D'inverno destinazioni come MIR e DJE hanno ben poco da offrire in termini di turismo balneare vero e proprio al pubblico italiano (che non può essere confrontato con quello Nord o Est Europeo). Funzionano year-round praticamente solo da MXP, VRN, BLQ e FCO. Ma si tratta di pochi voli settimanali, se si escludono i vari ponti natalizi e pasquali, dove il numero di voli incrementa un po' e dove spesso si aggiungo partenze anche da altri scali.
D'inverno il target principale è il turismo della terza età, in Lombardia, Veneto e Piemonte la costa tunisina è battuta da anni da over-60 in cerca di clima mite e soggiorni lunghi (di solito si vendono bene le 2-3 settimane o anche il mese intero!) a prezzi stracciati. L'altro target su cui stanno ultimamente spingendo è quello delle cure termali e thalassoterapiche. Il resto vai in tour nelle città storiche o nelle oasi del deserto.
Le temperature sono quelle che sono
e te lo dice un mezzosangueStoricamente, in Italia le basi charter di I°fascia sono sempre state MXP, VRN, BLQ e FCO, vale a dire dove gli operatori turistici, assieme alle compagnie si prendono il rischio di basare a/m. Si tratta di scali piuttosto baricentrici che servono anche le altre regioni, da cui provengono i turisti.
Gli scali di II° fascia sono quelli minori dove comunque c'è un traffico charter sostenuto soprattutto in estate e con un ventaglio abbastanza completo di destinazioni a corto-medio raggio, ma solitamente servito dalle classiche rotazioni a "W" e da vettori stranieri come TRN, PSA, AOI, TSF/VCE, NAP, BRI, CTA etc etc...
Tra la I° e la II° ci metterei BGY.
Ci sono poi scali di III° fascia dove si punta o sperimenta un range limitatissimo di destinazioni perchè sono minori e hanno una domanda più piccola o limitazioni operative o scali vicini di I°fascia. Es. PEG, FLR, CUF...
Comunque non vuol dire che se da PSA non ci sono voli per Mombasa o La Romana, la gente non viaggi verso i tropici. anzi! Solamente si reca presso altri scali come BLQ, FCO o MXP.
