del volo la percentuale di passeggeri tra le due destinazioni era minimo per non dire nullo
 
Un altro commento: leggevo che un Minuetto allungato, tipo quello che viene usato per il MXP Express, costa 5 milioni di €. Invece di dare 25 milioni di € a Ryanair, Regione/Comune/Provincia possono comprare 5 di questi treni per realizzare, finalmente, le linee S sul passante di Torino. La città ne ha bisogno e avrebbero un impatto molto più determinante sulla qualità della vita della gente in città e nella provincia. Meglio così.

E quanto costa mantenerli? I soldi a FR non verrebbero dati in un colpo solo, mentre dubito che uno si possa comprare un vagone di Minuetto per volta...
 
Personalmente quoto tutti coloro che dicono di aver scoperto bellissimi posti grazie al low cost: anche io ne ho scoperti tanti, però al tempo stesso hanno ragione anche coloro che dicono che non bisogna pagare una compagnia come avviene con RyanAir con tutti quei soldi.
Ho letto sul sito di repubblica che si sarebbero introdotti una ventina di voli con quel contributo di 40-50 milioni di €. Ma a questo punto non è meglio dare un pò meno soldi magari a WizzAir o Easy jet?Magari anche con la metà dei voli e a prezzi un pò più alti per passeggero, alla fine un biglietto per il Nord o Est Europa a 20 euro da Orio in realtà ti costa almeno 70, considerando tutti gli spostamenti da Torino e dagli aeroporti a 100 km dalla città.
Per me non sarebbe una cattiva idea rivolgersi alla concorrenza, è comunque un modo per avere allo stesso prezzo di Orio nuove rotte e soprattutto su aeroporti principali, come quelli sfruttati da Easy jet molto più vicini alla città.
Che ne pensate?
 
E' una domanda a cui è impossibile rispondere con dati certi.

O'Leary e la sua macchina da guerra mediatica ti snocciolerebbero al solito numeri da capogiro in termini di posti di lavoro diretti e indotti, di passeggeri, di spesa in loco e quant'altro.

Numeri semplicemente impossibili da verificare, anche mettendo in campo un battaglione di osservatori ONU in loco per anni. In poche parole aria fritta al cubo.

Ovviamente politici e amministratori delegati tutti, promotori di accordi siglati con Ryanair, mai si sognerebbero di smentire. Anzi, calcano la mano e ci marciano alla grande. Generalmente per tronfiarsi di crescite esponenziali di traffico; ottimo argomento per giustificare stipendi a 5 zeri.

Aggiungi al quadretto del Mulino Bianco gli Oleary Boys che decantano le meraviglie di Lapperanta a 3 centesimi mentre non sono mai stati (esempio locale, ma estendibile a qualsiasi realtà) a Stupinigi.

IMHO in tutto questo a vincere facile è uno solo: un clown che prende in giro l'unione europea e le sue leggi da anni.

PS: per dirla tutta, Sagat paga anche Alitalia a Torino.

O'Leary fa il mestiere che è capace di fare e che gli è concesso di fare.

Personalmente non ci vedo niente di male se un Ente Pubblico ovvero un Ente Privato concessionario di pubblico servizio sovvenzionano appunto un servizio.
Diverso e grave diventa il discorso se un Ente Pubblico ovvero un Ente Privato concessionario di pubblico servizio sovvenzionano, cioè finanziano, un particolare fornitore di servizi a scapito della concorrenza.

Cioè o finanzi tutti o non finanzi nessuno.

Le considerazioni di cui sopra si applicano integralmente anche all'ultima frase del messaggio quotato.
 
Per me non sarebbe una cattiva idea rivolgersi alla concorrenza, è comunque un modo per avere allo stesso prezzo di Orio nuove rotte e soprattutto su aeroporti principali, come quelli sfruttati da Easy jet molto più vicini alla città.
Che ne pensate?

E' illusorio pensare che Wizzair o Vueling o altre si muovano "gratis", per quanto a me noto anzi Ryanair non è nemmeno la più esigente.
Se la Regione ha pochi soldi da mettere sul piatto, li si può spartire tra N vettori per sostenere altrettante rotte, ma dubito si riuscirà a raggiungere un ventaglio pari alla dozzina attuali di rotte FR.
 
Per me sono 50 milioni risparmiati, quindi complimenti a chi ha detto no!
Torino non è turistica, la maggior parte dei pax sarebbero italiani che vanno all' estero, quindi quali guadagni porterebbero alla regione?
Ha senso incentivare una compagnia se poi questa porta soldi alla provincia/regione, altrimenti no.
Io ho preso diverse volte FR da BGY, sempre per lavoro, e sempre per andare all' estero. Secondo voi ha senso che i contribuenti bergamaschi e lombardi abbiano dovuto pagare parte del mio biglietto per andare a lavorare all' estero?
 
Sono del tutto contrario all'affermazione che Torino non sia turistica. Sono stati gli enti a non saperla rilanciare doverosamente...invito l'amico del forum a torino e contattarmi per un we. Spero che almeno con i soldi risparmiati dall'amministrazione si faccia qualcosa di buono per la città
 
Sono del tutto contrario all'affermazione che Torino non sia turistica. Sono stati gli enti a non saperla rilanciare doverosamente...invito l'amico del forum a torino e contattarmi per un we. Spero che almeno con i soldi risparmiati dall'amministrazione si faccia qualcosa di buono per la città

Chiedo scusa, ovviamente non volevo dire che a Torino non vengono turisti, però secondo me (ben felice di sbagliarmi), la maggior parte dei pax FR sarebbero italiani, quindi una buona parte degli incentivi non porterebbero nessun guadagno.
Secondo me andrebbe rivista proprio la modalità degli incentivi, dando soldi alle compagnie solo per i biglietti A/R con destinazione Torino (in questo caso), il resto no!
 
Cioè o finanzi tutti o non finanzi nessuno.

Non mi risulta che Air France, British, Lufthansa e altri vengano finanziati per atterrare a Torino.

Quindi, usando parole tue:
Diverso e grave diventa il discorso se un Ente Pubblico ovvero un Ente Privato concessionario di pubblico servizio sovvenzionano, cioè finanziano, un particolare fornitore di servizi a scapito della concorrenza.
 
Torino non turistica? Non sara' Firenze, ma ha le sue attrazioni. E quanti charter per la neve ci sono in inverno? Chiaramente non bisogna solo dare i soldi alle low-cost e sperare che i passeggeri arrivino. Bisogna poi fare un po' di marketing: montagna di estate e inverno, pubblicizzare i peasini della provincia di Torino e di quelle limitrofe; sono sicuro che ce ne sono a centinaia con qualcosa da offire, come vini o cibi tipici, agriturismo, monumenti storici, zone paesaggistiche. Poi bisognera' fare analisi dei dati e confrontare i turisti e i guadagni prima e dopo l'arrivo di una low-cost e vedere se ne e' valsa la pena dell'investimento. Se non e' valsa la pena alla fine del contratto arrivederci e grazie.

Bisogna abbandonare la mentalita' per cui l'unica cosa che si guarda e' il numero dei passeggeri in un aeroporto per dire il mio e' piu grande del tuo.
 
Non volerebbero, ma arriverebbero a Torino con altri mezzi. Uno va dove deve andare, non perché ci va FR o chi sia.
Infatti e quella percentuale di pax che va invogliato da tariffe praticamente regalate (che sono comunque offerte limitate) non è che va a portare chissà quale ritorno economico al territorio da giustificare investimenti comunque pesanti che poi vengono scaricati sulle altre compagnie ed operatori (mi viene in mente la polemica sulle navette per i parcheggi remoti), sui pax (anche quelli che non volano FR) ed infine se fanno dei debiti da ripianare sui cittadini.

Quando si forza il libero mercato poi si creano meccanismi che spesso alla fine sono non proprio piacevoli per i consumatori/cittadini, poi magari non lo immaginano visto il livello medio di informazione e cultura che c'è in Italia.
 
Non mi risulta che Air France, British, Lufthansa e altri vengano finanziati per atterrare a Torino.

Ciao TW 843.
Neanche a me risulta. Quando ho scritto "O finanzi tutti o non finanzi nessuno", la mia era un'esortazione dando del "tu" alla SAGAT in questo caso, non una critica al tuo messaggio che avevo quotato.
Sapevo che AZ fosse sovvenzionata per volare da TRN verso le 4 famose rotte internazionali (TXL e IST chiuse) ma non per altre rotte, in ogni caso come non sono d'accordo a finanziare Ryanair, non sono altrettanto d'accordo a finanziare AZ (ormai privata e non ricordo di aver letto da nessuna parte che AZ sia un fornitore di pubblico servizio "de iure").
 
Per una volta sono praticamente d accordo su tutto o quasi quello che ha detto tw, anche se ovviamente uno può decidere di andare dove vuole. Io plaudo al fatto che enti PUBBLICI non usino ulteriori soldi che per una parte sono anche miei per non finanziare un vettore che lascia poi pochissimo in Italia in termini di tutto o quasi.
Che per farmi " conoscere" un posto nuovo a poco , finisce per costai in modo indiretto molto da tasse addizionali comunali IMU Etc Etc.
Poi... 50 non di euro per la miseria di un aereo basato poi forse due ??? Ma quasi quasi te lo noleggi un aereo ..!
E comunque alla fine il gioco diventa sempre più perverso perché inizi a pagare fr, poi allora ti chiedono poi soldi anche le altre chi più chi meno se no. Fr le spazza via e rimane da sola a casa tua e può fare e disfare tutto perché e' rimasta la tua sola compagnia ( dammi più soldi o vado via non me li dai vado a Cuneo ..) e la spirale aumenta.
O vogliamo negare che solo pochissimi aeroporti stanno in piedi con fr mentre gli altri sono subissati di debiti che poi tutti NOI dovremo ripianare ?
Ps Torino e' bellissima. Ci sono stato di recente dopo diversi anni con un po' di pregiudizio e' stato un long weekend bellissimo visto musei negozi palazzi Etc magnifici e pieno di cose da vedere ed era gennaio. Un posto dove per una volta l qver ospitato le olimpiadi ha dato veramente modo di valorizzarla .
Infatti appena posso ci torno ( ovviamente con IG ..:))
 
Repubblica - Torino pag.1
"L'accordo conRyanair? Un salasso"
Fassino: Ryanair, un salasso ma trattiamo Un volo Ryanair da Caselle MARIACHIARAGIACOSA A PAGINA II IL PIANETA TRASPORTI "L'accordo œnRyanair? Un salasso"Fassino: 'Mille euro apasseggero: ma continuiamo a trattare" MARIACHIARAGIACOSA ACCORDO con Ryanair costa mille euro a passeggero. Tanto vale pagargli le vacanze». Usa una battuta il sindaco di Torino, Piero Fassino, il giorno dopo lo stop alla base low cost a Caselle, malasuatesiètutt'altro che uno scherzo. Il Comune non sbatte la porta in faccia alla compagnia irlandese, però gradirebbe vedere cifre differenti. «Il nostro obiettivo è continuare a fare in modo che la compagnia operi sullo scalo — spiega — e, se ci saranno le condizioni finanziarie, anche andare oltre. Il problema sta però nella trattativa: se contiamo i passeggeri promessi e i soldi che Ryanair ci chiede per portarceli il conto fa quasi mille euro a passeggero. Bisogna vedere se ne vale la pena». I dati in mano alla Regione suonano una musica diversa. Ryanair nel 2011 ha portato a Torino 600 mila passeggeri, di cui 240 mila stranieri. Secondo uno studio del Politecnico di Torino il turista medio trascorre sotto la Mole tre giorni e spende, ogni giorno, 140 euro. I calcoli son presto fatti, nel 2011 Ryanair e i suoi turisti hanno generato 100 milioni di euro di ricadute positive sul territorio piemontese, torinese e cuneese in particolare, visto che chi sceglie i laghi per vacanza solitamente atterra a Malpensa. Con la base low cost, bisogna raddoppiare, o poco meno, questi valori. Ryanair ha promesso +320 mila passeggeri entro il 2017, che significa, per quella stessa data, 134 milioni di euro nel settore turistico. «Dire no agli irlandesi — ricorda l'assessore regionale Alberto Cirio — è miope e chi da sempre consigli, come fa Saitta, sarebbe bene che mettesse anche qualche soldo. Così come il Comune che conta di raccimolare 6 milioni di euro con la tassa di soggiorno, potrebbe destinarnequalcunoaquestoprogetto strategico. Credochealbergatori, ristoratori e operatori turistici sarebbero grati». Gli enti che si sono defilati finiscono anche nel mirino dell'associazione FlyTorino: «ogni nuovo milione di passeggeri in transito per l'aeroporto porta mille nuovi posti di lavoro, non solo legati all'indotto aeroportuale e di sistema turistico» sottolinea. Archiviata, almeno per ora, la vicenda di Ryanair, sul cielo sopra Caselle, dove operano altre sei compagnie low cost, ronzano parecchie altre possibilità. In pole position Easyjet, che da dicembre tornerà a Torino con il volo per Londra. Una scelta non casuale, visto che si tratta di una delle rotte d'oro di Ryanair, e considerato che la compagnia ha la sua base a Malpensa dove porta ogni anno sei milioni di passeggeri. Se Vito Gamberale, amministratore del fondo F2i, che di Malpensa ha già il 30 per cento, dovesse comprare parte delle quote di Sagat messe in vendita dagli enti locali, Caselle potrebbe diventare, per Easyjet, una comoda depandance.