Il problema qui infatti non è rimborsare il pax, ma obbligare FR a rispettare le norme.
D'accordo: ed obbligare non solo FR, che è low cost e "cattiva", ma anche LH, per esempio, cosa ben più difficile.
Il problema qui infatti non è rimborsare il pax, ma obbligare FR a rispettare le norme.
Ciao, nella fretta non mi sono spiegato bene.Grazie Maclover
1) Non è detto: ci sono aziende con rimborsi a forfait "tirati" e ci sono imprenditori in proprio, liberi professionisti ecc. Direi che rimborsi illimitati a pié di lista sono piuttosto rari di questi giorni.
Scusa ma davvero non riesco a capire quale sia il punto al quale vuoi arrivare2) Trenta minuti su un MUC - VIE possono bastare a fine giornata. O un'oretta su LHR-VIE. Sul totale dei voli, tante compensazioni si evitano anche cosí.
Posso capire il diario - e non ho mai negato che ci possa essere.3) Il pax può evitare se la policy aziendale lo permette. Air Berlin era la più economica, ma non viaggiava mai in orario: cosa faccio, pago la differenza di tasca mia per lavorare perché so che a casa in orario la sera non ci arrivo? OK, son falliti, hanno avuto problemi più grossi, ma non è stata una bella esperienza.
Parlavo di FR perché l'esempio portato, ma come dicevo una regolamentazione deve essere la stessa per tutte le compagnie, LCC o legacy che siano.D'accordo: ed obbligare non solo FR, che è low cost e "cattiva", ma anche LH, per esempio, cosa ben più difficile.
Esattamente.
Io personalmente più volte ho chiesto e ottenuto la compensazione come da 261 perché a volte i disagi ci sono eccome.
E non importa se hai pagato il volo 30 euro, se ti trovi a terra e obbligato a comprare un volo sostitutivo a tue spese il nuovo biglietto può costarne anche 800. Perché non succede praticamente mai che una compagnia ti riprotegga anche con voli di altre compagnie. È clamoroso il sito FR che dichiara che la reprotezione avviene anche con voli di altre compagnie, ma quando vai a far notare la cosa agli operatori ti rispondono che non è vero. Se la cavano con un buono pasto spendibile solo in alcuni bar 3 con cui non riesci neanche a comprare un panino. Personalmente la 261 mi ha salvato più volte in occasioni in cui non prendere il volo in questione mi ha provocato spese altissime.
Silvano, i disagi possono essere 1000 e di diverso tipo a seconda di ognuno.
La questione è più generale dal mio punto di vista:
Viaggiare (con qualunque mezzo) può comportare i disagi più disparati. E serve prenderne coscienza e organizzarsi di conseguenza. Se posso, ad esempio, cerco di non prenotare voli in arrivo a MXP oltre le 10PM perché so che potrei avere problemi a tornare a Torino con il bus se dovessi avere troppo ritardo.
Però so che potrebbe capitare. Non sarei contento, ovvio.
Ma di qui a ritenere sempre e comunque responsabile il vettore aereo ce ne passa.
Quello che non comprendo è come quando si parla di aviazione, il pax - in generale - spenta il cervello e si aspetti un assistenzialismo totale, sia nel "risolvere il problema" che economico.
Volo in ritardo? Se la compagnia non mi molla un voucher, sono a morire di fame e di sete in un aeroporto
Volo cancellato? Se la compagnia non mi paga l'hotel e i pasti sarò costretto a dormire all'addiaccio e a sentire gorgogliare lo stomaco nelle successive 12 ore
Le compagnie aeree non sono innocenti sempre e comunque, ma un regolamento dovrebbe punire - secondo me - i comportamenti dolosi.
Se il tuo volo a LHR arriva con ritardo tale da costringerti a prendere il taxi cosa succede?
Se si applica la 261 torni a casa perché il conto lo passi a qualcun altro e se invece il ritardo è dovuto a sciopero/maltempo dormi in aeroporto perché non potresti rivalerti sull'aerolinea?
Io capisco il disagio, ne ho passati tanti come tutti. Non capisco però il principio secondo il quale il pax è sempre e comunque un povero Cristo in balia degli eventi e qualcun altro deve pensare a lui.
se pretendi di viaggiare a 30€, ne accetti il rischio. è come una volta, quando prendevi una pex o superpex ed erano tariffe no ref no end (not refundable not endorsable).
se vuoi avere full assistance paghi una tariffa full e viaggi sereno.
se pretendi di viaggiare a 30€, ne accetti il rischio. è come una volta, quando prendevi una pex o superpex ed erano tariffe no ref no end (not refundable not endorsable).
se vuoi avere full assistance paghi una tariffa full e viaggi sereno.
Scusate, forse andrò controcorrente, però io non la vedo così.
La 261 ha il vantaggio di definire -poco o tanto che sia- un chiaro indennizzo spettante al passeggero.
Nel settore marittimo ad esempio è tutto molto aleatorio:
Art. 408 - Responsabilità del vettore per inesecuzione del trasporto o per ritardo
Il vettore è responsabile dei danni derivati al passeggero da ritardo o da mancata esecuzione del trasporto, se non prova che l’evento è derivato da causa a lui non imputabile.
Cosa vuol dire? Tutto e nulla. In sostanza il passeggero reclama, il vettore contesta, e si finisce in causa ogni volta (dipende dalle spese, chiaro...).
Che si fa? Si torna a complicarci la vita tra compagnie che ci ignorano e cause e spese legali?
E per piacere, non dite che è solo il settore aereo che prevede rimborsi per ritardi o cancellazioni. Lo puoi fare ovunque ove ci sia un contratto di trasporto. Solo che nel settore aeronautico è molto più semplice grazie alle 261.
La questione è che le compagnie hanno milioni di euro per finanziare l'attività di lobbismo mentre i semplici cittadini pagano il lauto stipendio ai funzionari e politici europei non contando un fico secco.è la sproporzione dell’indennizzo ad essere contestata.
già bisogna comunque proteggere i passeggeri con cibo hotel e biberon per i bambini (perché “i bambini!” è l’urlo di battaglia).
non basta fare comunque il volo, seppur in ritardo, non basta accomodare la gente in albergo, pure la compensazione economica... e qualunque causa di ritardo o cancellazione è comunque prevedibile ed evitabile a sentire il legislatore.
assurdo.
è la sproporzione dell’indennizzo ad essere contestata.
già bisogna comunque proteggere i passeggeri con cibo hotel e biberon per i bambini (perché “i bambini!” è l’urlo di battaglia).
non basta fare comunque il volo, seppur in ritardo, non basta accomodare la gente in albergo, pure la compensazione economica... e qualunque causa di ritardo o cancellazione è comunque prevedibile ed evitabile a sentire il legislatore.
assurdo.
Siamo realisti.
Non esiste. Nessuno obbliga le compagnie e vendere a 19.99 eur. Una volta che io compro a quel prezzo, perché tu me lo hai venduto, non sussiste il concetto di rischio in base al prezzo di acquisito, di conseguenza mi porti a destino esattamente con gli stessi diritti di quello che paga 19.900 eur.
Già oggi chi acquista biglietti più impegnativi e/o gode di status ff elevati in caso di problemi riceve ben altre attenzioni.Non esiste. Nessuno obbliga le compagnie e vendere a 19.99 eur. Una volta che io compro a quel prezzo, perché tu me lo hai venduto, non sussiste il concetto di rischio in base al prezzo di acquisito, di conseguenza mi porti a destino esattamente con gli stessi diritti di quello che paga 19.900 eur.
non esiste cosa di preciso?
non che Trenitalia sia un esempio a cui necessariamente ispirarsi ma la politica è semplice.
oltre 1h di ritardo, 50% di rimborso da spendere in altri viaggi.
1h anche sulla TRN-MIL che ne dura meno!
Oppure con la stessa logica, dovrei pretendere da TI un indennizzo di 50€ a corsa? Magari... mi ci pagherei il mutuo ogni mese![]()