Da: l'espresso
Malpensa, partono le denunce
Sandro De Riccardis
Niente volo per le Maldive, in 200 si rivolgono alla magistratura Hanno atteso quasi due giorni in aeroporto prima di vedere la loro vacanza svanire. Ora i passeggeri che sarebbero dovuti partire da Malpensa venerdì alle 19 per le Maldive e invece sono rimasti a terra chiedono di essere risarciti. Quaranta di loro hanno comunque deciso di raggiungere l´arcipelago asiatico con un volo partito ieri alle 15, mentre i 220 che hanno rinunciato a proseguire hanno presentato un esposto contro Eurofly nell´ufficio della Polaria, al Terminal 2 di Malpensa. Poche righe e decine di firme. Per chiedere alla magistratura e all´Enac, Ente nazionale dell´aviazione civile, che Eurofly risarcisca volo e soggiorno, ma anche i danni morali per l´interminabile attesa.
Venerdì il gruppo è in aeroporto già alle 17. La partenza è alle 19, ma la manovra di un camioncino della società di catering Airchef danneggia un portellone dell´aereo. Il volo viene spostato alle 22 e 30, ma i tecnici decidono di spedire il vettore a Zurigo per le riparazioni e sostituirlo con un aereo portoghese. I passeggeri vanno in albergo. Sabato l´attesa continua e si fa sempre più snervante. Prima l´annuncio del volo per le 8 e 30, poi il ritorno in hotel e un nuovo trasferimento a Malpensa per una partenza assicurata alle 19, che non ci sarà mai. Domenica, in 40 decidono di partire. Sono le 15: quarantaquattro ore dopo l´orario previsto. E alle 16 partono i turisti che sarebbero dovuti salire sul volo di sabato sera, anch´esso rinviato.
«Andremo fino in fondo» promettono i turisti davanti agli uffici della Polaria, che subito inoltra la denuncia all´Enac. «I viaggiatori possono promuovere la richiesta di risarcimento - fa sapere l´autorità aeroportuale - e in più chiedere a noi di applicare le sanzioni previste nella Carta dei diritti del passeggero». Ora Enac verificherà eventuali violazioni da parte di Eurofly: per esempio se è stato rispettato l´obbligo di avere a bordo un assistente che parli italiano. «Il personale parla solo portoghese» aveva denunciato dall´aereo un passeggero. E anche l´associazione Telefono Blu, ricordando le quattomila segnalazioni già arrivata nel 2007, chiede che «ci sia un rimborso dalla compagnia e dal tour operator».
Eurofly respinge le accuse e parla di «atteggiamento poco responsabile» di alcuni passeggeri che «dopo aver eseguito la procedura di check-in, scorrettamente non si sono presentati all´imbarco. La procedura di sicurezza, in questo caso, impone il riconoscimento bagagli da parte di ogni passeggero, causando un ritardo che ha portato l´orario di operatività dell´equipaggio oltre i limiti di legge». Un ritardo, continua Eurofly, addebitabile a quei passeggeri, «che ora potrebbero essere accusati di interruzione di pubblico servizio».
Malpensa, partono le denunce
Sandro De Riccardis
Niente volo per le Maldive, in 200 si rivolgono alla magistratura Hanno atteso quasi due giorni in aeroporto prima di vedere la loro vacanza svanire. Ora i passeggeri che sarebbero dovuti partire da Malpensa venerdì alle 19 per le Maldive e invece sono rimasti a terra chiedono di essere risarciti. Quaranta di loro hanno comunque deciso di raggiungere l´arcipelago asiatico con un volo partito ieri alle 15, mentre i 220 che hanno rinunciato a proseguire hanno presentato un esposto contro Eurofly nell´ufficio della Polaria, al Terminal 2 di Malpensa. Poche righe e decine di firme. Per chiedere alla magistratura e all´Enac, Ente nazionale dell´aviazione civile, che Eurofly risarcisca volo e soggiorno, ma anche i danni morali per l´interminabile attesa.
Venerdì il gruppo è in aeroporto già alle 17. La partenza è alle 19, ma la manovra di un camioncino della società di catering Airchef danneggia un portellone dell´aereo. Il volo viene spostato alle 22 e 30, ma i tecnici decidono di spedire il vettore a Zurigo per le riparazioni e sostituirlo con un aereo portoghese. I passeggeri vanno in albergo. Sabato l´attesa continua e si fa sempre più snervante. Prima l´annuncio del volo per le 8 e 30, poi il ritorno in hotel e un nuovo trasferimento a Malpensa per una partenza assicurata alle 19, che non ci sarà mai. Domenica, in 40 decidono di partire. Sono le 15: quarantaquattro ore dopo l´orario previsto. E alle 16 partono i turisti che sarebbero dovuti salire sul volo di sabato sera, anch´esso rinviato.
«Andremo fino in fondo» promettono i turisti davanti agli uffici della Polaria, che subito inoltra la denuncia all´Enac. «I viaggiatori possono promuovere la richiesta di risarcimento - fa sapere l´autorità aeroportuale - e in più chiedere a noi di applicare le sanzioni previste nella Carta dei diritti del passeggero». Ora Enac verificherà eventuali violazioni da parte di Eurofly: per esempio se è stato rispettato l´obbligo di avere a bordo un assistente che parli italiano. «Il personale parla solo portoghese» aveva denunciato dall´aereo un passeggero. E anche l´associazione Telefono Blu, ricordando le quattomila segnalazioni già arrivata nel 2007, chiede che «ci sia un rimborso dalla compagnia e dal tour operator».
Eurofly respinge le accuse e parla di «atteggiamento poco responsabile» di alcuni passeggeri che «dopo aver eseguito la procedura di check-in, scorrettamente non si sono presentati all´imbarco. La procedura di sicurezza, in questo caso, impone il riconoscimento bagagli da parte di ogni passeggero, causando un ritardo che ha portato l´orario di operatività dell´equipaggio oltre i limiti di legge». Un ritardo, continua Eurofly, addebitabile a quei passeggeri, «che ora potrebbero essere accusati di interruzione di pubblico servizio».