Mi vergogno pure a pubblicare l'articolo, ma è sempre cronaca 
Ombra sostituito da un “ombroso”. Il nuovo presidente di Airgest, Salvatore Castiglione, sorride poco ma lavora tanto. Così si è autodefinito e così, se il buongiorno si vede dal mattino, vogliamo continuare a definirlo. La sua prima uscita pubblica con la stampa, da presidente, è durata praticamente quasi due ore ed è servita ad affrontare tutta una serie di problematiche che stanno interessando ancora la struttura aeroportuale di Birgi. Accanto a lui Castiglione aveva Paolo Angius, vicepresidente, sei anni di esperienza in Airgest e praticamente la continuità del buon operato della Spa. Buon operato, già. La prima domanda a cui hanno risposto ha riguardato, ovviamente, i presunti 17 milioni di euro di debiti dei quali si continua a parlare da qualche seduta in consiglio provinciale. Nè Castiglione nè Angius si sono tirati indietro dal rispondere ma hanno tenuto a precisare che, intanto, le cifre non sono proprio quelle e che, comunque, dai debiti vanno detratti i credi che Airgest detiene. Il disavanzo, insomma, alla fine, ammonterebbe a circa 5 milioni di euro. Che si recupereranno, hanno detto entrambi, grazie alla concessione trentennale dello scalo aeroportuale che dovrebbe essere in dirittura d’arrivo. Giugno prossimo, in pratica. Mancherebbero solo alcune firmette da parte dei Ministeri competenti. Il rilancio dell’aeroporto di Birgi passa certamente dalla concessione, meta tanto agognata, che consentirebbe una programmazione economica di tutto rispetto e che, conti alla mano, farebbe non solo risalire i conti della Spa ma potrebbe anche far arrivare nuovi ed ingenti investimenti. Un’analisi a tratti approfondita, quella fatta ieri mattina da Castiglione ed Angius. Nessun accenno però alle polemiche che, proprio sulla nomina di Castiglione, sono arrivate dalla politica (in particolare da Giulia Adamo) e che hanno costretto l’assessore provinciale Patrizia Montalto (vicina alla Adamo) a dimettersi.
“Non ci interessano le beghe”R00;ha precisato Catsiglione. Angius, invece, ha fatto percepire un obiettivo che Airgest vuole raggiungere: “Birgi si presta benissimo, ormai, a voli internazionali di tutto rispetto. Non escludo si possa avere un Trapani-New York”.
http://www.trapaniok.it/now/design_home.asp?pag=pagina&cat_id=0&scat_id=0&idpag=3484
Ombra sostituito da un “ombroso”. Il nuovo presidente di Airgest, Salvatore Castiglione, sorride poco ma lavora tanto. Così si è autodefinito e così, se il buongiorno si vede dal mattino, vogliamo continuare a definirlo. La sua prima uscita pubblica con la stampa, da presidente, è durata praticamente quasi due ore ed è servita ad affrontare tutta una serie di problematiche che stanno interessando ancora la struttura aeroportuale di Birgi. Accanto a lui Castiglione aveva Paolo Angius, vicepresidente, sei anni di esperienza in Airgest e praticamente la continuità del buon operato della Spa. Buon operato, già. La prima domanda a cui hanno risposto ha riguardato, ovviamente, i presunti 17 milioni di euro di debiti dei quali si continua a parlare da qualche seduta in consiglio provinciale. Nè Castiglione nè Angius si sono tirati indietro dal rispondere ma hanno tenuto a precisare che, intanto, le cifre non sono proprio quelle e che, comunque, dai debiti vanno detratti i credi che Airgest detiene. Il disavanzo, insomma, alla fine, ammonterebbe a circa 5 milioni di euro. Che si recupereranno, hanno detto entrambi, grazie alla concessione trentennale dello scalo aeroportuale che dovrebbe essere in dirittura d’arrivo. Giugno prossimo, in pratica. Mancherebbero solo alcune firmette da parte dei Ministeri competenti. Il rilancio dell’aeroporto di Birgi passa certamente dalla concessione, meta tanto agognata, che consentirebbe una programmazione economica di tutto rispetto e che, conti alla mano, farebbe non solo risalire i conti della Spa ma potrebbe anche far arrivare nuovi ed ingenti investimenti. Un’analisi a tratti approfondita, quella fatta ieri mattina da Castiglione ed Angius. Nessun accenno però alle polemiche che, proprio sulla nomina di Castiglione, sono arrivate dalla politica (in particolare da Giulia Adamo) e che hanno costretto l’assessore provinciale Patrizia Montalto (vicina alla Adamo) a dimettersi.
“Non ci interessano le beghe”R00;ha precisato Catsiglione. Angius, invece, ha fatto percepire un obiettivo che Airgest vuole raggiungere: “Birgi si presta benissimo, ormai, a voli internazionali di tutto rispetto. Non escludo si possa avere un Trapani-New York”.
http://www.trapaniok.it/now/design_home.asp?pag=pagina&cat_id=0&scat_id=0&idpag=3484