Procura di Torino indaga su un volo Alitalia del febbraio 2013: ghiacci o sulle ali


Se sono riusciti a decollare questi http://youtu.be/5GIU94dg1ek figuriamoci che margine aveva l'Airbus AZ dell'articolo.
O mettiamola così, se per quel poco di ghiaccio è stato pubblicato quell'articolo, al comandante russo cosa gli avranno fatto?

JG
 
http://www.lastampa.it/2014/04/27/c...recipitare-QT0KLhIp7ZyJ1MFNfjcaGO/pagina.html

La procura indaga su un volo Alitalia del febbraio 2013: le ali erano piene di ghiaccio

LODOVICO POLETTO

Tutto ruota attorno a una semplicissima domanda. Può il ghiaccio sulle ali di un aereo in volo essere causa di un incidente?
Ecco, quando i periti nominati della Procura di Torino avranno risposto a questa domanda sapremo con certezza se, il 13 febbraio di un anno fa, il volo Torino - Napoli delle 6,30, ha corso il serio rischio di precipitare.

Gli occhi sulle ali
Lui, l’uomo che ha fatto mezzo viaggio con lo sguardo inchiodato sull’ala destra dell’aereo, ipnotizzato da una larga formazione di ghiaccio all’altezza dei flap, adesso dice: «Io ho avuto seriamente paura». E quando è sceso ha preso carta e penna e ha scritto a tutti per segnalare quell’anomalia. Lo ha fatto prima di tutto all’Enav, l’ente di assistenza al volo, poi all’aeroporto di Torino, da dove il volo AZ 1216 era decollato, all’Ufficio relazioni con il cliente della compagnia aerea Alitalia e alla Procura della Repubblica.
Il caso è finito al quinto piano del palazzo di giustizia, ufficio del pm Raffaele Guariniello. Che ha ordinato una raffica di accertamenti sui fatti del 13 febbraio del 2013.

L’indagine
Per prima cosa ha interessato Alitalia, il pilota dell’ airbus, e i passeggeri. Per fissare in modo definitivo che cos’è accaduto quel mattino. Per fortuna esistevano - ed esistono tutt’ora - alcune immagini dell’ala ghiacciata, realizzate dall’imprenditore torinese con il suo Iphone. Si tratta di quattro o cinque scatti che adesso sono finiti nel faldone con gli interrogatori degli interessati e le prime spiegazioni fornite dal personale Alitalia. Che si sarebbe giustificato tentando, in qualche modo, a di sminuire la portata del fatto. Parlando, cioè, di macchie sull’ala riconducibili ad un probabile di difetto nella verniciatora. Insomma, un abbaglio del passeggero, sicuramente attento a tutto ma fin troppo zelante. Poi, però, le fotografie - in originale - sono state acquisite da Guariniello e dai suoi uomini. E raccontano tutta un’altra storia. Guardandole sulla carta, con colori sbiaditi, poteva forse esserci qualche dubbio. Ma gli scatti in originare cancellano ogni perplessità. Ed eccole qui, pubblicate in questa pagina. La prima è stata realizzata in volo, nei pressi di Roma. La seconda qualche istante dopo che le ruote del carrello dell’Md 80 avevano toccato la pista dell’aeroporto di Capodichino. A pericolo scampato.

Il pilota
«Io ho segnalato ogni cosa al comandante» ricorda adesso Maximilian Cappa, l’autore della denuncia. «Mi disse che avrebbe verificato fino in fondo» ha spiegato a Guariniello. Per la Procura, invece, non è stato fatto nulla e quelle spiegazioni fin troppo «tranquillizzanti» sono guardate con sospetto.
Ma l’aereo poteva precipitare? Di certo non volava in condizioni di sicurezza: se la temperatura fosse calata ancora un po’ i rischi sarebbero lievitati in modo esponenziale. E restano aperte altre due questioni. La prima: al momento del decollo è stata compiuta la manovra dell’anti-icing? La seconda: i sistemi di sgelamento dell’aereo funzionavano correttamente?

La legge italiana tratta l'incidente aereo come reato, in altri paesi le indagini vengono avviate dall'ente competente.
 
La legge italiana tratta l'incidente aereo come reato, in altri paesi le indagini vengono avviate dall'ente competente.

si, ma dov'è l'incidente?????

del ghiaccio formato in volo su una parte di velivolo non coperta da deice? e che non pregiudica il volo?

se il comandante avesse ritenuto necessario sarebbe atterrato subito, anche lui ha il cuxo sull'aereo e muore come gli altri, anzi di norma chi è davanti muore di sicuro, quelli dietro hanno più probabilità!!


ciauz sky3boy
 
Ma perché vuoi levarci la possibilità di leggere di una PossibileIpoteticaMancataStrageOddioMoriremoTuttiQualcunoPensiAiBambini??!!??


+2 mi manca il titolo "incidente sfiorato, paura tra i passeggeri"

se quello è ghiaccio pericoloso io sono il papa, anzi uno dei due fatto santo...

il ghiaccio nella foto non compromette nessuna delle superfici mobili dell'aereo e sicuramente contando lo strato di ghiaccio nemmeno la portanza del velivolo. Tant'è vero che è atterrato regolarmente a Napoli.

ma se i passeggeri si facessero un po' di azxi loro? invece di stare a vedere ogni boiata? e scrivere pure alla procura... poverei noi!!

ciauz sky3boy

ps da qualche parte ho una foto di una stallattite che si era formata sul montante del C172 I-AFAB attraversando in salita uno strato di nubi, quello si che era ghiaccio!!!

si, ma dov'è l'incidente?????

del ghiaccio formato in volo su una parte di velivolo non coperta da deice? e che non pregiudica il volo?

se il comandante avesse ritenuto necessario sarebbe atterrato subito, anche lui ha il cuxo sull'aereo e muore come gli altri, anzi di norma chi è davanti muore di sicuro, quelli dietro hanno più probabilità!!


ciauz sky3boy

Non ho commentato prima perche' non sono un tecnico del settore. Detto questo, sky3boy mi sembra abbastanza sicuro e credo che abbia le conoscenze per dirlo. A me (da profano) sembra poco niente ghiaccio, e ritengo che se il comandante (che si e' fatto la sua bella ricognizione dell'aeromobile prima di decollare) e personale addetto al de-icing hanno reputato che l'aereo poteva volare cosi, non ho motivo di dubitarne.

Soprattutto, diffido in Italia di chi sale su un mezzo di trasporto (di cui non capisce niente) e inizia a raccogliere foto e prove di "scandali" che a detta loro mettono a rischio la vita di tutti. Per carita', le porcate e/o gli errori esistono (Schettino Docet), ma non sono cosi comuni come molti appassionati di foto con iPhone pensano.

Infine, 0 in pagella al giornalista che scrive un articolo sul nulla, avendo probabilmente pescato qualche cartaccia arrivata dal tribunale, e chiama il velivolo Airbus prima e MD-80 poi. Se la foto e' quella originale (tutto da verificare data l'attendibilita' dei giornali) allora chiaramente trattasi di un Airbus.
 
Guariniello ha oramai aperto un fascicolo giudiziario per ogni fase del volo, con tutte le segnalazioni che gli sono arrivate in questi anni ,dall'ingresso in pista al decollo alla crociera e perfino all'atterraggio, secondo me tra poco gli danno un brevetto da Pilota ad honorem:D:cool:
 
Guariniello ha oramai aperto un fascicolo giudiziario per ogni fase del volo, con tutte le segnalazioni che gli sono arrivate in questi anni ,dall'ingresso in pista al decollo alla crociera e perfino all'atterraggio, secondo me tra poco gli danno un brevetto da Pilota ad honorem:D:cool:

Si, ma dacci un tuo parere professionale sull'accaduto! :D
 
così, a spanne, e pensando che quel ghiaccio fosse cosa ininfluente, mi sembra che la Procura sia stata precipitosa: ok l'obbligatorietà dell'azione penale, ok andare a fondo, ok voler non lasciare dubbi sul fatto che quella formazione fosse ininfluente (l'aereo è atterrato ed evidentemente lo era), ma - e qualche esperto in materia potrà dir la sua - qui potevano esserci gli estremi per un rapida archiviazione. ma tant'è: se farà una montagna di carta, si cercheranno i protagonisti (piloti, tecnici, addetti de-icing etc…) ci saranno tanti interrogatori, tanti "boh, è passata una vita", saran spulciate procedure e manuali e poi: archiviazione….tanti saluti!
 
Si, ma dacci un tuo parere professionale sull'accaduto! :D

Basato Su una foto sarebbe totalmente fuorviante, in maniera più generica Ti posso dire che il ghiaccio è sempre pericoloso , ma il. "più pericoloso" è il "vetrone" che ha questo nome proprio per la sua caratteristica di compattezza e trasparenza quasi invisibile se aderisce su una superficie non identificalbile ( neanche in foto ) se non al tatto ( il mitico Ottantone aveva delle cordicelle in nylon rosse su dei triangoli gialli sul dorso dell'ala vicino la fusoliera come spie contro il vetrone)
Quella mi sembra solo della banalissima brina tipica dell'alba che dopo il decollo, attraversando strati più freddi di aria rispetto al suolo si è leggermente ghiacciata, ma visto che in Italia l'azione penale è obbligatoria allora il discorso si complica.
 
Ultima modifica:
Su un A320, quella formazione di ghiaccio sarebbe riconducibile al carburante freddo contenuto nelle ali.
Normalmente succede quando si fa tankering o comunque si atterra con una certa quantità di carburante.
Per poter creare uno strato così esteso e "bianco" significa che il carburante doveva essere molto freddo.

Ho comunque un paio di perplessità:
-dato l'orario (06:30) dubito che l'aereo venisse da qualche altro aeroporto, escludendo quindi il tankering, ma soprattutto un volo così lungo da abbassare la temperatura del fuel sotto i -10
-anche se la temperatura fosse stata estremamente bassa a terra a Torino durante la notte(sotto i 0° almeno), tutta l'ala avrebbe brina ghiacciata (sempre quando ci fosse molta umidità, qualcuno riesce ad avere i METAR di quella mattinata?), oppure il ghiaccio si è formato dopo il decollo attraversando una nube (comunque improbabile)

Storia abbastanza strana.

Se quella formazione fosse stata presente a terra, secondo le raccomandazioni internazionali, avrebbe dovuto essere rimossa prima del decollo (google clean wing concept)
 
Ho comunque un paio di perplessità:
-dato l'orario (06:30) dubito che l'aereo venisse da qualche altro aeroporto, escludendo quindi il tankering, ma soprattutto un volo così lungo da abbassare la temperatura del fuel sotto i -10
-anche se la temperatura fosse stata estremamente bassa a terra a Torino durante la notte(sotto i 0° almeno), tutta l'ala avrebbe brina ghiacciata (sempre quando ci fosse molta umidità, qualcuno riesce ad avere i METAR di quella mattinata?), oppure il ghiaccio si è formato dopo il decollo attraversando una nube (comunque improbabile)


METAR/SPECI from LIMF, Torino / Caselle (Italy).SA13/02/2013 08:50->[SIZE=-1]
METAR LIMF 130850Z 23003KT 5000 BR NSC M02/M04 Q1011=
[/SIZE]SA13/02/2013 08:20->[SIZE=-1]
METAR LIMF 130820Z 00000KT 5000 BR NSC M03/M05 Q1011=
[/SIZE]SA13/02/2013 07:50->[SIZE=-1]
METAR LIMF 130750Z 16003KT 5000 BR NSC M05/M07 Q1010=
[/SIZE]SA13/02/2013 07:20->[SIZE=-1]
METAR LIMF 130720Z 30004KT 6000 NSC M05/M07 Q1010=
[/SIZE]SA13/02/2013 06:50->[SIZE=-1]
METAR LIMF 130650Z 00000KT 5000 BR NSC M06/M07 Q1010=
[/SIZE]SA13/02/2013 06:20->[SIZE=-1]
METAR COR LIMF 130620Z 00000KT 7000 NSC M05/M05 Q1010=
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METAR LIMF 130550Z 23004KT 7000 NSC M04/M06 Q1009=
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METAR LIMF 130520Z 23004KT 7000 NSC M04/M06 Q1009=
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METAR LIMF 130350Z 27004KT 7000 NSC M05/M06 Q1009=
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METAR LIMF 130320Z 28004KT 7000 NSC M05/M06 Q1009=
[/SIZE]SA13/02/2013 02:50->[SIZE=-1]
METAR LIMF 130250Z 29004KT 7000 NSC M04/M05 Q1009=
[/SIZE]SA13/02/2013 02:20->[SIZE=-1]
METAR LIMF 130220Z 28004KT 7000 NSC M04/M06 Q1009=

[/SIZE]
 
Su un A320, quella formazione di ghiaccio sarebbe riconducibile al carburante freddo contenuto nelle ali.
Normalmente succede quando si fa tankering o comunque si atterra con una certa quantità di carburante.
Per poter creare uno strato così esteso e "bianco" significa che il carburante doveva essere molto freddo.

Ho comunque un paio di perplessità:
-dato l'orario (06:30) dubito che l'aereo venisse da qualche altro aeroporto, escludendo quindi il tankering, ma soprattutto un volo così lungo da abbassare la temperatura del fuel sotto i -10
-anche se la temperatura fosse stata estremamente bassa a terra a Torino durante la notte(sotto i 0° almeno), tutta l'ala avrebbe brina ghiacciata (sempre quando ci fosse molta umidità, qualcuno riesce ad avere i METAR di quella mattinata?), oppure il ghiaccio si è formato dopo il decollo attraversando una nube (comunque improbabile)

Storia abbastanza strana.

Se quella formazione fosse stata presente a terra, secondo le raccomandazioni internazionali, avrebbe dovuto essere rimossa prima del decollo (google clean wing concept)

Non so per il "flipper", ma su un aereo vero come l'Md80 il tecnico la sera travasava il carburante dai serbatoi alari al serbatoio centrale, e la mattina ritrasferiva nelle ali il carburante aggiungendo quello necessario: così facendo l'ala si riscaldava, anche se di poco, e poi si riraffreddava causando un leggero strato di brina sul dorso, che normalmente non necessitava di schiacciamento.
 
@jetstram: grazie per i METAR. Tu cosa ne pensi?

@I-UDNE: Credo ricordare che l'MD80 aveva meno capacità nelle ali, quindi era facile usare il centrale, mentre sull'A320 per i voli intra-europei non si usa praticamente mai. Comunque l'A320 ha un sistema di ricircolo, dove l'eccesso di carburante (non usato) che passa dallo scambiatore di calore della IDG, riportandolo alle Outer Tanks e quindi evitando l'eccessivo raffreddamento dello stesso. Succede comunque che in inverno la temperatura finisce in negativo, e bisogna quindi essere cauti con il tankering per evitare proprio la formazione di quella "patch" di ghiaccio sull'ala.

Suppongo che quel 320 aveva dormito a Torino, qualcuno conosce le rotazioni?
 
-dato l'orario (06:30) dubito che l'aereo venisse da qualche altro aeroporto, escludendo quindi il tankering, ma soprattutto un volo così lungo da abbassare la temperatura del fuel sotto i -10

Qui gli a/m AZ in arrivo da FCO atterrano regolarmente la sera anche col carburante necessario per il volo di ritorno del mattino successivo; succede spesso, ma non sempre. Il fuel rimane all'interno dell'a/m.

Ho sentito dire - non è un aspetto che mi riguarda personalmente, quindi non saprei - che a FCO il carburante costa di meno rispetto a tanti aeroporti periferici italiani dato che lì si risparmia sui trasporti. Di conseguenza, il tankering è abbastanza comune...

Quell'Airbus infatti poteva essere reduce da un FCO-TRN con extra fuel della sera precedente.