Rischio fallimento aeroporto Pescara


Come al solito si parla di mare Adriatico, e si buttano nel discorso gli oceani, sempre tutto in caciara.

La caciara vale più di 5 mln di €! Ma i problemi restano e la copertura per il 2014 ci costerà un po' più della caciara 2013!
Io vorrei solo risposte alle domande se c'è qualcuno che le può dare bene se no arrivederci al prossimo piagnisteo per un probabile fallimento con successivo salvifico intervento da parte della Regione (arimaledetto titolo V della Costituzione Italiana) pagato da tutti noi abruzzesi.
 
La caciara vale più di 5 mln di €! Ma i problemi restano e la copertura per il 2014 ci costerà un po' più della caciara 2013!
Io vorrei solo risposte alle domande se c'è qualcuno che le può dare bene se no arrivederci al prossimo piagnisteo per un probabile fallimento con successivo salvifico intervento da parte della Regione (arimaledetto titolo V della Costituzione Italiana) pagato da tutti noi abruzzesi.

Qualche anno fa hanno presentato, in collaborazione con l'Università D'Annunzio, uno studio sul flusso di passeggeri e relativi indotti che producevano nel territorio che purtroppo non riesco a ritrovare.

Vedi se c'è qualcosa su internet, altrimenti... trasporti@pec.regione.abruzzo.it oppure commerciale@abruzzo-airport.it
 
Trovato...

Secondo lo studio con l'aeroporto si crea un indotto di 108 milioni (10% del fatturato turistico abruzzese).
Per ogni euro che la Regione dà all'aeroporto si mettono in moto indotti di 23 euro sul territorio.

Mi permetto, se già non fosse emerso, di condividere qualche dato uscito fuori dal Consiglio Comunale del 27 gennaio. Ovvero che paghiamo 10-11€ ogni passeggero che vola con Ryanair. Che la SAGA non paga le tasse dal 2009 e ha accumulato 6 milioni e mezzo di debiti.

Discussione in Consiglio e intervento del Presidente Laureti: http://www.comune.pescara.it/internet/albo_pretorio/allegato.php?ID=22875
 
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Trovato...

Secondo lo studio con l'aeroporto si crea un indotto di 108 milioni (10% del fatturato turistico abruzzese).
Per ogni euro che la Regione dà all'aeroporto si mettono in moto indotti di 23 euro sul territorio.

Mi permetto, se già non fosse emerso, di condividere qualche dato uscito fuori dal Consiglio Comunale del 27 gennaio. Ovvero che paghiamo 10-11€ ogni passeggero che vola con Ryanair. Che la SAGA non paga le tasse dal 2009 e ha accumulato 6 milioni e mezzo di debiti.

Discussione in Consiglio e intervento del Presidente Laureti: http://www.comune.pescara.it/internet/albo_pretorio/allegato.php?ID=22875
Ti ringrazio, ma se i dati dichiarati sono veri l'attendibiltà statistica è molto bassa.
Infatti si ha una base di circa 1,5% di interviste (su 500.000 pax) e i dati vengono interpolati con un'altra statistica (ISTAT) che non è riferita alla situazione in esame, ne viene fuori un rapporto 1/23 e una cifra di oltre 100 mln di € che dire empirica è poco, chiederò all'università.
Comunque ho letto con interesse tutti gli interventi e la realtà è che senza soldi pubblici l'aeroporto chiude, i debiti sono tanti e le compagnie non hanno interesse commerciale a implementare le tratte.
In bocca al lupo!
 
Ti ringrazio, ma se i dati dichiarati sono veri l'attendibiltà statistica è molto bassa.
Infatti si ha una base di circa 1,5% di interviste (su 500.000 pax) e i dati vengono interpolati con un'altra statistica (ISTAT) che non è riferita alla situazione in esame, ne viene fuori un rapporto 1/23 e una cifra di oltre 100 mln di € che dire empirica è poco, chiederò all'università.
Comunque ho letto con interesse tutti gli interventi e la realtà è che senza soldi pubblici l'aeroporto chiude, i debiti sono tanti e le compagnie non hanno interesse commerciale a implementare le tratte.
In bocca al lupo!

ma non è assolutamente vero!!
 
ma non è assolutamente vero!!

Prima di dire che non è vero leggi il resoconto dell'intervento del Dott.Laureti , presidente della SAGA., in consiglio comunale di Pescara nella seduta del 27/01/2014.
Da pag. 17 a pag. 25 ti allego solo il passaggio relativo,
"È dal 2001 che la Regione finanzia l'aeroporto, innanzitutto quando sono arrivato io, a cominciare dal Presidente Chiodi, mi ha detto vai perché noi diamo dei soldi all'aeroporto, cerca di ridurre i soldi che la Regione deve dare all'aeroporto, invece noi abbiamo fatto tutto il contrario abbiamo chiesto ed ottenuto anche di più, e ne diamo merito alla Regione.
Però abbiamo anche dimostrato con uno studio fatto con l'università di Pescara con la cattedra, un collega di statistica abbìamo portato a termine cìrca 6.500 interviste a tutti i nostri passeggeri, dei quali non sapevamo praticamente nulla,. solo per sentito dire, rincoming e che cosa fosse noi adesso abbiamo 6.500 questionari e di ogni passeggero sappiamo da dove viene, dove va che professione ha, che sesso ha che età ha, dove dorme, quanti giorni dorme e in quale Comune dorme.
Unendo questi dati con i dati lstat che ci dicono la spesa media di un turista al giorno, nel periodo dì luglio e agosto, e nei perìodi dell'anno, abbiamo semplicemente trovato che attraverso l'aeroporto si crea un indotto, quindi effetti diretti, indìretti e indottì, di 108 milioni di euro pari a circa il 10% di tutto il fatturato turistico abruzzese che è intorno ad un miliardo."
Come vedi i dati sono non significativi (i pax intervistati non risultano "rappresentativi ) e i dati ISTAT sono relativi a una media nazionale e non territoriale, ma sopratutto uno studio statistico si fà scientificamente tramite indagini codificate.
Ma se leggi tutto il Presidente dice a chiare lettere che senza soldi Regionali "SI CHIUDE pag 19
"C'è Carlo Masci ,c'è la ragionevole certezza che ci liquidi (Regione Abruzzo) altrimenti l'aeroporto tra venti giorni è chiuso, non lo so, penso proprio dì sì."
Trai le conclusioni.
 
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Da ABRUZZOWEB .IT
PESCARA - L’Aeroporto d’Abruzzo si lega sempre più a doppio filo con la Regione.

La ricapitalizzazione varata lo scorso febbraio a palazzo dell’Emiciclo della Saga, la società mista che lo gestisce, per un totale di circa 6 milioni di euro, si appresta infatti a essere disertata dagli altri soci e la previsione è che l’ente salirà dal 42,54%, che già ne faceva il socio di maggioranza relativa, a oltre il 90%.

A confermare ad AbruzzoWeb la tendenza alla fuga degli altri soci è il presidente della Saga, Lucio Laureti, che evidenzia come uno scenario simile comporti luci e ombre.

In particolare con un aeroporto più pubblico si acuirà il dilemma dei finanziamenti, che non sono possibili a bella posta senza incappare nella mannaia dell’Unione europea.

Già più di una volta il governo ha impugnato le leggi di finanziamento perché contrastanti con gli ordinamenti comunitari, ricevendo conferma dal verdetto della Corte costituzionale: l’ultimo a farlo il governo Letta addirittura nell’ultimo Consiglio dei ministri nel giorno stesso delle dimissioni.

Il niet della Consulta ha escluso nuove forme di finanziamento diretto all’impianto da parte della Regione, di qui il colpo gobbo dello scorso febbraio, con l’escamotage della ricapitalizzazione.

Il problema è che i soci, sul totale di circa 6 milioni, rispondono in quota parte oppure mollano le quote: e con la crisi, tanto per fare un esempio, il Comune di Pescara ha stanziato 10 mila euro “a titolo simbolico” sui 576 mila che avrebbe dovuto sborsare e si prepara a salutare senza troppi rimpianti il suo 10% di quote.

Laureti non si preoccupa, “un finale che già sapevamo” e pensa piuttosto al prossimo piano industriale che, notificato alla Ue, potrebbe finalmente sbloccare quattrini che “ci sono e la Regione vuol darci, ma non sa come”.

Il piano sarà sul tavolo del prossimo presidente della Regione, quale che sia il vincitore delle Regionali del 25 maggio, mentre Laureti lascia aperta ogni ipotesi per il futuro: il suo mandato scade a giugno, ma una conferma gli sarebbe più che gradita.
Ora si aprono nuovi orizzonti, nuove rotte, nuove assunzioni, raddoppieranno i contributi pubblici e si raggiungerà il mil/pax.
Tanto pagheremo tutti noi contribuenti alla faccia della privatizzazione.
 
Aeroporto di Pescara. ultimo mese per evitare lo stop ai voli notturni

L’Enav prevede i tagli da luglio, la Regione annuncia 9 milioni d’investimenti. Le speranze legate alla Guardia costiera, perplessità sulle consulenze Saga

PESCARA. Da una parte c’è il piano dell’Enav (Ente nazionale di assistenza al volo) che prevede che dal 1° luglio l’aeroporto d’Abruzzo chiuda di notte (dalle 24 alle 7 di mattina) e non sia più quindi operativo h24 (ma h18). Dall’altra c’è la Regione che questa mattina annuncia i 9 milioni di euro (Fondi Fas) per l’ammodernamento (e adeguamento) infrastrutturale (aerostazione, piazzale, area parcheggio). Una scelta accompagnata dai «toni soft», così almeno vengono giudicati dalle organizzazioni sindacali, adoperati dalla Saga (la società regionale che gestisce lo scale aereo) di fronte al piano di ridimensionamento «che comunque penalizzerebbe l’aeroporto». I sindacati, in particolare la Cgil, avrebbero preferito che i politici abruzzesi e la Saga si facessero sentire di più da Roma e avviassero trattative in prossimità della decisione del 1° giugno.

Già, perché a seguito della chiusura notturna dello scalo, l’Abruzzo rischia di perdere anche quei voli che operano in emergenza, come quelli effettuati dalla Guardia costiera, il cui 3° Nucleo aereo non avrebbe a quel punto più senso tenerlo di base a Pescara. Non solo. Verrebbero meno i voli-ambulanza (in relazione alla ripresa dei trapianti di cuore nell’ospedale di Chieti) e soprattutto non tornerebbero più quelle condizioni affinché in Abruzzo possano un giorno riatterrare quei voli postali notturni che troppo in fretta si è lasciato scippare da Ancona e più in generale possa riprendere l’attività cargo (merci) che oggi avrebbe la possibilità di lavorare con l’Interporto di Manoppello.

Eppure gli appelli rivolti al governo e le lettere inviate al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi non sono mancati. Partendo dalla “promozione sul campo” che l’aeroporto aveva ottenuto a “scalo di interesse nazionale”. L’ultima lettera il ministro l’ha ricevuta dal consigliere comunale di Pescara Armando Foschi: che senso avrebbe oggi ridimensionare un aeroporto di interesse nazionale?


Le speranze poggiano sul riconoscimento dell’attività strategica svolta dalla Guardia costiera e proprio su quei 9 milioni che oggi la Regione aggiunge nel piatto. Certo, non sarebbe male se fra gli investimenti fosse previsto anche l’hangar per il 3° Nucleo aereo, ma altre perplessità denunciano i sindacati. Come ad esempio le spese aumentate della Saga per le consulenze esterne. Una delle quali riguarda uno studio affidato a una società di ex manager Alitalia fra i quali c’è Giovanni Sebastiani, ex dirigente della compagnia di bandiera e dell’Airone di Carlo Toto.(a.mo.)

http://ilcentro.gelocal.it/regione/...er-evitare-lo-stop-ai-voli-notturni-1.9272181
 
PESCARA. Stanziamento di fondi regionali per l'ultimazione dell'hangar destinato ad ospitare i velivoli Atr 42 Mp del Nucleo Aereo della Guardia Costiera.
I lavori partiranno entro un mese per concludersi a fine anno. Si tratta di 630 mila euro che, ha spiegato il capitano di fregata e comandante del 3/o Nucleo della Capitaneria di Porto, Luigi Amitrano, che consentiranno «di potenziare il nostro corpo con la costruzione di un hangar destinato al ricovero e alla manutenzione dei nostri velivoli. Stiamo parlando di una attività che va dalla sicurezza in mare fino alla salvaguardia e tutela dell'ambiente. Stiamo parlando di attività h24 con competenza sull'intero territorio nazionale».
«Con questo potenziamento della struttura - ha proseguito - potremo avere anche l'arrivo degli elicotteri della Guardia Costiera e dare un servizio in più alla collettività».
Il comandante della Direzione Marittima Abruzzo-Molise Luciano Pozzolano ha sottolineato che «quella di oggi (ieri per chi legge, ndr), dopo la riapertura del porto commerciale, l'approvazione della Vas e il ripristino del collegamento Pescara-Crozia, rappresenta un'altra bella notizia per Pescara che deve poter contare su infrastrutture funzionali. Il Nucleo Aereo di stanza all'aeroporto rappresenta una eccellenza per la Guardia Costiera Nazionale e questo ulteriore tassello non potrà che portare al miglioramento del servizio di controllo del territorio».
«I fondi derivano dall'economia dei Fas - ha detto l'assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra -, li abbiamo trovati lì per dirottarli sulla costruzione dell'hangar che rappresenta un passo decisivo per il 3/o Nucleo Aereo che con la salvaguardia dell'ambiente e il soccorso in mare svolge un compito insostituibile, oltre a pensare alla difesa militare, grazie alla presenza di 106 militari altamente specializzati».
 
Fiducia a termine per l’aeroporto d’Abruzzo

Lo scalo abruzzese sotto osservazione fino all’autunno quando ci sarà la decisione definitiva

PESCARA L’aeroporto d'Abruzzo non subirà il taglio di 8 ore dell’attività, taglio più volte paventato dall’Enav (Ente nazionale assistenza al volo). La boccata di ossigeno è arrivata dall’Enac (Ente nazionale aviazione civile) che è poi l’istitutzione che decide sulla programmazione, mentre l’Enav può soltanto suggerire variazioni e cambiamenti in base al volume del traffico aereo. La fiducia all’aeroporto d'Abruzzo, però, non è incondizionata, ma è a termine come ha stabilito lo stesso Enac, in pratica sino al termine dell’estate quando, in base a un monitoraggio effettuato sull’attività svolta, l’Ente valuterà se rinnovare la fiducia sine die o mettere mano al piano di ridimensionamento. Il presidente della Saga, la Società di gestione, Lucio Laureti mostra un sobrio ottimismo in merito alla decisione dell’Enac: «In linea con le indicazioni del Piano nazionale aeroporti e a seguito della proposta Enav di razionalizzazione dei servizi di assistenza al volo presso gli aeroporti a basso traffico - afferma - Enac ha avviato un iter di verifica che ha coinvolto tutte le società di gestione aeroportuali, tra cui Saga. Tenuto conto della peculiarità del traffico dello scalo abruzzese, con partenze nelle prime ore della mattina e arrivi a tarda notte, nonché dell’esigenza di assicurare la continua operatività del 3° Nucleo aereo della Guardia costiera, Enac ed Enav hanno convenuto sull’opportunità di mantenere l'attuale servizio h24, riservandosi di rivedere tale decisione all’esito di un periodo di monitoraggio». Nell’ultima riga del comunicato c’è il sale della questione: il salvataggio dell’attività a pieno ritmo dipende da quanto riuscirà a produrre l’aeroporto d’Abruzzo in termini di traffico. E in proposito, il segretario regionale della Filt/Cgil Franco Rolandi, incalza Laureti: «Dal presidente della Saga - sostiene Rolandi - ci aspettiamo un lavoro alacre per quanto riguarda il traffico merci, fermo a Pescara ormai da due anni dopo l’addio dei vettori Ups e Dhl. È chiaro che, oltre alla perdita del traffico merci, il colpo di grazia è arrivato dalla perdita dei voli postali. Per fortuna è stato scongiurato il declassamento, da 24 a 16 ore di attività con il taglio di tutta la fascia notturna. Ma il presidente Laureti si dia una mossa affinché l’attività cargo riprenda a buon ritmo, altrimenti il taglio, per ora congelato, potrebbe diventare una realtà». Da Laureti al nuovo presidente della Regione D’Alfonso, i sindacati invocano un secco cambio di rotta «perché l’aeroporto - aggiunge Rolandi - rimane l’infrastruttura strategicamente più importante per l’economia abruzzese. Dall’aeroporto non può prescindere la ripresa delle attività produttive, drammaticamente sentita dopo cinque lunghissimi anni di crisi. Una riduzione dei servizi avrebbe delle ricadute negative anche in termini occupazionali per i lavoratori dell’aeroporto stesso. Per il momento tiriamo un sospiro di sollievo, ma non è il caso di dormire sugli allori».

http://www.iltempo.it/abruzzo/2014/06/13/fiducia-a-termine-per-l-aeroporto-d-abruzzo-1.1260460
 
Aeroporto: ricapitalizzazione di 6 milioni per la Saga

L
a Regione Abruzzo ricapitalizzera' la Saga per un importo pari a circa 6 milioni di euro. E' stato lo stesso presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, in qualita' di maggior azionista della Saga, a comunicarlo nel corso della convocazione dell'Assemblea straordinaria e ordinaria dei soci, che si e' svolta ieri nella sede dell'aeroporto dell'Abruzzo.
"All'aeroporto crediamo e su di esso puntiamo - ha chiarito il governatore - perche' ci garantisce la connettivita' con l'Europa e con il mondo".
Tuttavia, sulla questione della compartecipazione economica, il presidente ha chiesto che si punti "progressivamente all'approvvigionamento finanziario occorrente, attraverso la vendita dei servizi aeroportuali ai vettori che ci dobbiamo impegnare a programmare, affinche' scelgano l'aeroporto dell'Abruzzo quale hub per i collegamenti dello spazio aereo da e per il Mediterraneo".
D'Alfonso ha quindi aggiunto che l'Ente Regione e' "ambiziosamente interessata a programmare con Saga interventi di riqualificazione degli spazi destinati alla vita commerciale e all'erogazione dei servizi, puntando a diventare un sito aeroportuale capace anche di elevatissima accoglienza turistica".
Un'ulteriore via di potenziamento della Saga passa attraverso il "dialogo competitivo con Enac e il ministero dei Trasporti, per difendere e promuovere la potenzialita' dello scalo abruzzese, nella mappa degli spostamenti aerei di intesse della nostra regione".

Infine il presidente ha chiesto che il nuovo Piano industriale sia sottoposto "a una disamina di merito di Confindustria e delle altre espressioni produttive, come quelle turistiche, perche' il Piano industriale costituisca lo strumento per prefigurare il punto di arrivo dell'autosostenibilita' finanziaria".

http://www.ilpescara.it/cronaca/aeroporto-ricapitalizzazione-6-milioni-saga.html
 
Aeroporto Abruzzo. Laureti: «guadagniamo come amministratori di condominio»

Il presidente risponde alla Cgil

PESCARA. Dati incompleti e stipendi ‘pesanti’ per i vertici delle società di trasporto abruzzesi Saga, Arpa, Gtm e Sangritana. Nei giorni scorsi Franco Rolandi della Cgil ha fatto il calcolo di quanto ci costano le partecipate del trasporto.

Il risultato è a sei zeri: 2 milioni di euro all’anno. Rolandi aveva denunciato l’incompletezza dei dati della Saga e oggi il presidente del cda, Lucio Laureti, dà le risposte che mancavano. Respinge al mittente le accuse di mancata trasparenza e assicura: «è l’ultimo dei nostri problemi».

«Il compenso lordo annuo del presidente del Consiglio di Amministrazione è di 20.000 euro», illustra Laureti, «quello dei consiglieri è di 5.000 euro, quello del presidente del Collegio Sindacale di 4.500 euro, quello dei sindaci di 3.000 euro. Il Collegio sindacale percepisce anche un gettone di presenza di 80 euro ed inoltre, è bene ricordarlo, il compenso del presidente del Collegio sindacale viene versato allo Stato e non al dirigente del Ministero delle Finanze che ricopre l’incarico».

Insomma cifre distati da quelle delle altre società: il presidente del Cda di Arpa, Massimo Cirulli, riceve 59 mila euro all’anno, quello di Gtm, Michele Russo, 40.537 euro, quello di Sangritana, Pasquale Di Nardo, 50.752 euro. Il cda di Arpa è quello che costa di più (106.202 euro), segue Sangritana (104.292 euro), Gtm (85.577 euro).

Laureti fa notare la differenza e dei compensi della Saga pensa una cosa molto precisa: «si tratta, a mio parere, di oneri simili a quelli dell’amministrazione di un condominio più che di una società che opera in un ambito molto complesso e la cui gestione richiede un gravoso impegno quotidiano».


Laureti ha anche verificato la situazione degli altri aeroporti italiani ed ha rilevato, «non senza stupore», che solo quelli di Bologna e Perugia, oltre Pescara, pubblicano alcuni dati parziali (pubblicati su siti internet) relativi alle retribuzioni degli amministratori e della dirigenza. Nello specifico i presidenti delle società di gestione di Bologna e Perugia percepiscono una retribuzione annua di 50.000 euro, il Consiglio di amministrazione di Perugia costa 80.000 euro all’anno (lo scalo ha un traffico pari alla metà di quello di Pescara), i dirigenti di Bologna costano circa 1.164.000 euro all’anno (contro i 100.000 euro di Pescara).

«Non sono questi i problemi della Saga», sostiene Laureti. «Credo di poter parlare anche a nome dei miei colleghi nel dirle che la ragione che ci spinge a mantenere l’impegno di amministrare la società non è la retribuzione che percepiamo ma il desiderio di servire, secondo le nostre competenze e responsabilità, la comunità abruzzese. Forse la sollecitazione proposta dalla Cgil poteva essere più opportunamente orientata ad invitare tutti a seguire l’esempio della “virtuosa” società di gestione dell’aeroporto di Pescara».

http://www.primadanoi.it/news/abruzzo/551497/Aeroporto-Abruzzo--Laureti--.html
 
Aeroporto Abruzzo. Laureti: «guadagniamo come amministratori di condominio»

Il presidente risponde alla Cgil

PESCARA. Dati incompleti e stipendi ‘pesanti’ per i vertici delle società di trasporto abruzzesi Saga, Arpa, Gtm e Sangritana. Nei giorni scorsi Franco Rolandi della Cgil ha fatto il calcolo di quanto ci costano le partecipate del trasporto.

Il risultato è a sei zeri: 2 milioni di euro all’anno. Rolandi aveva denunciato l’incompletezza dei dati della Saga e oggi il presidente del cda, Lucio Laureti, dà le risposte che mancavano. Respinge al mittente le accuse di mancata trasparenza e assicura: «è l’ultimo dei nostri problemi».

«Il compenso lordo annuo del presidente del Consiglio di Amministrazione è di 20.000 euro», illustra Laureti, «quello dei consiglieri è di 5.000 euro, quello del presidente del Collegio Sindacale di 4.500 euro, quello dei sindaci di 3.000 euro. Il Collegio sindacale percepisce anche un gettone di presenza di 80 euro ed inoltre, è bene ricordarlo, il compenso del presidente del Collegio sindacale viene versato allo Stato e non al dirigente del Ministero delle Finanze che ricopre l’incarico».

Insomma cifre distati da quelle delle altre società: il presidente del Cda di Arpa, Massimo Cirulli, riceve 59 mila euro all’anno, quello di Gtm, Michele Russo, 40.537 euro, quello di Sangritana, Pasquale Di Nardo, 50.752 euro. Il cda di Arpa è quello che costa di più (106.202 euro), segue Sangritana (104.292 euro), Gtm (85.577 euro).

Laureti fa notare la differenza e dei compensi della Saga pensa una cosa molto precisa: «si tratta, a mio parere, di oneri simili a quelli dell’amministrazione di un condominio più che di una società che opera in un ambito molto complesso e la cui gestione richiede un gravoso impegno quotidiano».


Laureti ha anche verificato la situazione degli altri aeroporti italiani ed ha rilevato, «non senza stupore», che solo quelli di Bologna e Perugia, oltre Pescara, pubblicano alcuni dati parziali (pubblicati su siti internet) relativi alle retribuzioni degli amministratori e della dirigenza. Nello specifico i presidenti delle società di gestione di Bologna e Perugia percepiscono una retribuzione annua di 50.000 euro, il Consiglio di amministrazione di Perugia costa 80.000 euro all’anno (lo scalo ha un traffico pari alla metà di quello di Pescara), i dirigenti di Bologna costano circa 1.164.000 euro all’anno (contro i 100.000 euro di Pescara).

«Non sono questi i problemi della Saga», sostiene Laureti. «Credo di poter parlare anche a nome dei miei colleghi nel dirle che la ragione che ci spinge a mantenere l’impegno di amministrare la società non è la retribuzione che percepiamo ma il desiderio di servire, secondo le nostre competenze e responsabilità, la comunità abruzzese. Forse la sollecitazione proposta dalla Cgil poteva essere più opportunamente orientata ad invitare tutti a seguire l’esempio della “virtuosa” società di gestione dell’aeroporto di Pescara».

http://www.primadanoi.it/news/abruzzo/551497/Aeroporto-Abruzzo--Laureti--.html

Anche 20.000 euro sono troppi per chi accumula milioni di euro di debiti ripianati ogni anno dalla Regione! Forse ha ragione il dott. Laureti visto quello che prende e i risultati si faccia sostituire da un amministratore di condomini..... Forse gestirà la SAGA molto meglio!
 
Anche 20.000 euro sono troppi per chi accumula milioni di euro di debiti ripianati ogni anno dalla Regione! Forse ha ragione il dott. Laureti visto quello che prende e i risultati si faccia sostituire da un amministratore di condomini..... Forse gestirà la SAGA molto meglio!

Concordo!
 
Alla fine i soldi sono arrivati.

AEROPORTO D'ABRUZZO: LA SAGA E' SALVA, REGIONE RICAPITALIZZA

L’AQUILA - La Regione Abruzzo si mobilita per salvare la Saga, la società che gestisce l’Aeroporto d’Abruzzo di Pescara, con una ricapitalizzazione da 5,3 milioni di euro, ma il provvedimento, oggi licenziato in prima commissione (Bilancio), e che approderà in aula martedi prossimo, rischia di incorrere nel 'niet' della Corte costituzionale e dell'Europa, e sembra anche contraddire quanto solennemente raccomandato dalla Corte dei conti, appena una settimana fa, in tema di società partecipate.
Il voto in prima commissione sul progetto di legge ha visto oggi compatti i consiglieri della maggioranza di centrosinistra e dell’opposizione del centrodestra, contrari solo quelli del Movimento 5 stelle. Bipartisan anche la soddisfazione.
“Il provvedimento - spiega il presidente della prima commissione, Maurizio Di Nicola, di Centro democratico - punta ad assicurare la continuità delle attività dell’Aeroporto d’Abruzzo, che è una delle infrastrutture più importanti della Regione”.
“Abbiamo garantito la crescita e il futuro dell'aeroporto di Pescara - scrivono in una nota i consiglieri di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri - la proposta Legge approvata oggi non è altro che una modifica della nostra legge regionale numero 14 del 27 marzo 2014 con cui la Regione ha chiesto agli altri soci la loro disponibilità a partecipare alla ricapitalizzazione della società”.
Al di là della soddisfazione restano però tre pesanti incognite. La prima è scritta nero su bianco nel “Giudizio di parifica del rendiconto generale della regione Abruzzo per esercizio finanziario 2012”, che una settimana fa è stata illustrata dal procuratore regionale della Corte dei Conti Fausta Di Grazia.
Basta leggere un passaggio molto eloquente: “In caso di difficoltà gestionali delle società partecipate, c'è il rischio che la Regione debba intervenire con sostegni finanziari (nei confronti della quale dovrebbe però estendersi il divieto di effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito, nonché di rilasciare garanzie a favore delle società partecipate non quotate”.
Poco da aggiungere: i magistrati contabili si raccomandano di non effettuare aumenti di capitali. Esattamente quello che la Regione si appresta a fare.
La seconda incognita è relativa al fato che per l’aumento di capitale si intendono utilizzare “economie vincolate” alle attività produttive, ma non utilizzate. Impossibile, però, affermare con certezza che questi soldi siano realmente disponibili, perché la Regione ancora non approva il rendiconto 2013, e ha appena approvato come accennato, in forte ritardo quello del 2012.
In altri termini: se devo usare avanzi di bilancio in un modo diverso da quello che avevo stabilito, devo prima certificarli, essere certo che questi soldi ci sono davvero.
Come già accaduto per l’aumento di capitale del 2011 la Corte costituzionale potrebbe perciò intervenire con sentenza negativa anche questa volta.
C’è infine il rischio che questa ricapitalizzazione sia considerata dall’Europa come un aiuto di Stato, che non è proibito in linea di principio, ma prima deve concordato con Bruxelles, attraverso notifica da parte in questo caso della Regione e successiva autorizzazione.
Bisognerà dimostrare, in ogni caso, che l’aumento di capitale sia finalizzato a un investimento, e non a colmare le perdite di una società, la Saga, dove le spese correnti superano le entrate.
Non a caso Di Nicola ha annunciato che, prima del passaggio in Consiglio, si è deciso di “convocare i vertici della Saga in commissione di Vigilanza, così che ognuno possa farsi un’idea precisa su quelli che dovranno essere i provvedimenti futuri per garantire l’operatività dei voli dello scalo di Pescara".
Forti dubbi esprime però Domenico Pettinari del M5s. “L’audizione del presidente della Saga, Lucio Laureti, doveva avvenire prima del voto in aula, perché non si possono destinare 6 milioni di fondi pubblici al ripiano dei debiti di una società partecipata, senza avere ben chiaro il quadro su cui la Regione andrà a intervenire. Del resto anche la Corte dei conti, proprio qualche giorno fa - conclude - ha raccomandato maggiore attenzione sulla questione delle partecipate. Il nostro non è un voto contrario fine a se stesso, è un voto contrario rispetto a una situazione che non si può gestire con gli occhi bendati".

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/...ne-ricapitalizza-ma-ci-sono-dubbi/550513-268/
 
Alla fine i soldi sono arrivati.

AEROPORTO D'ABRUZZO: LA SAGA E' SALVA, REGIONE RICAPITALIZZA

L’AQUILA - La Regione Abruzzo si mobilita per salvare la Saga, la società che gestisce l’Aeroporto d’Abruzzo di Pescara, con una ricapitalizzazione da 5,3 milioni di euro, ma il provvedimento, oggi licenziato in prima commissione (Bilancio), e che approderà in aula martedi prossimo, rischia di incorrere nel 'niet' della Corte costituzionale e dell'Europa, e sembra anche contraddire quanto solennemente raccomandato dalla Corte dei conti, appena una settimana fa, in tema di società partecipate.
Il voto in prima commissione sul progetto di legge ha visto oggi compatti i consiglieri della maggioranza di centrosinistra e dell’opposizione del centrodestra, contrari solo quelli del Movimento 5 stelle. Bipartisan anche la soddisfazione.
“Il provvedimento - spiega il presidente della prima commissione, Maurizio Di Nicola, di Centro democratico - punta ad assicurare la continuità delle attività dell’Aeroporto d’Abruzzo, che è una delle infrastrutture più importanti della Regione”.
“Abbiamo garantito la crescita e il futuro dell'aeroporto di Pescara - scrivono in una nota i consiglieri di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri - la proposta Legge approvata oggi non è altro che una modifica della nostra legge regionale numero 14 del 27 marzo 2014 con cui la Regione ha chiesto agli altri soci la loro disponibilità a partecipare alla ricapitalizzazione della società”.
Al di là della soddisfazione restano però tre pesanti incognite. La prima è scritta nero su bianco nel “Giudizio di parifica del rendiconto generale della regione Abruzzo per esercizio finanziario 2012”, che una settimana fa è stata illustrata dal procuratore regionale della Corte dei Conti Fausta Di Grazia.
Basta leggere un passaggio molto eloquente: “In caso di difficoltà gestionali delle società partecipate, c'è il rischio che la Regione debba intervenire con sostegni finanziari (nei confronti della quale dovrebbe però estendersi il divieto di effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito, nonché di rilasciare garanzie a favore delle società partecipate non quotate”.
Poco da aggiungere: i magistrati contabili si raccomandano di non effettuare aumenti di capitali. Esattamente quello che la Regione si appresta a fare.
La seconda incognita è relativa al fato che per l’aumento di capitale si intendono utilizzare “economie vincolate” alle attività produttive, ma non utilizzate. Impossibile, però, affermare con certezza che questi soldi siano realmente disponibili, perché la Regione ancora non approva il rendiconto 2013, e ha appena approvato come accennato, in forte ritardo quello del 2012.
In altri termini: se devo usare avanzi di bilancio in un modo diverso da quello che avevo stabilito, devo prima certificarli, essere certo che questi soldi ci sono davvero.
Come già accaduto per l’aumento di capitale del 2011 la Corte costituzionale potrebbe perciò intervenire con sentenza negativa anche questa volta.
C’è infine il rischio che questa ricapitalizzazione sia considerata dall’Europa come un aiuto di Stato, che non è proibito in linea di principio, ma prima deve concordato con Bruxelles, attraverso notifica da parte in questo caso della Regione e successiva autorizzazione.
Bisognerà dimostrare, in ogni caso, che l’aumento di capitale sia finalizzato a un investimento, e non a colmare le perdite di una società, la Saga, dove le spese correnti superano le entrate.
Non a caso Di Nicola ha annunciato che, prima del passaggio in Consiglio, si è deciso di “convocare i vertici della Saga in commissione di Vigilanza, così che ognuno possa farsi un’idea precisa su quelli che dovranno essere i provvedimenti futuri per garantire l’operatività dei voli dello scalo di Pescara".
Forti dubbi esprime però Domenico Pettinari del M5s. “L’audizione del presidente della Saga, Lucio Laureti, doveva avvenire prima del voto in aula, perché non si possono destinare 6 milioni di fondi pubblici al ripiano dei debiti di una società partecipata, senza avere ben chiaro il quadro su cui la Regione andrà a intervenire. Del resto anche la Corte dei conti, proprio qualche giorno fa - conclude - ha raccomandato maggiore attenzione sulla questione delle partecipate. Il nostro non è un voto contrario fine a se stesso, è un voto contrario rispetto a una situazione che non si può gestire con gli occhi bendati".

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/...ne-ricapitalizza-ma-ci-sono-dubbi/550513-268/

Dunque ricapitolando oggi la regione ha sganciato circa 6 ml/€, ha già ricoperto i buchi degli anni passati erogando i soldi alla SAGA alla media di 5ml/€ annui ( contratti Rayanair ) e si appresta a dare i fondi europei già richiesti. Se come dice il Presidente della Regione gli daranno qualche altro milionetto di € si che funzionerà alla grande!
Dimenticavo i complimenti al Presidente della SAGA, ad majora.
 
Dunque ricapitolando oggi la regione ha sganciato circa 6 ml/€, ha già ricoperto i buchi degli anni passati erogando i soldi alla SAGA alla media di 5ml/€ annui ( contratti Rayanair ) e si appresta a dare i fondi europei già richiesti. Se come dice il Presidente della Regione gli daranno qualche altro milionetto di € si che funzionerà alla grande!
Dimenticavo i complimenti al Presidente della SAGA, ad majora.

Al presidente della saga? Oddio vi prego datemi uno spigolo vivo!:diavoletto:
 
L’aeroporto fatto fuori dai piani di sviluppo

Secondo la direzione dell’ente nazionale per l’aviazione civile la struttura è a rischio

PESCARA L'aeroporto d'Abruzzo non figura nel masterplan approvato il 1° luglio dall'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile. Puntuale scoppia la polemica sul futuro dell'unico scalo regionale. A scaternala è Stefano Leone di Rinascita Popolare, lista civica che in campagna elettorale ha sostenuto la candidatura a sindaco di Guerino Testa (Nuovo centrodestra). Leone parte dal documento dell'Enac che, nella relazione sui piani di sviluppo, ha comunicato quali sono gli aeroporti che hanno superato l'istruttoria tecnica, quelli che devono ancora superarla e infine quelli che al momento sono esclusi in quanto la documentazione non è stata ancora presentata.

I masterplan rappresentano gli strumenti che individuano le principali caratteristiche degli interventi di adeguamento e potenziamento degli scali tenendo conto delle prospettive di sviluppo dell'aeroporto, delle infrastrutture, delle condizioni di accessibilità e dei vincoli imposti sul territorio. L'Enac ha finora approvato i masterplan di Albenga, Bari-Palese, Bologna, Brindisi, Cagliari, Crotone, Firenze, Foggia, Genova, Lamezia Terme, Milano-Malpensa, Olbia, Palermo-Punta Raisi, Pisa-San Giusto, Perugia-Sant'Egidio, Rimini, Torino-Caselle, Treviso, Trieste-Ronchi dei Legionari e Venezia-Tessera. Gli aeroporti con masterplan sui quali è in corso l'istruttoria tecnica dell'Enac sono quelli di Alghero-Fertilia, Brescia-Montichiari, Firenze-Peretola, Salerno-Pontecagnano, Trapani-Birgi e Verona-Villafranca. L'aeroporto d'Abruzzo, come si vede, non figura nella lista.

Alla Saga, come alle altre società di gestione che non hanno ancora presentato il masterplan, l'Enac ha richiesto «di farlo entro un termine perentorio oltre il quale sarà necessariamente avviata la procedura di decadenza dell'affidamento». Secondo quanto affermato dalla direzione dell'Enac, Pescara è fra gli aeroporti a rischio se non sarà prodotto a breve il masterplan sul piano di sviluppo. Tutto ciò accade, fra l'altro, alla vigilia del Consiglio regionale di martedì che discuterà della ricapitalizzazione della Saga (6 milioni di euro) da parte della Regione. Nella polemica entra Rinascita Popolare che in una nota del portavoce Stefano Leone censura «gli osanna di questi giorni per la ricapitalizzazione della Saga, quando sappiamo che non sarà più possibile avere una società che accumula perdite poi ripianate da soldi pubblici».

Poi Leone interviene sul documento ufficiale dell'Enac: «Nasce il dubbio dubbio che la stessa Saga non abbia neanche presentato il masterplan, come si evince dall'elenco dell'Enac dove l'aeroporto d'Abruzzo non c'è. Una cosa è palese: se Saga dovrà essere ricapitalizzata con 6 milioni di euro, vuol dire che ci sono state perdite. Noi ci batteremo affinché la trasparenza vinca sui giochini di prestigio per celare ciò che invece il cittadino deve sapere. Quindi i vertici della partecipata regionale dicano chiaramente quali sono le cause delle perdite».

http://www.iltempo.it/abruzzo/2014/07/20/l-aeroporto-fatto-fuori-dai-piani-di-sviluppo-1.1273126