Ryanair punta su Malpensa? In arrivo 4 am?


Ci riprovo. Il modello di business di FR prevede di far volare gli a/m il più possibile, con turn around time di 20 minuti ove possibile.
Il modello hub& spoke prevede che gli a/m arrivino tutti insieme nell'hub (tutti insieme ovviamente può volere dire entro un'ora o più a seconda del numero di destinazioni e almeno 40 minuti prima dell'ora "di picco") e ripartano tutti insieme 40 minuti dopo l'arrivo dell'ultimo (e ancora una volta può volerci un'ora o più). Totale gli a/m restano a terra dall'ora è mezza a oltre tre ore. Questo per FR sarebbe tutto revenue perso e renderebbe impossibile servire tutte le attuali rotte con glia/m attualmente disponibili
Il tutto andando ad occupare i posti marginali che, a differenza di quanto previsto dalle teorie economiche, vengono venduti a prezzi più alti (anche molto più alti) rispetto alla tariffa media.
 
Quoto. Tanto più che i software di gestione sempre più raffinati permetteranno di alzare ulteriormente il LF avvicinandolo sempre più al 100%.
 
Sono d' accordo su tutti i problemi sollevati, ma non credo siano insormontabili. Non lavoro nel campo ma mi chiedo: vengono fatti molto spesso ma decine di compagnie diverse accordi di code share che in linea di massima presentano gli stessi problemi. Ogni volta vengo affrontate tali problematiche? immagino di si (o in parte si). Ed in tal caso perche dovrebbe essere cosi talmente antieconomico farlo tra una lc e una major? Penso ad esempio a vueling con Iberia british.
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Non ho capito il "diviso 2" immagino vorrebbe riferirsi alla divisione del margine di guadagno sui passeggeri aggiuntivi

Perche secondo me i guadagni, per tutti, sarebbero superiori ai costi:

http://centreforaviation.com/images/stories/2013/mar/06/Costperpax.PNG

Il grafico mostra come il costo per passeggero sostenuto da alitalia sia il 300% rispetto a ryanair nonostante operi tratte che mediamente sono più lunghe solo del 10%. da cui si desume la differenza dei cask.

Aggiungo:

Una compagnia, nella teoria macroeconomica, ha incentivo a produrre ogni qual volta i ricavi marginali eguagliano i costi marginali: Finchè il costo di trasportare un passeggero in più sarà coperto dal ricavo del trasporto aggiuntivo avrò incentivo a trasportare.

Ora Ryanair ha un cask di 0,034 eur con un lf dell' 82%. Trasportare 12 persone in più ( pari ad un 8% in più di LF per un totale del 90%) non costerà certo 0,034 ma molto meno in quanto i costi fissi (AV Piloti Ammortamento aerei) non aumentano e aumentano solo i costi variabili (carburante).
Quindi per i trasporti "aggiuntivi" il cask sarebbe ancora più basso di 0,034 eur.

Alitalia ha un cask quadruplo rispetto a ryanair.

In più siccome siccome Ryanair ha un breakeven load factor di circa il 70% (mi sembra sia cosi dal bilancio 2013 ma nn vorrei sbagliare) con le tariffe pratiche, sui voli meno pieni l' ausilio del feederaggio permetterebbe di raggiungere prima il break even.

Ad ogni modo non penso sia male per malpensa, e non è male x i consumatori ogni qual volta c'è più concorrenza.
Il tuo concetto non funziona perché introdurre i transiti per FR vorrebbe dire sballare tutto il suo sistema che gli permette appunto quei costi.
 
Grazie per la spiegazione paolo, da come parli capisco che mastichi la "materia" molto più di me. E sollevi 2 problematiche molto importanti che dovrebbero avvalorare l' infattibilità di un feederaggio tra un Low cost e una major:

1)Gestione del Turn Around
2) Remunerazione dei posti che eccedono il Break even Load Factor.

Ti spiego su cosa non mi trovi d' accordo

Parto dalla 2. che nasce dalla contestazione a questa frase.

Inoltre quando hai LF prossimi al 90% che senso ha caricare altri pax che pagano una tariffa media per tratta più bassa (tariffa totale diviso 2)?

Come tu ben osservi i prezzi dei biglietti aumentano all' aumentare del LF. Ma, ovviamente, anche del tempo. Ciò non va assolutamente contro quello spiegato nel post precedente: Che c'è incentivo a produrre finchè costi marg e ricavi marg si eguagliano. Qui semplicemente si sfrutta un meccanismo diverso di massimizzazione dei ricavi. Che è alla Base del mondo LC ma anche delle major e non puoi sovvertire.

Il discorso della marginalità che spiegavo nel post precedente può leggerlo anche in altra maniera, non cambia nulla: se so gia ex ante che mediamente il 10% del mio volo sicuramente lo riempirò con feederaggio a prezzo fisso ( e vantaggioso) posso raggiungere prima il load factor break even point con la mia attività di point to point, spostandolo dal 70% al 60% ad esempio. Ciò non toglie che al mio 100° passeggero potrò chiedere 1000 euro per un napoli roma. Oppure chiedere 250€ sperando di imarcarne 2.
Se la probabilità di vendere un biglietto aggiuntivo a 1000€ il giorno prima è del 20%
e la probabilità di venderne 2 a 250 euro(totale 500eur) è del 40% sono in una posizione di ricavi attesi assolutamente neutra (alla lunga entrambe renderanno mediamente 200 e 200, ovviamente non stiamo considerando l' impatto dei costi variabili) e spetta a me decidere.

Sul punto 1)

Giustamente si parla di turn around diversi e delle esigenze di conciliare i tempi di ingresso di decollo e atterraggio.

Porto un esempio: ci sono 7 voli Palermo-Roma operati dall' alitalia. Cosa cambia nel farne operare 5 ad una Lc (con i suoi turn around) negli orari più "consoni" e 2 alla major?

Per di più. In tutti i millemila accordi di codeshare che esistono nel mondo perche certi problemi (come quelli citati di software, procedure, turn around, riprotezioni, eccc) vengono tranquillamente risolti e qui non potrebbero esserlo?

Ancora: Vueling riesce a Farlo con iberia e British........................

Il tuo concetto non funziona perché introdurre i transiti per FR vorrebbe dire sballare tutto il suo sistema che gli permette appunto quei costi.

Vero però il trasito ed i relativi oneri immagino possano essere oggetto di "negoziato".

Se ad alitalia trasportare un passeggero da palermo a roma (600km) con un cask di 0,11€ costa 66 eur (diciamo anche 60) Mentre ad una low cost con cask di 0,034 viene 20€ credo che i margini di manovra siano molto consistenti. Ed un incontro a 40 euro fa felici tutti
 
Ma non devi focalizzarti solo su questo. Pensa ad esempio ai bagagli imbarcati per chi fa un transito, peso quindi maggiore e costi superiori (oltre che peso max del bagaglio accettato). Come ti hanno già detto, poi ci sarebbero: riprotezioni, attesa al gate per altri passeggeri in arrivo da altri voli in transito ecc. Anche questo fa aumentare i costi a mio avviso.
 
Grazie per la spiegazione paolo, da come parli capisco che mastichi la "materia" molto più di me. E sollevi 2 problematiche molto importanti che dovrebbero avvalorare l' infattibilità di un feederaggio tra un Low cost e una major:

1)Gestione del Turn Around
2) Remunerazione dei posti che eccedono il Break even Load Factor.

Ti spiego su cosa non mi trovi d' accordo

Parto dalla 2. che nasce dalla contestazione a questa frase.



Come tu ben osservi i prezzi dei biglietti aumentano all' aumentare del LF. Ma, ovviamente, anche del tempo. Ciò non va assolutamente contro quello spiegato nel post precedente: Che c'è incentivo a produrre finchè costi marg e ricavi marg si eguagliano. Qui semplicemente si sfrutta un meccanismo diverso di massimizzazione dei ricavi. Che è alla Base del mondo LC ma anche delle major e non puoi sovvertire.

Il discorso della marginalità che spiegavo nel post precedente può leggerlo anche in altra maniera, non cambia nulla: se so gia ex ante che mediamente il 10% del mio volo sicuramente lo riempirò con feederaggio a prezzo fisso ( e vantaggioso) posso raggiungere prima il load factor break even point con la mia attività di point to point, spostandolo dal 70% al 60% ad esempio. Ciò non toglie che al mio 100° passeggero potrò chiedere 1000 euro per un napoli roma. Oppure chiedere 250€ sperando di imarcarne 2.
Se la probabilità di vendere un biglietto aggiuntivo a 1000€ il giorno prima è del 20%
e la probabilità di venderne 2 a 250 euro(totale 500eur) è del 40% sono in una posizione di ricavi attesi assolutamente neutra (alla lunga entrambe renderanno mediamente 200 e 200, ovviamente non stiamo considerando l' impatto dei costi variabili) e spetta a me decidere.

Sul punto 1)

Giustamente si parla di turn around diversi e delle esigenze di conciliare i tempi di ingresso di decollo e atterraggio.

Porto un esempio: ci sono 7 voli Palermo-Roma operati dall' alitalia. Cosa cambia nel farne operare 5 ad una Lc (con i suoi turn around) negli orari più "consoni" e 2 alla major?

Per di più. In tutti i millemila accordi di codeshare che esistono nel mondo perche certi problemi (come quelli citati di software, procedure, turn around, riprotezioni, eccc) vengono tranquillamente risolti e qui non potrebbero esserlo?

Ancora: Vueling riesce a Farlo con iberia e British........................



Vero però il trasito ed i relativi oneri immagino possano essere oggetto di "negoziato".

Se ad alitalia trasportare un passeggero da palermo a roma (600km) con un cask di 0,11€ costa 66 eur (diciamo anche 60) Mentre ad una low cost con cask di 0,034 viene 20€ credo che i margini di manovra siano molto consistenti. Ed un incontro a 40 euro fa felici tutti
Stiamo parlando di sistemi completamente diversi, FR non vola con caso 0,034 se dovesse organizzarsi per federare una major, così come ad una major conviene far volare i suoi aerei per 2 motivi: economie di scala proprie e non convenienza a sub appaltare il servizio perché i costi necessari porterebbero la cosa a non essere conveniente.
Con i dovuti limiti funziona fra major e relative branche low cost che però non sono altro che major con costi tagliati per personale, servizio ecc e non hanno più i costi di FR. E infatti vedi come AP Smart carrier o le stesse Germanwings o Transavia France hanno ben altri costi rispetto ad FR.
 
Vueling ha un cask pari a quelli di easyjet, per dirne una e feedera iberia senza grossi problemi credo.

Certo hai ragione sulle osservazioni che fai il fatto...il tutto sta nel considerare il "quanto in più" costerebbe fare operare ad una LC un numero x di posti per una major .

C'è una differenza di oltre il 300% tra i costi degli esempi presi.
 
Vueling ha un cask pari a quelli di easyjet, per dirne una e feedera iberia senza grossi problemi credo.

Certo hai ragione sulle osservazioni che fai il fatto...il tutto sta nel considerare il "quanto in più" costerebbe fare operare ad una LC un numero x di posti per una major .

C'è una differenza di oltre il 300% tra i costi degli esempi presi.
Ma già siamo ben diversi da FR, considera poi che VY fa anche federaggio a IB quando possibile. VY è il prototipo di successo delle ibride essendo nata come low cost ma pax friendly e poi successivamente entrata nell'orbita IAG. Ma non è paragonabile a FR.
 
Per aspettare passeggeri di voli in ritardo, non credo sia un problema. Mica tutte le compagnie ti aspettano se sei in connessione...
Poi è vero che FR non lavora ad ondate, però è anche vero che quasi tutti gli aerei decollano dalla base alle 6.30-8 e tornano alle 21-23. Quindi ad esempio se stamattina fossi atterrato a BGY da PSR alle 7.55, considerando almeno un'ora di connessione sarei potuto andare a Valencia, Dublino, Eindhoven, Stansted, Crotone, Malta, Atene, Tenerife, Weeze, Varsavia, Fuerteventura e Nottingham entro 5 ore dal l'atterraggio del primo volo.
 
IN un sistema hub & spoke il ritardo di un volo diretto all'hub si ripercuote su tutto il sistema, mentre se operi solo p2p - quindi senza connessioni - il ritardo colpisce il singolo a/m ma non ha effetti sul resto del sistema. Per questo è più facile essere puntuali facendo solo p2p.

grazie per la spiegazione :o
 
Ci riprovo. Il modello di business di FR prevede di far volare gli a/m il più possibile, con turn around time di 20 minuti ove possibile.
Il modello hub& spoke prevede che gli a/m arrivino tutti insieme nell'hub (tutti insieme ovviamente può volere dire entro un'ora o più a seconda del numero di destinazioni e almeno 40 minuti prima dell'ora "di picco") e ripartano tutti insieme 40 minuti dopo l'arrivo dell'ultimo (e ancora una volta può volerci un'ora o più). Totale gli a/m restano a terra dall'ora è mezza a oltre tre ore. Questo per FR sarebbe tutto revenue perso e renderebbe impossibile servire tutte le attuali rotte con glia/m attualmente disponibili
Il tutto andando ad occupare i posti marginali che, a differenza di quanto previsto dalle teorie economiche, vengono venduti a prezzi più alti (anche molto più alti) rispetto alla tariffa media.

Il concetto Raggi e mozzo é simile all'effetto fisarmonica, e qui ci siamo.
Ma c'é una cosa che non mi convince.
Se Il ritardo non é eccessivo, per quale motivo esso Si ripercuoterebbe sull'intero sistema?
Per intero sistema intendi il ritardo di "quell'ondata" o di tutte le successive anche?
Sto provando ad immaginarmi il tutto, chiedo un'attimo di bontà e pazienza.
Esempio: Dai raggi periferici si arriva al mozzo per una connessione intercontinentale: presumo che quelle 3 ore che dici tu siano destinate proprio a quel tipo di connessione.
"Penso" che anche un' ora, o più ,di ritardo non faccia ritardare l'intero sistema, e che Il "sistema" stesso sia stato studiato prendendo in considerazione un determinato range di ritardo (sarebbero dei fessi a non farlo). Idem penso per internazionali e nazionali, con magari tempi un po' più ristretti.
"Presumo" sempre ,che il ritardo Possa essere recuperato nella successiva "ondata" con tranquillità ( sempre perché presumo che il sistema hub and spoke non sia stato concepito in una maniera troppo rigida) e che "male che vada" quel, quei singolo/I voli Vengano convogliati in una delle successive "ondate".

Parlo da ignorante in materia, gradirei un tuo chiarimento o da parte di qualcuno. Magari anche un qualche consiglio , tipo un testo .
In alcune cose sono bravo, in altre ho carenze, in parte colmate leggendo, informandomi e confrotandomi con alcuni di voi.

Adesso,visto che sono spinto da una sorta di follia, vorrei dire LA mia

Faccio un discorso basato sulla logica, nient'altro, e da queste considerazioni: mie
1) Fr non sta cambiando strategia, ma la sta " sdoppiando" puntanto sugli apt importanti. D'altronde sono gli unici dove non vi ha volato, e lí punta a connessioni business. Non avrebbe senso perdere tutti I contributi dei piccoli apt , I quali rendono Gli yields alti,spostando il tutto su apt primari,specialmente per voli leisure,sarebbe da suicidio (Bru-Crl,Fco-cia,Gla-Pik ne sono un primo esempio).
2) U2 opera connessioni anche di nicchia, dove riempire 738 e 738 Max sarebbe difficile, ed una delle sue carte vincenti é proprio l'utilizzo degli A319.
3)Fr sta dimostrando di essere abile nel mutare pelle.
4) Secondo me In pochi anni saranno 5 LE SORELLE dei cieli Europe I: Fr,U2, gruppo IAG,gruppo AF/KLM, gruppo Lufthansa.

QUINDI: sarebbe cosí fanta-aviazione se, per esempio, non tutti, ma solo qualcuno, o magari solo un apt, diventasse un suo Hub? Parlo di Stansted e degli stessi voli Fr.
Riuscire ad arrivare verso destinazioni di nicchia dove un 738 non potrebbe avrebbe successo ,sarebbe possibile.
Ad esempio, li sparo lí perché non ho Studi di flusso:un CPH GLA, un CPH-DUB, un PMO-GLA, un PMO-DUB ( che non riesce a tenere l'intera summer, infatti é solo un paio di mesi) ecc ecc.
Da Stn mi pare ci siano diversi daily per Dub , 8 , per fare un esempio.
Rimodulare Gli operativi un anno prima in maniera tale da rendere le connessioni possibili, magari chiedere mezzo incentivo in più per questi voli alle società di gestione....non credo sia impossibile.

Siate benevoli :)
 
Ultima modifica:
Ma già siamo ben diversi da FR, considera poi che VY fa anche federaggio a IB quando possibile. VY è il prototipo di successo delle ibride essendo nata come low cost ma pax friendly e poi successivamente entrata nell'orbita IAG. Ma non è paragonabile a FR.

Si hai perfettamente ragione sulle differenze tra vy e fr, senza contare che vueling stessa ha un network che prevede anche i transiti, quindi è "rodata".
Però non stante tutto hanno costi uguali a easyjet.
Ed è questo che mi spinege a credere la fattibilità della cosa dato il mutamento di fr.

Vedremo come finirà la fanta aviazione!
 
QUINDI: sarebbe cosí fanta-aviazione se, per esempio, non tutti, ma solo qualcuno, o magari solo un apt, diventasse un suo Hub? Parlo di Stansted e degli stessi voli Fr.
Riuscire ad arrivare verso destinazioni di nicchia dove un 738 non potrebbe avrebbe successo ,sarebbe possibile.
Ad esempio, li sparo lí perché non ho Studi di flusso:un CPH GLA, un CPH-DUB, un PMO-GLA, un PMO-DUB ( che non riesce a tenere l'intera summer, infatti é solo un paio di mesi) ecc ecc.
Da Stn mi pare ci siano diversi daily per Dub , 8 , per fare un esempio.
Rimodulare Gli operativi un anno prima in maniera tale da rendere le connessioni possibili, magari chiedere mezzo incentivo in più per questi voli alle società di gestione....non credo sia impossibile.

Siate benevoli :)

Concordo con te ;) Basterebbe che i voli dal resto d'Europa a STN fossero a centro giornata, e sarebbe possibile raggiungere destinazioni che hanno più di un volo giornaliero per STN da ovunque ;)
 
Quindi sta cambiando strategia.:)

Ahahahah....era per dire. E cmq per me LA sta sdoppiando.Non avrebbero aperto voli da Crotone e puntato su Modlin as esempio nell'ultimo anno. E non può permettersi di perdere le centinaia di milioni di euro di sovvenzioni da parte dei piccoli apt.
Ad esempio a Zaventem non é che ci stiano guadagnando un granché, ma sta "investendo" Sento e leggo che per molti, se non moltissimi, abbandonerà I piccoli apt. Cmq Si capiva quello che intendevo ;)
 
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