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(AGI) - Roma, 20 ott. - Rolls Royce «riscopre» i motori ad elica, più «rispettosi» dell’ambiente. Un
propulsore del passato protrebbe tornare in linea di produzione: accuratamente rivisto sarebbe in
grado di consumare meno carburante e ridurre così del 30 per cento le emissioni di anidride
carbonica (CO2). Il turboelica per aerei da 100-200 posti -ha spiegato Mark Taylor, ingegnere della
Rolls-Royce, in un’intercista a ’The Guardian’- porterebbe a risparmiare 3 milioni di dollari o 10.000
tonnellate di CO2 l’anno per aereo. Finora ricerche e test su questo motore, condotti dalle case
produttrici dai primi anni Ottanta, non hanno avuto successo in parte perchè i propulsori erano
troppo rumorosi, ma oggi prevalgono le preoccupazioni legate all’ambiente. «Sulla base dei nostri
test, crediamo di poter produrre un motore a elica silenzioso ed efficiente», ha detto Taylor.
Secondo Alice Bows, climatologa al Tyndall Centre dell’Università di Manchester, specializzata
sull’impatto ambientale del trasporto aereo, la quantità di CO2 derivante dal traffico aereo è pari al
2-3% del totale, una percentuale relativamente piccola ma che registra una crescita annua del 6-7
per cento in termini di chilometro/passeggero, a fronte di un miglioramento dell’efficienza di appena
l’1 per cento. (AGI) Ing 201538 OTT 08 NNN
propulsore del passato protrebbe tornare in linea di produzione: accuratamente rivisto sarebbe in
grado di consumare meno carburante e ridurre così del 30 per cento le emissioni di anidride
carbonica (CO2). Il turboelica per aerei da 100-200 posti -ha spiegato Mark Taylor, ingegnere della
Rolls-Royce, in un’intercista a ’The Guardian’- porterebbe a risparmiare 3 milioni di dollari o 10.000
tonnellate di CO2 l’anno per aereo. Finora ricerche e test su questo motore, condotti dalle case
produttrici dai primi anni Ottanta, non hanno avuto successo in parte perchè i propulsori erano
troppo rumorosi, ma oggi prevalgono le preoccupazioni legate all’ambiente. «Sulla base dei nostri
test, crediamo di poter produrre un motore a elica silenzioso ed efficiente», ha detto Taylor.
Secondo Alice Bows, climatologa al Tyndall Centre dell’Università di Manchester, specializzata
sull’impatto ambientale del trasporto aereo, la quantità di CO2 derivante dal traffico aereo è pari al
2-3% del totale, una percentuale relativamente piccola ma che registra una crescita annua del 6-7
per cento in termini di chilometro/passeggero, a fronte di un miglioramento dell’efficienza di appena
l’1 per cento. (AGI) Ing 201538 OTT 08 NNN