A dire il vero, sentendo amici veronesi ieri, essi spiegavano la cosa così, anche in relazione a questa notizia di stampa, mai direttamente collegata a Ryanair
http://www.larena.it/stories/Home/313467_catullo__scontro_sullarea_da_22_milioni/
In sostanza, una società legata agli ex vertici del Catullo ed a importanti nomi e gruppi della finanza veronese, si parla di rapporti di parentela, avrebbe acquistato aree di terreno intorno all aereoporto per circa 5 milioni di euro.
L aumento dei volumi di traffico generato da Ryanair avrebbe giustificato l acquisto di questi terreni da parte della Catullo al fine di aumentare l area da destinare a parcheggio e centri commerciali.
Ed e' sufficiente una ricerca sullo stesso sito del quotidiano L Arena per trovar traccia di articoli e lettere di lamentele sulla difficoltà di parcheggio.
Fatto sta che i terreni acquistati per 5 milioni di euro, dopo pochi mesi sono oggetto di un contratto preliminare di acquisto, tra la società "veicolo" e la Catullo per un valore di 22 milioni di euro.
E, cosa divertente, il preliminare viene siglato il 24 giugno 2011, 3 giorni prima della scadenza di mandato del vecchio presidente.
La Catullo quindi si trova a perdere su 2 fronti, il contratto capestro con Ryanair, e la speculazione immobiliare di cui sopra.
Ora, a me Ryanair non e' mai stata simpatica.
Ma in tutta questa vicenda, ed in questa prospettiva, e' evidente che il suo e' un contratto blindato e l abbandono da parte sua del Catullo sarà sicuramente stato incoraggiato dagli attuali vertici Dell aeroporto.
Resta da dire che in molti a Verona sono in attesa di vedere chi resta col cerino in mano, o se ancora una volta i furbetti del quartierino riusciranno a scamparla..