E' forse difficile per il giudice valutare l'attentato alla sicurezza dei trasporti, ma...se la pausa prevista è di 20 min ogni 2hr proprio per ridurre lo stress (indubbio) derivante dal lavoro, pausa e modalità sicuramente frutto di una trattativa, istanze ecc., con che approccio mentale quei signori hanno affrontato 4-6 ore consecutive di lavoro stressante?
Così facendo non sminuiscono forse la necessità di quella (sacrosanta) pausa di 20' ogni 2 ore, rendendola superflua per loro stessa decisione?
Se avesse piovuto la pausa sarebbe ritornata ad essere inderogabile perchè tanto non si poteva giocare a calcio?
Con che resa lavorativa (intesa non come rendimento produttivo, ma come lucidità mentale)?
E' la stessa tipologia di persone che poi si lamentano di certe turnazioni non ideali a loro, lanciando allarmi sulla scasa sicurezza che può derivare se le loro istanze non sono accettate?
Stiamo parlando di 60 persone, non di un paio di pecore nere.
Non so quante ne siano in servizio in quell'unità, ma 60 persone non sono poche (son 5 squadre di calcio + le riserve, per stare in tema!

), il che lascia ad intendere che il modus operandi fosse diffuso, ed anche non troppo nascosto.
Spessissimo qui leggiamo - dalle molte parti coinvolte a vari livelli - di appelli al mantenimento degli standard di sicurezza, di necessità irrinunciabili di pause, riposi, stress vari, di non superare certi massimali.
E chi, a volte, è scettico è visto come un ignorante, non addetto ai lavori, qualunquista.
Vediamo come commenteranno i colleghi di queste persone...