Protesi del braccio si stacca a un pilota durante l'atterraggio


Inevitabilmente questa discussione vira verso il politically correct, e naturalmente ci sarà un coro di benevolenti, anche se poi molti passeggeri, se informati al momento della prenotazione della menomazione del pilota, sceglieranno altrimenti.

A me sembra però che il punto sia diverso: il pilota aveva o no un obbligo di informare il collega della propria menomazione, e del fatto che, in un caso remoto ma possibile (ed infatti accaduto), ci sarebbe stata la possibilità di un evento straordinario e di un coinvolgimento del collega? Non sono pilota ma mi pare molto grave che questa informazione non sia stata condivisa, attendo dunque pareri professionali. Grazie.

Non si tratta di buonismo, ma del considerare cosa sia effettivamente possibile o meno alla luce della tecnologia odierna.
Circa l'obbligo di informare il collega del proprio stato, ignoro quali siano le disposizioni in materia, ma non c'è nemmeno scritto nei documenti che ne fosse all'oscuro. Almeno mi sembra.
 
Inevitabilmente questa discussione vira verso il politically correct, e naturalmente ci sarà un coro di benevolenti, anche se poi molti passeggeri, se informati al momento della prenotazione della menomazione del pilota, sceglieranno altrimenti.

A me sembra però che il punto sia diverso: il pilota aveva o no un obbligo di informare il collega della propria menomazione, e del fatto che, in un caso remoto ma possibile (ed infatti accaduto), ci sarebbe stata la possibilità di un evento straordinario e di un coinvolgimento del collega? Non sono pilota ma mi pare molto grave che questa informazione non sia stata condivisa, attendo dunque pareri professionali. Grazie.

Nessun obbligo a mio parere, in quanto se abilitato vuol dire che tale menomazione non ha alcuna influenza sul suo grado di operare. E se il collega non si accorge che l'altro ha una tale menomazione vuol dire che è cieco..... il che è ben peggio !
 
Circa l'obbligo di informare il collega del proprio stato, ignoro quali siano le disposizioni in materia, ma non c'è nemmeno scritto nei documenti che ne fosse all'oscuro. Almeno mi sembra.

AV Herald riporta questo: "He made a rapid assessment of the situation considering to alert the first officer and have him take control of the aircraft, however, the first officer would have needed a little time to assimiliate all information necessary to take over in challenging conditions, the commander therefore concluded the safest way to proceed was to move his right hand from the power levers onto the yoke." Inoltre, il pilota si è impegnato ad informare preventivamente il collega d'ora in poi, per cui credo che ci sia merito in questa considerazione.

Non so nulla di protesi ma mi pare indiscreto cercare di indovinare se il proprio collega ne porta una.
 
AV Herald riporta questo: "He made a rapid assessment of the situation considering to alert the first officer and have him take control of the aircraft, however, the first officer would have needed a little time to assimiliate all information necessary to take over in challenging conditions, the commander therefore concluded the safest way to proceed was to move his right hand from the power levers onto the yoke." Inoltre, il pilota si è impegnato ad informare preventivamente il collega d'ora in poi, per cui credo che ci sia merito in questa considerazione.

Non so nulla di protesi ma mi pare indiscreto cercare di indovinare se il proprio collega ne porta una.

Probabilmente sbaglio io, ma ho inteso quella frase come "non c'era tempo per trasferire tutte le info sui parametri di volo al collega" e non "non c'era più tempo per parlargli della protesi".
 
Nei paesi tecnologicamente avanzati la gran parte delle menomazioni non costituisce il benché minimo ostacolo per l'inserimento professionale. Quello che è grave, e che si registra anche in 3ad come questi, è invece ancora il pregiudizio culturale verso la menomazione, frutto di un retaggio del passato e di un sistema sociale arcaico e culturalmente non incline a favorire l'integrazione di tutti coloro che non siano uomini, in età giovane e buona salute.

Applausi!
 
Inevitabilmente questa discussione vira verso il politically correct, e naturalmente ci sarà un coro di benevolenti, anche se poi molti passeggeri, se informati al momento della prenotazione della menomazione del pilota, sceglieranno altrimenti.

A me sembra però che il punto sia diverso: il pilota aveva o no un obbligo di informare il collega della propria menomazione, e del fatto che, in un caso remoto ma possibile (ed infatti accaduto), ci sarebbe stata la possibilità di un evento straordinario e di un coinvolgimento del collega? Non sono pilota ma mi pare molto grave che questa informazione non sia stata condivisa, attendo dunque pareri professionali. Grazie.

Mio caro, ti garantisco che nei miei interventi non c'era niente di "buonismo" o "di politically correctness". Io faccio fatica a scendere le scale ma, nonostante l'eta', non ho problemi a ballare, saltare, correre e guidare la macchina e molti miei problemi sono legati piu' all'eta' e alla stazza del mio stomaco che alla mia protesi !
 
Mio caro, ti garantisco che nei miei interventi non c'era niente di "buonismo" o "di politically correctness".

Mi scuso se ti sei sentito chiamato in causa, non era mia intenzione. Volevo soltanto dire che, da un lato, sospetto vi sia una notevole differenza tra dichiarazioni pubbliche (sostegno incondizionato al pilota) e scelte private (se avvertiti, quanti passeggeri cambierebbero volo?). E poi volevo capire qual era in effetti lo scenario, perchè in questa discussione si tende a normalizzare tutto l'accaduto, ma alla fine c'è stata un'inchiesta, e ci sono state apparentemente delle raccomandazioni riguardo alla protesi, non all'atterraggio duro. E se disgraziatamente fosse successo qualcosa, sarebbe stato un passo indietro enorme per l'integrazione di piloti con protesi nell'aviazione commerciale a prescindere dalle cause effettive.

Avrà anche ragione Nicolap a dire che il pilota non aveva tempo di fornire tutte le informazioni del volo, e che il problema della protesi fosse secondario e irrilevante in quel momento, ma la mia prima impressione è stata diversa.

Il mio timore è che la necessità di essere politically correct ad ogni costo impedisca di capire i risvolti tecnici della questione.
 
se avvertiti, quanti passeggeri cambierebbero volo?

Io sono pronto a scommettere che altrettanti passeggeri non salirebbero a bordo sapendo che il pilota è omosessuale.

Se esiste gente ignorante e con i pregiudizi, tuttavia, non è che possiamo fargli delle leggi apposta.
 
Mi scuso se ti sei sentito chiamato in causa, non era mia intenzione. Volevo soltanto dire che, da un lato, sospetto vi sia una notevole differenza tra dichiarazioni pubbliche (sostegno incondizionato al pilota) e scelte private (se avvertiti, quanti passeggeri cambierebbero volo?). E poi volevo capire qual era in effetti lo scenario, perchè in questa discussione si tende a normalizzare tutto l'accaduto, ma alla fine c'è stata un'inchiesta, e ci sono state apparentemente delle raccomandazioni riguardo alla protesi, non all'atterraggio duro. E se disgraziatamente fosse successo qualcosa, sarebbe stato un passo indietro enorme per l'integrazione di piloti con protesi nell'aviazione commerciale a prescindere dalle cause effettive.

Avrà anche ragione Nicolap a dire che il pilota non aveva tempo di fornire tutte le informazioni del volo, e che il problema della protesi fosse secondario e irrilevante in quel momento, ma la mia prima impressione è stata diversa.

Il mio timore è che la necessità di essere politically correct ad ogni costo impedisca di capire i risvolti tecnici della questione.

Vedi c'e' differenza fra essere politically correct ed essere pragmatici. Continuando ad usare me come esempio (semplicemente perche' parlo con cognizione di causa), scendere le scale e' complicato per fattori psicologici e motori, oppure ballare il quick-step e' possibile ma non posizionando il piede in modo corretto tutte le volte. Questo perche' non posso (chiaramente) flettere il 'piede' della protesi. Non c'e' niente di politically correct o incorrect in questa affermazione, e' una pura considerazione meccanica. Per quel che riguarda scendere le scale, si puo' sopperire al problema muovendosi in modo diverso dal "normale" superando in questo modo le limitazioni meccaniche.

Ritornando ora al pilota, se ricordo bene (sono passati troppi anni) i problemi di presa sono diversi a seconda di quello che usi e forse il pilota ha dovuto assumere una posizione strana con le braccia per consentire ad ogni mano di effettuare la funzione richiesta. E' altrettanto possibile che una persona esperta all'uso di una protesi possa riuscire ad effettuare questa 'manovra' apparentemente scomoda abbastanza rapidamente e riuscendo a mantenere la sicurezza dell'aereo, per quanto possa sembrare strano a una persona che non ha esperienza di protesi.
D'altra partte, dare tutte le informazioni a un F.O. che non era in quel momento impegnato nell'atterraggio puo' richiedere piu' tempo e concentrazione.

Come nota finale: se usi una protesi e' difficile non sentirsi chiamato in causa quando leggi il termine "menomato", chiaramente negativo, quando si parla di una persona che usa una protesi. Qualunque sia la protesi.
 
@ Londonfog: grazie, credo di aver capito e sono naturalmente d'accordo. Cmq se il pilota in questione ha deciso d'ora in poi di informare i colleghi, ci sarà probabilmente un motivo (buono o cattivo).

@ Nicolap: a dire il vero produciamo continuamente leggi per limitare i danni degli ignoranti pieni di pregiudizi (v. da ultimo la legge sull'omofobia), anche se credo che il ragionamento in questo caso sia un po' diverso a seconda del pregiudizio.

I veri problemi però nascono quando il legislatore decide di equiparare gli ignoranti agli altri, o di privilegiarli. E succede spesso.
 
Completamente d'accordo con Nicola e Londonfog, ma una domanda: se non fosse stato un DH8 certificato solo Multi-Pilot ma un Citation CJ2 o un Lear certificato Single-Pilot?

Credo che il nocciolo della questione sia che il pilota era perfettamente qualificato per quell'aereo (DH8 Multi-Pilot), per tutte le altre cose... se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato una carriola!:)
 
Re: Braccio prostetico del pilota si stacca durante l'atterragio

Non lo credevo nemmeno io ma trovo sia giustissimo che le abilità professionali vengano valutate a prescindere dalle disabilità fisiche: se un pilota è in grado di svolgere il proprio lavoro normalmente con l'aiuto di protesi non deve essere penalizzato.

Le protesi più comuni sono gli occhiali...