http://www.aerohabitat.eu/safety/safety/
FAA, rinnovate misure anti - ghiaccio
Fronteggiare il ghiaccio che si forma sugli aerei è ancora una battaglia in corso, da vincere. Dopo l'incidente occorso all'Airbus 330 Air France sull'Atlantico, la FAA ha emanato direttive specifiche, come, in fondo ne aveva emesse anche dopo l'incidente ATR 42 di Conca di Trezzo nel 1988, allora per la precarietà nel volo con formazioni di ghiaccio, della flotta turboelica di quel tempo.
Gli interventi sui sistemi di protezione e prevenzione del ghiaccio sulle flotte aeree commerciali e private sono state spesso oggetto delle iniziative della FAA - vedi supercooled Large Droplet (SLD) Icing - e degli organismi omologhi nazionali ed internazionali.
Sulla questione "ghiaccio" solo la FAA dal 1994 ad oggi avrebbe emanato oltre cento raccomandazioni.
Assicurare maggior sicurezza sui voli, evitando che la formazione di brina e ghiaccio delle ali, sugli stabilizzatori e sulle superfici di controllo è l'obiettivo della direttiva che dal prossimo 30 gennaio 2010 riguarderà ben 57 operatori che hanno in flotta 188 aeromobili interessati dalle modifiche.
Nei prossimi due anni con una spesa di 5.5 milioni di dollari gli operatori dovrebbero garantire maggior sicurezza.
Le nuove misure prevedono l'installazione di impianti antighiaccio e/o il miglioramento delle procedure di protezione attualmente in vigore.
Agli equipaggi dovranno essere inoltre fornite informazioni dettagliate, saranno attivate procedure e standard maggiormente efficaci, sia nella fase del decollo, quanto nelle fasi della crociera, della discesa e dell'avvicinamento.
Numerosi dei velivoli in circolazione, non adeguatamente equipaggiati di appositi impianti antighiaccio, probabilmente, dopo il 2012, saranno messi a terra.
La notizia, come le direttive-raccomandazioni della FAA sono sicuramente importanti e auspicate, migliorare il livello della safety, ovvero della sicurezza del volo è sicuramente decisivo, anche per il più sicuro dei mezzi di trasporto.
Adesso, tuttavia, occorre sapere quali flotte sono maggiormente interessate e quali saranno le scadenze operative e di adeguamento degli impianti e delle procedure prevolo.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Comunque resto dell'idea che un'informazione errata resta un'informazione errata e se diffusa da un membro d'equipaggio resta comunque molto grave, molto di più di quanto detto da un passeggero, per quanto distorto ed urtante.
La realtà dei fatti può ridimensionare una situazione, ma nulla toglie alla scarsa professionalità di chi ha detto ai passeggeri una cosa per un'altra. Uno solo fra tutti i membri dell'equipaggio, ma quell'unico membro resta, a mio avviso, approssimativo e dunque poco professionale.