nessuno dei 2 sono 2 pessimi esmpi di corporativismo bolscevico,sull'assessore meglio non pronunciarsi,basta vedere come rompe i coglioni con le lettere sulla tassa di possesso automobilistica.....................
Non so al nord, ma quella dei "tassinari" è una casta qui a Roma. E' difficile entrarci e se ci riesci fanno di tutto per sbatterti fuori.
All'aeroporto di Ciampino, fino all'anno scorso, i taxi erano parcheggiati in un piazzale, non c'era una corsia. Li lavorava una famiglia di "tassinari" che aveva una ventina di licenze. Il capo beccava turisti stranieri che sembravano gonfi di soldi e li indirizzava verso i compari che li portavano alla metro (Anagnina), che dista 15 minuti, prendendogli anche 200€. Altre destinazioni no, erano poco redditizie. Questo sotto gli occhi della municipale di Ciampino e dei Carabinieri che stranamente non vedevano nulla. In poche parole la famiglia di tassisti si sceglieva bene i polli da spennare. Qualcuno ha sporto denuncia e hanno costruito una corsia, in modo che il primo tassista che capita ti deve per forza portare dove vuoi. Non ha funzionato. Questa è una goccia in un oceano. I tassisti romani fanno un po' come c***o gli pare (e guidano da cani). Bersani ha affrontato questa situazione (non solo per Roma, è ovvio) proponendo un numero maggiore di licenze (+offerta=-prezzi), proponendo di introdurre contemporaneamente più controlli, quindi è ovvio che la "casta" si è ribellata e abbia supportato il centrodestra alle elezioni (ricordo Berlusconi che presentava in TV il "capo" della rivolta dei "tassinari" romani, candidato dal PDL come assessore o qualcosa di simile), quindi non parlerei di "corporativismo bolscevico", anche perchè quelli che devono affrontare i "bolscevichi" hanno sacrificato il benessere dei consumatori per prendersi il potere.
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